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Manovra, Mattarella autorizza presentazione ddl Bilancio in Parlamento

Dal cuneo fiscale alla scuola, gli articoli sono in tutto 144

Aula della Camera - (Fotogramma)

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha autorizzato la presentazione in Parlamento del disegno di legge di Bilancio. Il testo della manovra 2025 è arrivato alla Camera.

Dal cuneo fiscale alle pensioni, dal turismo alla crisi idrica, dalle imprese alla scuola alle detrazioni fiscali: gli articoli sono in tutto 144.

"Legge bilancio il 28 dicembre in aula? Speriamo anche prima, dipende da tanti fattori, speriamo di poter concludere prima di Natale sia alla Camera che al Senato", ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ospite di Ping Pong su Rai Radio 1. "Cercheremo di organizzare il lavoro nelle commissioni in modo ordinato - ha aggiunto - Chiederemo alla maggioranza di non presentare troppi emendamenti, ci si può concentrare sulle cose più importanti e urgenti".

Pensioni minime

Sale a 617,89 euro la pensione minima euro dagli attuali 614,77 euro, circa 3 euro in più, per la rivalutazione per rispondere all'andamento dell'inflazione. E' quanto si evince dal ddl Bilancio, in base al quale la perequazione sarà del 2,2% per il 2025 rispetto al trattamento minimo prima della maggiorazione (598,61 euro) e dell'1% dell'inflazione del 2024. L'aumento sarà di 1,3 punti percentuali per l’anno 2026. La perequazione è inferiore al 2,7% prevista per il 2024

Detrazioni fiscali

In manovra arriva il riordino delle detrazioni fiscali con un primo assaggio di quoziente familiare per i nuclei con reddito sopra i 75mila euro. Fermi restando gli specifici limiti previsti da ciascuna norma agevolativa, per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro gli oneri e le spese per i quali è prevista una detrazione dall’imposta lorda sono ammessi in detrazione fino a un ammontare calcolato moltiplicando l’importo base determinato in corrispondenza del numero di figli, si legge nella norma. L’importo base è pari a 14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75.000 euro; 8.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 100.000 euro.

Misure per la famiglia

Arriva il bonus bebé per i prossimi due anni: al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione per le famiglie con Isee non superiore a 40.000 euro annui. Costo della misura è di 330 milioni di euro per l'anno 2025 e 360 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.

Il bonus mamme lavoratrici con almeno due figli è esteso anche alle autonome. A decorrere dall’anno 2025 è riconosciuto, nel limite di spesa di 300 milioni di euro annui, un parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali per le lavoratrici dipendenti, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, e autonome che percepiscono almeno uno tra redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria, redditi d’impresa in contabilità semplificata o redditi da partecipazione e che non hanno optato per il regime forfetario. Le lavoratrici devono essere madri di due o più figli e l’esonero contributivo spetta fino ai dieci anni del figlio più piccolo e, a decorrere dall’anno 2027, se madri di tre o più figli, l’esonero contributivo spetta fino ai 18 anni del figlio più piccolo. L’esonero contributivo spetta a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore all’importo di 40.000 euro su base annua.

Si rafforza il bonus asili nido. Il ddl Bilancio prevede un incremento della spesa di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2025 e l'esclusione del computo dell’Assegno unico per la richiesta del bonus. Inoltre le misure di supporto al pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido vengono estese alle famiglie con un solo figlio. A questo scopo la dotazione è incrementata di 97 milioni di euro per l’anno 2025, 131 milioni di euro per l’anno 2026, 194 milioni di euro per l’anno 2027, 197 milioni di euro per l’anno 2028 e 200 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029.

Fino a tre mesi di congedo parentale retribuiti all'80%: il ddl Bilancio estende quindi di un mese la possibilità di congedo fino al sesto anno di vita del bambino all’80 per cento della retribuzione, rispetto agli attuali due mesi.

In fringe benefit anche affitti e utenze dipendenti

Anche gli affitti e le utenze dei dipendenti nei fringe benefit esentasse. Il ddl Bilancio stabilisce che le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione dei fabbricati locati dai dipendenti assunti a tempo indeterminato nell'anno 2025 non concorrono, per i primi due anni dalla data di assunzione, a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5.000 euro annui. La platea della misure interessa i lavoratori con reddito non superiore nell’anno precedente l’assunzione a 35.000 euro che abbiano trasferito la residenza oltre un raggio di 100 chilometri calcolato tra il precedente luogo di residenza e la nuova sede di lavoro contrattuale.

