Tumori, ematologo Pavone: “Aumento linfomi nonostante avanzamento terapie”
Al convegno Ail: "Inquinamento ambientale e uso sproporzionato di sostanze chimiche hanno un ruolo determinante"
"Il problema è epidemiologico. Nonostante tutti gli avanzamenti dal punto di vista terapeutico, c'è un aumento dell'incidenza delle patologie onco-ematologiche, ma soprattutto di linfomi: nelle ultime cinque decadi si è raddoppiata praticamente l'incidenza". Questo "forse anche perché riusciamo a fare una diagnosi più precoce, perché siamo più attenti, perché la medicina è cambiata: però questa incidenza è reale. L'incidenza accompagna anche un aumento della mortalità, anche se questa, perlomeno, è stabile o diminuisce in alcuni subset dei linfomi". Questa "è una patologia eterogenea, ci sono dei linfomi che è possibile continuare a controllare con le nuove terapie e si sopravvive veramente a lungo. Altri sono molto più aggressivi e hanno una sopravvivenza tra i 5 e i 7 anni, in media". Così all’Adnkronos Salute Vincenzo Pavone, direttore scientifico dell'Unità operativa di Ematologia e Trapianto dell’ospedale di Tricase (Lecce), in occasione del convegno nazionale Ail "Curare è prendersi cura - Impatto ambientale e rischio sanitario, benessere e stili di vita", promosso dall’Associazione italiana contro le leucemie i linfomi e il mieloma a Roma.
Non è possibile "stabilire con esattezza" il motivo "dell’aumento dell'incidenza, però sicuramente l'inquinamento ambientale, l'uso sproporzionato di sostanze chimiche – avverte l’ematologo - che poi vanno a finire nel sottosuolo, nel mare, quindi l'inquinamento delle falde idriche, le plastiche, le micro-plastiche, hanno un ruolo determinante". "Sono tanti i prodotti chimici che vanno a finire sulla nostra tavola o che respiriamo – mette in guardia Pavone - che portano a un aumento possibile di sviluppo di malattie neoplastiche in genere, ma soprattutto onco-ematologiche. Soprattutto se si accompagnano a delle alterazioni e delle mutazioni che noi abbiamo, che non conosciamo, e che possono essere alterate proprio dall'uso delle sostanze chimiche".
A questo si aggiunge "lo stile di vita, e quindi il fumo, l'obesità, l'uso di coloranti per i capelli, l'alimentazione col pesce, al salmone che è affumicato con nitriti: è tutto un settore che è in enorme sviluppo, del quale però non si sa ancora l'impatto preciso sull'aumento delle incidenze di questa malattia. Per esempio", un ruolo può averlo "l’usare i contenitori di plastica che sviluppano ftalati, che riscaldiamo nel microonde, che sviluppano ancora più ftalati, sono sostanze chimiche che entrano nel nostro organismo, ma l'elenco potrebbe continuare all'infinito". Secondo l'Istituto superiore di sanità, soltanto il 5% degli italiani adotta seriamente nei fatti la dieta mediterranea, l'altro 95% lo fa a parole. "Facciamo prima fermandoci a mangiare un panino al volo con delle salse micidiali, oppure a mangiare carne di cui non sappiamo l'esatta provenienza, e quindi non abbiamo attenzione", conclude.
Cronaca
1ª Giornata del caregiver e dell’inclusione sociale a Roma,...
Aperta a Roma, all’interno dell’ASP-Fondazione Piccolomini, una due giorni di confronto. Presidente Regione Lazio: "Saranno due giornate importanti organizzate dalla Regione Lazio, con il prezioso contributo dell’Assessore Massimiliano Maselli, dedicate alla figura del caregiver e all’inclusione. La Regione Lazio sta facendo tanto su questo settore che mi sta particolarmente a cuore".
Aperta a Roma, all’interno dell’ASP-Fondazione Piccolomini, una due giorni di confronto. Presidente Regione Lazio: "Saranno due giornate importanti organizzate dalla Regione Lazio, con il prezioso contributo dell’Assessore Massimiliano Maselli, dedicate alla figura del caregiver e all’inclusione. La Regione Lazio sta facendo tanto su questo settore che mi sta particolarmente a cuore".
Cronaca
Torino, alle Ogr arrivano i sapori mediterranei di ‘Mamma’...
Una finestra sul mare si apre a Torino. Alle ex Officine Grandi Riparazioni, all’interno dello Snodo ora in gestione al Manfredi Fine Hotels Collection, arrivano, infatti, i colori e i sapori dell’isola di Capri. A portare sotto la Mole i profumi mediterranei della celebre isola azzurra con un occhio alle eccellenze del Piemonte, unendo tradizione e innovazione, e’ lo chef stellato Raffaele Amitrano con ‘Mamma’ Isola di Capri’ che alle Ogr ha rilocato ‘Mamma’’ ristorante una stella Michelin ospitato nella famosa piazzetta in cui accoglieva ospiti e visitatori internazionali coinvolgendoli nel famoso stile isolano conosciuto in tutto il mondo.
