Empoli-Napoli 0-1, rigore di Kvaratskhelia e Conte tenta la fuga
Formazione di Conte al terzo successo consecutivo e al sesto complessivo, continua la marcia solitaria in vetta alla classifica
Il Napoli vince 1-0 sul campo dell’Empoli nel match valido per l’ottava giornata della Serie A e continua la marcia solitaria in vetta alla classifica. La formazione di Conte, al terzo successo consecutivo e al sesto complessivo, si impone con il rigore di Kvaratskhelia, a segno dal dischetto al 63’, e sale a 19 punti. L’Empoli rimane a quota 10.
"Era una partita che volevamo vincere tutti ma quando faccio degli avvertimenti non lo faccio per pararmi qualcosa. L'Empoli è una delle squadre più in forma del campionato, qui non aveva segnato nessuno e c'erano tante insidie. Non mi è piaciuto il primo tempo, l'approccio è stato non nostro, timido, non so se impaurito", dice Conte a Dazn. "Forse per la tradizione che ci voleva in difficoltà qui a Empoli, nel secondo tempo ho cambiato qualcosa. Abbiamo diverse possibilità da sfruttare viste le caratteristiche dei giocatori, il secondo tempo è stato totalmente diverso e abbiamo meritato di passare in vantaggio. Nel complesso è stata una partita equilibrata, se nel primo tempo l'Empoli avesse segnato non ci sarebbe stato niente da dire", aggiunge.
"Oggi è stata positiva tutta la fase difensiva, non dimentichiamoci del lavoro che fa Politano per farci essere più compatti -aggiunge l'ex ct azzurro-. Era la prima partita di Gilmour, che ci può dare tanto ma nel primo tempo era un po' timido. Io non mi voglio nascondere, ma so che stiamo costruendo una base solida per arrivare a essere ambiziosi. Ogni partita che vinciamo dobbiamo festeggiare, perché è sudata. Poi può emergere qualche singolo, ma era la fase collettiva a non essermi piaciuta nel primo tempo. Onore ai ragazzi che hanno capito, non ero felicissimo ma nel secondo tempo hanno fatto meglio. Onore anche all'Empoli e a D'Aversa che sta facendo un ottimo lavoro".
La parola d'ordine è sempre 'piedi per terra'. "I tifosi devono avere questo atteggiamento, il popolo napoletano è innamorato della squadra e questo non glielo toglierà mai nessuno. Dobbiamo vivere questa esaltazione collettiva perché stiamo facendo bene ma sapendo che ci saranno anche momenti duri. Mi sono preso la responsabilità di costruire qualcosa che possa durare nel tempo e non sia solo un flash per regalare soddisfazioni ai nostri tifosi che si riconoscono in questa squadra", conclude Conte.
Sport
Gp Austin, doppietta Ferrari: Leclerc trionfa davanti a...
Giornata trionfale per il Cavallino in Texas
Doppietta Ferrari nel Gp Usa di Austin. A trionfare sul circuito texano è il monegasco Charles Leclerc davanti allo spagnolo Carlos Sainz nella gara di oggi, 20 ottobre 2024. A completare il podio è l'olandese della Red Bull Max Verstappen, vincitore ieri della gara sprint, che si lascia alle spalle il rivale principale per il titolo mondiale, l'inglese della McLaren Lando Norris.
Quinta piazza per l'altra McLaren, quella dell'australiano Oscar Piastri che precede l'inglese della Mercedes George Russell, il messicano della Red Bull Sergio Perez e il tedesco della Haas Nico Hulkenberg. Nella classifica del mondiale guida sempre Verstappen con 354 punti, 57 in più di Norris e 79 in più di Leclerc a 5 gara dalla fine. Tra una settimana si torna in pista con il Gp del Messico.