Inoltre non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto dell’abitazione principale ovvero per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale. Il limite è elevato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli.

+1,3 mld per sanità nel 2025

Il titolo VII dedicato alle misure sulla sanità, prevede che "il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato è incrementato di 1.302 milioni di euro per l’anno 2025, 5.078 milioni di euro per l’anno 2026, 5.780 milioni di euro per l’anno 2027, 6.663 milioni di euro per l’anno 2028, 7.725 milioni di euro per l’anno 2029 e 8.898 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030".

"Una quota delle risorse incrementali, pari a 883 milioni di euro per l’anno 2028, 1.945 milioni di euro per l’anno 2029 e 3.117 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030 - si legge nel testo bollinato - è accantonata in vista dei rinnovi contrattuali relativi al periodo 2028-2030". Inoltre, "una quota delle risorse incrementali, pari a 928 milioni di euro per l’anno 2026, 478 milioni di euro per l’anno 2027 e 528 milioni di euro a decorrere dall’anno 2028 è destinata all’incremento delle disponibilità per il perseguimento degli obiettivi sanitari di carattere prioritario e di rilevo nazionale".

Nel Ddl anche un 'premio' per le Regioni virtuose nello smaltimento delle liste d'attesa. "In favore delle regioni che risultino adempienti" sulle liste d'attesa "è vincolata una quota pari a 50 milioni di euro per l’anno 2025 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026". "Con decreto del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sono stabiliti - si legge nel testo bollinato - i criteri per l’attribuzione delle somme".

Inoltre, con l'obiettivo di ridurre le "liste d'attesa per il trapianto di organi e tessuti e per l’acquisto di dispositivi medici per la perfusione, conservazione, trasporto e gestione di organi e tessuti per trapianto, è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro annui a decorrere dal primo gennaio 2025". A questo finanziamento accedono tutte le regioni.

E ancora, aumenta il tetto di spesa per l'acquisto di prestazioni sanitarie da privati accreditati, "ulteriormente incrementato di 0,5 punti percentuali per l’anno 2025 e di 1 punto percentuale a decorrere dall’anno 2026. Alla copertura degli oneri derivanti, pari a 61,5 milioni di euro per l’anno 2025 e a 123 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026, si provvede a valere sulle risorse" della Finanziaria 2024.

Tassa Bitcoin

Stretta fiscale sulle operazioni in criptovalute come il Bitcoin: in base al ddl Bilancio depositato alle Camere sulle plusvalenze e gli altri proventi l’imposta sostitutiva è applicata con l’aliquota del 42%.

Decade il tetto dei ricavi per le imprese passibili di imposta: secondo il provvedimento, che adesso passerà all'esame della commissione Bilancio della Camera, sono soggetti passivi dell’imposta sui servizi digitali i soggetti esercenti attività d’impresa che realizzano ricavi derivanti da servizi digitali nel territorio dello Stato.

Rinnovo contratti Pa

Saranno stanziati 10,85 miliardi in tre anni per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. "Per il triennio 2025-2027 - si legge - gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale in applicazione dell'articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico sono complessivamente determinati in 1.755 milioni di euro per l'anno 2025, 3.550 milioni di euro per l’anno 2026 e 5.550 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2027" si legge nel testo.

In servizio fino a 70 anni nelle pubbliche amministrazioni. Nelle pubbliche amministrazioni "anche per lo svolgimento di attività di tutoraggio e di affiancamento ai neoassunti e per esigenze funzionali non diversamente assolvibili, - si legge - possono trattenere in servizio, previa disponibilità dell’interessato, nei limiti del dieci per cento delle facoltà assunzionali autorizzate a legislazione vigente, il personale dipendente, ivi incluso quello di cui all’articolo 3 del predetto decreto legislativo n. 165 del 2001, con esclusione del personale delle magistrature e degli avvocati e procuratori dello Stato, di cui ritengono necessario continuare ad avvalersi. Il personale, individuato dalle amministrazioni esclusivamente sulla base delle esigenze organizzative di cui al primo periodo e del merito, non può permanere in servizio oltre il compimento del settantesimo anno di età".

Fondo ricostruzione post calamità

Arriva un fondo destinato al finanziamento degli interventi di ricostruzione post calamità naturali con una dotazione di 1.500 milioni di euro per l’anno 2027 e di 1.300 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2028. Lo prevede il ddl Bilancio.

