Libano, raid Israele su Beirut: colpito deposito sotterraneo armi Hezbollah
Idf conferma l'attacco aereo nel sobborgo di Dahiyeh: colpito deposito sotterraneo di armi. Cinque morti, tra cui il sindaco, a Nabatiyeh
Nonostante l'avvertimento degli Usa, Israele ha confermato di aver effettuato un attacco aereo nel sobborgo di Dahiyeh, nel sud di Beirut, dopo diversi giorni senza attacchi contro la capitale libanese, in seguito alla richiesta del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. In una dichiarazione, le Idf affermano che i caccia dell'aeronautica militare israeliana, guidati da agenti dei servizi segreti, hanno colpito un deposito sotterraneo di armi di Hezbollah a Dahiyeh.
Raid su Nabatiyeh, 5 morti tra cui il sindaco
Israele ha sferrato anche una decina di raid aerei contro la città meridionale libanese di Nabatiyeh. A riferirlo all'Afp è stata la governatrice della regione, Howaida Turk, parlando di 'un anello di fuoco' attorno alla città teatro di scontri aperti tra Israele e Hezbollah. "Ci sono stati 11 raid principalmente su Nabatiyeh ma anche sui dintorni", ha dichiarato parlando di "vittime", ma di un bilancio ancora da definire. Colpiti la sede del comune della città e altri uffici comunali.
Almeno 5 le vittime del raid, secondo il ministero della Salute libanese e riportato dall'agenzia Nna, tra cui il sindaco di Nabatiyeh, Ahmad Kahil. "Il sindaco di Nabatiyeh, tra gli altri... è stato martirizzato. È un massacro”, ha dichiarato all'AFP il governatore della città, Howaida Turk, aggiungendo che il sindaco si trovava nell'edificio.
Hezbollah: "Lanciati razzi nel nord di Israele durante la notte"
Dal canto suo Hezbollah ha reso noto di aver effettuato quattro attacchi missilistici durante la notte sulla "città occupata di Safed", nel nord di Israele e sulle aree di Dalton, Dishon e Yiftah. In un post sui social, il gruppo libanese ha affermato che un "grande bombardamento di razzi" è stato lanciato su Safed, e che sono stati lanciati razzi anche contro le posizioni di artiglieria israeliane in due delle altre tre aree nel nord che sono state prese di mira.
L'esercito israeliano ha riferito in precedenza che "circa 50 lanci" sono stati rilevati mentre attraversavano il Libano verso il nord di Israele nelle prime ore di stamattina. "Alcuni" dei lanci sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea israeliani mentre "sono stati rilevati incidenti nella regione", ha detto l'esercito, che non ha precisato s ci sono vittime o danni alle infrastrutture.
Idf: ucciso in raid aereo capo operazioni droni di Hamas a Gaza
Il responsabile delle operazioni con i droni di Hamas nella Striscia di Gaza settentrionale è stato ucciso in un raid aero. Lo ha riferito l'Idf, identificando come Mahmoud al-Mabhouh il responsabile degli attacchi con velivoli senza pilota contro Israele e le truppe israeliane a Gaza.
Russia consegna aiuti umanitari per i civili di Gaza
Un aereo Il-76 del ministero delle Emergenze in Russia ha consegnato nel frattempo aiuti umanitari destinati ai civili della Striscia di Gaza, ha reso noto il ministero. E' la 31esima consegna di aiuti russi nella regione dall'inizio della guerra per un totale di 800 tonnellate di materiale. Il personale russo, riferisce oggi l'agenzia Tass, ha consegnato 30 tonnellate di aiuti, fra cui alimenti, tende e sacchi a pelo, alla Mezzaluna rossa egiziana.
Polizia arresta israeliano per spionaggio per l'Iran
Le autorità israeliane hanno arrestato un israeliano con l'accusa di aver svolto missioni per l'intelligence iraniana, tra cui graffiti, distribuzione di volantini e raccolta di informazioni su obiettivi israeliani. Lo ha reso noto la polizia israeliana, secondo cui Vladimir Varkhovsky, 35 anni, avrebbe accettato di assassinare uno scienziato israeliano per 100.000 dollari e si sarebbe procurato un'arma per portare a termine il complotto.
Lo Shin Bet ha affermato che la comunicazione con i suoi responsabili è avvenuta in inglese. Si prevede che comparirà oggi nel tribunale distrettuale di Lod per un'udienza di custodia cautelare.
