Ancora pioggia sull’Italia, meteo Italia oggi e domani: previsioni
Temperature ancora su, ma il freddo quando arriva?
Piogge torrenziali, nubifragi e alluvioni hanno caratterizzato il meteo dell'Italia negli ultimi giorni. E ora è tornato il caldo. Un caldo 'anomalo per il periodo' con 24°C al Nord Italia, 25°C anche al Centro con picchi di quasi 30°C al Sud. L’anomalia termica (tra i +3°C e i +4°C con valori leggermente più alti su Alpi e regioni adriatiche) caratterizzerà tutta la settimana anche se non mancheranno nubi e piogge.
Sono infatti attese altre precipitazioni intense sulla Sicilia nelle prossime ore, in via di esaurimento sull’isola ma in contemporanea risalita ‘contromano’ verso Nord: è anomalo, infatti, vedere piogge risalire dal meridione verso le regioni centrali, ma il violento ciclone degli ultimi giorni ha scombussolato un po’ tutto il quadro meteorologico mediterraneo e questo sarà lo scenario previsto sottolinea iLMeteo.it. Avremo dunque un martedì piovoso al mattino sulla Sicilia, in via di miglioramento, con piogge in spostamento ‘contromano’ verso Lazio (anche Roma) e Campania, localmente sulla Calabria tirrenica e sulla Toscana centro-meridionale. Al Nord, e in particolare sull’Emilia Romagna il tempo sarà asciutto. Dal pomeriggio i fenomeni si sposteranno ancora un po’ verso Nord, con qualche rovescio atteso purtroppo nuovamente in Emilia Romagna, dalla Toscana fino al Cilento e verso la Sardegna orientale dove nella notte potrebbe essere intenso.
Domani, mercoledì 23 ottobre, in un quadro ancora mite, caldo per il periodo con 26°C ad esempio a Napoli, ombrelli ancora aperti soprattutto tra Marche ed Emilia Romagna e in Sardegna: sulle zone colpite dall’ennesima recente alluvione (Emilia Romagna) la quantità di pioggia prevista oscillerà sui 10-20 litri per metro quadrato. Giovedì, 24 ottobre, si assisterà a un timido tentativo da parte dell’Anticiclone delle Azzorre di riportare un po’ di quiete ma, in questo contesto un po’ più soleggiato, troveremo comunque altre piogge sulle regioni centrali: in Toscana, Umbria, Marche e Lazio è prevista ancora una giornata uggiosa e umida, al Sud invece il tempo sarà di nuovo soleggiato quasi ovunque. Il weekend sembra a ora caratterizzato da un’intensa perturbazione tra Spagna, Francia e Marocco: a previsione confermata, avremo di nuovo lo Scirocco sull’Italia con piogge anche forti sul Nord-Ovest, avremo altresì il termometro in risalita quasi ovunque.
Ma il freddo quando arriva?
La ricerca del freddo sarà dunque rimandata a fine mese, al periodo Halloween-Ognissanti: per quelle lontane date non si esclude un’irruzione gelida polare tra Italia e Balcani. Resta da capire se scenderà verso l’Italia o, come spesso accade, subirà un ‘East-Shift’, cioè uno spostamento verso Est, colpendo soprattutto i territori carpatico-danubiani e il Mar Nero, ed evitando l’Italia. Comunque vada, si profila sull’Europa centro orientale un gelido cambiamento di scenario dalla fine di Ottobre, staremo a vedere, per ora restiamo dentro un Ottobre umido, mite e piovoso.
Oggi, martedì 22 ottobre - Al Nord: cielo a tratti molto nuvoloso o coperto. Al Centro: peggiora con piogge. Al Sud: ultime piogge in Sicilia e Calabria, più asciutto altrove.
Domani, mercoledì 23 ottobre - Al Nord: piogge. Al Centro: maltempo. Al Sud: in gran parte asciutto.
Giovedì 24 ottobre - Al Nord: pioggia più diffusa al mattino. Al Centro: piogge su Toscana, Umbria e Lazio. Al Sud: soleggiato.
Tendenza: da venerdì nuova perturbazione atlantica verso il Nord-Ovest.
Cronaca
Ora legale e solare, si cambia: effetto mini-jet,...
