Ricerca: bandi Gilead, premiati 58 progetti su malattie infettive, oncologiche ed ematologiche
Fellowship Program e Community Award Program, quasi 1,5 milioni di euro per innovazione, assistenza e solidarietà
Nuove storie di ricerca, assistenza e solidarietà prenderanno vita nei prossimi 12 mesi grazie ai 58 progetti premiati oggi a Milano alla 13esima edizione di Fellowship Program e Community Award Program, i due Bandi di concorso promossi da Gilead Sciences per finanziare la realizzazione di progetti di ricerca e di natura socio-assistenziale nelle aree delle malattie infettive, oncologiche ed ematologiche. Progetti e storie nasceranno grazie alla tenacia di ricercatrici, ricercatori e associazioni di pazienti italiani, da Nord a Sud, a cui i due bandi sono rivolti. E che avranno un impatto concreto sulla vita e sulla salute di migliaia di persone e dell'intera collettività. Quasi 1,5 milioni di euro i fondi stanziati per i vincitori di quest'anno: 25 progetti di ricerca premiati dal Fellowship Program, e 33 in area socio-assistenziale premiati dal Community Award Program. Sono stati assegnati inoltre 4 premi speciali per progettualità che si sono distinte per l'attenzione alle problematiche etiche, al coinvolgimento del paziente, all'uso del social media o che rappresentano la prosecuzione di progetti premiati nelle scorse edizioni che hanno dimostrato di avere un impatto positivo sulla salute delle persone.
Così, Giovanna, Laura, Maria e centinaia di altre donne con tumore al seno potranno migliorare la gestione della malattia grazie al sostegno di una rete di volontariato sul territorio italiano. Paolo e Daniele, a capo delle loro associazioni di Milano e Bergamo, continueranno ad assistere chi vive con malattie infettive o patologie ematologiche, offrendo loro supporto psicologico e assistenza domiciliare. Per intere famiglie non sarà più un problema il trasporto casa-ospedale per le cure necessarie. A Padova, grazie a un nuovo centro per la diagnosi precoce dell'Hiv, ci si potrà sottoporre al test di screening gratuitamente, e Giulio, Valentina, Edoardo avranno la possibilità di una vita piena, normale, anche con l'Hiv. Mario sarà impegnato nello studio delle mutazioni alla base del tumore al seno e la sua ricerca potrà aggiungere un tassello nello sviluppo di nuove terapie personalizzate.
Alla cerimonia di quest'anno sono presenti anche i 53 vincitori dei Data Publication Grants, una terza modalità di sostegno economico che dal 2019 Gilead riserva a ricercatrici e ricercatori italiani per la pubblicazione di nuovi dati ed evidenze su testate di alto valore scientifico, di respiro nazionale e internazionale, in riferimento alle tre aree oggetto dei due bandi (malattie infettive, oncologiche ed ematologiche). Una nuova storia di ricerca e traguardi scientifici che - grazie ad un finanziamento di oltre 1,4 milioni in 6 anni - ha contribuito a fare luce sui tanti aspetti ancora non conosciuti di queste patologie per migliorare la qualità di vita e di cura di chi ne è colpito.
In 13 anni di storia - ricorda una nota - Fellowship Program e Community Award Program, attraverso due commissioni di esperti indipendenti incaricati di valutare i progetti, hanno contribuito a dare forma a oltre 660 progetti con più di 16,6 milioni di euro. Tali progetti, in molti casi, hanno permesso di riscrivere le storie di vita e di salute di migliaia di persone: di chi in qualche modo si è impegnato per realizzarli, ma anche di chi ne ha beneficiato, ovvero i pazienti, i caregiver, la popolazione generale.
Il ruolo cruciale che ricerca e associazioni rivestono per la salute e la vita delle persone e della collettività è pienamente riconosciuto anche dagli italiani, come emerge dall'indagine realizzata da AstraRicerche per Gilead Sciences in occasione della cerimonia 2024. Oltre l'80% degli italiani ritiene infatti che il lavoro di ricercatrici e ricercatori dia luogo a scoperte in grado di cambiare la storia di alcune malattie (83,2%). Più in generale, per tre intervistati su quattro (74,7%) la ricerca scientifica ha contribuito a migliorare le nostre vite e il nostro stato di salute, con un impatto concreto sulle possibilità di cura e di diagnosi. Non stupisce che il 65% del campione abbia sostenuto la ricerca attraverso, ad esempio, donazioni o 5x1000. Allo stesso modo le associazioni di pazienti sono ritenute in grado di cambiare le storie dei pazienti (81,8%), assumendo un ruolo determinante nel migliorarne e tutelarne vita e salute (84,6%), attraverso la vicinanza ai pazienti e alle famiglie. Chi le conosce per esperienza diretta in particolare riconosce loro il valore delle attività di supporto ai pazienti e alle famiglie (62,5%), di divulgazione/informazione (43,7%) e di collegamento tra centri di ricerca e pazienti per progetti di ricerca/sperimentazione (42,1%).
"I Bandi Gilead - afferma Frederico da Silva, General Manager e Vice President di Gilead Sciences Italia - rappresentano per noi una grande storia che racchiude le tante storie che abbiamo contribuito a scrivere nel corso di questi 13 anni insieme alle eccellenze della ricerca e del mondo delle associazioni di pazienti. Grazie a loro e con loro abbiamo sostenuto progetti che hanno lasciato un segno tangibile nei percorsi di vita e di salute di migliaia di persone. Con l'edizione di quest'anno confermiamo il nostro impegno al fianco di ricercatrici, ricercatori e attivisti delle associazioni per continuare a cambiare la storia di patologie gravi che ancora affliggono molte persone. Consapevoli del ruolo che giochiamo all'interno del sistema salute, il nostro impegno non si ferma qui ma prosegue perché siano scritte nuove storie di successo. Per un futuro più sano, per tutti".