Ultimatum Usa a Israele su Gaza e Libano
Se entro un mese, quindi dopo le elezioni presidenziali in America, Israele non faciliterà l'assistenza umanitaria a Gaza, potrebbe scattare l'embargo sui trasferimenti di armi per la violazione delle norme Usa sull'assistenza militare ai Paesi stranieri, hanno scritto il segretario di Stato, Antony Blinken, e il segretario della Difesa, Lloyd Austin, in una lettera indirizzata domenica scorsa ai ministri israeliani Yoav Gallant e Ron Dermer. Gli Stati Uniti hanno anche "detto chiaramente a Israele che ci opponiamo alla campagna di bombardamenti che ha lanciato nelle recenti settimane a Beirut. Stiamo vedendo negli ultimi giorni una diminuzione dei raid, e continueremo a seguire con molta attenzione", ha continuato il portavoce del dipartimento di Stato Usa, spiegando che Washington "nutre preoccupazioni per la natura di questa campagna", in particolare per il "numero di civili" coinvolti.
Esteri
Ucraina-Russia, chi vince guerra a Kursk? Le due verità di...
Le forze armate ucraine hanno invaso la regione russa il 6 agosto: dopo 2 mesi e mezzo, chi sta vincendo?
Il 6 agosto scorso le forze ucraine sono entrate in Russia, nella regione russa di Kursk, arrivando a occupare in poche ore, secondo la versione di Kiev, 1.250 chilometri quadrati di territorio e il controllo di 92 insediamenti. Da allora, sono in corso combattimenti fra russi e ucraini anche su questo fronte, in territorio russo.
Le versioni sull'esito dei combattimenti sono contrastanti. E difficile da verificare in modo indipendente dopo che Mosca ha lanciato una campagna aggressiva contro i giornalisti stranieri che passano il confine senza autorizzazione, contro cui sono state formalizzate accuse e, nel caso dei due italiani Stefania Battistini e Simone Traini, e del britannico inviato di Cnn, Nick Peyton Walsh, anche un mandato di arresto.
Cosa dicono i russi
Lunedì il portavoce delle forze russe dispiegate a Kursk per respingere gli ucraini, il comandante delle forze cecene Akhmat, Apti Alaudinov, ha annunciato che le forze russe hanno riconquistato il 50 per cento del territorio che era stato preso dagli ucraini. Fra gli ultimi insediamenti di cui Mosca ha ripreso il controllo ci sono Novaya Sorochina e Pokrovsky, ha riferito invece il ministero della Difesa.
Ma secondo le informazioni elaborate dall'Institute for the Study of War (Isw) basato a Washington, dopo poco più di due mesi di combattimenti nel Kursk, l'Ucraina continua a controllare la maggior parte del territorio che aveva preso ad agosto.
Cosa dicono gli ucraini
Sabato Volodymir Zelensky ha affermato che Kiev "mantiene le posizioni". Le forze ucraine continuano a controllare la città di Sudzha, snodo cruciale del trasporto del gas fra Russia ed Europa attraverso l'Ucraina (flusso che comunque cesserà a fine anno) in cui prima dell'inizio dell'incursione vivevano 5mila persone.
Gli sfollati dalla regione intera sono 112mila civili dall'inizio di agosto. Almeno 308 civili, fra cui 11 bambini, sono rimasti feriti. La Russia accusa l'Ucraina di aver deportato mille residenti della regione, sulla base di informazioni, non verificate in modo indipendente, pervenute alla Alta Commissaria per i diritti umani, Tatiana Moskalova, da parte dei familiari.
Cosa dice la popolazione
I residenti locali lamentano la mancanza di azione da parte delle autorità. "Prima di tutto hanno lasciato che le forze ucraine entrassero, e che fossero uccise così tante persone. E ora vanno in giro dicendo che stanno 'liberando' le nostre città e villaggi", ha scritto una residente della regione Natalia Kartseva, in un commento su VKontakte. "La nostra regione è stata già liberata? I responsabili per l'incursione delle forze ucraine non sono stati ancora puniti. C'è qualcuno che intende rendere pubblici i nomi dei responsabili? O sono già stati trasferiti?", ha commentato un altro, Nikolai Pakhomov.
La centrale nucleare senza difese
La centrale nucleare della regione di Kursk con quattro reattori Rbmk, due dei quali ancora operativi, è il terzo impianto nucleare più grande in Russia, accanto alla cittadina di Kurchatov: a poche decine di chilometri dalla zona di combattimenti, non avrebbe sufficiente protezione.
Fonti della Rosatom, l'agenzia per l'energia nucleare russa, spiegano al sito di notizie russo Verstka che le misure di protezione dell'impianto non includono quelle per raid militari, dopo che fonti russe, smentite dagli ucraini, avevano denunciato raid di droni ucraini in corrispondenza del sito.
La sezione più vulnerabile sono i bacini di raffreddamento del combustibile usato rimosso dai reattori. Se colpito, può diffondere radioattività, come una 'bomba sporca'. La nuova centrale Kursk II, non ancora operativa, è progettata per sostenere l'impatto anche di un aereo, uno standard introdotto dopo gli attacchi dell'11/9 negli Usa.
Esteri
Guerra Israele, le ultime notizie di oggi in diretta
Raid aerei israeliani contro la città meridionale libanese di Nabatiyeh