Kaspersky: Lazarus sfrutta una vulnerabilità zero-day in Chrome per rubare criptovalute
Milano, 23 ottobre 2024 . Il Global Research and Analysis Team (GReAT) di Kaspersky ha scoperto una sofisticata campagna di attacco condotta dal gruppo Lazarus, noto per le sue operazioni di Advanced Persistent Threat (APT), che ha preso di mira gli investitori di criptovalute a livello globale. Gli aggressori hanno utilizzato un sito web fake, apparentemente dedicato al mondo delle criptovalute, sfruttando una vulnerabilità zero-day di Google Chrome per installare spyware e sottrarre le credenziali dai portafogli digitali. I risultati di questa ricerca sono stati presentati durante il Security Analyst Summit 2024 a Bali.
Nel maggio 2024, gli esperti Kaspersky, nel corso dell’analisi degli incidenti registrati dalla telemetria di Kaspersky Security Network, hanno rilevato un attacco che sfruttava il malware Manuscrypt, usato dal gruppo Lazarus fin dal 2013 e già documentato da Kaspersky in più di 50 campagne mirate a diversi settori. Le ulteriori analisi hanno rivelato una campagna particolarmente complessa, caratterizzata da un ampio uso di tecniche di social engineering e Gen AI per colpire gli investitori di criptovalute.
Il gruppo Lazarus è noto per i suoi attacchi avanzati contro piattaforme di criptovalute, spesso utilizzando exploit zero-day. Anche in questo caso, la campagna ha seguito uno schema simile: i ricercatori di Kaspersky hanno identificato due vulnerabilità, tra cui un type confusion bug sconosciuto in V8, l’engine open-source di Google per JavaScript e WebAssembly. Questa vulnerabilità zero-day è stata risolta come CVE-2024-4947 dopo essere stata segnalata da Kaspersky a Google. Consentiva agli aggressori di eseguire un codice arbitrario, bypassare le funzioni di sicurezza e condurre varie attività dannose. Un’altra vulnerabilità è stata utilizzata per aggirare la protezione V8 sandbox di Google Chrome.
Gli aggressori hanno diffuso il malware attraverso un sito web di gaming falso, progettato per sembrare legittimo, che invitava gli utenti a sfidarsi a livello mondiale con carri armati NFT. Per massimizzare l’efficacia dell’attacco, hanno creato un senso di fiducia, studiando i dettagli per far apparire le campagne promozionali il più autentiche possibile. Questo includeva la creazione di account su piattaforme social come X (ex Twitter) e LinkedIn, promuovendo il gioco per diversi mesi e utilizzando immagini generate dall’intelligenza artificiale per accrescere la credibilità. Lazarus ha integrato con successo l’uso della Gen AI nelle sue operazioni e gli esperti di Kaspersky prevedono che, in futuro, questa tecnologia verrà sfruttata per attacchi ancora più complessi.
Inoltre, gli aggressori hanno tentato di coinvolgere influencer del settore delle criptovalute per promuovere ulteriormente il videogame, sfruttando la loro visibilità sui social media non solo per diffondere il malware, ma anche per prendere di mira direttamente i loro conti di criptovalute.
“Sebbene gli attori APT abbiano già in passato perseguito obiettivi finanziari, questa campagna si distingue per la sua unicità. Gli aggressori non si sono limitati a tecniche comuni, ma hanno utilizzato un videogame completamente funzionante come copertura per sfruttare una vulnerabilità zero-day di Google Chrome e infettare i sistemi delle vittime. Con gruppi come Lazarus, anche azioni apparentemente innocue, come cliccare su un link sui social network o in una e-mail, possono portare alla compromissione completa di un computer o di un’intera rete aziendale. L’enorme impegno investito in questa campagna fa pensare che gli obiettivi siano ambiziosi e che l’impatto possa essere molto più ampio, potenzialmente colpendo utenti e aziende in tutto il mondo”, ha commentato Boris Larin, Principal Security Expert di Kaspersky GReAT.
Gli esperti di Kaspersky hanno scoperto che gli aggressori avevano creato una versione fasulla di un gioco legittimo, che sembrava essere una copia quasi perfetta dell’originale. Poco dopo l’inizio della campagna, gli sviluppatori del game autentico hanno dichiarato che 20.000 dollari in criptovaluta erano stati sottratti dai loro portafogli. Il logo e il design del gioco falso erano quasi identici all’originale, con minime differenze nel posizionamento del logo e nella qualità visiva. Questi dettagli, insieme a sovrapposizioni nel codice, dimostrano quanto Lazarus si sia impegnato a rendere credibile l’attacco. Il gruppo ha utilizzato il codice, sorgente rubato dal gioco originale, sostituendo i loghi e tutti i riferimenti, per aumentare il senso di autenticità.
