Flavia sparita a Pontedera, nessuna traccia: spunta anche ipotesi omicidio
Giallo sempre più fitto sulla donna scomparsa con la sua auto da una settimana dopo un'uscita tra amiche. La procura di Pisa ha aperto un fascicolo
Che fine abbia fatto Flavia Mello Agonigi, 54 anni, origini brasiliane ma cittadina italiana, è un giallo sempre più fitto. La donna, di cui proprio oggi ricorre il compleanno, manca da casa a Pontedera (Pisa) da venerdì della scorsa settimana, dalla sera in cui uscì con alcune amiche. E' sparita lei ed è sparita la sua macchina, una Opel Mokka Elegance, color argento (targata GK436CY). Ma non solo: i due cellulari che teneva sempre accesi sono spenti, il passaporto è rimasto a casa, come i suoi vestiti e le valige per portarli via. Il conto corrente, cointestato con il marito, non presenta movimenti e, cosa ancora più inquietante, non si è fatta più sentire con le sorelle che abitano in Brasile e con le quali i contatti erano quasi giornalieri.
La procura di Pisa ha intanto aperto un procedimento penale nei confronti di ignoti per il reato di omicidio, rende noto il procuratore Teresa-Angela Camelio, precisando che "sono state avviate le prime indagini info-investigative". La scomparsa è avvenuta il 12 ottobre scorso ed in seguito alla quale è stato avviato il protocollo per le persone scomparse. La polizia ha già sentito anche tutte le persone che hanno visto la donna nella giornata della scomparsa.
"Più passa il tempo e più crescere la paura che a Flavia sia successo qualcosa di grave - dice alla 'Nazione' l'avvocato Gabriele Dell’Unto, il legale cui si è rivolto il marito della donna, Emanuele Agonigi, per essere assistito nel seguire ricerche e indagini - Nella testa dei familiari si fanno avanti domande inquietanti: ha avuto un incidente? E’ stata rapita, sequestrata? O peggio ancora, qualcuno le ha fatto del male?".
In campo c'è anche l'associazione Penelope con l'avvocato Daica Rometta che assiste Irene, la nipote di Flavia: «Non è emerso un motivo alcuno per il quale la donna avrebbe dovuto fatto perdere le proprie tracce – sottolinea il legale alla 'Nazione' - Non crediamo si tratti di un allontanamento volontario. Flavia è scomparsa con la sua macchina: se avesse avuto un incidente stradale, o un malore, il mezzo sarebbe stato trovato. E con la macchina, anche la donna. Sappiamo inoltre che Flavia era serena, felice, non aveva turbamenti o ragioni di preoccupazione. Anche il marito, con il quale aveva impegni, peraltro, per il giorno successivo alla sparizione, ce l’ha confermato. Nulla, quindi, ci dice che Flavia ha fatto tutto da sola".
Quella sera la 54enne era uscita di casa per andare al Don Carlos con amiche. "Nel locale c’è stata e ci sono le conferme: la polizia di Pontedera, che conduce le indagini, ha provveduto a fare le verifiche del caso", precisa l’avvocato Rometta. L’ultimo avvistamento, rilevato dagli inquirenti, è nella zona di Capannoli-Santo Pietro. Poi il buio. La macchina è un punto centrale del mistero. "Sappiamo quanto sia difficile far sparire un’auto – conclude l’avvocato Rometta – . Un eventuale ritrovamento della Opel Mokka è determinante".
Spettacolo
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Il documentario 'Tennis and Friends, la prevenzione scende in campo', una produzione di Aut Aut per Rai Documentari, con la regia di Angelo Bozzolini, sarà proiettato domani, alle 15, nell'ambito della Festa del Cinema di Roma, presso lo spazio 'Lazio Terra di Cinema' (Regione Lazio) all'Auditorium Parco della Musica.
Cronaca
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Secondo quanto si apprende, causa della morte di un cane randagio, in cura nel Dipartimento di Medicina Veterinaria, i 4 avrebbero aggredito il medico veterinario e il borsista di ricerca: 7 giorni di prognosi prescritti a entrambi. In manette sono finiti Vincenzo Del Cuoco, Giuseppe Dell'Aquila, Loredana Rinaldi ed Emanuela Caturano, tutti già noti alle forze dell’ordine: ora sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.
Cronaca
Maternità surrogata, Roccella: “Medico deve segnalare...
Anelli, presidente dell'ordine dei medici: "Noi dobbiamo curare, non denunciare"
"Un pubblico ufficiale, e anche il medico, è tenuto a segnalare i casi di sospetta violazione della legge sulla maternità surrogata alla procura. E poi si vedrà". La ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, risponde così alla domanda di Tagadà su La7 se l'ufficiale di Stato civile di fronte al quale si presentino due padri per registrare un atto di nascita all'estero sia tenuto a denunciarli.
Sull'applicazione della legge, che definisce la maternità surrogata reato universale, la Roccella auspica "che abbia un effetto fortemente dissuasivo". E "non c'è un effetto retroattivo - spiega - , questa sarà una legge che avrà effetto per chi d'ora in poi vorrà accedere a questa pratica". In Italia, ha poi aggiunto, "c'è una procedura che protegge i minori e assicura la possibilità al compagno del genitore biologico di essere riconosciuto come genitore".
"Il medico ha il dovere di curare: dovere che gli deriva dalla Legge – in primis, la Costituzione – e dal Codice deontologico, è confermato dalla giurisprudenza e prevale su ogni altro obbligo, facoltà o diritto", dice Filippo Anelli, presidente Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
"Che il medico sia esonerato dall’obbligo di denuncia nei confronti del proprio paziente lo si desume anche dal capoverso dell’articolo 365 del Codice penale che esime il medico da tale obbligo quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale. Quindi il medico non deve, è vero, ostacolare la giustizia ma non deve, soprattutto, porre in essere atti che mettano a rischio la relazione di cura, limitando la tutela della salute dei cittadini", prosegue,