Governo oggi al giro di boa dei 2 anni, Meloni: “Avanti finché avremo sostegno italiani”
Le tappe fondamentali del 2024, dal burrascoso Memorandum con l'Albania. Ma la premier rivendica: -60% di sbarchi sul 2023
Un altro anno alla guida di Palazzo Chigi. Il governo Meloni spegne oggi, 22 ottobre, la seconda candelina. "Finché avremo il sostegno dei cittadini - ha scritto alla vigilia dell'anniversario, la premier Giorgia Meloni sui social - continueremo a lavorare con determinazione, a testa alta, per realizzare il nostro programma e aiutare l'Italia a crescere, diventare forte, credibile e rispettata. Lo dobbiamo agli italiani, a chi ci ha scelto e a chi, pur non avendo votato per noi, spera che facciamo bene il nostro compito". Il post arriva in ore difficili per il governo - forse non a caso Meloni chiude con un "al lavoro senza sosta, senza paura" - : in atto uno scontro con la magistratura che ha portato al varo del decreto sui 'Paesi sicuri' che punta a blindare i due hotspot realizzati in Albania, di fatto 'disinnescati' dalla sentenza di mancata convalida dei fermi emessa del tribunale di Roma venerdì scorso.
L'accordo sui migranti con l'Albania
Ed è proprio la 'scommessa' albanese, messa a segno con un Memorandum siglato lo scorso novembre con il presidente Edi Rama, uno dei momenti più significativi, salienti ma anche burrascosi del secondo anno di governo a guida Meloni. Esattamente un anno fa, tracciando un primo bilancio, la premier aveva ammesso la delusione per i risultati nella lotta all'immigrazione irregolare, con la promessa di non voler arretrare ma di avere chiara una strategia a medio/lungo termine con cui mettere ko i "trafficanti di vite umane". A distanza di un anno, nelle comunicazioni al Parlamento del 15 ottobre scorso, Meloni rivendica un calo degli sbarchi del 60% sul 2023. Passa anche da qui, a suo dire, l'accordo con l'Albania, con due hotspot dall'"effetto deterrente" attivi a Gjader e Schengjin per il rimpatrio rapido a seguito dell'esame delle domande di asilo.
Il centro per il trattenimento e il Cpr - che a regime dovrebbero veder transitare un flusso annuale di 36-39mila persone- tardano ad aprire i battenti, quando lo fanno vedono arrivare un 'carico' di 18 migranti: 4 vengono rispediti subito in Italia (2 minori e 2 fragili, ndr), gli altri 12 seguono a distanza di 48 ore, causa la mancata convalida dei fermi. Il resto è cronaca di questi giorni. Sempre sul fronte della lotta alla immigrazione illegale, ma non solo, si inquadra il piano Mattei per l'Africa, uno dei cavalli di battaglia del governo Meloni.
Il piano Mattei
Il Piano che prende il nome dell'indimenticato presidente dell'Eni punta a inaugurare un nuovo partenariato tra Italia e Stati del continente africano, puntellando la partnership con una serie di intese e progetti da portare avanti in sinergia, secondo "un approccio non predatorio", come ama ripetere la presidente del Consiglio.
Sul fronte internazionale, nel secondo anno a guida Meloni la premier conferma il sostegno senza se e senza ma all'Ucraina, "fino a quando sarà necessario", anche con il proseguo dell'invio di armi a Kiev. La guerra in Medio Oriente vede il governo al fianco di Israele dopo i sanguinari attacchi del 7 ottobre, il sostegno allo sforzo di mediazione portato avanti dagli Usa, la richiesta di un cessate il fuoco e di una soluzione all'insegna dei due popoli e due stati.
