Ucraina, truppe di Kim in Russia: un test per la Cina tra paralisi e timori
Il Dragone potrebbe non sapere come fare per controllare l'impegno nordcoreano a sostegno del Cremlino: l'analisi
La decisione di Pyongyang di inviare migliaia soldati nordcoreani in Russia sarà un test, come mai prima d'ora, per i rapporti tra Pyongyang e la Cina. Che, almeno finora, non ha mai condannato esplicitamente l'invasione russa dell'Ucraina, ha intensificato i rapporti commerciali e diplomatici con Mosca e ha cercato di presentarsi come forza di pace, sempre in contrapposizione con gli Stati Uniti.
Putin non ha smentito la presenza di soldati nordcoreani in Russia, dove secondo fonti sudcoreane si troverebbero per un periodo di addestramento, in vista del loro dispiegamento sul fronte ucraino. "Non abbiamo mai dubitato che i nordcoreani considerino seriamente gli accordi sottoscritti con noi", ha dichiarato Putin in una conferenza stampa a Kazan, rispondendo a una domanda diretta sulla correttezza della notizia del dispiegamento dei militari nordcoreani in Russia. "Sono comunque fatti nostri", ha aggiunto Putin. Nei giorni scorsi il Cremlino aveva negato la presenza di soldati nordcoreani in Russia.
Mentre Xi Jinping vede Vladimir Putin, Duda è a Seul da Yoon Suk Yeol e truppe di Kim Jong Un sono in Russia, al centro dei colloqui da una capitale all'altra resta il conflitto in Ucraina. Qui, è convinto Putin, è "illusorio" immaginare una sconfitta della Russia. "No all'escalation" e "niente benzina sul fuoco", ha intanto detto il leader cinese, che quest'anno ha celebrato con la Corea del Nord i 75 anni di relazioni diplomatiche.
"Le prime unità dell'esercito nordcoreano sono già arrivate nella zona di combattimento della guerra russo-ucraina" riferiscono, intanto, dall'intelligence militare ucraina, Gur, aggiungendo che ne è stata "registrata" ieri la presenza nella regione occidentale russa di Kursk, dove l'Ucraina sta conducendo una controffensiva.
Cina tra paralisi e timori
Il Dragone potrebbe non sapere come fare per controllare l'impegno nordcoreano a sostegno del Cremlino, dice Victor D. Cha, docente alla Georgetown University, esperto di Corea del Center for Strategic and International Studies di Washington, citato dal New York Times. "In questo la Cina è tra la paralisi e l'incompetenza - osserva - Sostengono indirettamente gli sforzi della Russia nella guerra, ma non possono essere felici del ruolo della Corea del Nord". E "per loro non c'è nulla di buono in tutto questo". Anche perché c'è già chi si chiede se Pechino non sapesse dei piani di Pyongyang. E il pensiero torna al febbraio 2022, all'incontro tra Xi e Putin poco prima dell'avvio di quella che il Cremlino ha annunciato come "operazione militare speciale" in Ucraina.
Passati più di due anni c'è la prospettiva di forze di un alleato del gigante asiatico che combattono contro forze sostenute dall'Occidente. E dicono gli analisti, come scrive il New York Times, a Pechino potrebbe esserci anche un altro timore. Riguarda gli scambi di tecnologia militare tra Russia e Corea del Nord - legate ancor più dall'accordo di mutua difesa dello scorso giugno, ratificato proprio oggi all'unanimità dalla Duma di Stato - in cambio del dispiegamento di truppe. Uno sviluppo che potrebbe rafforzare la Corea del Nord, con una spinta verso azioni più aggressive nei confronti di Corea del Sud e Giappone (protagonisti dello storico accordo dello scorso anno a Camp David), e allo stesso tempo ridurre le capacità di influenza del Dragone sul Paese eremita, nonostante la dipendenza da aiuti e commercio.
Fuori da ogni analisi e informazione d'intelligence, il leader bielorusso Lukashenko - sostenitore di Putin e della sua "operazione militare speciale" - ha in prima battuta definito "spazzatura" le notizie di truppe nordcoreane dispiegate a sostegno della campagna militare russa in Ucraina, già bollate nei giorni scorsi come fake news dal Cremlino. Lo ha fatto dopo che Usa e Nato hanno confermato di avere prove di quanto denunciato da Seul, secondo cui 3.000 truppe nordcoreane sono già in Russia. Alla Bbc il leader bielorusso ha detto ieri che "sarebbe un passo verso l'escalation del conflitto se le Forze Armate, di qualsiasi Paese, anche della Bielorussia", fossero sulla linea di contatto".
Seul, ipotesi armi a Kiev
Intanto, per la prima volta, Seul pensa di inviare armi a Kiev. Ha chiesto il "ritiro immediato delle truppe nordcoreane". Considerate, come ha detto il ministro sudcoreano della Difesa, Kim Yong-hyun, "semplici mercenari, carne da cannone".
E il presidente sudcoreano Yoon, che stamani ha ricevuto Duda (Corea del Sud e Polonia sono determinate a portare avanti la cooperazione nell'industria della difesa), ha sottolineato come i due Paesi "convengano sul fatto che il dispiegamento di truppe della Corea del Nord in Russia costituisce una provocazione che minaccia la sicurezza globale". In Parlamento il capo della diplomazia di Seul, Cho Tae-yul, ha confermato: "Consideriamo tutte le opzioni".
