Monica Bellucci e Alessandro Michele ‘guest’ a Roma per Vogue
Nella capitale la II edizione di 'Forces of Fashion'. Francesca Ragazzi, head of editorial content Vogue Italia: "'nuova, importante, occasione per celebrare i nostri valori insieme ai grandi nomi del panorama fashion contemporaneo'. Alessandro Onorato: "Roma è tornata centrale nel fashion, le accademie stanno avendo numeri record e c'è tanta richiesta di occupazione"
Dopo il successo dello scorso anno, il 26 ottobre torna a Roma la II edizione italiana di 'Forces of Fashion', l’evento di respiro globale di Vogue che racconta il mondo della moda attraverso le voci dei suoi protagonisti. Un appuntamento dedicato alla moda come mezzo per promuovere il cambiamento e creare legami, contraddistinto da un ricco programma di talk insieme ai grandi protagonisti del settore e al team di Vogue Italia, workshop, educational session rivolte agli studenti e spazi esperienziali. Tra le novità di quest’anno, arriva nella capitale 'Sixty Years of Vogue Italia - Sessant’anni di Futuro', la mostra celebrativa realizzata in occasione del sessantesimo anniversario del magazine che, dopo la grande accoglienza ricevuta a Milano a settembre, sarà aperta al pubblico negli spazi del Mattatoio il 26 e 27 ottobre.
"Nell’anno delle celebrazioni per i sessant’anni di Vogue Italia, siamo entusiasti di tornare a Roma con la seconda edizione di Forces of Fashion, grazie al sostegno dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Moda, Turismo e Sport di Roma Capitale. Sarà una nuova, importante, occasione per celebrare i nostri valori insieme alla nostra community e ai grandi nomi del panorama fashion contemporaneo, e non solo - dichiara Francesca Ragazzi, head of editorial content Vogue Italia - Ancora una volta daremo al grande pubblico l'opportunità di incontrare chi disegna le collezioni e chi le vive, in un dialogo tra generazioni, sensibilità e attitudini. Un evento unico con al centro la moda, da sempre strumento di cambiamento e riflesso delle evoluzioni nella società e nella cultura, come raccontato anche dalle nostre copertine più iconiche in mostra", spiega.
"Ospitare questo prestigioso evento di moda internazionale, in forma gratuita, è motivo di grande orgoglio. Abbiamo fortemente voluto ripetere l'esperienza dell'anno scorso cercando di migliorarla grazie al coinvolgimento di otto accademie di moda di Roma - annuncia Alessandro Onorato, assessore di Roma Capitale a moda, turismo, sport e grandi eventi- Siamo sicuri che per i tanti studenti partecipare ai talk e ai workshop di Vogue Italia con stilisti e direttori creativi internazionali, sarà uno stimolo enorme e un’occasione di crescita unica".
"Ringrazio Vogue Italia perché quest'anno porterà a Roma la mostra per i sessant’anni del magazine, sarà un viaggio nella storia della moda italiana e mondiale - prosegue Onorato - Roma è tornata centrale nel fashion, le accademie stanno avendo numeri record e c'è tanta richiesta di occupazione. Noi vogliamo incentivare i giovani e dare loro opportunità di interagire con il mondo del lavoro".
Il mondo delle sfilate, l’evoluzione del sistema moda e le sue connessioni, saranno al centro dei talk, aperti al pubblico su registrazione, che si susseguiranno nella giornata del 26 ottobre. Sul palco del padiglione Forces of Fashion, salirà come prima ospite l’attrice Monica Bellucci, cover star del numero di ottobre di Vogue Italia, per raccontarsi alla scrittrice e sceneggiatrice Chiara Barzini. Il direttore creativo di Diesel, Glenn Martens, approfondirà il suo nuovo approccio alla sfilata e alla community intorno al brand, con Luke Leitch, contributor di Vogue Italia, Vogue Business e Vogue Runway. Nel pomeriggio Maximilian Davis, direttore creativo di Ferragamo, IB Kamara, direttore creativo di Off-White e editor in chief di Dazed e Mischa Notcutt, fondatrice di 11casting e casting director di Dazed, saranno al centro di un dialogo sul senso della comunità e della collaborazione creativa nella moda, moderato da Corinne Corci, special project lead di Vogue Italia.