Arriva Piano Casa Italia entro giugno

Verso il Piano casa Italia entro giugno. Secondo il ddl Bilancio entro circa sei mesi, 180 giorni, dalla data di entrata in vigore del provvedimento è approvato un piano nazionale per l’edilizia residenziale pubblica e sociale denominato Piano casa Italia per "il rilancio delle politiche abitative come risposta coerente ed efficace ai bisogni della persona e della famiglia".

Interventi a sostegno turismo nel 2025

Una spesa di 110 milioni di euro nel 2025 a sostegno dello sviluppo del settore turistico. "Al fine di sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica sul territorio nazionale, anche attraverso interventi in grado di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici, la digitalizzazione dell’ecosistema turistico, le filiere turistiche, gli investimenti per il rispetto dei principi Esg e il turismo sostenibile, con decreto di natura regolamentare adottato dal ministro del Turismo, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno degli investimenti privati e per la realizzazione di interventi ad essi complementari e funzionali".

ATTENZIONE - Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Politica

Consiglio d’Europa, quali sono le sue funzioni e...

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Di cosa si occupa l'organizzazione che ha accusato l'Italia di xenofobia nel dibattito politico e 'racial profiling' da parte delle forze dell'ordine

Il Palais d'Europe, sede del Consiglio d'Europa - Sito ufficiale del Consiglio d'Europa

Il report contro il razzismo e l'intolleranza stilato dal Consiglio d'Europa ha scatenato l'ira del governo e determinato l'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Report in cui l'Italia è accusata di fare "racial profiling" durante fermi e controlli delle forze dell'ordine e di avere un dibattito pubblico "sempre più xenofobo". Ma cos'è il Consiglio d'Europa e perché non ha niente a che fare con l'Unione Europea?

Cos'è e cosa fa il Consiglio d'Europa

Il Consiglio d'Europa (la sua sigla è CoE) è la principale organizzazione di difesa dei diritti umani del continente. Tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa sono segnatari della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, un trattato concepito per proteggere i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto.

L'organizzazione promuove la libertà di espressione e dei media, la libertà di riunione, l'uguaglianza, la protezione delle minoranze e i diritti umani attraverso le convenzioni internazionali, come la Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica e la Convenzione sulla criminalità informatica.

Il Consiglio d'Europa inoltre aiuta gli Stati membri a combattere la corruzione e il terrorismo e a intraprendere le riforme giudiziarie necessarie. Il suo gruppo di esperti di diritto costituzionale, conosciuto come la Commissione di Venezia, offre consulenza legale ai paesi di tutto il mondo.

La sede

La sede è a Strasburgo, in Francia, dove lavorano 2.200 persone. Il Consiglio d'Europa comprende uffici esterni e di collegamento con altre organizzazioni internazionali. L'edificio principale del Consiglio d'Europa è il Palais de l'Europe, progettato dall'architetto francese Henry Bernard e inaugurato nel 1977. L'entrata è costeggiata dalle bandiere degli Stati membri.

Perché non ha niente a che vedere con l'Ue

Il Consiglio d'Europa non è un organo dell'Unione europea. Non va confuso, per esempio, con il Consiglio europeo che è Istituzione dell'Ue, composta dai capi di Stato e di governo degli Stati membri e dal Presidente della Commissione europea, volta alla pianificazione delle politiche comunitarie.

Dall'abolizione della pena di morte all'uguaglianza di genere, dalla libertà di espressione alla lotta contro discriminazione e razzismo il Consiglio d'Europa lancia campagne di sensibilizzazione, stabilisce norme e ne monitora la conformità su temi che riguardano la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto in Europa.

ATTENZIONE - Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
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Politica

Manovra 2025, testo alla Camera: mini rialzo per pensioni...

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Dal cuneo fiscale alla scuola, gli articoli sono in tutto 144

Aula della Camera - (Fotogramma)

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha autorizzato la presentazione in Parlamento del disegno di legge di Bilancio. Il testo della manovra 2025 è arrivato alla Camera.

Dal cuneo fiscale alle pensioni, dal turismo alla crisi idrica, dalle imprese alla scuola alle detrazioni fiscali: gli articoli sono in tutto 144.

"Legge bilancio il 28 dicembre in aula? Speriamo anche prima, dipende da tanti fattori, speriamo di poter concludere prima di Natale sia alla Camera che al Senato", ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ospite di Ping Pong su Rai Radio 1. "Cercheremo di organizzare il lavoro nelle commissioni in modo ordinato - ha aggiunto - Chiederemo alla maggioranza di non presentare troppi emendamenti, ci si può concentrare sulle cose più importanti e urgenti".