L'uscita dalla Via della Seta e la presidenza del G7
Come da attese, Meloni dice addio alla 'via della Seta' e vola in Cina da Xi Jinping cercando di salvaguardare il rapporto con Pechino. Mentre in Ue fa mancare il suo voto al bis di Ursula von der Leyen, pur mantenendo con lei un rapporto solido, e incassando la 'chiamata' in Commissione del fedelissimo Raffaele Fitto, destinato, esame permettendo, al ruolo di vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme.
Dal 1 gennaio alla guida del G7, Meloni ha dato appuntamento ai 7 grandi del mondo in Puglia, a Borgo Egnazia, chiudendo, tra le altre cose, un accordo sul prestito garantito all'Ucraina da asset russi, su cui tuttavia ancora si arrovellano le diplomazie.
Le riforme
Sul fronte delle riforme, il secondo anno dell'esecutivo ha visto andare avanti i tortuosi cammini dell'autonomia differenziata, diventata ormai legge, e del premierato, per la presidente del Consiglio "madre di tutte le riforme", tanto da dirsi pronta a sfidare le opposizioni alla prova del referendum.
Sul fronte della giustizia, il 2024 ha visto l'abolizione dell'abuso di ufficio con l'approvazione definitiva della legge Nordio, mentre sono ancora in discussione la contestata riforma sulla separazione delle carriere e quella della Corte dei Conti, e continua, imperterrito, il braccio di ferro con le opposizioni sulle intercettazioni. Altra legge bandiera portata avanti con determinazione, approvata la scorsa settimana in via definitiva, quella che rende la gestazione per altri, meglio nota come maternità surrogata, reato universale, perseguibile anche per chi ne fa ricorso all'estero (in Italia non è mai stata consentita, ndr).
Il modello Caivano
Il 2024 è anche l'anno del 'modello Caivano', con la premier che, dopo una terribile storia di violenza ai danni di due cuginette di 11 e 12 anni emersa nell'ottobre dello scorso anno, stringe un 'patto di ferro' con don Maurizio Patriciello, il parroco del degradato Parco Verde, e vara un progetto di riqualificazione che il governo mira a replicare in tutte le altre periferie difficili d'Italia.
La legge di bilancio e l'impronta sulle famiglie numerose
Sul fronte economico, la scorsa settimana è stata approvata la manovra, ancora una volta dando il disco verde a una legge di bilancio con un occhio attento ai conti pubblici. Pochi i margini, vista la coperta corta, ma non così esili da rinunciare al taglio del cuneo fiscale, reso dal 2025 strutturale. La manovra, con una chiara impronta meloniana, 'premia' soprattutto le famiglie numerose, con benefici per quelle che contano almeno tre figli e un mese di congedo parentale in più pagato all'80%. Si aggiunge un bonus da 1.000 euro per i nuovi nati in famiglie con Isee fino a 40mila euro. Domani sarà la premier a spiegarla agli italiani, in una conferenza stampa sulla legge di bilancio che cade esattamente a due anni dall'inizio della suo arrivo a Palazzo Chigi, prima donna nella storia d'Italia ad assumerne la guida.
Economia
Tpl, Gibelli (Asstra): “Serve interazione tra...
Parlando alla conferenza internazionale dal titolo "Attrarre nuova domanda per il Tpl, soluzioni tecnologiche ed esperienze a confronto"
Il presidente di Asstra, Andrea Gibelli, ne è sicuro: “L’interazione tra le Infrastrutture fisiche e quelle digitali sono una delle possibili soluzioni per dare servizi sempre più orientati tra i bisogni”. Lo ha dichiarato alla conferenza internazionale dal titolo "Attrarre nuova domanda per il Tpl, soluzioni tecnologiche ed esperienze a confronto", cominciata ieri a Cagliari. “La ricetta di Asstra nella quale crediamo”, prosegue il presidente poco dopo essere intervenuto alla conferenza, “è quella di costruire, nel futuro, un sistema di trasporto pubblico orientato realmente al bisogno degli utenti finali”.
Ultima ora
Tenta di recuperare il telefono ma rimane incastrata nelle...