Il neo direttore creativo di Valentino Alessandro Michele svelerà il suo mondo e la sua visione della moda in una conversazione con Francesca Ragazzi, head of editorial content di Vogue Italia. Giuliano Calza, direttore creativo di Gcds, parlerà del nuovo modo di comunicare la moda anche attraverso le collaborazioni creative, con Elisa Pervinca Bellini, Senior fashion news and sustainability editor di Vogue Italia. Infine, Giovanna Engelbert, direttore creativo di Swarovski, illustrerà la sua rivoluzione nel mondo del gioiello con il rebranding della maison in una conversazione con Sofia Viganò, senior beauty editor and director digital di Vogue Italia. Nel padiglione Inside Vogue, ad ingresso libero ad eccezione dei talk del 26 ottobre su registrazione, sarà possibile visitare per due giorni, il 26 e il 27 ottobre, 'Sixty Years of Vogue Italia - Sessant’anni di Futuro'.
Un percorso straordinario tra 60 cover iconiche dall’archivio di Vogue Italia, per ripercorrere le rivoluzioni che hanno attraversato la sua storia e i processi creativi da cui sono emersi talenti, stili e intuizioni. L’esposizione è curata da Vogue Italia in collaborazione con Ferdinando Verderi, direttore creativo di Vogue Italia dal 2019 al 2021, che ne ha ideato il concept e il design. Come parte del concept, diversi scrittori sono stati invitati a offrire la loro interpretazione personale delle copertine esposte. Firme storiche del magazine e personalità del mondo dell’arte e della cultura hanno donato a Vogue Italia dei testi inediti, che accompagneranno il pubblico alla scoperta dei momenti più significativi della storia della rivista attraverso la loro prospettiva unica. Particolare attenzione verrà data anche ai mestieri della moda, attraverso alcune educational session, nella giornata del 26 ottobre, realizzate in collaborazione con Roma Capitale, tra nuovi scenari possibili e dietro le quinte. Una serie di incontri rivolti agli studenti e a chi sogna di lavorare nel settore, per approfondire le professioni che lavorano quotidianamente all’interno del fashion system, dai consigli per muoversi agevolmente in questo ambito in tutte le sue declinazioni possibili, tra styling, digital, visual e non solo, a un nuovo e inclusivo concetto di casting, sino agli aneddoti dietro alla curatela di una mostra come quella dedicata ai sessant’anni di Vogue Italia.
All’interno del padiglione sarà inoltre presente un corner di Vogue Collection con una selezione di capi di abbigliamento e accessori firmati Vogue, tra best seller e novità, realizzati in 100% cotone biologico e acquistabili con uno sconto speciale riservato ai partecipanti dell'evento. Il palinsesto sarà arricchito anche da iniziative speciali ideate per i partner da Cncc - Condé Nast Commercial Creative, la business unit dedicata allo sviluppo di progetti di comunicazione cross-platform, che consentono, grazie alla creatività, di accedere a momenti culturali rilevanti e di influenzare le audience di Condé Nast. Tra questi, tre talk tematici all’interno del padiglione 'Inside Vogue', grazie al supporto dei partner Crivelli, Mac Cosmetics e The Archivia. La manifestazione, ad accesso gratuito, è organizzata in collaborazione con l'Assessorato ai Grandi Eventi, Moda, Turismo e Sport di Roma Capitale e sarà ospitata all’interno del suggestivo complesso del Mattatoio, polo culturale contemporaneo nel quartiere Testaccio, grazie all’Azienda Speciale Palaexpo.