Irritabilità e malumore per un paio di giorni
Irritabilità e malumore per un paio di giorni. E' l'effetto 'mini jet-lag' che sperimenteranno con il ritorno dell'ora solare, previsto nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, quelli che - nel popolo di mattinieri - sono più sensibili ai cambiamenti. Nonostante si possa dormire un'ora di più, "fino al 10% degli italiani potrebbe risentire" della marcia indietro delle lancette di un'ora, stima Luigi Ferini Strambi, professore ordinario di neurologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore del Centro di medicina del sonno dell'ospedale San Raffaele. E se ad avvantaggiarsi di questo cambio d'orario sono i 'gufi', gli amanti delle ore piccole, che riusciranno ad allinearsi al proprio ritmo ideale, a farne le spese saranno invece "le cosiddette 'allodole', abituate a svegliarsi presto", spiega all'Adnkronos Salute.
Sarà come un breve viaggio, "come se si dovesse cambiare un po' il fuso orario, anche se si tratta soltanto di un'ora", osserva l'esperto. Il che potrebbe portare a un lieve scombussolamento generale, una condizione che "rende più irritabili e può portare una maggiore instabilità d'umore". Ma questo lieve malessere "rientrerà nel giro di poco", rassicura Ferini Strambi, precisando anche che "è certamente più problematico per il fisico il cambiamento 'primaverile', per il passaggio all'ora legale, "che non lo 'switch' autunnale. Questo perché, quando arriva l'ora legale, ci troviamo in una condizione di privazione di sonno, dormendo un po' di meno", con le lancette che si spostano in avanti 'mangiandosi' un'ora, "cosa che può comportare dei problemi, soprattutto a livello cardiocircolatorio, come hanno dimostrato alcuni lavori scientifici al riguardo".
"Il ritorno all'ora solare, che vuol dire tutto sommato dormire un'ora in più, non crea problemi per quanto riguarda la privazione di sonno, ma il grosso problema che rimane - puntualizza Ferini Strambi - è", per alcune persone più sensibili, "quello del cambiamento. L'impatto più negativo sarà in particolare per i 'super mattinieri'", le prime linee delle allodole, esposti alle "maggiori ripercussioni con l'ora solare, potremmo dire un 5-10% della popolazione generale, 5% se teniamo conto di chi ha proprio un'alterazione del ritmo" sonno-veglia. (segue)
Cronaca
“Libertà visiva – Un nuovo modo di vedere il...
Un'alternativa alla classica chirurgia laser
Correggere miopie fino a -18 diottrie e ipermetropie fino a +8 diottrie è possibile anche senza la classica chirurgia laser. L'alternativa è offerta dalle lenti intraoculari Icl che rappresentano una soluzione avanzata per la correzione dei difetti visivi e offrono ai pazienti la possibilità di migliorare la propria vista in modo definitivo, senza dover ricorrere a occhiali o lenti a contatto.
"La qualità visiva che i pazienti ottengono con le Icl è senza paragoni, perché vedono meglio sia che con gli occhiali sia che con le lenti a contatto e spesso anche meglio che con la chirurgia laser. Sono di gran lunga, dal punto di vista qualitativo, la miglior soluzione con in più il vantaggio di essere reversibile e aggiornabile in futuro", spiega Andrea Russo, medico oculista del Gruppo refrattivo italiano, specializzato in chirurgia refrattiva, che aggiunge: "Se l'occhio nel corso dei decenni dovesse andare incontro a qualche piccolo fisiologico cambiamento, con le Icl potremmo facilmente aggiornare la correzione in base alle future necessità del paziente".
Le lenti intraoculari Icl vengono impiantate attraverso un intervento chirurgico totalmente indolore che si può eseguire in ambulatorio e che ha la durata di soli tre minuti per occhio. "Viene iniettata nell'occhio una piccola lente fatta di materiale gelatinoso, quasi liquido perché composta al 90% da acqua. Il paziente si alza che già vede a fuoco. Sarà presente un po' di bruciore e un po di lacrimazione nelle prime ore seguenti la correzione seguente di intervento, ma la mattina successiva il paziente potrà guidare la macchina e recarsi alle proprie attività quotidiane", prosegue Russo che per concludere sottolinea la sicurezza delle Icl: "Sono lenti che hanno un profilo di sicurezza veramente elevato e sono anche le uniche lenti intraoculari fachiche approvate dalla Fda. Si tratta di una tecnologia nuova, ma comunque ben collaudata. Da oltre vent'anni vengono ormai impiantate nel mondo con enorme successo e con un numero di casistica sempre crescente proprio grazie alla loro qualità".
