“In Italia dibattito pubblico sempre più xenofobo”, l’allarme del Consiglio d’Europa
La commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza punta il dito anche contro il generale Vannacci autore di "parole razziste e fobiche". E invita Roma a combattere l'incitamento all'odio da parte di personaggi pubblici con l'istituzione di un organismo indipendente
Negli ultimi anni in Italia il discorso pubblico è diventato "sempre più xenofobo" e che i discorsi politici hanno assunto toni "fortemente divisivi e antagonistici", in particolare nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, nonché di cittadini italiani con origine migratoria, Rom e persone Lgbti. Lo afferma in un rapporto la commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) del Consiglio d'Europa.
L'organizzazione internazionale non Ue con sede a Strasburgo, sottolinea come "un certo numero di dichiarazioni e commenti considerati offensivi e carichi di odio provengono da politici e funzionari pubblici di alto profilo, soprattutto durante i periodi elettorali, sia online che offline". Questo, nota, avrebbe portato ad una forma di "banalizzazione" dei commenti d’odio nella vita pubblica e generato un senso di "emarginazione" ed "esclusione" in vari segmenti della popolazione. Uno dei gruppi che negli ultimi anni è stato maggiormente bersaglio di discorsi politici negativi, sottolinea l'Ecri, è quello dei Rom. Ad esempio, "nel 2018 l'allora ministro dell'Interno (Matteo Salvini, ndr), nel dichiarare la volontà di procedere ad un'espulsione di massa dei Rom irregolari, ha fatto riferimento anche ai Rom in possesso della cittadinanza italiana e ha affermato: 'Ma i Rom italiani purtroppo dobbiamo tenerceli a casa'".
"Molti commenti d’odio - nota l'Ecri - hanno preso di mira soprattutto le donne Rom. Ad esempio, nell'aprile 2023, commentando le proposte per migliorare la situazione delle madri detenute, lo stesso politico ha affermato che un partito politico precedentemente al potere ha liberato 'le borseggiatrici Rom che usano i bambini e la gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere'. Altri candidati politici hanno usato i pregiudizi sui Rom nelle campagne elettorali. Nel 2022, un politico locale di Firenze (il consigliere di quartiere della Lega Alessio Di Giulio, ndr) ha pubblicato un video online con una donna Rom, con la didascalia che incoraggiava gli elettori a votare per il suo partito 'per non vederla mai più' (il leader della Lega Matteo Salvini disse poi che Di Giulio aveva sbagliato, perché, spiegò, i problemi non si risolvono con i video, ma con le leggi e le forze dell'ordine, ndr)".
"Da Vannacci parole razziste e fobiche"
L'Ecri punta il dito anche contro alcune affermazioni fatte dal generale Roberto Vannacci, eletto nelle liste della Lega e già rimosso dalla vicepresidenza del gruppo dei Patrioti per volontà del Rassemblement National proprio a causa di alcuni passi del suo libro 'Il mondo al contrario', sono "razziste" e "fobiche".
"Esempi recenti di dichiarazioni razziste e fobiche nei confronti delle persone Lgbti nella vita pubblica - scrive l'Ecri nel rapporto diffuso oggi esprimendo preoccupazione per la diffusione dell'hate speech, che viene 'banalizzato' e quindi reso accettabile ad opera di figure pubbliche - includono le osservazioni fatte in un libro pubblicato nel 2023 da un generale delle forze armate italiane. L'autore ha dichiarato che i gay 'non sono normali' e ha indicato che l'accettazione delle persone Lgbti è il risultato di complotti da parte della 'lobby gay internazionale'”.
Il rapporto non fa il nome di Vannacci, ma i riferimenti sono inequivocabili. Il generale, ricorda l'Ecri, "ha anche attaccato gli italiani di colore, affermando che le persone non sono nate tutte uguali e che gli immigrati saranno sempre diversi. Ha fatto l'esempio di una campionessa di pallavolo italiana di colore (Paola Egonu, ndr), affermando che 'è italiana di cittadinanza, ma è chiaro che i suoi tratti somatici non rappresentano l'italianità'. A seguito di queste affermazioni, l'autore è stato rimosso dalle sue posizioni di comando e di gestione nell'Esercito".
"Italia combatta incitamento a odio da personaggi pubblici"
L'Italia deve "combattere l’incitamento all’odio da parte di personaggi pubblici", è l'incutamento della commissione del Consiglio d'Europa che chiede a Roma di istituire un organismo per l’uguaglianza "pienamente indipendente" ed "efficace", nonché di rafforzare l’Ufficio nazionale contro la discriminazione razziale, come organo di coordinamento ufficiale a pieno titolo. L’Italia, secondo l'Ecri, dovrebbe in particolare adottare un piano d’azione nazionale contro il razzismo, organizzare una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere l’uguaglianza, la diversità, il dialogo interculturale e interreligioso.
