‘Connect minds, enable innovation’, tema dell’edizione 2025 di Rebuild
Appuntamento il 6 e 7 maggio, a Riva del Garda.
La prossima edizione REbuild si terrà il 6 e 7 maggio 2025 al Centro Congressi di Riva del Garda (TN). 'Connect minds, enable innovation', condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione, il tema dell'11esima edizione. La due giorni costituirà un palcoscenico di analisi e confronto sul ruolo delle novità emergenti che stanno innervando le filiere del settore delle costruzioni e del Real Estate: intelligenza artificiale in primis, e poi digitalizzazione, machine learning, big data, cantiere aumentato, del loro rapporto con l’intelligenza umana e del peso di questa interazione, necessaria per una transizione che sia socialmente giusta.
Il confronto sull'imprescindibile trasformazione del patrimonio immobiliare italiano in chiave sostenibile, efficiente e resiliente svilupperà, infatti, accanto alle proposte e testimonianze di rinnovamento ‘hard’ del sistema industriale, un ampio dibattito sulle potenzialità di sviluppo del settore innescate dalla condivisione tra forme diverse e complementari di intelligenza. “Da sempre REbuild offre proposte concrete per il miglioramento dell’efficienza e della produttività del comparto in chiave sostenibile - commenta Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi - e l’attenzione all’innovazione digitale va in questa direzione, il cui proposito deve consistere nel garantire prosperità e benessere diffusi nelle comunità e nei territori”.
Congiuntamente alla dimostrazione di come modelli industriali alternativi possano incrementare produttività e competitività del comparto immobiliare e sostenibilità dell’ambiente costruito, spiega Ezio Micelli, presidente del Comitato Scientifico di REbuild e professore alla Università Iuav di Venezia, “saranno tre i temi portanti del prossimo appuntamento: l’approccio pragmatico e concreto per il futuro dell'edilizia, l’integrazione uomo-tecnologia, la capitalizzazione dell'intelligenza collettiva. Ciò all’interno di una cornice di senso che ha come riferimenti la sostenibilità, la decarbonizzazione, la circolarità, la compartecipazione diffusa al valore”.
L’ecosistema digitale, con la sua capillarità, sta mutando rapidamente il Dna delle filiere dell’immobiliare con strumenti già accessibili, scalabili e pronti per il mercato: sempre più professionisti e imprese, dalla grande società alla piccola azienda, dal progettista al costruttore fino al fornitore, utilizzano soluzioni innovative e praticabili offerte da tecnologie integrate di progettazione, di processi costruttivi, di monitoraggio, gestione, manutenzione e previsione, di ottimizzazione dei processi aziendali, di servizi ad ampio spettro.
“La vera trasformazione del settore - afferma Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi - avviene in base all’uso che si fa degli strumenti a disposizione: analizzare il ruolo dell’Intelligenza Artificiale in una transizione che sia socialmente giusta e la sua relazione con le intelligenze umane è tema non più rimandabile”.
A REbuild saranno presentate visioni e case history tecniche e tecnologiche, insieme alla proposta di scenari su come questi strumenti entrino nei processi di produzione degli spazi in cui viviamo, abitazioni, edifici, quartieri, città, territori, grandi infrastrutture, su come vengano utilizzati dalle organizzazioni e quali risultati tangibili producano. E, dato imprescindibile, come si facciano patrimonio della collettività, dimostrando come piattaforme digitali e modelli di collaborazione possano accelerare la diffusione di conoscenze e soluzioni innovative.
Economia
Assemblea Assolombarda, Spada (Assolombarda): “Lombardia...
“In questi anni tutto il Paese ha performato molto bene, ma la Lombardia un pezzettino meglio delle altre. Siamo un modello vincente che ha investito molto in tecnologie e sostenibilità. L’obiettivo è stato quello di proporre il modello Lombardo da copiare in Europa”. Così Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, commenta quanto emerso dall’Assemblea 2024 dell'associazione degli industriali della città metropolitana di Milano e delle province di Lodi, Monza e Brianza e Pavia. Il titolo dell’assemblea di quest’anno è stato “L’Impresa che è in noi”.
Economia
Transizione, l’urgenza di rinnovare la rete...
Entro il 2050 l’elettricità passerà dal coprire il 20% al 70% del fabbisogno energetico finale. Questo richiederà investimenti e innovazione per ristrutturare una rete non concepita per o scopo, spiega il dirigente
Con la transizione in corso la distribuzione di energia deve diventare un servizio sempre attivo. Questo richiede una qualità di servizio “ancora inedita”, avverte Gianni Armani, Head of Enel Grids and Innovability, dal palco conferenze della fiera Enlit Europe. La rete è stata concepita in un periodo in cui l’elettricità non era essenziale, continua, ma in un mondo sempre più elettrificato il paradigma è cambiato.
“Oggi il 20-25% di tutto il fabbisogno energetico italiano arriva attraverso la rete elettrica, ma nel 2050 sarà quasi il 70%”, continua Armani, evidenziando che una serie crescente di imprese e attività essenziali, come mobilità e dati, dipenderanno dalla disponibilità di energia elettrica. Il problema è che la rete è stata concepita in un periodo in cui l’elettricità non era un servizio essenziale, rimarca il dirigente Enel.
La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, anche includendo le strutture di stoccaggio per modulare la distribuzione, oggi è “più competitiva di qualsiasi altra fonte energetica”. Ma l’aggiunta massiccia di nuovi distributori (tra cui privati con pannelli solari) ha generato flussi molto più variabili in ambo le direzioni. La rete affronta dunque “squilibri e difficoltà non pianificate che richiedono nuove soluzioni, migliore visibilità, un modo diverso di lavorare”, spiega Armani.
Per rendere l’infrastruttura all’altezza della sfida servono le autorizzazioni, continua, ricordando che la burocrazia in Unione europea “non è certo il nostro principale vantaggio competitivo”. Nello sviluppo occorre anche tener conto del riscaldamento globale, che “probabilmente non riusciremo a bloccare” e che impatterà le reti energetiche. “Dobbiamo anticipare guasti e intervenire in caso di emergenza: questo richiede conoscenza, sensori e digitalizzazione in una rete che era fondamentalmente ‘muta’”.
Per rispondere alle sfide c’è un “enorme bisogno di innovazione” e la necessità di strutturare “ampie collaborazioni” con i produttori e i distributori di tecnologia. Obiettivo: definire standard che consentano alle realtà europee di essere competitive. “Vogliamo sviluppare la catena di valore della transizione in Europa e non all'estero, quindi abbiamo bisogno di una regolamentazione che favorisca gli investimenti”, conclude Armani.
Economia
Tpl, Depperu (Assrtra): “In Sardegna rendere omogenei...
"In Sardegna dobbiamo rendere omogenei i diversi sistemi di trasporto pubblico". Cosi Paolo Depperu, presidente regionale Asstra a margine della conferenza "Attrarre nuova domanda per il Tpl, soluzioni tecnologiche ed esperienze a confronto".
Depperu spiega: "L'area del cagliaritano registra circa 1200 abitanti per chilometro quadrato, più a nord invece si arriva anche a 50. Bisogna investire nelle infrastrutture per coprire e integrare i servizi. Si parla di investimenti su parchi autobus o anche tecnologie, tutto per garantire un servizio omogeneo e d'eccellenza".