Per ulteriori dettagli su questa campagna è possibile consultare il report completo su Securelist.
Informazioni su Global Research & Analysis Team
Fondato nel 2008, il Global Research & Analysis Team (GReAT) opera nel cuore di Kaspersky, scoprendo APT, campagne di cyberspionaggio, i principali malware, i ransomware e le tendenze criminali sotterranee in tutto il mondo. Oggi GReAT è composto da oltre 40 esperti che lavorano a livello globale, in Europa, Russia, America Latina, Asia e Medio Oriente. Talentuosi professionisti della sicurezza forniscono la leadership aziendale nella ricerca e nell'innovazione anti-malware, apportando competenze, passione e curiosità senza pari alla scoperta e all'analisi delle minacce informatiche.
Informazioni su Kaspersky
Kaspersky è un’azienda globale di cybersecurity e privacy digitale fondata nel 1997. Con oltre un miliardo di dispositivi protetti dalle minacce informatiche emergenti e dagli attacchi mirati, la profonda esperienza di Kaspersky in materia di sicurezza e di Threat Intelligence si trasforma costantemente in soluzioni e servizi innovativi per la sicurezza di aziende, infrastrutture critiche, governi e consumatori in tutto il mondo. Il portfolio completo dell’azienda comprende una protezione Endpoint leader, prodotti e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune per contrastare le minacce digitali sofisticate e in continua evoluzione. Aiutiamo oltre 200.000 aziende a proteggere ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/
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Un copilota automatico e intelligente che controlla gli...
San Giorgio in Bosco (PD), 15 gennaio 2025 - Un copilota automatico e intelligente che controlla gli impianti industriali a bordo macchina, efficientando i processi produttivi. È questo l’obiettivo di Leas, azienda di Padova specializzata nel settore dell’automazione industriale, che ha promosso CO-HMI, un progetto di ricerca e sviluppo che ha ottenuto un cofinanziamento di 197mila euro nell’ambito del Bando IRISS promosso da SMACT Competence Center.
Il progetto CO-HMI - acronimo di Copilot per controllo e supervisione a bordo macchina - mira a sviluppare un nuovo approccio rispetto all’HCI, dall’inglese human-computer interaction. L’obiettivo è lo sviluppo di un nuovo pannello operatore intelligente, dotato di funzionalità avanzate che sfruttano l’Intelligenza Artificiale. Questo sistema all’avanguardia consentirà non solo agli operatori, ma anche ai manager, di gestire processi produttivi con maggiore efficienza, grazie a un supporto proattivo e completamente integrato nei flussi di dati di processo.
Nel dettaglio, per la realizzazione del progetto saranno integrate tecnologie avanzate di AI nei pannelli operatore Leas, i cosiddetti HMI - human-machine interface – che permettono il controllo delle macchine, per renderli completamente integrati nel workflow di processo del cliente e garantire un supporto proattivo al team di lavoro. Il risultato sarà un nuovo pannello operatore intelligente, da installare a bordo macchina, che integrerà funzionalità di assistenza e copilota, da qui l’acronimo “CO-HMI”, con caratteristiche di ergonomia, facilità d’uso, efficienza e proattività.
Tramite l’AI si potranno attuare funzioni che aiuteranno il team di lavoro nello svolgimento delle attività quotidiane come la gestione in tempo reale di eventi notevoli, consultazione puntuale nei manuali e il calcolo di scenari previsionali.
Tutte le funzionalità e le innovazioni del progetto rientrano in una visione complessiva: applicare la tecnologica allo stato dell’arte nelle macchine Leas. Così sarà possibile ridurre gli sprechi, minimizzare gli errori di produzione, ottimizzando i consumi energetici e gestire le risorse operative, abbracciando pienamente i temi di Transizione 5.0. Inoltre, l'adozione di queste nuove tecnologie intelligenti garantirà un aumento della qualità dei prodotti, migliorando le prestazioni produttive e riducendo i costi operativi.
Il progetto di ricerca è in collaborazione con Considi, società vicentina di consulenza nel settore Operation & Innovation Management, specializzata nei servizi di Lean Organization e Quindi, azienda che ha sviluppato il primo Production Copilot® per il Manufacturing che sfrutta l'AI per trasformare dati IoT in decisioni chiave. La prima fornirà consulenze specialistiche per la standardizzazione e normalizzazione dei sistemi, definizioni specifiche di funzionalità, progettazione e analisi dei risultati, mentre la seconda sarà responsabile dell’architettura dati/AI oltre che dell’implementazione delle applicazioni software prototipali.
