‘Shout! Nutriamo il cambiamento’, formazione per comunicare in tempi di bufale
Su Tik tok quasi 9 utenti su 10 chiedono consigli su alimentazione e salute ma è accurato solo 2,1% contenuti
C’è un modo diverso di fare educazione nutrizionale. Diverso dalle tante bufale su sedicenti e seducenti diete che promettono miracoli e dai falsi miti sull’alimentazione. È l’esperienza del meeting 'Shout! Nutriamo il cambiamento', l’evento, giunto alla seconda edizione, che ha riunito lo scorso weekend, a Pisa, nutrizionisti provenienti da tutta Italia che, guidati da esperti, hanno sperimentato contenuti e tecniche utili nella quotidianità lavorativa, incentrata sul rapporto tra alimentazione, nutrizione e benessere psicofisico della persona, nonché, necessariamente, sulla comunicazione corretta ed efficace in tempi di social, fake news e bufale.
L’87% degli utenti di TikTok appartenenti alle generazioni Millenial e Gen Z - si legge in una nota - si rivolge alla piattaforma per consigli su alimentazione e salute; il 57% riferisce di essere influenzato o di adottare frequentemente i suggerimenti in cui si imbatte. Ma solo il 2,1% dei contenuti in questione risulta accurato. I dati, presentati lo scorso aprile dall’app MyFitnessPal e dalla Dublin City University, sono in linea con quelli di un precedente sondaggio della British Nutrition Foundation, che analizzava la propensione degli intervistati a modificare la propria dieta sulla base di indicazioni reperite su più piattaforme, non solo TikTok. Va da sé che la (dis)informazione alimentare che corre sui social sia una questione rischiosa.
"Shout! è il nostro modo di urlare la realtà. L’incontro ha l’obiettivo di dare ai nutrizionisti dei nuovi strumenti per migliorare la comunicazione sui social e verso i pazienti. Si rivolge a quei professionisti che vogliono fare divulgazione ed educazione alimentare precisa ed efficace – spiega Edoardo Di Martino, amministratore delegato di Gensan, che dallo scorso anno cura l’organizzazione di Shout! – Oggi qualsivoglia contenuto dell’influencer da milioni di follower ha più presa rispetto a quelli realmente supportati dalla scienza. Per questo motivo è necessario ribadire che il benessere si raggiunge con alimentazione e attività fisica adeguate (ed eventualmente, se necessario e suggerito da uno specialista, con integrazione mirata): stiamo dicendo no a scorciatoie e falsi miti".
Aggiunge Federico Vitiello, coach e docente di Strategie Digitali e Growth Hacking: "Le fake news e le scorciatoie che rispondono al desiderio di arrivare velocemente all’obiettivo sono quelle che si diffondono più facilmente (e fanno del male): danno da mangiare alle paure, a ciò che desideriamo fortemente, ci dicono che possiamo fare le cose con poca fatica. Chi fa vera divulgazione scientifica è svantaggiato, perché la complessità di un messaggio corretto lo fa arrivare a meno persone e con minore impatto rispetto a tutto quello che risponde al desiderio, alla voglia di scorciatoie. Shout! il modo di dare gambe al messaggio, che altrimenti, di per sé, avrebbe meno possibilità, e compensare il gap, con una comunicazione efficace".
"Quando una persona si presenta nello studio del nutrizionista o prende contatto online - spiega Veronica Aloisio, psicologa, formatrice e trainer, specializzata in Comunicazione e Problem Solving strategici - oltre ai suoi obiettivi e indipendentemente dalla volontà di cambiare le abitudini alimentari, porta con sé resistenze non razionali ma emotive, o comunque legate alla difficoltà insita nel costruire abitudini nuove quando le precedenti e gli automatismi sono consolidati. Il cibo è uno dei più grandi piaceri ed è anche convivialità, stile di vita: il cambiamento non è semplice. Abbiamo quindi lavorato sulle tecniche di comunicazione verbale, non verbale e paraverbale, sul confronto di esperienze e sull’ascolto – elemento critico su cui spesso i professionisti sanitari cadono – per dare ai nutrizionisti degli strumenti utili ad aggirare le resistenze emotive del paziente, condurlo a seguire prescrizioni e indicazioni, in linea con l’obiettivo portato dal paziente stesso".
Infine, Di Martino: "Crediamo molto in Shout! Non è solo un evento, ma un vero e proprio progetto che ci rappresenta, un investimento che condividiamo con gli attori dell’educazione alimentare, per urlare insieme un racconto corretto e proficuo, che migliori la vita delle persone".
Cronaca
Mutande in testa come passamontagna, così agiva rapinatore...
Una volta nel negozio, estraeva il bigliettino con il quale avvisava che era in corso una rapina e mostrava bottiglie di vetro rotte, coltelli o forbici
Usava uno slip scuro come passamontagna e bigliettini che indicavano una rapina in corso, oltre ad armi improprie come bottiglie rotte o forbici, il rapinatore seriale di farmacie fermato a Milano perché ritenuto l'autore di una serie di rapine commesse nelle scorse settimane ai danni di varie farmacie della città.