L'incidente nella Hunter Valley, in Australia. La 23enne è scivolata e rimasta a testa in giù prima di essere salvata
Ha cercato di recuperare il cellulare caduto tra le rocce, ma è scivolata rimanendo bloccata a testa in giù per sette ore prima di essere salvata. E' accaduto all'inizio di ottobre nella Hunter Valley, in Australia. In una delle foto dell'incidente pubblicate lunedì sui social media dal servizio ambulanze del Nuovo Galles del Sud (NSW) si vedono solo le piante dei piedi nudi della donna, mentre intorno i soccoritori cercano di rimuovere diversi grandi massi per avvicinarsi abbastanza e tirarla fuori.
Secondo quanto ricostruito, la 23enne stava camminando con degli amici in una proprietà privata a Laguna, una cittadina di campagna nella Hunter Valley a circa 120 chilometri da Sydney, quando le è caduto il telefono. In qualche modo, mentre cercava di recuperarlo, è scivolata a faccia in giù in una fessura profonda 3 metri tra due grandi massi.
I suoi amici hanno provato per un'ora a liberarla, ma alla fine hanno rinunciato e hanno chiamato i soccorsi. Per le successive sette ore, la polizia, un'ambulanza, i vigili del fuoco e i volontari hanno cercato di liberarla.
Sono stati rimossi diversi massi pesanti per creare un punto di accesso sicuro, poi i soccorritori hanno costruito una struttura per eseguire quella che stava diventando un'operazione molto delicata. "Con entrambi i piedi accessibili, il team ha dovuto trasportare il paziente attraverso una stretta curva a "S" nel giro di un'ora", ha spiegato la NSW Ambulance in un post su Facebook. Per liberare la donna è stato utilizzato anche un argano per spostare un masso da 500 chili.
Peter Watts, paramedico specialista in ambulanze del NSW, ha affermato di non aver mai visto nulla di simile. "Nei miei 10 anni da paramedico di soccorso non avevo mai incontrato un lavoro come questo, è stato impegnativo ma incredibilmente gratificante", ha detto Watts. "Ogni agenzia aveva un ruolo e abbiamo lavorato tutti incredibilmente bene insieme per ottenere un buon risultato per il paziente".
La donna, il cui nome non è stato reso pubblico, è stata portata in ospedale per osservazione. Miracolosamente, se l'è cavata riportando solo lievi graffi e lividi. Il suo telefono, tuttavia, rimane incastrato tra le rocce.
Cronaca
Salute, Mele (Lundbeck): “Occuparsi di neuroscienze è...
L’amministratore delegato, ‘valorizzare l’essere unico di ciascuno di noi’
“Parlare e occuparsi di neuroscienze significa anche cercare di abbattere lo stigma attorno alle patologie del sistema nervoso centrale. Lundbeck è un'azienda multinazionale farmaceutica che da oltre 70 anni è impegnata nell'ambito delle neuroscienze. Iniziative come quella a cui abbiamo avuto il piacere e l'onore di assistere ci consentono di avvicinare il grande pubblico, con un linguaggio semplice e potentissimo, allo stesso tempo: quello dell'arte. Con ‘Pinocchio: una favola alla rovescia’ la compagnia del Teatro Patologico ci ha fatto vivere emozioni straordinarie: la bellezza delle scenografie, la straordinaria capacità degli attori, la bellezza dei costumi, ci hanno immerso in un mondo di unicità. Queste sono iniziative che come azienda portiamo avanti affinché si possa veramente valorizzare l'essere unico di ciascuno di noi”. Lo ha detto Tiziana Mele, amministratore delegato Lundbeck Italia in occasione dello spettacolo che si è svolta ieri sera al Teatro Parioli di Roma. L’evento è realizzato grazie al contributo non condizionato di Lundbeck Italia, con il patrocinio del Senato, del ministero della Salute, dell'Iss, del Cng, Consiglio nazionale giovani e di Università Tor Vergata.