Gaza, “borsa di Hermes da 32mila dollari per la moglie di Sinwar”
L'immagine rilanciata sui social dal portavoce in lingua araba delle Idf, il tenente colonnello Avicay Adraee: "la moglie del leader di Hamas con la borsa nel tunnel di Gaza"
L'iconica Birkin di Hermes, una borsa dal costo di oltre 30mila dollari, avvistata nel tunnel di Gaza dove il leader di Hamas, Yahya Sinwar, è passato con la famiglia nei giorni precedenti e successivi all'attacco del 7 ottobre 2023? Stando alle immagini catturate all'ingresso del tunnel, la borsa sembrerebbe infatti apparire brevemente nel filmato, tenuta in mano dalla moglie del terrorista la cui morte è stata confermata recentemente dall'esercito israeliano.
هل زوجة السنوار دخلت معه إلى النفق في السادس من أكتوبر وبحوزتها حقيبة لشركة بيركين التي تقدر كلفتها بنحو 32 ألف دولار؟! أترك لكم التعليق.
— افيخاي ادرعي (@AvichayAdraee) October 19, 2024
بينما لا يملك سكان غزة الأموال الكافية لخيمة أو للمواد الأساسية نرى أمثلة كثيرة لحب يحيي السنوار وزوجته الخاص للأموال… pic.twitter.com/sGft4Qg9s8
"La moglie di Sinwar è entrata nel tunnel con lui il 6 ottobre (VIDEO), portando con sé una borsa Birkin il cui costo è stimato in circa 32mila dollari?", scrive sui social il portavoce in lingua araba delle Idf, il tenente colonnello Avicay Adraee, che aggiunge a commento dell'immagine: "Anche se gli abitanti di Gaza non hanno abbastanza soldi per una tenda o per i materiali di base, vediamo molti esempi dell’amore speciale per il denaro di Yahya Al-Sinwar e di sua moglie...", le parole del militare.
Esteri
Ucraina-Russia, Rutte: “Per Nato no a restrizioni su...
Il segretario generale della Nato: "Spetta sempre all'alleato fornitore imporre eventuali limiti"
L'Ucraina deve essere autorizzata a colpire obiettivi militari in Russia con le armi fornite dalla coalizione occidentale. E' la posizione di Mark Rutte, segretario generale della Nato, in una fase cruciale della guerra in corso da quasi 1000 giorni. "Per permettere all'Ucraina di arrivare un giorno ai tavoli delle trattative di pace in una posizione di forza abbiamo bisogno di assicurarci che gli aiuti militari siano massici, ma non sarà un unico sistema di arma a determinare il risultato. In generale direi, la Nato direbbe che quando si forniscono sistemi d'arma è meglio non imporre restrizioni, tuttavia, spetta sempre all'alleato fornitore imporre eventuali limiti", dice l'olandese Rutte, in un'intervista a in Mezz'ora su Rai 3.
Il tema è dirimente. Gli Stati Uniti, in particolare, non consentono che Kiev utilizzi i missili a lungo raggio Atacms per colpire in profondità nel territorio russo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha più volte tentato un pressing che non ha prodotto i risultati sperati: da Washington non è arrivato il sì. Ci sono paesi, come l'Olanda, che hanno autorizzato l'impiego di F-16 in azioni nel territorio nemico.
Il ruolo dell'Italia
In Italia diverse figure istituzionali hanno ribadito che le armi fornite all'Ucraina non vanno utilizzate nel territorio russo. "Noi dobbiamo assicurarci che più aiuti militari arrivino in Ucraina. Tra l'altro l'Italia sta contribuendo in modo speciale. Il Samp-T, il sistema di difesa missilistica che voi avete recentemente fornito, proprio mentre parliamo sta salvando vite ucraine e sarà presto pienamente operativo", dice Rutte.
Il quadro complessivo potrebbe cambiare nell'arco di poche settimane, in particolare alla luce delle elezioni in programma negli Stati Uniti il 5 novembre. L'eventuale vittoria di Donald Trump modificherebbe il panorama. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha detto e ripetuto che sarebbe in grado di favorire un accordo tra Zelensky e Vladimir Putin.
E se vince Trump?
Trump "ha le sue opinioni, ad esempio sul fatto che tutti noi dobbiamo spendere di più. e aveva ragione sul fatto che dovevamo fare un passo in avanti come alleati europei e aveva ragione. Lo stiamo facendo, quindi ha ottenuto ciò che voleva", dice Rutte. "Lo stesso con Kamala Harris, sono sicuro che varrebbe per entrambi. Con chiunque vinca queste elezioni sono assolutamente convinto che potremo lavorare insieme".
In ogni caso, un punto fermo non cambia: "Putin è l'aggressore, ma può fermare tutto subito e allora avremo la pace". Rutte auspica la pace "il prima possibile", ma "non dipende da me né dagli ucraini. Sono i russi che hanno iniziato", dice ribadendo che il futuro di Kiev è all'interno della Nato. "E' chiaro - ribadisce - che se la Russia avesse successo in Ucraina, ciò avrebbe enormi implicazioni anche per la sicurezza dell'Italia e dell'intera Nato".
Esteri
Ucraina, attacco missilistico sulla città natale di...