Le indagini avviate dalla dirigente del commissariato di polizia Lorenteggio, Rosy Rubinaccio, hanno consentito di risalire agli episodi criminosi, ricostruendone la dinamica e accertando che il modus operandi era sempre lo stesso: il giovane indossava gli slip a mo' di scaldacollo e quando arrivava di fronte alle farmacie da rapinare, li tirava su e ci si copriva il volto. Poi, una volta dentro il negozio, estraeva il bigliettino con il quale avvisava che era in corso una rapina e mostrava bottiglie di vetro rotte, coltelli o forbici per convincere le vittime a consegnargli il denaro. In questo modo, hanno accertato gli agenti della polizia di Stato di Milano, ha effettuato otto rapine in venti giorni, sempre in farmacie comunali site nella zona sud della città.
L'uomo, tuttavia, non era alle prime armi: già nel 2020 era stato fermato per aver portato a termine altre rapine, sempre commesse in totale, religioso silenzio.
Cronaca
Napoli, tenta omicidio con due tredicenni: arrestato un...
È accusato di un tentato omicidio avvenuto a gennaio a Nola
Un minorenne è stato arrestato perché insieme a due 13enni avrebbe tentato un omicidio a colpi di pistola in provincia di Napoli. La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in un istituto penale per minorenni nei confronti di un ragazzo di accusato dei reati di tentato omicidio e porto abusivo di arma comune da sparo, in concorso con altri due minori di 14 anni, denunciati per gli stessi reati.
Il provvedimento cautelare arriva all'esito delle indagini condotte da personale del Commissariato di polizia di Nola, coordinate dalla Procura per i Minorenni di Napoli, in relazione al ferimento di un giovane, raggiunto da un colpo d'arma da fuoco al torace. La sparatoria era avvenuta lo scorso mese di gennaio a Nola. Mediante la visione delle immagini degli impianti di video-sorveglianza della zona, le indagini hanno permesso di individuare i tre presunti autori, tutti giovanissimi, due dei quali neanche imputabili.
Cronaca
A Philippe Sands il premio De Sanctis Diritti Umani
Philippe Sands, Mariagrazia Cutuli, Alessandra Kustermann e Suor Simona Biondin per le prestigiose carriere nell’ambito, rispettivamente, della letteratura, del giornalismo e delle Associazioni, sempre tese all’affermazione e alla difesa dei diritti universali e inalienabili dell’Uomo. Questi i vincitori della Terza edizione del Premio De Sanctis Diritti Umani. I premi verranno assegnati nel corso di una cerimonia che avrà luogo a Roma il 28 ottobre 2024, presso la Suprema Corte di Cassazione.
Durante l’evento Philippe Sands, professore della Public Understanding of Law, dell’University College di Londra ed esperto di diritto internazionale, terrà una lectio magistralis, dal titolo: “Crimes against Humanity and Genocide: then, now, here, there”. Organizzata in collaborazione con la Corte Suprema di Cassazione, con il patrocinio Rai, la partnership di Automobile Club d’Italia (ACI) e Terna S.p.A. e la Media partnership del Gruppo Editoriale Athesis, la cerimonia della consegna delle medaglie ai vincitori si terrà alla presenza della Prima Presidente della Suprema Corte, Margherita Cassano; del Presidente emerito, Pietro Curzio; del Presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis; del Presidente del Premio De Sanctis, Gianni Letta, e di numerose Autorità del mondo della Cultura, del Diritto, della Politica.
Dal 2022, in collaborazione con la Corte Suprema di Cassazione, nasce il Premio per i diritti umani con l’intento di individuare coloro che si sono impegnati a garantire i Diritti Umani durante l’arco della propria carriera professionale. Si tratta dunque di un riconoscimento indirizzato a figure autorevoli che si sono distinte per la difesa dei diritti universali e inalienabili dell’Uomo. La cerimonia della prima edizione si è svolta il 25 ottobre 2022 presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia, alla presenza del Primo Presidente Pietro Curzio. La giuria del premio è composta da: Giovanna Botteri, Daniele Cabras, Gaetano Caputi, Guido Carlino, Margherita Cassano, Giuseppe Chine’, Pietro Curzio, Alessandra Dal Moro, Marco Dall’Olio, Andrea De Gennaro, Federica Favi, Lamberto Giannini, Gianni Letta, Teo Luzi, Luigi Marini, Maurizio Massari, Stefano Mogini, Carlo Nordio, Filippo Patroni Griffi, Daria Perrotta, Matteo Piantedosi, Gilberto Pichetto Fratin, Fabio Pinelli, Guido Raimondi, Silvia Maria Rovere, Luigi Salvato, Stefano Sannino, Pasquale Quito Terracciano, Giuseppe Valditara, Alfredo Pompeo Viola, Mariangela Zappia. Tra i vincitori delle passate edizioni: Suor Elvira Tutulo; Corte Europea dei Diritti dell’Uomo; Associazione Rondine Città della Pace; Louis Henkin; Corte per i diritti umani e la giustizia amministrativa del Ghana.