Moda
Damiano David stilista per Diesel, capsule a quattro mani...
In collezione top in jersey bruciacchiati, pantaloni ultra-ampi e il nome del cantante nel caratteristico font del marchio
Damiano David, già ambasciatore globale di Diesel, espande il suo ruolo, co-creando per la prima volta una capsule esclusiva insieme al direttore creativo del marchio, Glenn Martens. Arruolato appositamente come co-creatore, Damiano unisce il suo stile unico con l’approccio anticonformista del brand per dar vita a una collezione genderless che celebra la libertà, l’auto-espressione e l’inclusività.
La capsule incarna appieno l’identità di Diesel sotto la guida di Martens. I look più iconici della sfilata vengono reinventati con proporzioni esagerate: top in jersey bruciacchiati, pantaloni ultra-ampi con coulisse e la parola 'Damiano' stampata nel caratteristico font Diesel, come se fossero stati forgiati da una fiamma ossidrica. Il denim esplora nuovi orizzonti con trattamenti peel-off su completi oversize, maxigonne, pantaloni cargo e una mantella ampia dai bordi sfilacciati. Abiti e maglieria in lana spalmata vengono proposti in versioni oversize, mentre alcuni dei capi più personali della collezione sono arricchiti da stampe e patchwork ispirati ai tatuaggi di Damiano.
Alcuni dei pezzi chiave della capsule Diesel x Damiano sono stati già mostrati nelle recenti apparizioni pubbliche del cantante, come l'abito nero spalmato che ha indossato al Bof 500 Gala, o la mantella nera sfoggiata durante la sfilata Diesel primavera-estate 2025. Diesel aveva annunciato la nomina di Damiano come primo ambasciatore globale del brand lo scorso giugno. Con il suo stile eclettico e il suo spirito ribelle, Damiano incarna perfettamente l'archetipo dell’uomo Diesel.
Cantautore acclamato, Damiano David ha fatto il suo ingresso sulla scena internazionale partendo dalle strade di Roma, conquistando il mondo come frontman dei Maneskin. La sua carriera solista, iniziata con il singolo di debutto 'Silverlines' (prodotto da Labrinth), ha continuato a crescere con il brano 'Born With A Broken Heart', consolidando la sua posizione come una delle voci più innovative della musica globale. Questa collaborazione con Diesel rappresenta il legame duraturo tra il brand e la musica innovativa, e segna un nuovo capitolo nella visione di Diesel della mascolinità e della liberazione di genere. La capsule Diesel x Damiano David è un tributo alla creatività, all’arte e alla sperimentazione che contraddistinguono il marchio.
Moda
Le scarpe Derby, un classico modello di calzatura maschile
Le scarpe Derby, un classico modello di calzatura maschile
Le scarpe Derby rappresentano un pilastro nel panorama delle calzature maschili, unendo eleganza senza tempo e versatilità quotidiana. Nate nel XIX secolo, queste scarpe si sono evolute da semplici calzature funzionali a simboli di stile raffinato. La loro caratteristica principale, l’allacciatura aperta, le distingue dalle Oxford, offrendo una calzata più comoda e adattabile. Oggi, le scarpe da uomo Derby sono apprezzate sia in contesti formali che informali, dimostrando una capacità unica di adattarsi a diverse occasioni e stili. Esplorare la storia e le peculiarità di questo modello permette di comprendere appieno il suo ruolo nel guardaroba maschile contemporaneo.
Origini storiche delle scarpe Derby
Le scarpe Derby devono il loro successo a una trovata semplice quanto geniale: un’allacciatura aperta che rispondeva alla necessità di vestire piedi più larghi. Si racconta che tutto sia partito da un nobile inglese, il Conte di Derby, desideroso di un paio di scarpe capaci di adattarsi ai suoi piedei senza stringere troppo. Così nacque una calzatura che, pur mantenendo un tocco di eleganza, offriva una comodità impareggiabile.
