Fmi all’Italia: “Debito molto alto, più ambizione nel taglio deficit”
Il Fondo monetario internazionale invita il nostro Paese a "intervenire subito"
Il debito in Italia ''è ancora molto alto''. Lo afferma il vice capo dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, Helge Berger, nel corso della presentazione dell'outlook sull'Europa. ''Il deficit è ancora più alto di quanto dovrebbe essere'' rileva. ''La chiave per Paesi come l'Italia e altri, che hanno alti livelli di debito, è di essere un po' più ambiziosi rispetto a una riduzione solo graduale del deficit''.
Politica
Conte ‘licenzia’ Grillo per...
Leader M5S annuncia che non rinnoverà contratto da 300mila euro: "Rapporto incrinato in modo irreversibile"
Zac. Con un colpo d’ascia, Giuseppe Conte fa ruzzolare la testa di Beppe Grillo, e con quella anche i 300mila euro che dal 2022 il Movimento 5 Stelle garantisce ogni anno al co-fondatore e garante della creatura pentastellata. Dopo settimane di silenzi e minimizzazioni per i continui attacchi dell’’Elevato’, il presidente parla nel nuovo libro di Bruno Vespa, che uscirà il 30 ottobre, e spiega il suo pensiero sulla collaborazione contrattuale di Grillo, che verrà meno perché il comico genovese è "responsabile di una controcomunicazione", certo, ma anche perché "di fronte a un processo costituente che ha coinvolto l’intero movimento, sta portando avanti atti di sabotaggio compromettendo l’obiettivo di liberare energie nuove".
Collaborazione che si concluderà non appena "andrà alla sua naturale scadenza nei prossimi mesi", precisano fonti di Campo Marzio dopo che all'Adnkronos lo staff di Grillo fa sapere che non c'è nessuna novità sul rapporto: "A noi non risulta, il contratto è in essere. Ad oggi non c'è nessuna comunicazione a riguardo", spiegano. Come si è arrivati, però, allo strappo? Nelle memorie affidate al giornalista Rai, l’ex presidente del Consiglio chiarisce di non aver mai accettato che Grillo sia pagato per la funzione di garante, "che ha un intrinseco valore morale e non è compatibile con alcuna retribuzione", ma che si era arrivati a un compromesso "retribuendo la sua nota abilità comunicativa per rafforzare l’immagine del movimento", presupposto che, appunto, è venuto a mancare, ma a cui il garante tiene tanto da chiederla "anche nelle ultime lettere che mi ha scritto", rivela ancora Conte.
Quanto al loro rapporto, è evidente che le cose non vadano come quando l'avvocato fu scelto come premier: "Qualcosa si è incrinato in maniera irreversibile. Umanamente sono molto colpito da come si comporta - dice Conte a Vespa -. Già in passato ha avuto atteggiamenti velenosi nei miei confronti, ai quali non ho dato peso perché su tutto prevalevano gli interessi della comunità. Vedere oggi che contrasta in maniera così plateale un processo di partecipazione democratica che ci riporta agli ideali originali di Casaleggio mi ha rattristato moltissimo. Perché, al contrario di quel che scrivono i giornali, lo scontro non è personalistico, ma vede Grillo battersi contro la sua stessa comunità".
Ecco, la comunità, la stessa di cui un tempo faceva parte Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, co-fondatore con Grillo, e presidente dell'Associazione Rousseau, che un tempo mediava con la base. Ospite di Un giorno da pecora, su Rai Radio 1, l'imprenditore non le manda a dire al presidente pentastellato: "Non so perché sia uscita proprio oggi questa notizia del 'licenziamento' di Grillo da parte di Giuseppe Conte, è un po’ strano che Conte lo dica a Vespa e non a Beppe o agli iscritti", inizia prima di sparare a zero (anche) sul processo costituente.
"C’è una finta partecipazione, con degli iscritti che non si sa chi siano, Conte ha estratto queste persone, ma non si sa come, ne hanno fatto fuori parecchi durante l’estate, e infatti Grillo ha chiesto quanti fossero gli iscritti al Movimento", dice ancora Casaleggio, che emette anche la sua sentenza: "Tra Conte e Grillo ne resterà uno solo? Sì, ma un solo elettore se continuano così...".
