Attentato Ankara, raid Turchia in Iraq e Siria: distrutti 32 obiettivi Pkk
Le Forze democratiche siriane a guida curda denunciano uccisione di 12 civili
Dopo l'attacco di ieri nei pressi di Ankara, la Turchia ha confermato che nelle scorse ore raid hanno colpito obiettivi legati al Pkk nel nord dell'Iraq e in Siria. "Sono stati colpiti e distrutti 32 obiettivi appartenenti ai terroristi", hanno reso noto dal ministero della Difesa.
Secondo le Forze democratiche siriane (Fds, a guida curda e sostenute dagli Usa), almeno 12 civili sono rimasti uccisi e 25 feriti in "una nuova ondata di attacchi effettuati nelle scorse ore sul nord e sull'est della Siria". Tra le persone uccise, riferiscono, ci sono due minori.
I raid arrivano dopo l'attacco di ieri nei pressi della capitale che ha fatto almeno cinque morti e 22 feriti all'ingresso della sede delle Turkish Aerospace Industries. L'attacco non è stato sinora rivendicato ma il governo lo ha attribuito al Partito curdo dei lavoratori.
Esteri
Francia, la proposta: “5 euro per visita Notre Dame,...
L'idea, lanciata in una intervista a Le Figaro e che riguarda anche i musei, arriva dalla ministra della Cultura del governo di Parigi Rachida Dati
D'ora in poi chi vorrà visitare Notre-Dame a Parigi dovrà probabilmente pagare un biglietto di ingresso del costo di 5 euro e per entrare in alcuni tra i più celebri monumenti o musei potrebbero esserci tariffe diverse per i turisti provenienti da paesi extra-Ue. L'idea arriva dalla ministra della Cultura del governo di Parigi, Rachida Dati, che in un'intervista a 'Le Figaro' sottolinea come "ovunque in Europa l'accesso agli edifici religiosi più importanti sia a pagamento". Di qui la proposta su Notre-Dame fatta all'arcivescovo di Parigi: applicare una "tariffa simbolica per tutte le visite turistiche nella cattedrale" - forse già dopo la riapertura del monumento prevista per il 7 dicembre, a conclusione dei 5 anni di ricostruzione dopo l'incendio del 2019 - e "dedicare in toto il denaro ad un grande piano di salvaguardia del patrimonio religioso".
"Con appena 5 euro a visita, si raccoglierebbero 75 milioni di euro l'anno. Così Notre-Dame salverebbe tutte le chiese di Parigi e della Francia. Sarebbe un magnifico simbolo", ha aggiunto, sottolineando che "Notre-Dame ha risvegliato la nostra attenzione sul patrimonio religioso, che appartiene a tutti i francesi, quale che sia la loro confessione".
Nell'intervista a 'Le Figaro', la ministra si è anche espressa a favore della modulazione dei prezzi di celebri monumenti e musei nazionali a partire dal primo gennaio 2026: "È normale, ad esempio, che un visitatore francese paghi lo stesso biglietto d'ingresso al Louvre di un visitatore brasiliano o cinese?". Dati vorrebbe che i visitatori provenienti da paesi esterni all'Ue pagassero di più per il biglietto d'ingresso e che questo denaro extra fosse destinato al restauro del patrimonio nazionale. "I francesi non sono fatti per pagare tutto da soli" e questa sarebbe "una vera svolta nella politica dei prezzi dei nostri istituti culturali", sottolinea, precisando che si tratta al momento di un'idea, oggetto di riflessione.
Nel 2023, ricorda 'Le Monde', il Musée du Louvre ha accolto un totale di 8,9 milioni di visitatori (+14% rispetto al 2022). Circa il 68% erano turisti stranieri e il 32% francesi. All'inizio del 2024, l'ingresso al museo è stato portato a 22 euro, dopo essere rimasto a 17 euro per diversi anni.
L'idea su Notre-Dame lanciata dalla ministra Dati sta facendo discutere in Francia: tra le prime reazioni, quella del collega titolare dell'Interno, Bruno Retailleau: "E' una proposta che sostengo", ha affermato intervenendo su 'France Inter' e ricordando di aver visitato la 'Sagrada Familia' a Barcellona, "dove si paga". Il ministro dice di considerare la misura utile "per salvare - con 5 euro - un patrimonio religioso al quale si può essere attaccati, che si creda, o meno, al cielo", perché "semplicemente, è il paesaggio francese".