Da quell’inizio quasi casuale, le Derby si sono fatte largo ben oltre i confini dell’Inghilterra, conquistando gli uomini di tutta Europa. Che si trattasse di caccia, di camminate nei boschi o di vita cittadina, queste scarpe divennero la scelta ideale per chi cercava uno stile che non sacrificasse la praticità. Nei salotti e nei club, come nelle passeggiate all’aperto, le Derby rappresentavano un’eleganza disinvolta, adatta a ogni occasione ma mai troppo formale, proprio come una buona conversazione tra amici.
Caratteristiche distintive del modello Derby
A differenza delle Oxford, che sfoggiano un’allacciatura chiusa e rigida, le scarpe Derby si distinguono per una struttura aperta che le rende più accessibili e versatili. Questo dettaglio, apparentemente semplice, rivoluziona la calzatura, donandole un’aura di praticità che sposa perfettamente eleganza e comfort. Il sistema di allacciatura aperta, con i gambetti (le parti laterali della scarpa) cuciti sopra la linguetta, consente di regolare facilmente la calzata, adattandola alle diverse conformazioni del piede. Non stupisce che il modello abbia guadagnato popolarità tra chi cercava stile senza rinunciare alla comodità.
Senza mezzi termini, la Derby può considerarsi una scarpa “democratica” – raffinata ma non rigida, capace di accompagnare chi la indossa dai contesti più formali fino ai momenti di relax. Linee pulite e sobrie caratterizzano questo modello, spesso realizzato in pelle liscia o scamosciata, con finiture che ne esaltano la robustezza e l’eleganza. Insomma, l’essenza stessa di una calzatura che si fa notare per la sua classe discreta, sempre pronta a mettersi al servizio dello stile di chi la indossa.
Versatilità e abbinamenti delle scarpe Derby
Le scarpe Derby sembrano nate per adattarsi a qualsiasi situazione, quasi come fossero il coltellino svizzero del guardaroba maschile. Eleganti e senza troppi fronzoli, riescono a muoversi con disinvoltura tra un look casual e uno più formale. Abbinate a un completo scuro, sfoggiano una raffinatezza sottile, mai eccessiva; con jeans e maglione, invece, rivelano un lato rilassato che non rinuncia al buon gusto. Sono calzature divenute popolari per la loro versatilità, la stessa che si cerca in una moda che accompagni senza essere invadente.
Per chi ama gli abbinamenti più audaci, la Derby si presta persino a stili ibridi, mescolando capi classici a dettagli moderni. In pelle lucida per una serata speciale o in scamosciato per un tocco di informalità, queste scarpe incarnano la libertà di vestire secondo il proprio umore, senza mai perdere di vista lo stile. Un’arma segreta, si potrebbe dire, che ogni uomo dovrebbe avere nel proprio arsenale.
Dove acquistare le scarpe Derby
Borghiniclassic.com è lo shop online di riferimento per le calzature da uomo. Non solo Derby, ma anche modelli raffinati come le Oxford, i mocassini e persino le sneakers, tutti accomunati da un’attenzione per i dettagli che rasenta la perfezione. Qui ogni calzatura porta con sé il fascino dell’artigianato tradizionale, una scelta di materiali oculata e una cura del design che non lascia nulla al caso. Eleganza, comfort, versatilità: tre elementi che, in ogni modello, si incontrano per offrire un’esperienza che va ben oltre il semplice indossare una scarpa.
Economia
Il fascino del vintage conquista l’Italia: una nuova...
Milano, 12 novembre 2024 — Avete mai provato a rovistare nell’armadio della nonna? Tra cappotti di lana e borse in pelle consumate dal tempo, si scoprono spesso veri tesori, capi che portano con sé un’epoca e che ci fanno sentire parte di una storia. Ecco, questo è il mondo del vintage, un mondo che non è mai stato così alla moda come oggi. E pensare che, solo qualche anno fa, il vintage era roba per pochi fissati, quelli che passavano le domeniche nei mercatini a cercare quel pezzo unico, quel vestito perfetto da riportare in vita. Ma, diciamocelo, le cose sono cambiate un bel po’. Adesso, grazie a internet, il vintage è diventato un fenomeno super pop, un trend che attira l’attenzione di tutti, dai giovani ai meno giovani. Insomma, è diventato davvero per tutti.
