Liverpool, Slot su Chiesa: “È deluso, sta faticando. Il problema è la Serie A”
L'ex attaccante della Juve ha giocato finora soltanto 78 minuti con i Reds
L'avventura al Liverpool di Federico Chiesa non è iniziata come si sperava. L'attaccante azzurro ha avuto diversi problemi fisici che ne hanno condizionato la preparazione e non gli hanno permesso di raggiungere la forma migliore, il tutto si è tradotto in soli 78 minuti giocati in maglia Reds, distribuiti in tre partite.
"La situazione di Chiesa è piuttosto semplice da spiegare, anche se in realtà si tratta di un problema complesso" ha detto in conferenza stampa Arne Slot, tecnico del Liverpool, presentando la partita di questa sera contro il Lipsia. "Federico ha saltato l'intera preparazione atletica nel pre campionato ed è arrivato in un campionato dove l'intensità è molto più alta rispetto alla Serie A. Abbiamo appena incontrato due squadre italiane, quindi ora posso affermarlo con sicurezza".
"Per lui è difficile fare quel passo necessario per raggiungere i livelli di intensità del resto della squadra", ha continuato Slot, "questo non ha molto a che fare con il campionato italiano o la Premier League, ma è dovuto al fatto che ha perso un intero pre campionato e così è difficile per ogni giocatore, quando ci sono costantemente partite, portarli ai livelli a cui siamo arrivati".
Difficile prevedere quando Chiesa sarà al 100% della condizione: "Non so quando raggiungerà il livello dei compagni, ma è una grande delusione per lui che entri ed esca continuamente dagli allenamenti. Mi dispiace per lui, ma ha firmato un contratto a lungo termine, quindi vedremo cosa ci darà una volta che sarà in forma. Al momento, sfortunatamente, è stato solo una o due volte tra i titolari e non di più".
Spettacolo
Angelina Mango annulla i concerti: “Devo...
La cantante: "Voglio prendermi cura di me mettendo la salute al primo posto"
"Devo fermarmi perchè voglio prendermi cura di me". Angelina Mango annuncia lo stop del suo tour. La cantante, vincitrice del Festival di Sanremo 2024, sospende i concerti per motivi di salute.
"Ho cominciato questo tour con le migliori intenzioni. Ero felicissima di tornare a suonare dal vivo con voi e i concerti di Roma e Napoli mi hanno riempito il cuore. Gli ultimi giorni sono stata costretta a posticipare le prossime date per via della mia voce che non sono ancora riuscita a recuperare e ora è il momento di ascoltarmi", scrive sui social.
"Devo fermarmi perchè voglio prendermi cura di me mettendo la salute al primo posto e perchè voglio essere non solo la mia voce, ma anche quella din tutti voi. Per questo insieme al mio team ho deciso che per ora non posso continuare i miei live. Vi amo tantissimo e vi ringrazio già per l'affetto che so che riceverò in questi giorni", conclude.
Saltano quindi 2 eventi a Milano il 26 e il 27 ottobre. Annullati anche i live di novembre a Napoli, Molfetta, Nonantola, Padova, Venaria Reale e Firenze.
Sport
Atalanta-Celtic 0-0, la Dea spreca e si ferma sulla traversa
Un solo punto per Gasperini al Gewiss Stadium
Finisce con un deludente 0-0 la sfida tra Atalanta e Celtic nella terza giornata di Champions League. Ai punti la Dea avrebbe sicuramente meritato la vittoria, avendo collezionato occasioni sia nel primo che nel secondo tempo, ma si è scontrata con la solidità difensiva degli scozzesi.
Rodgers ha tratto insegnamento dai sette gol presi a Dortmund e ha schierato una squadra più difensiva, una scelta che alla fine ha pagato. Tanti rimpianti per i bergamaschi, che colpiscono anche due traverse nel primo tempo con Pasalic ma alla fine si devono accontentare di un solo punto. Occasione fallita per Gasperini, che sale così a quota 5 in classifica, mentre il Celtic rimane a una sola lunghezza di distanza.
La partita
Partenza coraggiosa del Celtic, che prova a tenere alto il ritmo ma manca di qualità nell'ultimo passaggio. La prima occasione è della Dea, con Bellanova che si inserisce bene in area ma non riesce a dare forza al suo colpo di testa. Pochi minuti dopo Retegui si sfila alle spalle del marcatore e sfiora il tap-in sul secondo palo. Cresce d'intensità la manovra dell'Atalanta: Lookman scambia con Retegui e va al tiro da posizione centrale, ma Schmeichel para facilmente. Gli scozzesi soffrono molto le palle inattive e Pasalic colpisce due volte la traversa da calcio d'angolo. Gli inserimenti del croato sono un fattore: alla mezzora l'ex Milan ha un'altra ottima occasione, ma tutto solo dal dischetto del rigore calcia troppo centrale e favorisce la parata di piede dell'ex portiere del Leicester. L'azione si ripete in fotocopia poco dopo, ma questa volta è Zappacosta a spedire alto. L'Atalanta sfrutta bene le fasce e mette tanti palloni in area, che la difesa scozzese fatica a leggere, ma senza riuscire a trovare il colpo vincente. La pressione bergamasca è totale e sul finire di tempo prima Pasalic e poi Retegui, su cui è ancora decisivo Schmeichel, sfiorano il gol di testa.