Dal precedente rapporto dell’Ecri del 2016, riconosce il Consiglio d'Europa, l'Italia ha fatto progressi in diversi campi. È stato sviluppato il sistema di raccolta dati sugli episodi di bullismo nelle scuole, anche per motivi di etnia e orientamento sessuale. Inoltre, sono stati messi a disposizione degli insegnanti corsi online sulla lotta al bullismo. Nel campo dell’uguaglianza Lgbti, sono stati fatti progressi con il riconoscimento delle coppie omosessuali, l’adozione della strategia nazionale Lgbt+ e la fornitura di informazioni di qualità sull’assistenza sanitaria ai pazienti transgender. Le autorità hanno inoltre introdotto un sistema di sostegno finanziario per i centri contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, compresi i centri di accoglienza per le vittime di violenza Lgbti.
Sono stati compiuti sforzi "significativi" per allertare i giovani sui pericoli dell’incitamento all’odio online, in particolare attraverso campagne di sensibilizzazione e attività condotte dalle forze dell’ordine nelle scuole e in altri luoghi frequentati dai giovani. Inoltre, è stato sviluppato il quadro istituzionale volto a contrastare l’antisemitismo e ci si è impegnati a eliminare i simboli e i comportamenti antisemiti durante gli eventi sportivi. Sono state inoltre adottate diverse misure per aumentare la capacità delle forze dell’ordine di contrastare i crimini ispirati dall’odio. Sono stati inoltre compiuti sforzi per garantire l’accesso all’assistenza sanitaria ai migranti. Il numero di rom che vivono negli insediamenti è notevolmente diminuito, almeno in parte a causa dei progetti di transizione abitativa realizzati dalle autorità locali.
Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, alcune questioni continuano a destare preoccupazione. Lo status giuridico dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) e il suo ruolo significativo nella definizione e nel coordinamento delle politiche governative, sottolinea il Consiglio d'Europa, sono "incompatibili" con il requisito di indipendenza di un organismo per le pari opportunità. Le persone Lgbti "continuano a subire pregiudizi e discriminazioni nella vita di tutti i giorni". Inoltre, la procedura per il riconoscimento legale del genere continua ad essere "complicata, lunga ed eccessivamente medicalizzata".
Esteri
E’ morto Michael Newman, lo storico bagnino di...
L'attore era malato di Parkinson
È morto domenica sera l’attore Michael Newman, che interpretava il bagnino Mike Newmie Newman nella celebre serie ‘Baywatch’. L’attore aveva 68 anni. Newman, secondo quanto riporta il sito del NY Post, è deceduto 18 anni dopo che gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson. La notizia è stata confermata al sito americano dall'amico intimo dell’attore, Matt Felker, che ha recentemente diretto la docuserie prodotta da Hulu proprio su ‘Baywatch’. L’attore, secondo quanto riportano i media statunitensi, è morto “per complicazioni cardiache” domenica sera “circondato dalla sua famiglia e dai suoi amici”.
Esteri
Putin vede Xi Jinping: “Legame Cina-Russia forte in...
L'incontro al vertice Brics a Kazan: "Rafforziamo legami per garantire stabilità globale"
I rapporti tra Cina e Russia e i legami "rafforzati" tra i due Paesi per la "stabilità" globale al centro dell'incontro tra Vladimir Putin e Xi Jinping al vertice Brics di Kazan.
Il presidente russo ha sottolineato al suo omologo cinese di voler "rafforzare" ulteriormente i legami con Pechino, che considera un "fattore di stabilità" sulla scena internazionale. "Russia e Cina intendono rafforzare la loro cooperazione per garantire la stabilità", ha dichiarato Putin, mentre il presidente cinese ha sottolineato al collega russo la forza delle relazioni tra i due Paesi in un contesto internazionale "caotico".
"Il mondo sta subendo profondi cambiamenti, senza precedenti in un secolo. La situazione internazionale è caotica, ma sono fermamente convinto che la profonda amicizia che lega Cina e Russia di generazione in generazione non cambierà", ha detto Xi dopo aver incontrato Putin durante il vertice Brics in corso a Kazan.
Xi ha ricordato che i due Paesi “hanno continuamente approfondito e ampliato il coordinamento strategico generale e la cooperazione pratica in vari campi”. Questi legami hanno “contribuito al benessere dei popoli cinese e russo e hanno dato un contributo significativo alla difesa dell'equità e della giustizia internazionale”, ha detto Xi.
Ucraina, Cina chiede colloqui di pace
Per quanto riguarda il conflitto russo-ucraino, la Cina - ha ricordato Xi Jinping - chiede colloqui di pace e il rispetto dell'integrità territoriale di tutti i Paesi, compresa l'Ucraina, ma non ha mai condannato la Russia; da allora le relazioni economiche, diplomatiche e militari tra Pechino e Mosca si sono addirittura rafforzate.