Pensioni minime

Sale a 617,89 euro la pensione minima euro dagli attuali 614,77 euro, circa 3 euro in più, per la rivalutazione per rispondere all'andamento dell'inflazione. E' quanto si evince dal ddl Bilancio, in base al quale la perequazione sarà del 2,2% per il 2025 rispetto al trattamento minimo prima della maggiorazione (598,61 euro) e dell'1% dell'inflazione del 2024. L'aumento sarà di 1,3 punti percentuali per l’anno 2026. La perequazione è inferiore al 2,7% prevista per il 2024

Detrazioni fiscali

In manovra arriva il riordino delle detrazioni fiscali con un primo assaggio di quoziente familiare per i nuclei con reddito sopra i 75mila euro. Fermi restando gli specifici limiti previsti da ciascuna norma agevolativa, per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro gli oneri e le spese per i quali è prevista una detrazione dall’imposta lorda sono ammessi in detrazione fino a un ammontare calcolato moltiplicando l’importo base determinato in corrispondenza del numero di figli, si legge nella norma. L’importo base è pari a 14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75.000 euro; 8.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 100.000 euro.

Misure per la famiglia

Arriva il bonus bebé per i prossimi due anni: al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione per le famiglie con Isee non superiore a 40.000 euro annui. Costo della misura è di 330 milioni di euro per l'anno 2025 e 360 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.

Il bonus mamme lavoratrici con almeno due figli è esteso anche alle autonome. A decorrere dall’anno 2025 è riconosciuto, nel limite di spesa di 300 milioni di euro annui, un parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali per le lavoratrici dipendenti, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, e autonome che percepiscono almeno uno tra redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria, redditi d’impresa in contabilità semplificata o redditi da partecipazione e che non hanno optato per il regime forfetario. Le lavoratrici devono essere madri di due o più figli e l’esonero contributivo spetta fino ai dieci anni del figlio più piccolo e, a decorrere dall’anno 2027, se madri di tre o più figli, l’esonero contributivo spetta fino ai 18 anni del figlio più piccolo. L’esonero contributivo spetta a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore all’importo di 40.000 euro su base annua.

Si rafforza il bonus asili nido. Il ddl Bilancio prevede un incremento della spesa di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2025 e l'esclusione del computo dell’Assegno unico per la richiesta del bonus. Inoltre le misure di supporto al pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido vengono estese alle famiglie con un solo figlio. A questo scopo la dotazione è incrementata di 97 milioni di euro per l’anno 2025, 131 milioni di euro per l’anno 2026, 194 milioni di euro per l’anno 2027, 197 milioni di euro per l’anno 2028 e 200 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029.

Fino a tre mesi di congedo parentale retribuiti all'80%: il ddl Bilancio estende quindi di un mese la possibilità di congedo fino al sesto anno di vita del bambino all’80 per cento della retribuzione, rispetto agli attuali due mesi.

In fringe benefit anche affitti e utenze dipendenti

Anche gli affitti e le utenze dei dipendenti nei fringe benefit esentasse. Il ddl Bilancio stabilisce che le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione dei fabbricati locati dai dipendenti assunti a tempo indeterminato nell'anno 2025 non concorrono, per i primi due anni dalla data di assunzione, a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5.000 euro annui. La platea della misure interessa i lavoratori con reddito non superiore nell’anno precedente l’assunzione a 35.000 euro che abbiano trasferito la residenza oltre un raggio di 100 chilometri calcolato tra il precedente luogo di residenza e la nuova sede di lavoro contrattuale.

Inoltre non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto dell’abitazione principale ovvero per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale. Il limite è elevato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli.

+1,3 mld per sanità nel 2025

Il titolo VII dedicato alle misure sulla sanità, prevede che "il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato è incrementato di 1.302 milioni di euro per l’anno 2025, 5.078 milioni di euro per l’anno 2026, 5.780 milioni di euro per l’anno 2027, 6.663 milioni di euro per l’anno 2028, 7.725 milioni di euro per l’anno 2029 e 8.898 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030".