Con un tasso di soddisfazione che raggiunge il 99,4%, le Icl si configurano come un'opzione ideale anche per coloro che presentano problematiche oculari specifiche che possono limitare le alternative chirurgiche.
L'efficacia delle lenti Icl è confermata anche dai pazienti, come spiega Riccardo Mazzocchi, paziente che conviveva con forti difetti visivi: "Il miglioramento è stato notevole. La mia vita quotidiana è cambiata, sono più libero di fare cose, come ad esempio lo sport, senza essere più vincolato da occhiali e lenti a contatto".
Cronaca
Virus Marburg e allerta Oms, allo Spallanzani di Roma...
All'Istituto programmi di formazione al personale, aggiornamento disponibilità Dpi e allestimento stanze di degenza
Guardia alta all'Istituto nazionale per le malattie infettive (InmI) Lazzaro Spallanzani di Roma contro il virus Marburg. In risposta all'allerta lanciata dall'Organizzazione mondiale della sanità, che il 27 settembre ha dichiarato l'epidemia di Marburg in Ruanda, l'Irccs capitolino ha intensificato i programmi formativi specifici per l'alto isolamento, sta provvedendo ad aggiornare la disponibilità di dispositivi di protezione individuale (Dpi) e sta allestendo stanze per accogliere immediatamente eventuali pazienti. Lo annuncia l'Inmi, centro di riferimento nazionale per febbre emorragiche e attualmente unica struttura italiana deputata ad accogliere possibili casi, ricorda l'istituto in una nota.
Alto isolamento
Nel mese di ottobre sono previste 10 sessioni di formazione - informa lo Spallanzani - un training on-the-job rivolto principalmente al personale infermieristico e medico della task force alto isolamento della Uoc Malattie infettive ad alta intensità di cura e della Uoc Terapia intensiva e rianimazione. Il programma prevede addestramento alle procedure di decontaminazione e sanificazione; formazione/addestramento per la corretta gestione dei rigorosi passaggi di vestizione e svestizione; gestione dei percorsi di ingresso e uscita dalla zona rossa dedicata all'assistenza.
Non solo. "Stiamo provvedendo ad aggiornare la disponibilità dei Dpi necessari per il contesto di alto isolamento con nuove tute protettive, grembiuli e nuovi guanti", riferisce Nicola De Marco, referente della Uosd Professioni infermieristiche. "Questi Dpi sono fondamentali - sottolinea - per creare una barriera fisica tra il personale sanitario e gli agenti patogeni, ma il loro uso esclusivo non è sufficiente per ridurre il rischio di trasmissione di malattie altamente contagiose. Pertanto, il personale viene addestrato a tutte le fasi di vestizione e svestizione, un processo essenziale per garantire il biocontenimento. Inoltre, per garantire la prontezza operativa, stiamo allestendo diverse stanze di degenza all'interno del padiglione Alto isolamento, pronte ad accogliere uno o più potenziali pazienti in poche ore o persino in pochi minuti. L'allestimento di questi locali è predisposto per accogliere sia casi sospetti che confermati di malattie altamente contagiose Bsl-4 (livello di biosicurezza 4), con pazienti clinicamente stabili o che necessitano di supporto respiratorio invasivo".
Il reparto di alto isolamento dello Spallanzani, diretto da Emanuele Nicastri - ricorda l'Irccs - è dedicato alla gestione altamente specializzata di pazienti affetti da patogeni del gruppo 4 o da patogeni sconosciuti con elevata letalità o sequele invalidanti/permanenti, e opera in accordo con i protocolli del ministero della Salute garantendo sicurezza del paziente, degli operatori sanitari e sicurezza nel trasporto del paziente, nella gestione dei campioni biologici e nelle indagini strumentali.
Oltre al personale interno dell'Inmi Spallanzani, nel percorso formativo è stata coinvolta anche l'Ares 118 addestrando il personale infermieristico all'uso corretto dei Dpi, qualora fosse necessario il trasporto in autoambulanza di casi potenziali.