Spettacolo
Serena Rossi a sorpresa canta alla Festa del Cinema di Roma
L'attrice, interprete del film 'Il treno dei bambini' di Cristina Comencini, si è esibita in uno dei brani della pellicola
Serena Rossi ha incantato il pubblico della 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma con un concerto a sorpresa alla premiere de 'Il treno dei bambini', il nuovo film della candidata all'Oscar Cristina Comencini dal 4 dicembre su Netflix. L'attrice - accompagnata dalla JuniOrchestra, l'orchestra dei giovani dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal Maestro Simone Genuini - ha cantato 'Uocchie C'arraggiunate' di Roberto Murolo, tra i brani del film.
Prima dell'esibizione, che si è svolta nella sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica, hanno sfilato sul red carpet la regista Cristina Comencini, gli interpreti Barbara Ronchi, Serena Rossi, Christian Cervone e Stefano Accorsi, insieme a Francesco Di Leva, Antonia Truppo, Monica Nappo, Dora Romano, Ivan Zerbinati e Giorgia Arena. Tratto dall'omonimo bestseller di Viola Ardone, 'Il treno dei bambini' racconta la generosità dell'Italia del dopoguerra, un viaggio attraverso la miseria visto dagli occhi di un bambino diviso tra due madri.
Comencini: "Il treno dei bambini racconta ciò che potrebbe essere l'Italia"
Quella del treno che portava i bambini dal Sud a Nord nel Dopoguerra “è una storia che pochissimi conoscono" dice la regista Cristina Comencini a proposito del suo film 'Il treno dei bambini' che fa luce sul viaggio di settantamila bambini che nel dopoguerra vennero inviati in treno nel Nord perché si potesse assicurare loro un futuro migliore. "Io ho una mia idea sul perché: era organizzata dall’Unione delle donne italiane e coinvolgeva bambini e donne, che sono le classiche figure che nella società sono tenute da parte. Ecco perché questa storia è stata resa invisibile, come molte cose che hanno fatto alle donne durante la guerra e il Dopoguerra”. "Questi treni - spiega la regista, che presenta il film nella sezione Grand Public - sono partiti da zone in cui non c’era nulla, è una storia di solidarietà, quello che noi siamo stati e può forse dire quello che potremmo essere. La storia è importante dal punto di vista del nostro Paese, ecco perché ho voluto affrontarla".
La pellicola, tratta dal best seller di Viola Ardone, è ambientata nel 1946. Amerigo ha otto anni e non si è mai allontanato da sua madre Antonietta (Serena Rossi), ma il suo mondo, fatto di strada e povertà, sta però per cambiare. A bordo di uno dei 'treni della felicità' passerà l'inverno al nord, dove una giovane donna, Derna (Barbara Ronchi) si prenderà cura di lui. La vicenda porterà il piccolo a fare una scelta che gli cambierà la vita. “Noi siamo stati quell’Italia solidale - dice una delle interpreti, Monica Nappo - oggi partono navi per creare separazione, prima invece si pensava che se una cosa si poteva fare dovesse essere fatta. Fu uno sforzo organizzativo ed economico importante. Le famiglie si sono fidate, ecco cosa mi ha colpito, con la speranza, se non la certezza che qualcuno dall'altra parte li accogliesse”.
Serena Rossi interpreta il ruolo di una donna apparentemente dura e poco affettuosa, costretta a privarsi di suo figlio per mandarlo via dall’inferno. "Mia nonna Concetta che oggi ha 84 anni era uno di quei settantamila bambini - rivela l’attrice napoletana -. È stata tre mesi a Modena, e dice che sono stati gli unici mesi felici della sua infanzia. Quindi per me il coinvolgimento emotivo era enorme”. Raccontare “questa mamma così lontana da me, per me è stato difficilissimo, il mio cuore è nelle tue mani ho detto a Cristina”. Una mamma “molto dura che non riesce ad abbracciare il suo bambino, ma fa il più grande gesto d’amore per lui, lasciarlo andare verso una nuova vita”.