"Una quota delle risorse incrementali, pari a 883 milioni di euro per l’anno 2028, 1.945 milioni di euro per l’anno 2029 e 3.117 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030 - si legge nel testo bollinato - è accantonata in vista dei rinnovi contrattuali relativi al periodo 2028-2030". Inoltre, "una quota delle risorse incrementali, pari a 928 milioni di euro per l’anno 2026, 478 milioni di euro per l’anno 2027 e 528 milioni di euro a decorrere dall’anno 2028 è destinata all’incremento delle disponibilità per il perseguimento degli obiettivi sanitari di carattere prioritario e di rilevo nazionale".

Nel Ddl anche un 'premio' per le Regioni virtuose nello smaltimento delle liste d'attesa. "In favore delle regioni che risultino adempienti" sulle liste d'attesa "è vincolata una quota pari a 50 milioni di euro per l’anno 2025 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026". "Con decreto del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sono stabiliti - si legge nel testo bollinato - i criteri per l’attribuzione delle somme".

Inoltre, con l'obiettivo di ridurre le "liste d'attesa per il trapianto di organi e tessuti e per l’acquisto di dispositivi medici per la perfusione, conservazione, trasporto e gestione di organi e tessuti per trapianto, è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro annui a decorrere dal primo gennaio 2025". A questo finanziamento accedono tutte le regioni.

E ancora, aumenta il tetto di spesa per l'acquisto di prestazioni sanitarie da privati accreditati, "ulteriormente incrementato di 0,5 punti percentuali per l’anno 2025 e di 1 punto percentuale a decorrere dall’anno 2026. Alla copertura degli oneri derivanti, pari a 61,5 milioni di euro per l’anno 2025 e a 123 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026, si provvede a valere sulle risorse" della Finanziaria 2024.

Tassa Bitcoin

Stretta fiscale sulle operazioni in criptovalute come il Bitcoin: in base al ddl Bilancio depositato alle Camere sulle plusvalenze e gli altri proventi l’imposta sostitutiva è applicata con l’aliquota del 42%.

Decade il tetto dei ricavi per le imprese passibili di imposta: secondo il provvedimento, che adesso passerà all'esame della commissione Bilancio della Camera, sono soggetti passivi dell’imposta sui servizi digitali i soggetti esercenti attività d’impresa che realizzano ricavi derivanti da servizi digitali nel territorio dello Stato.

Rinnovo contratti Pa

Saranno stanziati 10,85 miliardi in tre anni per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. "Per il triennio 2025-2027 - si legge - gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale in applicazione dell'articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico sono complessivamente determinati in 1.755 milioni di euro per l'anno 2025, 3.550 milioni di euro per l’anno 2026 e 5.550 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2027" si legge nel testo.

In servizio fino a 70 anni nelle pubbliche amministrazioni. Nelle pubbliche amministrazioni "anche per lo svolgimento di attività di tutoraggio e di affiancamento ai neoassunti e per esigenze funzionali non diversamente assolvibili, - si legge - possono trattenere in servizio, previa disponibilità dell’interessato, nei limiti del dieci per cento delle facoltà assunzionali autorizzate a legislazione vigente, il personale dipendente, ivi incluso quello di cui all’articolo 3 del predetto decreto legislativo n. 165 del 2001, con esclusione del personale delle magistrature e degli avvocati e procuratori dello Stato, di cui ritengono necessario continuare ad avvalersi. Il personale, individuato dalle amministrazioni esclusivamente sulla base delle esigenze organizzative di cui al primo periodo e del merito, non può permanere in servizio oltre il compimento del settantesimo anno di età".

Fondo ricostruzione post calamità

Arriva un fondo destinato al finanziamento degli interventi di ricostruzione post calamità naturali con una dotazione di 1.500 milioni di euro per l’anno 2027 e di 1.300 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2028. Lo prevede il ddl Bilancio.

Arriva Piano Casa Italia entro giugno

Verso il Piano casa Italia entro giugno. Secondo il ddl Bilancio entro circa sei mesi, 180 giorni, dalla data di entrata in vigore del provvedimento è approvato un piano nazionale per l’edilizia residenziale pubblica e sociale denominato Piano casa Italia per "il rilancio delle politiche abitative come risposta coerente ed efficace ai bisogni della persona e della famiglia".

Interventi a sostegno turismo nel 2025

Una spesa di 110 milioni di euro nel 2025 a sostegno dello sviluppo del settore turistico. "Al fine di sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica sul territorio nazionale, anche attraverso interventi in grado di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici, la digitalizzazione dell’ecosistema turistico, le filiere turistiche, gli investimenti per il rispetto dei principi Esg e il turismo sostenibile, con decreto di natura regolamentare adottato dal ministro del Turismo, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno degli investimenti privati e per la realizzazione di interventi ad essi complementari e funzionali".