Nel 2023 la moda di seconda mano ha fatto davvero il botto in Italia, arrivando a 26 miliardi di euro. E sapete chi sta dietro a tutto questo boom? La Gen Z! Sono loro i veri protagonisti di questa rinascita del vintage, mettendo abbigliamento e accessori pre-loved al terzo posto nelle loro cose preferite da comprare. Perché diciamocelo, il vintage ha quella magia che nessun’altra moda riesce ad avere: offre capi che non passano mai, che raccontano una storia e che ci fanno sentire unici in un mondo dove tutto cambia alla velocità della luce.
Il Lugo Vintage Festival e il boom dell’abbigliamento second hand
C’è un evento che sta facendo parlare un sacco di gente ultimamente: il Lugo Vintage Festival. Due weekend da segnare sul calendario: 12-13 ottobre e 16-17 novembre. E sapete chi c’è come partner? Subito, quella piattaforma super popolare per comprare e vendere roba in modo sostenibile, con più di 18,7 milioni di utenti al mese. Insomma, mica poco! E alla guida del festival c’è Angelo Caroli, che non è proprio l’ultimo arrivato: dal 1978 seleziona abiti e accessori che sono il meglio del meglio in fatto di stile e design. Caroli è uno di quelli che sa mescolare estetica e sostenibilità come pochi, proprio in un periodo in cui la parola d’ordine è sostenibilità, non solo nella moda ma anche nella vita di tutti i giorni.
Su Subito, gli annunci nella categoria “Abbigliamento e accessori” sono oltre un milione e trovare il capo perfetto è un’esperienza che richiede pazienza e, soprattutto, una buona strategia. Angelo Caroli ha stilato insieme a Subito una serie di consigli per orientarsi tra le tantissime proposte disponibili. Che si tratti di una giacca in pelle stile biker o di un vestito floreale anni ’70, seguire alcune semplici regole può fare davvero la differenza quando si cerca quel pezzo unico che renderà il nostro guardaroba speciale.
Come trovare il pezzo vintage perfetto su Subito
Allora, come si fa a non perdere la testa tra tutte queste opzioni? Prima di tutto, è essenziale partire dalle parole chiave. Sapete, il potere delle keyword non va mai sottovalutato. Quando cercate qualcosa online, specificare il più possibile è fondamentale. Non basta digitare “giacca vintage”: aggiungete dettagli come “anni ’70”, “in pelle marrone”, “stile biker” e così via. Sfruttare al massimo i filtri di ricerca è un altro passaggio cruciale; bisogna indicare tutto ciò che si sa, come taglia, colore, materiale e decennio.
Ma attenzione, il vintage è anche un po’ questione di amore a prima vista. Quante volte ci siamo lasciati conquistare da una foto e abbiamo comprato d’impulso? Anche qui c’è una lezione da imparare: meglio non farsi prendere troppo dall’entusiasmo iniziale. Bisogna sempre guardare bene le fotografie, leggere le descrizioni dettagliate e porre attenzione a difetti e segni di usura. Le immagini possono nascondere difetti che sono, in realtà, ben visibili dal vivo, quindi è sempre meglio andare con i piedi di piombo e fare tutte le domande del caso al venditore.
Il ruolo della community e del venditore
Quando si compra vintage online, è importante anche capire chi è il venditore. Sembra scontato ma le recensioni contano tantissimo. La community di chi compra e vende è davvero il cuore del mercato vintage online. Sono i feedback delle persone che fanno capire se un venditore è affidabile oppure no. Insomma, se vedi un venditore con tante foto, descrizioni super dettagliate e, soprattutto, recensioni positive, allora puoi andare abbastanza tranquillo. Al contrario, se uno non ti dà dettagli o ha poche info, forse è meglio pensarci due volte prima di comprare.