«Finalmente abbiamo reso tangibile un nuovo equilibrio tra intelligenza artificiale e intelligenza umana – dichiara Federico Bugno, General Manager Leas –, dove l’AI diventa il copilota al fianco di operatori e manager. Con CO-HMI non offriamo solo una tecnologia innovativa, ma un vero e proprio supporto proattivo che migliorerà la qualità del lavoro, ridurrà gli sprechi e consentirà alle aziende di essere sempre più efficienti e competitive».
Leas
Fondata nel 1973 a San Giorgio in Bosco (PD), Leas è un’azienda specializzata nel settore dell’automazione industriale, con oltre 50 anni di esperienza nella progettazione e produzione di soluzioni all’avanguardia per processi produttivi automatizzati e robotizzati. Il core business dell’azienda è incentrato sulla produzione di impianti di saldatura automatizzata e robotizzata, linee di produzione integrate e soluzioni di robotica per l'industria. Con più di 50 anni di esperienza, Leas offre sistemi che migliorano l'efficienza e la precisione dei processi produttivi. I servizi sono destinati a settori diversificati, dell'elettrodomestico, al settore del bianco, al raffreddamento e riscaldamento, con l'obiettivo di aumentare produttività, qualità, efficienza energetica e ridurre i costi di produzione.
Linkedin: https://www.linkedin.com/company/leas-spa/--
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Giuseppe Catalfo e il “Metodo Psylogy”, ecco come donare...
Catania, 15 gennaio 2025. La lotta contro lo stigma della follia non è ancora finita: dopo la chiusura dei manicomi negli anni Settanta, promossa da Franco Basaglia, oggi è tempo di contrastare le tendenze a idolatrare la classificazione nosografica dei disturbi mentali, oltre che l'uso indiscriminato degli psicofarmaci. Su questa filosofia è nato, ed è già attivo da tempo, un innovativo Centro, con sedi a Catania e provincia: Psylogy, il suo nome, che opera anche online (www.psylogy.it): "Trattiamo i nostri pazienti con il cuore -spiega lo psichiatra e psicoterapeuta Giuseppe Catalfo, fondatore del Centro. Cura deriva dalla parola cuore: la relazione interumana empatica è la prima medicina per contrastare l'angoscia che travolge chi soffre. Se, nell'agire medico e psicologico, non c'è amore, non si arriva a conoscere il paziente nella sua alterità (dotata di senso). Semmai ci si illude di possederlo attraverso le svariate diagnosi di follia. Quando non c'è amore, c'è possesso dell'altro: non una reale e rispettosa conoscenza; non una relazione terapeutica".
Psylogy è il luogo dove, chi sta male, non viene etichettato come malato o folle; è il luogo in cui i sintomi non sono tradotti in malattie ma in possibilità di cambiamento. Curare i sintomi, dunque, vuol dire recuperare il senso di bellezza e il piacere di vivere in sintonia con se stessi e con il mondo. Due i pilastri su cui poggia il metodo: "Il primo -ricorda il dottor Catalfo- è quello di aver creato un Centro di de-prescrizione farmacologica. Credo che questa sia un’esigenza assai diffusa tra le persone che assumono psicofarmaci, che difficilmente trova risposta. I farmaci servono certamente in alcuni casi, ma non sono la soluzione ultima e radicale: occorre un approccio multidisciplinare per risolvere i problemi di ansia, gli attacchi di panico, la depressione, l’insonnia, i disturbi di personalità, le problematiche di natura sessuale o lavorativa, le frequenti dipendenze affettive. Il metodo Psylogy valorizza i vissuti delle persone e le loro relazioni: sono queste, spesso, le cause dei malesseri psicologici. Venendo da noi, in molti hanno scoperto di non avere alcuna malattia, ma più semplicemente il bisogno di condividere un malessere con un esperto che sa ascoltare, di accettare i propri limiti, di migliorare la propria consapevolezza di fronte a scelte importanti di vita o a difficoltà relazionali o lavorative".