ATTENZIONE - Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
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Politica

“Razzismo in polizia e politica”, il Consiglio...

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Forze dell'ordine accusate nel report Ecri di fare 'racial profiling'. Dita puntate anche contro la politica per dichiarazioni "cariche di odio" contro rom, migranti e comunità Lgbt. Lo stupore di Mattarella, che esprime vicinanza alla Polizia

Polizia durante un controllo - Fotogramma

Forze dell'ordine accusate di fare "racial profiling" durante fermi e controlli e dibattito pubblico ormai "sempre più xenofobo", con discorsi politici che hanno avrebbero assunto toni "fortemente divisivi e antagonistici" soprattutto nei confronti di migranti, rom e comunità Lgbt. E' questa l'accusa all'Italia contenuta nel rapporto della commissione contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa (Ecri) che ha scatenato l'ira del governo e determinato l'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Forze dell'ordine e 'racial profiling', l'accusa nel report

Nel report dell'organizzazione internazionale non Ue con sede a Strasburgo, il dito è puntato sulle autorità che durante i controlli 'profilerebbero razzialmente', ossia in base all'origine etnica, in particolare "la comunità Rom" e le "persone di origine africana". Un atteggiamento denunciato dalla delegazione dell'Ecri, venuta a conoscenza del problema attraverso "molte testimonianze". Un problema della cui entità le forze dell'ordine italiane non sembrerebbero nemmeno essere "consapevoli".

La profilazione razziale, sottolinea l'Ecri, "ha effetti notevolmente negativi", perché genera un senso di "umiliazione ed ingiustizia" per i gruppi coinvolti, provocando "stigmatizzazione e alienazione". È inoltre "dannosa per la sicurezza generale", in quanto "diminuisce" la fiducia nella polizia e contribuisce alla tendenza a non denunciare i reati. Per la commissione, dunque, le autorità dovrebbero sottoporre le pratiche di fermo e di controllo/perquisizione della Polizia ad un esame indipendente. L'esame dovrebbe essere condotto con la partecipazione attiva delle organizzazioni della società civile e dei rappresentanti dei gruppi potenzialmente esposti alle pratiche di profilazione razziale".

Dovrebbero essere sensibilizzati i funzionari delle forze dell'ordine sulle pratiche che possono potenzialmente condurre alla profilazione razziale, con effetti nocivi sulla fiducia dei cittadini nella polizia, nonché per identificare modelli indicativi di razzismo istituzionale all'interno delle forze dell'ordine, "in particolare nei confronti dei Rom e delle persone di colore o di origine africana".

Dita puntate contro la politica: "Discorsi carichi di odio"

Ma non è tutto. Negli ultimi anni in Italia il discorso pubblico è diventato "sempre più xenofobo" e che i discorsi politici hanno assunto toni "fortemente divisivi e antagonistici", in particolare nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, nonché di cittadini italiani con origine migratoria, Rom e persone Lgbt, afferma quindi il rapporto della commissione.

L'organizzazione internazionale, sottolinea quindi come "un certo numero di dichiarazioni e commenti considerati offensivi e carichi di odio provengono da politici e funzionari pubblici di alto profilo, soprattutto durante i periodi elettorali, sia online che offline". Questo, nota, avrebbe portato ad una forma di "banalizzazione" dei commenti d’odio nella vita pubblica e generato un senso di "emarginazione" ed "esclusione" in vari segmenti della popolazione. Uno dei gruppi che negli ultimi anni è stato maggiormente bersaglio di discorsi politici negativi, sottolinea l'Ecri, è quello dei Rom. Ad esempio, "nel 2018 l'allora ministro dell'Interno (Matteo Salvini, ndr), nel dichiarare la volontà di procedere ad un'espulsione di massa dei Rom irregolari, ha fatto riferimento anche ai Rom in possesso della cittadinanza italiana e ha affermato: 'Ma i Rom italiani purtroppo dobbiamo tenerceli a casa'".