Danilo Toninelli, poi, è ancora più duro: "Senza Grillo Conte non sarebbe diventato né presidente del Consiglio, né presidente del Movimento 5 Stelle", dice su Facebook prima di definirlo un ingrato "a causa del proprio narcisismo, super valutazione di sé stessi". "Cercare di indebolire Beppe Grillo, senza il quale non esisterebbe il movimento, senza cui Conte non avrebbe mai ricoperto incarichi così importanti, non sarebbe mai stato così centrale nella politica, non sarebbe mai stato così conosciuto, dispiace molto - aggiunge -. E non si capisce perché se non con una lettura da lotta di potere, il tentativo di prendersi tutto il malloppo che si chiama Movimento 5 Stelle".
Gli eletti, invece, tacciono. Segno che la notizia è di quelle che scuotono il movimento. Anche se era nell'aria, evidentemente ci vuole un po' di tempo per metabolizzare l'addio al fondatore. Non possono però esimersi dal rispondere a Maurizio Gasparri, che in giornata ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per capire "se l’accordo sottoscritto dal Movimento 5 Stelle nel 2022 e la conseguente erogazione della citata somma al suo fondatore risulti in linea con il corretto impiego del denaro pubblico, accertando eventuali irregolarità nella gestione dello stesso, sotto il profilo del possibile danno erariale e della responsabilità amministrativa e contabile".
E' dai capigruppo alla Camera e al Senato, Francesco Silvestri e Stefano Patuanelli, e i tesorieri dei gruppi, Elisa Pirro ed Emiliano Fenu, che si rispediscono al mittente le accuse: "I compensi - scrivono in una nota - sono totalmente alla luce", e nulla c'entrano con i fondi dei gruppi parlamentari. Piuttosto il presidente dei senatori, definito incredibile" per la sua capacità di "cogliere tutte le occasioni possibili per fare brutta figura" dovrebbe guardare in casa sua, considerato che "è passato agli onori delle cronache per una oscura vicenda sull'utilizzo improprio dei fondi del suo gruppo parlamentare. Gasparri e trasparenza sono due parole che viaggiano su binari paralleli che non si incontreranno mai".
Politica
Polemica Corsini-Piazzapulita, Formigli: “Rai...
"Mi insulta dandomi dell'infame. Capisco che il direttore degli Approfondimenti Rai sia molto nervoso per la serie impressionante di flop editoriali che ha inanellato"
La Rai dovrebbe "valutare se questi termini, questi insulti siano degni di un altissimo dirigente di una televisione pubblica pagata da tutti i cittadini, compreso il sottoscritto". Con queste parole Corrado Formigli ha commentato le dichiarazioni del direttore degli Approfondimenti Rai, Paolo Corsini, all'inviata del programma di La7.
"Io non ho il piacere di conoscere questo Corsini - ha aggiunto Formigli, riferendosi al video andato in onda nel corso della puntata - ma lui mi insulta dandomi dell'infame senza che ci fossimo mai incontrati, non ci siamo mai parlati nella nostra vita. Da noi non ha mai ricevuto insulti. Capisco che il direttore degli Approfondimenti Rai sia molto nervoso per la serie impressionante di flop editoriali che ha inanellato, di cui è chiaramente corresponsabile. Io la coscienza ce l'ho pulitissima caro Paolo Corsini, anche perché sono sempre stato alla larga dai partiti e dai palchi elettorali".
Esteri
G7, da Gaza all’Africa: Italia tesse tela della pace...
Si è chiusa la ministeriale Sviluppo a Pescara, Tajani: "Successi politici sotto gli occhi di tutti"
"Una tessera del mosaico" verso la pace in Medio Oriente e l'idea di una conferenza per ricostruire Gaza. La strategia italiana per l'Africa, con al centro il Piano Mattei e il Global Gateway dell'Ue. E poi ancora infrastrutture, sicurezza alimentare, vaccini e salute. Dal G7 Sviluppo a Pescara, sotto presidenza italiana, emerge con forza la visione del governo per affrontare questa fase più che mai complessa, con le guerre tra Gaza e il Libano e quella in Ucraina che agitano i sonni di tutte le cancellerie occidentali. "Sono state tre giornate molto positive, che hanno fatto accendere i riflettori sul ruolo dell'Italia come presidente del G7", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa finale. Davanti ai giornalisti, il titolare della Farnesina - commentando le proteste degli anti-G7 - ha rivendicato i "successi politici che sono sotto gli occhi di tutti", sottolineando che a Pescara "non si è parlato di armi ma solo di aiuti umanitari".