La reazione di Valérie Pécresse, presidente della regione Ile-de-France, favorevole alla proposta di Dati ma non a fare pagare "i fedeli", è stata l'occasione per una precisazione della ministra: "Messe, funzioni devono naturalmente restare ad accesso libero e gratuite ma ogni visitatore culturale dovrebbe contribuire a preservare il nostro patrimonio, si tratta di venire in aiuto, in particolare, di tutti i nostri campanili ai quali siamo profondamente legati".
Esteri
Ucraina, Putin: “Illusorio pensare a una sconfitta...
La Duma ratifica il trattato militare con Pyongyang: "Assistenza reciproca se aggrediti"
E' "illusorio" immaginarsi una sconfitta della Russia in Ucraina. Lo ha affermato Vladimir Putin, prima di incontrare il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, questa sera a Kazan, dopo la chiusura del vertice Brics +. Gli Occidentali "non nascondono il loro obiettivo di infliggere una sconfitta strategica al nostro Paese". Si tratta di "calcoli illusori che possono fare solo coloro che non conoscono la storia della Russia e non tengono conto della sua unità forgiata nei secoli", ha spiegato. "L'intero Medio Oriente - di cui Putin parlerà con Guterres insieme all'Ucraina, ndr - è al confine di una guerra totale", ha inoltre denunciato.
L'incontro sarà il primo in Russia da quello dell'aprile 2022 dopo l'inizio dell'offensiva in Ucraina.
Duma ratifica il trattato militare con Pyongyang
I deputati della Duma russa hanno intanto approvato all'unanimità oggi il 'trattato sul partenariato strategico globale' con la Corea del Nord che prevede "assistenza reciproca" nel caso dell'aggressione a una delle due parti. Il trattato era stato firmato il 19 giugno nel corso della visita del presidente russo Vladimir Putin a Pyongyang.
La Corea del Sud torna intanto a parlare delle truppe nordcoreane dispiegate in Russia, sottolineando che Seul non intende "rimanere a guardare passivamente" il Nord inviare militari sul fronte ucraino, al fianco delle forze russe. "Alla fine diventerà una minaccia alla nostra sicurezza", ha affermato in una audizione in Parlamento il ministro degli Esteri Cho Tae Yul, scrive l'agenzia Yonhap.
"Consideriamo tutte le opzioni", ha aggiunto, rispondendo alla domanda di un deputato che aveva chiesto se il governo considerava l'invio di armi all'Ucraina, dopo la conferma, da parte dell'intelligence sudcoreana, dell'invio di 3mila soldati nordcoreani in Russia per ricevere addestramento in vista del dispiegamento al fronte ucraino. L'invio di militari nordcoreani in Ucraina "non ci sarebbe stato se Mosca non avesse promesso qualcosa in cambio", ha denunciato il ministro.
Il dispiegamento è stato definito "una provocazione che minaccia la sicurezza globale", dal presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. "Condanniamo - ha detto Yoon come riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap - le provocazioni da parte della Corea del Nord e la cooperazione militare illegale con la Russia",
Esteri
Nordcorea, continua la guerra dei palloncini: rifiuti sulla...
Spazzatura e volantini contro presidente e first lady nel nuovo 'attacco' a Seul
Ancora palloncini con rifiuti e volantini di propaganda, lanciati dalla Corea del Nord in direzione della Corea del Sud. E il 'carico' di un palloncino finisce nel complesso presidenziale a Seul con messaggi critici nei confronti del presidente Yoon Suk Yeol e della first lady Kim Keon Hee. A raccontarlo è l'agenzia sudcoreana Yonhap nel mezzo di crescenti tensioni.
"Alle prime ore di stamani un palloncino nordcoreano pieno di spazzatura è esploso in aria, spargendo rifiuti intorno al complesso presidenziale", hanno confermato dal servizio di sicurezza della presidenza, precisando che il materiale non rappresentava una minaccia per la sicurezza e che la situazione è costantemente monitorata in coordinamento con i vertici militari.
Già a luglio un palloncino 'nordcoreano' era finito nel complesso presidenziale, ma - scrive la Yonhap - è la prima volta che dalla Corea del Nord vengono lanciati volantini con critiche esplicitamente rivolte al presidente sudcoreano e alla consorte. Negli ultimi mesi la Corea del Sud ha denunciato il lancio di migliaia di palloncini dal Nord di Kim Jong Un.
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