Morte Sinwar, secondo 007 Usa possibile apertura per tregua: da cosa dipende
Tutto dipende dal successore secondo valutazioni di fonti citate da Cnn
Le agenzie di intelligence Usa si stanno affrettando ad aggiornare le loro valutazioni sul possibile successore del leader di Hamas, Yahya Sinwar, ucciso in un raid nella Striscia di Gaza. Lo scrive la Cnn, ricordando che gli Usa da tempo sperano che l'uccisione di Sinwar avrebbe potuto dare a Israele l'apertura politica necessaria per accettare un cessate il fuoco. Ma, sottolineano fonti del'emittente, la scelta del successore potrebbe avere un impatto profondo sulla possibilità che Hamas voglia o meno riavviare negoziati significativi con Israele per mettere fine ai combattimenti e il rilascio degli ostaggi.
I possibili successori di Sinwar
Attuali ed ex funzionari dell'intelligence americana sottolineano che ci sono diversi possibili successori di Sinwar, che per oltre un anno è stata la sola voce autorevole nell'organizzazione. Se assume il comando Mohammed Sinwar, il fratello di Yahya, "i negoziati sono completamente fottuti", spiega una delle fonti secondo il quale Mohammed è un falco come il fratello, che era disposto secondo gli Usa a sacrificare la vita dei palestinesi per ottenere la sua visione. Mohammed è stato il responsabile della rete dei tunnel di Hamas, precisa un'altra fonte.
"Ma con gran parte del gruppo ormai esaurita, la preferenza potrebbe andare ad un outsider che potrebbe essere probabilmente più disposto a negoziare", continua. La Cnn ricorda come a luglio aveva riportato che Sinwar era stato messo sotto pressione da parte dei suoi esausti comandanti per mettere fine alla carneficina.
Un'altra possibilità sarebbe Khalil Al Hayya, che è stato uno dei principali negoziatori di Hamas durante i negoziati per il cessate il fuoco a Doha, che sarebbe "probabilmente la persona voluta dagli Usa". Al Hayya è diventato il principale negoziatore dopo l'assassinio a luglioIsmael Haniyeh a Tehran. Una terza opzione sarebbe Khaled Meshaal, scelta ovvia per Hamas ma poco probabile visto il suo passato sostegno alla rivolta sunnita contro il presidente Bashar al Assad, cosa che creò una frattura con il principale sponsor di Hamas, l'Iran sciita, danneggiando le ambizioni da leader di Meshaal, ricordano le fonti Usa.
Esteri
Israele: “Uccisi due terroristi infiltrati da...
Idf: "Hanno aperto il fuoco dopo essere entrati nel Paese"
Le Forze di Difesa israeliane hanno ucciso due terroristi che hanno aperto il fuoco dopo essere entrati in Israele provenienti dalla Giordania. I militari stanno ora dando la caccia ad un terzo uomo che si ritiene fosse con loro e che sarebbe scappato.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si trova oggi in Giordania. In questo momento si trova alla Residenza reale di Aqaba del Re di Giordania Abdullah II, dove incontrerà il Re come prima tappa della visita in Medio Oriente. La premier avrà un incontro tête-à-tête con il Re, al quale seguirà una colazione di lavoro. Al termine della visita, Meloni partirà alla volta del Libano per l’appuntamento successivo della missione mediorientale.
Con la visita in Giordania, in particolare, l'Italia intende ribadire il suo sostegno a una nazione che costituisce un elemento fondamentale per la stabilità della regione. La leadership giordana, hanno spiegato fonti italiane a poche ore dalla missione della premier in Medio Oriente, è un interlocutore prezioso e sta svolgendo un ruolo cruciale sia per ridurre la tensione sia per scongiurare un ulteriore peggioramento del quadro.
Esteri
Migranti, nuova tragedia nella Manica: neonato morto in...
E' accaduto al largo di Wissant: cercavano di raggiungere la costa britannica a bordo dell'imbarcazione
Un neonato è morto ieri sera nel naufragio di una imbarcazione sovraccarica nella Manica, al largo di Wissant, ha reso noto la prefettura marittima francese. I migranti cercavano di raggiungere la costa britannica a bordo dell'imbarcazione.
Un mese fa 8 migranti morirono in un naufragio avvenuto ad Ambleteuse, Pas-de-Calais, durante il tentativo di attraversare illegalmente la Manica verso l'Inghilterra. L'imbarcazione si è capovolta mentre si trovava ancora nelle immediate vicinanze della terraferma.
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Esteri
Gaza, giornalista di al Jazeera in coma dopo essere stato...
L'emittente denuncia che Israele non ha risposto alle richieste di autorizzare la sua evacuazione dall'area per ricevere le cure necessarie
Il giornalista di al Jazeera Fadi Al-Wahidi è in coma dopo che più di una settimana fa è stato colpito al collo dal proiettile di un soldato israeliano nel nord di Gaza, mentre seguiva l'assedio delle Idf contro il campo profughi di Jabalia. Lo ha reso noto l'emittente basata nel Qatar denunciando che Israele non aveva risposto alle richieste di autorizzare la sua evacuazione dall'area per ricevere le cure necessarie, soprattutto dopo che i medici dell'ospedale Aid di Gaza avevano ammesso di non essere in grado di curarlo in modo appropriato. Al-Wahidi indossava un giubbotto che lo identificava chiaramente come giornalista. Pochi giorni prima, il cameraman di al Jazeera Ali al-Attar era stato colpito e gravemente ferito mentre effettuava riprese dei profughi palestinesi a Deir el-Balah.
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