Migranti, in Ue spunta idea di un hub per i rimpatri in Uganda
Nella struttura dovrebbero essere deportati gli immigrati di origine subsahariana a cui sono state respinte le domande di asilo
Alcuni Paesi nordici stanno "discutendo" in questi giorni "l'idea", che è "in una fase iniziale", di creare in Uganda un "hub" in cui i richiedenti asilo dell'Africa subsahariana, le cui domande sono state esaminate e respinte, possano essere deportati prima di essere rimpatriati nei rispettivi Paesi di origine. Lo spiega una fonte diplomatica europea. L'idea è stata "discussa" nel corso della riunione tra 11 Paesi che ha preceduto il Consiglio Europeo, cui ha preso parte anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, anche se non "in modo estensivo".
Da parte di Kampala per ora non si sarebbero registrate chiusure. Nel corso dell'incontro, organizzato da Italia, Danimarca e Olanda, si è parlato anche dell'accordo italoalbanese, ma non c'è stata "nessuna discussione approfondita" su una singola opzione. La riunione è stata un modo per dare alla presidente della Commissione la sensazione dell'urgenza di questo tema e i leader che vi hanno partecipato hanno concordato che faranno la stessa preriunione a dicembre. Von der Leyen "ha capito. Ogni leader intorno al tavolo sente che dovremmo fare di più sulle migrazioni", conclude la fonte.
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Dopo i missili anche i soldati nordcoreani in Ucraina?...
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Cosa farà la nuova Commissione europea? Una conferenza su...
L'evento è organizzato da Commissione e Parlamento europei insieme a Eurofocus di Adnkronos. Il 22 ottobre a Roma
La nuova Commissione europea è stata presentata nelle scorse settimane, e in attesa delle audizioni parlamentari, le rappresentanze in Italia della Commissione e del Parlamento europeo, insieme a Eurofocus di Adnkronos, hanno organizzato una conferenza per discutere dei tre nuovi dossier individuati dalla presidente Ursula von der Leyen per il suo secondo mandato: Difesa, Mediterraneo e Housing. Il 22 ottobre alle 15 – negli spazi Esperienza Europa David Sassoli di Piazza Venezia 6 a Roma – istituzioni, esperti e associazioni si confronteranno su questi tre temi chiave.
L’apertura dei lavori sarà affidata a Elena Grech, capo facente funzioni della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Fabio Insenga e Giorgio Rutelli, vicedirettori di Adnkronos, coordineranno la discussione e modereranno gli interventi degli ospiti.
Difesa: autonomia strategica e investimenti militari
Il primo tema trattato sarà la difesa, con particolare attenzione al rafforzamento dell'autonomia strategica europea e alla creazione di una politica di difesa comune tra gli Stati membri. Il rapporto Draghi ha sottolineato la necessità di incrementare gli investimenti nel settore militare e di migliorare il coordinamento tra le nazioni europee, soprattutto in un contesto globale di crescenti tensioni. La discussione vedrà protagonisti Alessandro Politi, direttore della Nato Defence College Foundation, e Roberta Pinotti, ex ministro della Difesa italiano.
Mediterraneo: investimenti e cooperazione internazionale
In seguito l’attenzione si sposterà sul Mediterraneo, una regione considerata di importanza strategica per l’Europa. La discussione affronterà temi legati agli investimenti e ai partenariati economici con il Nord Africa e il Medio Oriente, con l'obiettivo di promuovere la stabilità, la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Tra gli altri temi centrali ci saranno la sicurezza e la gestione dei flussi migratori. Partecipanti a questo segmento saranno Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, e Marco Ricceri, segretario generale di Eurispes. Questa parte dell’incontro vuole sottolineare la centralità del Mediterraneo come hub di scambi commerciali e connessioni nel campo dell’energia e dei dati.
Housing: soluzioni per la crisi abitativa
La conferenza si concluderà con un focus sull’abitare, un problema sempre più pressante per molte città europee. L’aumento dei costi degli alloggi e la carenza di case accessibili stanno creando un’emergenza abitativa che richiede soluzioni comuni a livello europeo. I partecipanti discuteranno dell'importanza di promuovere politiche per l'edilizia sostenibile, l'inclusione sociale e la riqualificazione urbana. Saranno presenti Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, e Federica Brancaccio, presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE). Nella sessione si discuterà di come ridurre le disparità regionali in termini di sviluppo urbano, in particolare tra le aree in crescita e quelle soggette a declino demografico.
Obiettivi dell’evento
L'incontro mira a stimolare una riflessione concreta sulle sfide che l'Unione Europea deve affrontare per diventare più competitiva e solidale. Con l’attenzione puntata sulla difesa, il Mediterraneo e l'housing, l’obiettivo è quello di promuovere una visione comune e soluzioni concrete che possano rispondere alle necessità attuali dell’Unione e dei suoi cittadini. I partecipanti, esperti e rappresentanti istituzionali, forniranno un contributo importante per definire le priorità su cui la Commissione Europea dovrà focalizzarsi nei prossimi anni.
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Israele, Idf: “Uccisi 3 terroristi a Gaza”....
Le Idf e lo Shin Bet stanno verificando la possibilità che uno dei terroristi sia Sinwar
Yahya Sinwa, leader di Hamas, ucciso da Israele in un raid su Gaza? L'esame del Dna e test condotti sui denti del cadavere di uno dei terroristi uccisi in un raid condotto ieri indicano che Sinwar sarebbe morto, come riferisce la tv israeliana Channel 12. Le possibilità che Sinwar sia stato ucciso in un raid a Gaza sono "sempre più alte", secondo funzionari delle forze di sicurezza citati dai media israeliani.
Un corpo, che si ritiene essere quello di Sinwar, è stato trasportato in Israele per l'analisi del Dna. Le autorità israeliane saranno in grado di condurre l'analisi confrontando i risultati con il Dna raccolto durante la detenzione di Sinwar in una prigione israeliana. "Abbiamo il suo Dna quando era in prigione", aveva detto l'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Danny Danon in un'intervista a settembre, quando le autorità israeliane credevano, erroneamente, di aver ucciso il leader di Hamas.
Le comunicazioni ufficiali
"Durante operazioni delle Idf a Gaza sono stati eliminati tre terroristi. Le Idf e lo Shin Bet stanno verificando la possibilità che uno dei terroristi sia Yahya Sinwar", si legge in un post delle Idf, che precisano come "in questo momento non possa essere confermata l'identità dei terroristi".
"Negli edifici in cui sono stati eliminati i terroristi non c'erano tracce della presenza di ostaggi nell'area", affermano le Idf nelle comunicazioni ufficiali. "Le forze che stanno operando nell'area continuano le attività con la necessaria cautela", aggiunge il post dopo che in passato sono circolate notizie secondo cui Sinwar potrebbe nascondersi circondato da ostaggi catturati durante l'attacco in Israele del 7 ottobre dello scorso anno e ancora trattenuti nella Striscia di Gaza.
Raid senza Sinwar nel mirino
Il raid è avvenuto ieri e le forze dell'Idf che operavano nell'area non sapevano che il leader di Hamas potesse trovarsi nell'edificio colpito. E' quanto rivela Channel 12, ripresa da Times of Israel, aggiungendo che sono stati visti diversi combattenti entrare nell'edificio e per questo è stato ordinato un bombardamento che ha fatto crollare la struttura.
Quando i soldati israeliani sono andati a ispezionare tra le macerie, si sono accorti che "uno dei terroristi uccisi assomigliava molto a Sinwar".