Esteri
Ucraina, Putin: “Missili Oreshnik hanno la potenza di...
Il presidente russo: "Sceglieremo altri obiettivi da colpire, nessuno ha le nostre armi"
"Nessuno ha le armi della Russia. Un attacco massiccio con i missili Oreshnik avrà un impatto paragonabile a quello effettuato con un'arma nucleare". Vladimir Putin torna ad alzare la voce con messaggi indirizzati all'Ucraina e alla Nato. Il presidente russo, nel suo intervento al vertice della Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (Csto) in Kazakistan, accende ancora i riflettori sul missile Oreshnik, che la Russia ha lanciato per la prima volta contro un impianto industriale di Dnipro, in Ucraina.
Altri super missili in arrivo
"Nel mondo non ci sono armi paragonabili ai missili ipersonici della Russia, stiamo incrementando la produzione del 25%. La Russia produce una quantità di missili 10 volte superiore a quella della Nato. Nuovi sistemi debutteranno dopo l'Oreshnik, che non ha eguali al mondo. Nessuna fornitura di missili a lungo raggio all'Ucraina può eguagliare la potenza dell'arsenale russo né può modificare la situazione sul campo" nel conflitto.
"Useremo il missile in risposta alle azioni del nemico: il ministero della Difesa sta selezionando obiettivi in Ucraina da colpire. I centri decisionali a Kiev potrebbero diventare un obiettivo per gli Oreshnik. Un attacco massiccio con questi missili avrà un impatto paragonabile a quello delle armi nucleari", dice il presidente russo. "Secondo esperti militari e tecnici, in caso di un massiccio uso di questi missili contemporaneamente in un colpo solo, la potenza sarà paragonabile all'uso di armi nucleari sebbene l'Oreshnik, ovviamente, non sia un'arma di distruzione di massa", afferma ancora.
Putin, quindi, fornisce aggiornamenti sull'ultima offensiva condotta dalle forze di Mosca contro l'Ucraina: "La Russia ha lanciato un attacco con 90 missili e 100 droni, a seguito del quale sono state colpite 17 installazioni militari, dell'industria della difesa e relativi sistemi di supporto", dice.
Esteri
Morta Liz Hatton, 17enne malata di cancro che aveva...
Fotografa di talento, si era occupata degli scatti ufficiali di un recente evento a Windsor
Liz Hatton è morta di cancro a soli 17 anni. Fotografa di talento, era diventata famosa in tutto il mondo solo poche settimane fa per la visibilità che le avevano dato William e Kate. La giovane era stata scelta per scattare le foto ufficiali della consegna di alcune onorificenze da parte di William nel castello di Windsor. Un evento tutt'altro che casuale, che ha segnato il ritorno di Kate Middleton in pubblico per la prima volta, dopo aver annunciato di aver concluso il ciclo di chemioterapia.
La foto simbolo di quella giornata tanto attesa fu l'abbraccio tra la principessa e la giovane, affetta da una forma molto aggressiva di cancro. "E' stato un piacere - avevano scritto William e Kate in quell'occasione - incontrare Liz a Windsor, una giovane fotografa di talento che ci ha ispirati con la sua forza e la creatività".
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A dare la notizia della sua scomparsa è stata sua madre su X. "La nostra incredibile figlia è morta alle prime ore di questa mattina. Fino alla fine è rimasta determinata, persino ieri faceva ancora progetti. Siamo molto fieri della gentilezza, l'empatia e il coraggio che ha mostrato nell'ultimo anno. Non era solo una fotografa fenomenale, era il miglior essere umano possibile e la figlia e la sorella maggiore più meravigliosa che si possa chiedere", ha scritto. "Nessuno - continua il post della donna - ha combattuto più duramente per la vita come ha fatto lei".
Il messaggio di William e Kate
"Siamo dispiaciuti di apprendere che Liz Hatton è purtroppo scomparsa. È stato un onore aver incontrato una giovane donna così coraggiosa e umile. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con i genitori di Liz, Vicky e Aaron, e con suo fratello Mateo in questo momento incredibilmente difficile", è il messaggio che William e Kate hanno firmato e inviato tramite i social network.
Esteri
Arresto Netanyahu, Cpi pronta a revoca se Israele aprirà...
Così il portavoce della Cpi, Fadi El Abdallah. Germania, Francia e Regno Unito: "Ingiustificate misure Cpi contro leader Israele"
La Corte penale internazionale potrebbe revocare i mandati d'arresto spiccati nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant, se la Corte si convincesse del fatto che in Israele fosse aperta un'indagine approfondita. Lo ha detto in un'intervista radiofonica a Kan il portavoce della Cpi, Fadi El Abdallah, aggiungendo che i sospettati hanno il diritto di presentare ricorso.
Solo ieri Netanyahu aveva annunciato che Israele avrebbe presentato ricorso contro i mandati di arresto emessi nei suoi confronti e di quelli di Gallant.
I ministri degli Esteri di Germania, Francia e Regno Unito hanno intanto rilasciato una dichiarazione congiunta, affermando che non vi è alcuna giustificazione per cui la Corte penale internazionale debba adottare misure contro i leader israeliani. Lo riporta Haaretz.