"Molti commenti d’odio - nota l'Ecri - hanno preso di mira soprattutto le donne Rom. Ad esempio, nell'aprile 2023, commentando le proposte per migliorare la situazione delle madri detenute, lo stesso politico ha affermato che un partito politico precedentemente al potere ha liberato 'le borseggiatrici Rom che usano i bambini e la gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere'. Altri candidati politici hanno usato i pregiudizi sui Rom nelle campagne elettorali. Nel 2022, un politico locale di Firenze (il consigliere di quartiere della Lega Alessio Di Giulio, ndr) ha pubblicato un video online con una donna Rom, con la didascalia che incoraggiava gli elettori a votare per il suo partito 'per non vederla mai più' (il leader della Lega Matteo Salvini disse poi che Di Giulio aveva sbagliato, perché, spiegò, i problemi non si risolvono con i video, ma con le leggi e le forze dell'ordine, ndr)".

L'Ecri punta il dito anche contro alcune affermazioni fatte dal generale Roberto Vannacci - eletto nelle liste della Lega e già rimosso dalla vicepresidenza del gruppo dei Patrioti per volontà del Rassemblement National proprio a causa di alcuni passi del suo libro 'Il mondo al contrario' - perché "razziste" e "fobiche".

"Esempi recenti di dichiarazioni razziste e fobiche nei confronti delle persone Lgbti nella vita pubblica - scrive l'Ecri nel rapporto esprimendo preoccupazione per la diffusione dell'hate speech, che viene 'banalizzato' e quindi reso accettabile ad opera di figure pubbliche - includono le osservazioni fatte in un libro pubblicato nel 2023 da un generale delle forze armate italiane. L'autore ha dichiarato che i gay 'non sono normali' e ha indicato che l'accettazione delle persone Lgbti è il risultato di complotti da parte della 'lobby gay internazionale'”.

Il rapporto non fa il nome di Vannacci, ma i riferimenti sono inequivocabili. Il generale, ricorda l'Ecri, "ha anche attaccato gli italiani di colore, affermando che le persone non sono nate tutte uguali e che gli immigrati saranno sempre diversi. Ha fatto l'esempio di una campionessa di pallavolo italiana di colore (Paola Egonu, ndr), affermando che 'è italiana di cittadinanza, ma è chiaro che i suoi tratti somatici non rappresentano l'italianità'. A seguito di queste affermazioni, l'autore è stato rimosso dalle sue posizioni di comando e di gestione nell'Esercito".

L'Italia, questo quindi l'invito, deve "combattere l’incitamento all’odio da parte di personaggi pubblici", dice la commissione del Consiglio d'Europa che chiede a Roma di istituire un organismo per l’uguaglianza "pienamente indipendente" ed "efficace", nonché di rafforzare l’Ufficio nazionale contro la discriminazione razziale, come organo di coordinamento ufficiale a pieno titolo. L’Italia, secondo l'Ecri, dovrebbe in particolare adottare un piano d’azione nazionale contro il razzismo, organizzare una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere l’uguaglianza, la diversità, il dialogo interculturale e interreligioso.

Dal precedente rapporto dell’Ecri del 2016, riconosce il Consiglio d'Europa, l'Italia ha fatto progressi in diversi campi. Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, alcune questioni continuano a destare preoccupazione. Lo status giuridico dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) e il suo ruolo significativo nella definizione e nel coordinamento delle politiche governative, sottolinea il Consiglio d'Europa, sono "incompatibili" con il requisito di indipendenza di un organismo per le pari opportunità. Le persone Lgbti "continuano a subire pregiudizi e discriminazioni nella vita di tutti i giorni". Inoltre, la procedura per il riconoscimento legale del genere continua ad essere "complicata, lunga ed eccessivamente medicalizzata".

Da Meloni a Salvini, ira del governo

L'accusa lanciata ieri dall'organismo del Consiglio Ue ha provocato l'ira di governo e alte cariche dello Stato, compatte soprattutto nel prendere le immediate difese delle forze dell'ordine. "L'Ecri, organo del Consiglio d'Europa, accusa le forze di polizia italiane di razzismo? Le nostre Forze dell'Ordine - sottolinea la premier Giorgia Meloni - sono composte da uomini e donne che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni. Meritano rispetto, non simili ingiurie".

"Rigetto con forza le accuse di profilazione razziale nei confronti delle nostre Forze di polizia riportate nell’ultimo rapporto dell'Ecri, la commissione antirazzismo del Consiglio d’Europa", scrive sui social Ignazio La Russa, presidente del Senato.

