Turchia, attacco terroristico vicino ad Ankara: 3 morti e 5 feriti. Ci sarebbero ostaggi
Un commando di tre persone, tra cui una donna, ha preso di mira gli impianti dell'industria aerospaziale nazionale. Il presidente turco Erdogan: "Azione efferata". Il ministro Tajani: "Non ci sono italiani tra le vittime"
E' di ''quattro morti e quattordici feriti'' in Turchia il bilancio, ancora provvisorio, di quello che oggi le autorità di Ankara hanno definito ''un attacco terroristico'' contro la sede delle Turkish Aerospace Industries, l'industria aerospaziale, alla periferia della capitale. A darne notizia è stato il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya, parlando di quanto accaduto "negli impianti Tusas"nel distretto di Kahramankazan a circa 40 chilometri dal centro di Ankara. Le forze di sicurezza turche hanno ucciso "due terroristi".
#SONDAKİKA - TUSAŞ'a saldıran o teröristler pic.twitter.com/n8j7dbIEjF
— Habertürk TV (@HaberturkTV) October 23, 2024
La procura generale di Ankara ha aperto un'indagine giudiziaria . Lo ha annunciato il ministro della Giustizia turco Yilmaz Tunc in un post su 'X' affermando che un procuratore capo aggiunto e otto procuratori si stanno occupando del caso. Secondo l'emittente Ntv si sarebbe sviluppato uno scontro a fuoco con ostaggi. L'attacco non è stato sinora rivendicato.
"La nostra industria della difesa e la 'National Technology Initiative' sono cruciali per una Turchia indipendente" ha sottolineato il ministro turco dell'Industria e della Tecnologia, Mehmet Fatih Kacir, in dichiarazioni riportate dai media ufficiali turchi in cui assicura che non ci saranno passi indietro dopo l'attacco alla sede delle Turkish Aerospace Industries.
Nel commando anche una donna
La Cnn turca ha pubblicato le immagini, prese da una telecamera di sicurezza. Il commando era composto da tre persone, una delle quali una donna. Secondo una prima ricostruzione fornita dell'emittente, il commando è arrivato al cancello di sicurezza della struttura, ha fatto esplodere il veicolo e ha avviato un conflitto a fuoco con le forze di sicurezza. Non sono ancora confermate le notizie secondo le quali sarebbero stati presi degli ostaggi.
Erdogan: "Efferato attacco terroristico"
"Condanno questo efferato attacco terroristico" ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, a margine del summit dei Brics a Kazan, in Russia nel corso del quale il presidente russo Vladimir Putin gli ha espresso le sue condoglianze. Erdogan ha definito l'attacco "vile" perché "prende di mira la sopravvivenza del nostro Paese" e "l'orgoglio della nostra industria della difesa".
Rutte: "La Nato è con voi"
"Ho appena parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dell'attacco terroristico ad Ankara. Il mio messaggio è chiaro: la Nato sta con la Turchia" ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, secondo post su X con la "forte condanna del terrorismo in tutte le sue forme", dopo le "notizie molto preoccupanti di morti e feriti ad Ankara".
Tajani: "Non ci sono italiani tra le vittime"
"Sto monitorando, in stretto contatto con la nostra Ambasciata in Turchia, gli sviluppi in seguito all'attacco terroristico ad Ankara" ha dichiarato sul social X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ha precisato che "non ci sono italiani tra le vittime".
''C'è un gruppo di tecnici italiani'' che lavora presso la sede delle Turkish Aerospace Industries, alla periferia di Ankara, colpita oggi da quello che le autorità turche hanno definito un attacco terroristico. Ma questi tecnici ''si trovano in una stanza fuori dal luogo dove è avvenuta la sparatoria'', ha aggiunto Tajani, esprimendo ''vicinanza al popolo turco''.
I tecnici di Leonardo stanno bene e sono al sicuro confermano anche fonti vicine all'azienda. I nostri connazionali sono impegnati in attività di collaborazione industriale nell’ambito di programmi aeronautici avviati da anni con la Turchia.
"Ho appena parlato con l'ambasciatore in Turchia Marrapodi e mi ha dato gli ultimi aggiornamenti sulla situazione dopo l'attentato" ha detto il ministro Tajani. "E' ritornata la calma, c'erano 11 italiani che stavano nell'area dove c'è stato questo attacco terroristico, sono stati sempre al sicuro e non hanno mai corso un reale pericolo".
Meloni: "Cordoglio per il vile attentato"
"Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime, anche a nome del governo, profondo cordoglio e sincera vicinanza alle autorità turche per il vile attentato" si legge in una nota di Palazzo Chigi. "Nell’esprimere ferma condanna per qualsiasi forma di terrorismo, il presidente del Consiglio formula le sue più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e dei feriti alle quali va il suo pensiero".
Crosetto era a Istanbul per incontrare ministro Difesa turco
"Oggi pomeriggio mi sono recato a Istanbul per incontrare il mio omologo turco, Yaşar Güler" ha scritto su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "All'arrivo in Turchia ho, purtroppo, appreso la notizia dell'attentato terroristico che ha colpito la sede dell'industria aerospaziale di Ankara. Ho immediatamente espresso la mia vicinanza al Ministro Güler e condannato il vile attentato terroristico. L’Ambasciatore italiano mi ha tenuto informato da subito sugli otto tecnici italiani che erano presenti sul luogo e che stanno bene".
La condanna della Germania
La Germania condanna "l'attacco terribile" e ribadisce la condanna "più ferma possibile di ogni forma di terrorismo". "La nostra solidarietà va alla Turchia, i nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime", afferma in una dichiarazione un portavoce del ministero degli Esteri di Berlino.