Esteri
Medico che salvò la vita a Sinwar: “Non si è...
Yuval Bitton in un'intervista all'Adnkronos: "E' stato ucciso da un soldato israeliano. Senza di lui è possibile accordo e dialogo con Hamas"
"Non si è suicidato" Yahya Sinwar, il leader di Hamas morto il 16 ottobre a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. "E' stato ucciso da un soldato israeliano, è chiaro. Soldati semplici, che erano da un anno nell'esercito". Lo ha dichiarato nel corso di un'intervista all'Adnkronos il medico israeliano Yuval Bitton, che nel 2004, quando Yahya Sinwar era detenuto nel carcere di Nafha, gli salvò la vita grazie a una diagnosi tempestiva di tumore al cervello.
Chi dice il contrario "ne vuole fare un eroe, un martire", ha aggiunto Bitton, che alle 18.30 parteciperà alla presentazione del libro di Sharon Nizza '7 Ottobre 2023. Israele, il giorno più lungo' edito da 'La Repubblica', presso lo Spazio Mastai dell'Adnkronos al Palazzo dell’Informazione e stasera sarà ospite di 'Porta a Porta'.
In base all'autopsia condotta sul corpo di Sinwar, la causa della morte è stata individuata in un colpo di pistola alla nuca. Accanto al corpo è stata poi trovata un'arma appartenente a un colonnello dell'Idf morto a Gaza nel novembre del 2018.
"Con la sua morte Hamas è finita"
"Hamas è stata sconfitta, è finita nel giorno stesso in cui è stato eliminato Sinwar", ha dichiarato Bitton. "Sinwar ha cambiato la struttura di Hamas ed era l'unico a decidere", ha proseguito il medico israeliano. Sinwar rappresentava "l'ala militare di Hamas" e "ha sacrificato migliaia di palestinesi per i suoi scopi".
"Non provo gioia per la morte" del leader di Hamas, ma dopo la sua uccisione "per la prima volta ho speranza". Perché "le condizioni poste da Sinwar non erano accettabili per Israele", mentre ora "abbiamo una grande opportunità di arrivare a un compromesso e a un accordo, è il momento del dialogo", ha detto Bitton nell'intervista all'Adnkronos.
Per Sinwar, semplicemente "Israele non aveva diritto a esistere, non c'entrano i confini del 1967", ha aggiunto il medico israeliano. Ex capo dell'intelligence carceraria di Israele fino al 2022, Bitton ha affermato che dopo "l'eliminazione di Sinwar abbiamo un'opportunità di portare a casa mio nipote e altri ostaggi".
"Netanyahu colga opportunità di cambiare la regione"
"Spero che il primo ministro Netanyahu colga questa grande opportunità" che si è creata dopo la morte del leader di Hamas, perché "abbiamo l'opportunità di cambiare il Medioriente e la situazione a Gaza", ha affermato Bitton.
Secondo il medico israeliano, "in questo momento possiamo creare un nuovo asse contro l'Iran, una partnership tra Israele e i Paesi arabi moderati contro l'Iran". Perché è "l'Iran il vero pericolo per la regione, non Israele".
"Hamas non può prendere parte alla nuova leadership di Gaza, questo è chiaro", ha aggiunto Bitton. ''Nel controllo di Gaza potrà avere un ruolo l'Anp, ma una nuova Anp. E poi Arabia Saudita, l'Egitto, gli Emirati Arabi e gli Stati Uniti".
L'ex capo dell'intelligence carceraria di Israele non ritiene che il conflitto in corso a Gaza abbia danneggiato il percorso verso un accordo con l'Arabia Saudita. "I sauditi stanno aspettando che si creino le condizioni giuste per un accordo di pace con Israele - ha affermato - sono interessati a raggiungere un accordo con Israele perché per loro il nemico principale è l'Iran, non Israele". Insomma, Riad e Tel Aviv "hanno lo stesso nemico".
"Come medico era mio dovere salvare la sua vita"
''Mi hanno chiesto tutti i giorni dal 7 ottobre se mi ero pentito di aver salvato la sua vita. Ed è una domanda difficile, perché ho pagato personalmente'' quella scelta, le parole del medico israeliano che racconta all'Adnkronos l'anno trascorso dal massacro compiuto da Hamas, in cui venne ucciso anche suo nipote Tamir Adar. ''Ho salvato la sua vita e lui è stato direttamente responsabile della morte di mio nipote'', ha aggiunto Bitton.
''Era mio dovere salvare la sua vita, come medico'', ha precisato, aggiungendo che ''questo fa parte della moralità israeliana, noi non siamo motivati dalla vendetta, non dall'odio, non odiamo i nostri nemici, ma facciamo quello che dobbiamo fare, quello che consideriamo buono''. (di Melissa Bertolotti)