"Di fronte alle affermazioni dell'Ecri - sottolinea quindi il presidente della Camera Lorenzo Fontana -, desidero esprimere la mia più profonda solidarietà alle forze dell'ordine italiane. Operano ogni giorno con impegno, coraggio e dedizione, garantendo la sicurezza e la protezione di tutti i cittadini. È importante che le nostre forze dell'ordine siano sempre sostenute, riconoscendo il loro servizio fondamentale alla collettività. Le nostre Forze dell'ordine sono costituite da donne e uomini che, con professionalità, senso del dovere e dedizione garantiscono ogni giorno la sicurezza di tutti, senza alcuna discriminazione. A loro va la nostra gratitudine e la nostra solidarietà", conclude la seconda carica dello Stato.

"Non condivido una parola di quello che hanno scritto. Conosco per lunga esperienza da militare, giornalista e politico le nostre forze dell'ordine. Escludo che ci siano agenti, carabinieri, poliziotti o finanzieri che siano razzisti. Fanno sempre il loro dovere, garantiscono la nostra sicurezza giorno e notte con stipendi ahimè troppo bassi. Io sono riconoscente a ogni uomo e donna che indossa l'uniforme e chi scrive che le forze dell'ordine sono razziste scrive il falso", la dichiarazione del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, durante un punto stampa a margine del G7 Sviluppo a Pescara.

Decisamente forte la presa di posizione del vicepremier Matteo Salvini, che tuona: "Sentirsi dire che le forze dell'ordine sono razziste ti girano le scatole, siamo sempre con le divise, se a questi signori piacciono i rom e clandestini se li portino a Strasburgo".

In difesa delle Forze dell'ordine anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: ''Il Consiglio d’Europa, il cui scopo dovrebbe essere promuovere la democrazia, i diritti umani, l'identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nei Paesi in Europa - ha detto - trova il tempo di esprimere un pesante giudizio verso le Forze di Polizia italiane arrivando addirittura ad accusarle di razzismo. È inaccettabile che un’organizzazione internazionale, di cui non tutti hanno ancora ben compreso il ruolo, insulti donne e uomini che con dedizione ogni giorno mettono a rischio la loro vita per garantire la sicurezza dei cittadini''.

"L’Ecri, organo del Consiglio d’Europa, accusa le forze di polizia italiane di razzismo. È inaccettabile e la risposta indignata deve essere da parte di tutti, senza divisione. Perché le nostre Forze dell’Ordine, come le nostre Forze Armate, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni, senza pregiudizi, senza risparmiarsi. Parliamo di donne e uomini che meritano rispetto, non un’ingiuria di tale gravità. Le Forze dell’ordine italiane sono un patrimonio di legalità italiano, non di parte. E spetta a tutti difenderne l’onore e la storia", scrive quindi il ministro della Difesa Guido Crosetto su X.

Protesta unanime del centrodestra anche sul fronte Ue. "Rimaniamo allibiti dalle accuse di razzismo rivolte alle nostre forze di polizia dall'Ecri, l'organo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d'Europa", dichiarano i componenti della delegazione italiana al Consiglio d'Europa di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Udc-Maie, che aggiungono: "Non si capisce come la basilare attività di controllo dell'ordine pubblico - svolta regolarmente verso tutte le persone, non solo straniere - venga spacciata provocatoriamente come profilazione razziale".

"In Italia, le forze dell'ordine, che in passato sono state letteralmente abbandonate dai governi delle sinistre, corrono il pericolo di vedere delegittimato il proprio lavoro. Ed è un lavoro basato sul sacrificio di chi mette ogni giorno a rischio la propria vita per il bene della Comunità, sempre nel rispetto dello Stato di diritto", rimarcano gli esponenti della maggioranza. "Le nostre forze dell'ordine sono anche in prima fila nel salvataggio e nell'accoglienza dei migranti, dimostrando ogni giorno umanità e professionalità. Siamo orgogliosi di come il governo di centrodestra stia investendo nella sicurezza con l'assunzione di 29mila unità nelle Forze di Polizia e con oltre 2.000 operazioni ad alto impatto effettuate nelle periferie delle nostre città. Finalmente la sicurezza è tornata tra le priorità del governo nazionale e gli italiani stanno tornando a sentirsi sicuri" concludono.

Lo stupore di Mattarella: "Vicinanza alla Polizia"

E il caso finisce anche per determinare l'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, in una telefonata al al capo della Polizia, il prefetto Vittorio Pisani, ha espresso il suo "stupore" per le affermazioni contenute nel rapporto della Commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa e ribadendo "stima e vicinanza" alle forze di Polizia.

ATTENZIONE - Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
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