Colpita Kryvyi Rih, circa 350 chilometri a sudovest di Kiev: danneggiati edifici. Mosca intercetta 110 droni ucraini
E' di almeno 17 feriti il bilancio delle vittime di un attacco missilistico russo che nelle scorse ore ha colpito Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferiscono i media ucraini. Otto persone sono state trasportate in ospedale, ha precisato via Telegram il capo dell'amministrazione militare di Dnipropetrovsk, Serhii Lysak. La città si trova a circa 350 chilometri a sudovest di Kiev. Le autorità denunciano il danneggiamento di diversi edifici.
Le autorità ucraine accusano inoltre la Russia di aver attaccato una centrale elettrica nella regione di Sumy, nel nordest dell'Ucraina. L'operatore nella regione, riportano i media locali, denuncia un blackout che riguarda, "temporaneamente", 37.000 utenze in 104 insediamenti dell'area di Romny, mentre le temperature continuano a scendere, avvicinandosi allo zero.
"Solo questa settimana i terroristi russi hanno usato più di 20 missili di vari tipi, circa 800 bombe guidate e oltre 500 droni d'attacco di diverse tipologie contro l'Ucraina". A denunciarlo via X è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che insiste sugli aiuti militari a Kiev.
"Ogni giorno la Russia colpisce le nostre città e comunità. Questo è il terrore deliberato del nemico contro il nostro popolo - scrive - Un mondo unito nella difesa può resistere a questo terrore deliberato. L'Ucraina ha bisogno di più sistemi di difesa aerea e capacità a lungo raggio". "Sono grato - conclude - a tutti i partner che ci comprendono e ci sostengono".
Russia: "110 droni ucraina intercettati". Colpita fabbrica di munizioni
Il ministero russo della Difesa afferma di aver intercettato 110 droni ucraini in diverse regioni russe, anche nell'area di Mosca. Quattro persone sono rimaste ferite nei pressi di Nizhny Novgorod, a est della capitale.
Droni d'attacco ucraini "hanno colpito" una fabbrica di munizioni russa. "Nella notte droni operati dal Servizio di Sicurezza (Sbu), dalle Forze speciali (Sof) e dall'intelligence militare (Hur) hanno colpito l'impianto di Sverdlov nella città di Dzerzhynsk, nella regione di Nizhny Novgorod - afferma una nota dello Sbu riportata da Ukrinform - Si tratta di un elemento del complesso militare-industriale russo".
"I prodotti dell'impianto vengono utilizzati nello sforzo bellico russo in Ucraina", aggiunge il comunicato. Qui, sottolinea il sito di notizie, vengono prodotte munizioni per l'artiglieria, missili e bombe aeree. L'impianto, sottolineano gli ucraini, si trova a 900 chilometri dal confine ucraino.
Kiev non ha precisato eventuali danni. La Sverdlov è finita nel mirino di sanzioni di Ue e Usa. Nelle scorse ore le autorità russe avevano confermato un'operazione con droni nella zona, ma avevano anche sostenuto di aver sventato l'attacco. "Difesa aerea e guerra elettronica hanno respinto un attacco di droni sul territorio della zona industriale di Dzerzhinsk - aveva fatto sapere via Telegram il governatore della regione, Gleb Nikitin - Quattro dipendenti della caserma dei Vigili del Fuoco hanno riportato ferite lievi da schegge".
Esteri
Germania, sventato attacco a ambasciata israeliana: un fermo
Parla il ministro della Giustizia dopo il fermo di un libico accusato di legami con l'Is. Berlino assicura: "Sicurezza è priorità"
Proteggere le istituzioni israeliane in Germania è una delle priorità numero uno per Berlino. Lo ha assicurato il ministro tedesco della Giustizia, Marco Buschmann, all'indomani del fermo in Germania di un giovane accusato di pianificare un attacco contro l'ambasciata israeliana.
Secondo fonti di polizia citate dalla Bild, si tratta di un 28enne di origini libiche sospettato di legami con il sedicente Stato islamico e fermato ieri nell'ambito di un blitz a Bernau. Il giornale ha riferito anche di un'operazione di Polizia a Sankt Augustin, nell'ambito dello stesso caso.
"A quanto sappiamo, l'uomo arrestato stava prendendo di mira l'ambasciata israeliana a Berlino", ha detto il ministro all'agenzia tedesca Dpa. "La protezione delle istituzioni israeliane in Germania è di particolare importanza in questo periodo in cui l'odio verso Israele e l'antisemitismo guadagnano terreno in tutto il mondo e il terrorismo trova costantemente nuovi sostenitori", ha aggiunto. In una dichiarazione diffusa via X l'ambasciatore israeliano a Berlino, Ron Prosor, ha ringraziato le autorità tedesche che "garantiscono la sicurezza della nostra ambasciata".
Il giovane libico arrestato dalla Polizia tedesca aveva intenzione di usare armi da fuoco nell'attentato, affermano i magistrati che indagano sulla vicenda.
Il sospetto, identificato come Omar A, comparirà in giornata davanti alla Corte di giustizia federale di Karlsruhe. E' accusato di voler sferrare un "attacco di alto profilo con armi da fuoco contro l'ambasciata israeliana a Berlino". E "per pianificare l'attacco ha scambiato informazioni con un componente dell'Is su una chat di messaggistica".