“Derna è una donna che non si aspettava di avere questo bambino, forse non pensava fosse nemmeno la famiglia giusta, quella di una donna sola, pensava di essere inadatta - spiega Barbara Ronchi -. Invece pian piano Amerigo fa breccia nel suo cuore e nasce un’amicizia. Lei si racconta, gli parla, lo mette a parte della sua vita. Inconsapevolmente gli fa conoscere qualcosa che poi diventa la sua passione, fa qualcosa di più che farlo sopravvivere”. Nel ruolo di Amerigo da adulto, Stefano Accorsi. “Abbiamo cercato di immaginare il personaggio - dice l’attore-. Un adulto che pian piano comincia a elaborare quanto gli è successo, l'idea di essere stato oggetto di questa scelta di una delle due madri che dal suo punto di vista lo ha abbandonato lascerà un segno. È un uomo risolto, ma ha chiuso in un cassetto una cosa molto importante. Questo cassetto si riapre e da lì comincia a elaborarlo”.
Le musiche del film sono del maestro Nicola Piovani. “In questo periodo fra i miei progetti c’è di fare meno film possibile, perché il cinema è molto cambiato e non ho nessuna voglia di aggiornarmi - spiega Piovani -. Ma quando capitano occasioni miracolose come queste dal punto di vista drammaturgico o musicale, sono felicissimo. Io scrivo ancora con la matita e la gomma”. E rivela che della sceneggiatura lo hanno colpito “due madri diversissime, ma accomunate dal sentimento di maternità”.
Cronaca
Strage Gorla, Vigne (Anvcg): “Nell’80esimo...
"Il 20 ottobre di 80 anni fa, in una giornata di sole accecante, si è consumata la strage di 184 bambini, i Piccoli Martiri di Gorla che siamo qui a ricordare". Lo ha dichiarato Michele Vigne, presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra in occasione delle celebrazioni per l'80° anniversario della Strage dei Piccoli Martiri di Gorla, che si è tenuta davanti al Monumento Sacrario insieme ad autorità, associazioni e cittadini.
"Che questa vicenda, una della pagine più buie della nostra storia, sia una memoria condivisa, attiva e capace di costruire la pace in un mondo attraversato dai conflitti in cui i bambini, gli innocenti per eccellenza, continuano a soffrire e morire".
"Per celebrare questo 80esimo anniversario, che arriva all’indomani del riconoscimento da parte del Ministero della Cultura, su istanza del Comune di Milano e del Comitato Promotore costituito allo scopo dall'Anvcg, dal Comitato dei Familiari dei Piccoli Martiri, da Don Angelo Bazzari Presidente onorario della Fondazione Don Gnocchi e da alcune associazioni di quartiere, del Monumento-Sacrario di Gorla come Monumento Nazionale e di interesse culturale molto importante, l'Associazione ha voluto pubblicare un volume, un silent book dal titolo 'Gorla - Memoria Silente'. Un libro che è anche un oggetto simbolo che non solo racconta la storia delle vittime e delle loro famiglie ma vuole essere, con il suo peso e la sua grandezza (800 pagine per un peso complessivo di 5 chilogrammi), un monito e un simbolo affinché mai si dimentichi e si ripeta un simile orrore", ha proseguito il Presidente Vigne che ha omaggiato del volume il Presidente del Comitato dei Familiari dei Piccoli Martiri di Gorla Ugo Zamboni che nel bombardamento del 20 ottobre 1944 perse il fratello Andrea di soli 9 anni.
L'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, che da sempre ha sostenuto e diffuso la memoria di quanto avvenne agli alunni della scuola Francesco Crispi e al personale scolastico, sostiene ogni iniziativa volta a mettere in cassaforte e tramandare alle giovani generazioni il ricordo della strage e, tra queste, la recente proposta di legge a prima firma della deputata Augusta Montaruli e fortemente sostenuta dal Sottosegretario del Ministero del Merito e dell’Istruzione Paola Frassinetti, di istituire il 20 ottobre quale Giorno del ricordo della strage dei Piccoli Martiri di Gorla.
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