Cronaca
Sostenibilità, Penny Italia pubblica il secondo bilancio
Documento presentato alla stampa e ai partner di sostenibilità oggi a Milano.
Il secondo report di sostenibilità del brand consolida e struttura un percorso, quello di #Viviamosostenibile, con cui Penny intende e vive il business ogni giorno: ossia un concreto impegno valoriale verso le comunità in cui opera e l'ambiente, anche attraverso lo sviluppo di prodotti sostenibili. E' quanto fa sapere Penny in una nota.
Il nuovo documento, e i suoi contenuti digitali - si legge - sono presentati alla stampa e ai partner di sostenibilità oggi 17 ottobre, a Milano, in una conferenza stampa dedicata. Il Bilancio di Sostenibilità 2022-23 è la seconda edizione di reportistica di sostenibilità per Penny Italia. I percorsi di valore riportati fanno riferimento al periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e 31 dicembre 2023. A fini comparativi sono stati inseriti, laddove disponibili, anche i dati relativi al 2021 e, quando significativi, sono stati inseriti dei focus su progettualità sviluppate nel corso del 2024.
Per la redazione del Bilancio di Sostenibilità, Penny si è avvalsa di un gruppo di lavoro interno che ha coinvolto il top management e le diverse funzioni aziendali, le quali hanno contribuito attivamente alla definizione dei temi materiali e alla raccolta dei dati e di tutte le informazioni necessarie alla redazione del reporting.
Le informazioni presentate nel Bilancio sono state definite assumendo come riferimento metodologico i 'Gri Sustainability Reporting Standards', aggiornati al 2021, emanati dalla Global Reporting Iniziative (Gri), associazione internazionalmente riconosciuta che si occupa dello sviluppo di standard di reporting di sostenibilità.
"Abbiamo introdotto il nostro modello di governance della sostenibilità - dice Paola Monica Dimaggio, Sustainability Manager per Penny - con l’obiettivo di rafforzare e rendere ancora più trasparente l'imprescindibile legame tra l'impegno alla sostenibilità e le strategie di business, in un percorso sempre più concreto che riguarda tutti noi e che ci tocca sempre più da vicino”.
Cronaca
Farmaci, Gemmato: “Da comparto equivalenti grande...
"Governo cerca di mettere nelle condizioni chi fa ricerca e chi produce di poter rimanere in Italia, di poter continuare a produrre salute per gli italiani e di contribuire al Pil"
"Quello che arriva dal comparto dei farmaci equivalenti non è un allarme, ma una constatazione. Indubbiamente questo settore ha contribuito a migliorare le performance del nostro Servizio sanitario nazionale, poiché facendo spendere meno per la farmaceutica ha consentito di investire quelle cifre in cura e in altro. La mia presenza qui, a nome del Governo, vuole testimoniare la vicinanza al mondo del farmaco equivalente, e anche la prospettiva di fiducia che vogliamo dare, vedendo con positività all'enorme ricerca scientifica che in questi anni sta subendo una incredibile accelerazione e che consente di curare meglio gli italiani". Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, rispondendo ai giornalisti in occasione della presentazione - oggi a Roma - del Rapporto Osservatorio Nomisma 'Il sistema dei farmaci equivalenti in Italia 2024', con il quale Egualia chiede "misure per calmierare l'impatto del payback, prezzi ex factory e gare ospedaliere per la sopravvivenza del comparto, che dal 2012 ha garantito 6,250 miliardi di minore spesa per il Ssn".
"Il Governo cerca di mettere nelle condizioni chi fa ricerca e chi produce di poter rimanere in Italia, di poter continuare a produrre salute per gli italiani - ha detto Gemmato - e, come effetto collaterale diretto, indotto, rilevante, contribuire al Pil della nazione. Il settore farmaceutico oggi produce 52 miliardi di euro in Italia, siamo primi in Europa. La maggior parte viene esportata all'estero".
Riguardo al payback, "ci sono due tipi di payback - ha spiegato il sottosegretario - Un payback per sforamento del tetto di spesa dell'8,5%, e su quello abbiamo già intrapreso misure concrete con spostamenti distributivi e cambi di computo di tetto. Poi c'è il payback legato all'1,83%, che è un'altra partita importante che cuba 160 milioni di euro e su cui interverremo nel medio termine, con un orizzonte temporale dato dalla stabilità di questo Governo".
Cronaca
Neonati morti a Parma, Tribunale Riesame dispone carcere...
La decisione del Tribunale di Bologna. La giovane, 21 anni, è indagata per il caso dei neonati sepolti in giardino
Disposto il carcere per Chiara Petrolini, la ventunenne indagata per il caso dei neonati sepolti in giardino a Parma. Il Tribunale di Bologna - Sezione impugnazioni cautelari penali, con provvedimento del 15 ottobre scorso, ha accolto integralmente l’appello presentato dalla Procura della Repubblica di Parma e disposto il carcere per la donna.
Il Tribunale ha disposto la sospensione dell’esecuzione fino alla definitività della decisione, riservandosi di depositare i motivi e fissando a tal fine il termine di 45 giorni.