Se, così, sotto la Mole mancava solamente il mare, ora gli amanti della cucina possono trovarsi proiettati a Capri attraverso una creativa proposta gourmet scegliendo in un menu’ che racconta un itinerario di gusto dal mare alle Langhe realizzata dallo chef Amitrano che insieme alla sua brigade de cuisine crea piatti iconici, utilizzando materie prime di altissimo livello, fra cui la tagliatella di seppia con cremoso di nocciola o lo scorfano alla puttanesca con un tocco piemontese.
Sapori mediterranei, dunque, con un occhio alle eccellenze piemontesi in un inno alla Campania anche nelle ceramiche dei piatti e nel design, dove contemporaneo e tradizione del Golfo di Napoli si fondono. “La qualità e il rispetto delle materie prime sono al centro della mia cucina - racconta Raffaele Amitrano - in ogni piatto che creo, c'è una parte della mia storia e della mia famiglia. La mia cucina è un abbraccio ai sapori di una volta, quelli che mi hanno fatto sentire a casa, proprio come quelli di Mammà”. Anche la carta dei vini offre un’ampia scelta di etichette che, dal territorio campano, si trasferiscono verso i migliori terroir piemontesi, senza trascurare il resto dell'Italia e della vicina Francia. ‘Mamma’ Isola di Capri’ e’ aperto dal mercoledì al sabato pranzo e cena e la domenica a pranzo.
Cronaca
Rocca e Maselli aprono la 1a Giornata del caregiver e...
Si è aperta a Roma, all’interno dell’ASP-Fondazione Piccolomini, la due giorni di confronto tra istituzioni, associazioni delle famiglie, terzo settore, associazioni della cooperazione sociale e organizzazioni sindacali
Si è aperta a Roma, all’interno dell’ASP-Fondazione Piccolomini, la 1a Giornata del caregiver e dell’inclusione sociale, una due giorni di confronto tra istituzioni, associazioni delle famiglie, terzo settore, associazioni della cooperazione sociale e organizzazioni sindacali. Francesco Rocca (Presidente Regione Lazio), è intervenuto con particolare entusiasmo: "saranno due giornate importanti organizzate dalla Regione Lazio, con il prezioso contributo dell’Assessore Massimiliano Maselli, dedicate alla figura del caregiver e all’inclusione. La Regione Lazio sta facendo tanto su questo settore che mi sta particolarmente a cuore. Nel triennio, infatti, abbiamo messo in campo 15 milioni di euro per dare una risposta alle oltre 25.000 persone che si dedicano ai propri cari e devono avere la possibilità di essere e di sentirsi sostenute dalla Regione. Il 60% di queste persone, poi, sono donne ed è importante dare un segnale di attenzione per non far perdere loro opportunità di studio e lavoro. La legge per il riconoscimento della figura del caregiver è un passo in avanti che va nella direzione di una maggiore inclusione per riparare fratture sociali importanti. Questo è il nostro obiettivo per tutta la legislatura e sono sicuro che ci riusciremo con tante altre iniziative che sono in cantiere, per dare risposte a quanti si trovano in situazioni di fragilità".
L’iniziativa è stata fortemente voluta da Massimiliano Maselli (Assessore all’inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio), che ha spiegato: "sarà una due giorni importante, un grande confronto con tutto il mondo dell’associazionismo, delle famiglie, del terzo settore, della cooperazione sociale e delle organizzazioni sindacali. La Regione Lazio ha messo in campo tutta una serie di interventi per il sociale, che io voglio ricordare in questa circostanza. Quando si governa, infatti, si devono fare le cose, ma si devono anche raccontare. È fondamentale accompagnare interventi, azioni e atti amministrativi con una visione e un approccio culturale completamente diverso dal passato: bisogna lavorare insieme. Le istituzioni, quindi, lavorino insieme al mondo dell’associazionismo, del terzo settore e dei sindacati. Solo così si può co-programmare e co-progettare per raggiungere obiettivi importanti. Il nostro obiettivo primario è rendere la Regione Lazio pienamente accogliente e inclusiva entro il 2035".
Per Maria Luisa Scattoni (Istituto superiore di sanità, coordinatrice osservatorio nazionale autismo) "l’integrazione socio sanitaria è la risposta più accurata per tutte le tematiche e i bisogni socio sanitari complessi. A partire dalle persone con disabilità, per poi proseguire con anziani non autosufficienti e persone con problematiche di salute mentale. In tal senso riveste un ruolo importante la figura del caregiver, che va ascoltata essendo depositaria delle necessità e dei bisogni della persona".
Giovanni Libanori (Presidente ASP Istituto Romano San Michele) ha sostenuto: "Attraverso queste iniziative si possono dare risposte concrete alle esigenze dei nostri cittadini. Quello del caregiver è un problema per tante famiglie che non sanno a chi chiedere aiuto. La legge della Regione Lazio, voluta dall’Assessore Massimiliano Maselli, è di fondamentale importanza in tal senso". La 1a Giornata del caregiver e dell’inclusione sociale è organizzata dalla Regione Lazio con il sostegno di EBTL (Ente Bilaterale Turismo del Lazio), Banca del Fucino e Poste Italiane.