L'Atalanta comincia forte anche il secondo tempo. Pasalic si inserisce ancora in area, ma nemmeno questa volta riesce a trovare la porta su un bel cross di Lookman. Poco dopo però si fa vedere il Celtic e Carnesecchi è decisivo sul tiro da fuori di Idah. La Dea non si scompone e ricomincia a premere: Hien ci prova di testa, De Roon impegna Schmeichel da fuori area. Passano i minuti, i bergamaschi cominciano a calare d'intensità ma continuano a collezionare occasioni: De Ketelelare si gira in un fazzoletto e trova la parata del portiere danese, il migliore dei suoi, mentre il destro da fuori di Zappacosta si spegne a lato. Il fortino scozzese trema nel finale sul colpo di testa di Hien ma non crolla: al Gewiss Stadium finisce 0-0.
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Politica
Migranti, Meloni: “Protocollo con Albania funzionerà,...
La presidente del Consiglio: "Sentenza giudici Roma è irragionevole"
"Avevo messo in conto che ci sarebbero stati degli ostacoli", ma "il protocollo Italia-Albania funzionerà". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite alla festa per gli 80 anni de 'Il Tempo'. "Non consentirò che un modello che abbiamo individuato, nel pieno rispetto del diritto italiano ed europeo, venga smontato perché c'è una parte della politica che non è d'accordo su questa lettura e su come deve essere gestita l'immigrazione. Sono determinata ad andare avanti".
La presidente del Consiglio ha, inoltre, definito "irragionevole" la sentenza con cui il Tribunale di Roma ha bocciato il trattenimento dei migranti nel centro in Albania. "Accuse di danno erariale da chi ha voluto il superbonus e i banchi a rotelle anche no..." in merito alle accuse di danno erariale mosse dalle opposizioni per quanto riguarda il protocollo Italia-Albania.
Un bilancio dopo 2 anni di governo
Se tornasse indietro cosa non farebbe? "Forse non mi ricandiderei..." scherza la premier Giorgia Meloni, intervistata da Tommaso Cerno alla festa per gli 80 anni de Il Tempo. "Non me ne viene in mente nessuna. Sicuramente ci sono stati errori di valutazione, cose venute bene e altre meno. Ma il mio bilancio personale è che sono in pace con la mia coscienza, che è una ragazza molto aggressiva, pesante. Non avrei potuto lavorare di più e metterci più entusiasmo, passione e sacrificio" ha rimarcato la presidente del Consiglio.
Manovra e pensioni minime
"Abbiamo fatto una manovra da 30 miliardi per il 2025 e per il 2025 abbiamo da pagare 38 miliardi di euro di superbonus che ci è servito a ristrutturare meno del 4% di case degli italiani, prevalentemente seconde case" ha detto la presidente del Consiglio, rispondendo alle critiche del leader M5S Giuseppe Conte sugli aumenti delle pensioni minime. "Con quelle risorse avremmo potuto aumentare le pensioni minime di 20mila euro per ciascun pensionato minimo". Così la premier Giorgia Meloni alla festa per gli 80 anni del Tempo, rispondendo alle critiche del leader M5S Giuseppe Conte sugli aumenti delle pensioni minime.
Regionali in Liguria
Per le regionali in Liguria "sono ottimista ma non amo parlare di queste cose prima, per un fatto scaramantico. Mi fa ben pensare il fatto che nessuno ne stia parlando e voglio ringraziare Marco Bucci per aver accettato questa candidatura: ho considerato vergognosi gli attacchi per essersi candidato nonostante la sua malattia. Penso abbia fatto una scelta molto coraggiosa: nessuno di noi sa quanto tempo ha a disposizione, la differenza la fa come lo spendi questo tempo".
Nomine Maxxi
"Apprendo dalle agenzie che ci sarebbe un presunto conflitto di interessi tra l'attuale dimissionario capo di gabinetto" del ministro Giuli "e un'altra persona" che "risale ai tempi della gestione Melandri del Maxxi. Queste nomine non sono state fatte da Giuli" dice Meloni rispondendo a una domanda sulle anticipazioni di Report relative alla vicenda che ha portato alle dimissioni del capo di gabinetto del ministro della Cultura Giuli, Francesco Spano. Si deve chiedere conto a chi c'era allora, perché" l'inchiesta di Report "esce adesso?".
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