L'altro “pilastro” si chiama co-working ed è una struttura operativa, nata una ventina di anni fa in America e adottata da Psylogy, che -afferma il dottor Catalfo- si sta dimostrando assolutamente innovativa ed efficace. Psylogy propone infatti un vero e proprio cambio di paradigma, offrendo una risposta multidisciplinare al malessere psicologico: psichiatri, psicoterapeuti, psicologi, medici internisti, nutrizionisti, medici legali e avvocati lavorano con grande sinergia e compattezza. Una delle specificità di Psylogy, ad esempio, è la presenza di un medico psicoterapeuta che risponde gratuitamente alle chiamate dell’utenza ed indirizza, come fa un medico di base, verso il percorso terapeutico specialistico più adeguato. Vogliamo insomma essere un punto di riferimento dove poter affrontare il disagio, considerandone non solo gli aspetti biologici ma soprattutto quelli relazionali. Convinti che siano le ferite non risolte a creare sofferenza, stare vicino al paziente a 360 gradi vuol dire certamente curare i sintomi ma soprattutto aiutarlo ad acquisire nuove prospettive di vita e di benessere relazionale".
C’è ancora da lavorare, affinché il sogno di Basaglia e della più grande tradizione psicopatologica europea, di umanizzare la cura psicologica, si attui pienamente: Psylogy nasce per prendersi cura delle persone, non per "curare malattie", e contribuire a rendere quel sogno una realtà.
Per informazioni:
https://www.psylogy.it/
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Kioene annuncia la partnership con Veganuary e affida ad...
Villanova di Camposampiero/Milano, 15 gennaio 2025 – Kioene, l’azienda italiana leader nel settore dei prodotti a base di proteine vegetali, ha avviato quest’anno una nuova partnership con Veganuary. Il brand sarà on-air a gennaio con una campagna integrata OOH e social, per invitare le persone a partecipare a questa sfida globale che propone agli onnivori di sperimentare, nel primo mese dell’anno, l’alimentazione plant-based.
"I prodotti a base vegetale di Kioene trasformano un gesto consueto, come fare la spesa al supermercato, in un piccolo passo avanti verso un consumo più consapevole, contribuendo al benessere delle persone, degli animali e del pianeta. Nello spirito del Veganuary ritroviamo la stessa risonanza valoriale, per questo ci è sembrato altrettanto spontaneo dare il nostro supporto." Ha dichiarato Cristian Modolo, Direttore Marketing di Kioene.
Le affissioni, pianificate a Milano e Roma, hanno per protagonista il Miniburger agli Spinaci, uno dei best seller di Kioene, mentre i titoli provocano con il sorriso: “Scommettiamo che ti piace?”; “Non te li ricordavi così gli spinaci”; “La tua ex-verdura era noiosa”. Chiude il messaggio la line “Gennaio è Veganuary: innamorati delle verdure”, call to action che percorre tutti i touch point della campagna ideata da Al.ta Agency, “l’agenzia con cucina” nata come spin-off della community e media brand Al.ta Cucina.
Il presidio del Veganuary continuerà sui social con una attivazione: la creator vegana Joysonfire coinvolgerà nel Veganuary 4 food creator onnivori - Chef Ruben, Stella Menna, Marco Meschini e Nonna Lalla - e li sfiderà a mettersi in gioco, ciascuno con il proprio stile, misurandosi con il burger agli spinaci Kioene. Da questi incontri nasceranno ricette all’insegna dello scambio, della sperimentazione e della contaminazione reciproca, in pieno spirito Veganuary.
Oltre all’attivazione principale, per tutto il mese di gennaio sarà attiva una squad di food creator selezionati da Al.ta Cucina, che diventeranno per l’occasione ambassador di Kioene e creeranno ricette con i tanti prodotti della gamma del brand. Infine, un posting plan in continuità con le affissioni animerà i profili social del brand.
Al fine di valorizzare la partnership con Veganuary, Kioene ha inoltre rafforzato la propria collaborazione con Weeshop: l’app pioniera nel supportare il consumatore verso una spesa più informata e responsabile. In particolare, i canali social di Weeshop ospiteranno contenuti realizzati ad hoc insieme ad esperti nutrizionisti ed una challenge che punta ad invogliare il consumatore ad avvicinarsi alla cucina plant-based provando nuovi abbinamenti con i prodotti Kioene.
KIOENE
KIOENE da oltre 35 anni è specializzata in prodotti a base di proteine vegetali e dal 1988 opera ogni giorno, con competenza e passione, per sviluppare e offrire alimenti innovativi a base di proteine vegetali, freschi e surgelati, che siano sempre gustosi e buoni, contraddistinti da un elevato livello di servizio per vivere esperienze di gusto nuove e genuine, che permettono a tutti di mangiare bene e farsi del bene. KIOENE è parte di Gruppo Tonazzo, impresa veneta, guidata dalla quinta generazione della famiglia fondatrice.