Poi, se state cercando capi vintage e volete davvero fare una scelta accurata, non abbiate paura di fare domande. Chiedete del capo, delle sue condizioni, se è stato modificato o se presenta difetti. La cosa bella del vintage è che le imperfezioni non sono sempre un problema, anzi, a volte contribuiscono a raccontare la storia di quel capo e a renderlo unico. Le modifiche possono dare nuova vita a un vestito, magari rendendolo più adatto ai gusti attuali o più vicino alla propria taglia.
L’etichetta non mente: come leggere un capo vintage
Un altro aspetto importante è “l’etichetta”. L’etichetta è un po’ il passaporto del capo vintage, è quella piccola targhetta che ci racconta tutto: chi lo ha prodotto, in che epoca, di quali materiali è fatto e come dobbiamo prendercene cura. Scegliere materiali di qualità, come le fibre naturali, è sempre un’ottima scelta per fare in modo che il nostro pezzo vintage ci accompagni per tanti anni ancora.
Un consiglio che Caroli ha ripetuto più volte durante l’evento è quello di non basarsi solo sulla taglia indicata. Le taglie cambiano con il tempo: una M degli anni ’80 non corrisponde alla M di oggi. Meglio prendere le misure in centimetri e confrontarle con le proprie, in modo da non avere sorprese quando il pacco arriva a casa.
I capi evergreen: puntare sui classici
Un altro segreto per un buon acquisto vintage è puntare sui grandi classici. Sì, quelli che non passano mai di moda. Trench, giacche in pelle, shearling: questi capi sono passe-partout che ogni guardaroba dovrebbe avere. Non dimentichiamo poi le iconiche borse vintage, che negli ultimi anni sono diventate sempre più gettonate e il cui valore tende spesso a crescere nel tempo.
“La forza della moda è proprio la sua volatilità e il suo continuo cambiamento”, racconta Caroli. La bellezza del vintage è anche questa: è imprevedibile. Non possiamo sapere con certezza quali trend torneranno di moda ma avere nel proprio guardaroba dei capi iconici ci permette di essere sempre pronti, senza mai sentirci fuori posto.
Il vintage come scelta di stile e sostenibilità
Quindi, comprare vintage non è solo questione di stile, è anche una piccola azione per fare qualcosa di buono per il pianeta. Ogni capo di seconda mano che compriamo è uno in meno che finisce in discarica, ed è un passo verso un futuro un po’ più green. L'”A.N.G.E.L.O Vintage Place” di Angelo Caroli, ad esempio, è un vero punto di riferimento per chi cerca pezzi autentici e di qualità, sia in Italia che nel mondo. E, oh, non dimentichiamoci di Subito, dove ci sono migliaia di venditori pronti a offrirci qualcosa di unico.
Se sei alle prime armi e non sai da dove iniziare, niente paura. Il nostro consiglio? Parti con qualcosa di semplice, tipo una borsa o una giacca che puoi abbinare facilmente. E poi, quando ti senti un po’ più sicuro, inizia a fare qualche scelta più coraggiosa: mescola il vintage con qualcosa di moderno e crea un look che parli davvero di te, che dica chi sei senza troppe parole.
Che tu sia un super appassionato di moda o semplicemente qualcuno a cui piace curiosare, il vintage ha qualcosa per tutti. Non è una moda che segue le tendenze, è una moda che le crea. È una moda che ha già vissuto, che ha storie da raccontare e che merita di avere una seconda possibilità. E, alla fine dei conti, è un modo per sentirci parte di qualcosa di più grande, una storia che attraversa il tempo e che possiamo continuare a scrivere, ognuno con il proprio stile, oggi.