Esteri
Libia, Franci (Aeneas): “Bloccati i lavori aeroporto...
l'appello del presidente del consorzio in vista del forum italo libico del 29 ottobre
Giorgia Meloni intervenga sul premier libico Abdul Hamid Dbeibah “per sbloccare l’impasse sull’aeroporto di Tripoli”, i cui lavori di ristrutturazione sono stati affidati a un consorzio italiano con una commessa di recente revocata ufficiosamente dal governo. E’ l’appello rilanciato attraverso l’Adnkronos dal presidente del consorzio Aeneas, Elio Franci, a pochi giorni dal forum italo libico di Tripoli, dove e’ prevista la presenza della premier.
Sette anni fa il Consorzio di imprese italiane Aeneas, con un efficace gioco di squadra del Sistema Italia, si aggiudicava l’importante commessa per la realizzazione del nuovo aeroporto internazionale di Tripoli, attualmente la più grande opera infrastrutturale strategica in fase di realizzazione da parte italiana in Libia. Si tratta, ricorda il consorzio, di progettazione e lavori per un valore totale di oltre 80 milioni di euro per uno scalo che potrà movimentare fino a 8 milioni di passeggeri l’anno. E costituisce sicuramente uno dei piu’ importanti strumenti per la stabilizzazione e la crescita di questo importante partner del nostro Paese, il cui mercato vanta notevoli potenzialita’.
Come segnalato già nei giorni scorsi dal presidente Franci, in questi ultimi mesi la controparte libica ha interrotto la collaborazione con il consorzio “sulla base di ingiustificati rilievi tecnici, nonostante circa il 50% dei lavori e forniture nel cantiere siano stati completati”. “Da parte governativa si è recentemente anche annunciata la sottrazione dell’importante commessa alle aziende italiane per attribuirla ad un gruppo imprenditoriale libico”, denuncia Franci. In questo contesto, “il vertice economico Italia-Libia previsto a Tripoli il 29 ottobre, con la partecipazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, costituisce un’occasione fondamentale per ottenere al piu alto livello un chiarimento politico che consenta la ripresa del dialogo a livello tecnico e l’auspicata ripresa dei lavori nel cantiere”, insiste Franci, sottolineando come non si possa prescindere da un rilancio del lavoro di Aeneas in Libia proprio quando, di fronte ad una grande platea di imprenditori libici ed italiani ed alle piu’ alte cariche istituzionali di entrambi i Paesi, si intende sviluppare su basi concrete la cooperazione economica italo-libica.
“Uno scalo internazionale ha bisogno di standard tecnici di alto livello e di tutte le vidimazioni in ambito internazionale che in questa fase l’Italia è in grado di offrire alla Libia - rivendica ancora il presidente del consorzio - In occasione del previsto vertice economico, confidiamo in un nuovo autorevole intervento della premier Meloni su Dbeibah affinché si superi l’attuale situazione di impasse e la controparte tecnica libica riprenda in spirito di collaborazione il finanziamento di opere e forniture.
“Se per motivi interni o pressioni di altri Paesi o gruppi stranieri, l’importante commessa venisse sottratta al Sistema Italia - avverte infine Franci - questi costituirebbe un grave danno per l’immagine della Libia agli occhi degli investitori italiani ed internazionali, proprio in coincidenza con un vertice che dovrebbe rilanciare il clima di cooperazione economica bilaterale italo-libica”.
Esteri
Harris o Trump? Gli italiani voterebbero per Kamala: il...
Il 78% a favore della candidata democratica
Gli italiani voterebbero Kamala Harris o Donald Trump nelle elezioni per il nuovo presidente degli Stati Uniti? In America, si va alle urne il 5 novembre per scegliere l'inquilino della Casa Bianca.
Secondo un sondaggio svolto da Youtrend sulla popolazione maggiorenne residente in Italia non ci sarebbero dubbi: al netto di chi non si esprime, il 78% voterebbe per la candidata democratica Kamala Harris mentre solo il 22% per il repubblicano Donald Trump. Al di là delle proprie preferenze personali, il 50% degli italiani intervistati pronostica che sarà la candidata democratica a trionfare alle elezioni, mentre il 28% pensa che vincerà il repubblicano. Infine, solo il 14% degli italiani nutre fiducia in Trump, a fronte di un 38% per Harris.
Esteri
Vaiolo delle scimmie, primo caso di nuova variante Mpox in...
La comunicazione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie
L'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, comunica la "conferma del primo caso in Germania di Mpox clade 1b", la nuova variante dell'ex vaiolo delle scimmie emersa in Africa, considerata più aggressiva.
"L'infezione è stata contratta all'estero e rilevata il 20 ottobre", informa oggi l'agenzia Ue che sta "monitorando attentamente la situazione".
Dopo che il 15 agosto a Stoccolma in Svezia, era stato identificato un caso di Mpox clade 1b importato da un Paese africano, l'Ecdc aveva evidenziato "la probabilità di ulteriori casi di Mpox clade 1 importati a causa degli stretti collegamenti di viaggio tra Europa e Africa. Mentre il rischio di trasmissione sostenuta di Mpox in Europa rimane basso", conferma anche oggi l'agenzia, l'Ecdc raccomanda comunque "una maggiore preparazione, una vigilanza continua e una rapida attuazione delle misure di controllo al momento del rilevamento di un caso".
L'Ecdc invita "chi viaggia nelle aree colpite dall'epidemia di Mpox" a "consultare il proprio medico o un centro di medicina dei viaggi per valutare l'idoneità alla vaccinazione". "Per trasmettere il virus è necessario uno stretto contatto fisico", precisa l'agenzia. "Le persone devono essere consapevoli dei sintomi" dell'infezione, "che includono eruzione cutanea, febbre, mal di testa e dolori muscolari, e cercare assistenza medica se li avvertono".