I venti di guerra in Medio Oriente, con l'attesa per l'annunciata rappresaglia israeliana per l'attacco missilistico del primo ottobre, hanno dominato inevitabilmente la riunione. La partecipazione all'evento di rappresentanti di Libano, Israele e Autorità nazionale palestinese (Anp) durante la conferenza umanitaria internazionale che ha aperto i lavori è stata accolta con soddisfazione da Tajani che ha evidenziato "il grande successo" per la credibilità italiana. "Li abbiamo voluti riunire con il G7 perché siamo convinti che solo attraverso il dialogo sia possibile percorrere il sentiero della pace", ha commentato il vice presidente del Consiglio, che ha annunciato ulteriori 25 milioni di euro per l'assistenza alle popolazioni civili delle aree più martoriate: 10 milioni per il Paese dei cedri, 10 milioni per Gaza e 5 milioni per il piano dell'Anp per la ricostruzione della Striscia.
Ricostruzione di Gaza su cui Tajani ha posto l'accento durante la tre giorni abruzzese. "Ho dato mandato al mio gabinetto di avviare uno studio per verificare la possibilità di una conferenza per la ricostruzione di Gaza analoga a quella per l'Ucraina", ha annunciato il leader di Fi, mentre la premier, Giorgia Meloni, in un videomessaggio ha evidenziato la necessità di affiancare "agli sforzi che stiamo portando avanti sul binario politico per un cessate il fuoco, un binario parallelo umanitario, su quale dobbiamo impegnarci con la stessa determinazione".
L'Italia, attraverso l'iniziativa 'Food for Gaza', ha distribuito negli ultimi 30 giorni 47 tonnellate di beni alimentari nell'enclave palestinese. E ulteriore materiale partirà da Genova, dove oggi si terrà la cerimonia di consegna del primo dei 15 camion donati dall'Italia al Programma alimentare mondiale (Pam). Sull'ingresso degli aiuti, il titolare della Farnesina ha confermato di aver ricevuto rassicurazioni da Israele sul fatto che non incontreranno ostacoli. Ma la pace, ha riconosciuto il ministro, non è ancora a portata di mano. Importante sarebbe cogliere l'opportunità che si è aperta con l'uccisione del capo militare di Hamas, Yahya Sinwar.
Il secondo filone principale del G7 Sviluppo è stata l'Africa, con un focus particolare su infrastrutture, sicurezza alimentare e investimenti. Con un'attenzione particolare anche al contrasto all'immigrazione irregolare. Un fenomeno le cui cause vanno sradicate alla radice, puntando sulla crescita economica del continente e incentivando i flussi regolari, ha spiegato il ministro, secondo cui è "fondamentale" per l'Italia essere presente nel continente.
"Guai a pensare di lavorare per risolvere un problema tappando i buchi. In Africa dobbiamo avere una strategia a lungo termine" e quella dell'Italia è dare "risposte concrete". Altrimenti si rischia l'arrivo di Russia e Cina, ha messo in guardia Tajani, sottolineando come per il governo di Roma non si tratti solo di contrastare i flussi migratori irregolari, ma "è una questione molto più importante, quello di rafforzare il legame e di avere un partner strategico".
L'Italia, anche esportando il suo know how, può dare una mano decisiva, ma mai con intenti predatori. E nella strategia italiana complessiva per l'Africa anche i nostri missionari hanno un ruolo di primo piano. "Voglio ringraziarvi perché se abbiamo una politica estera italiana fortemente presente in Africa lo dobbiamo anche al vostro lavoro", ha scandito il titolare della Farnesina durante la Conferenza dei missionari italiani che si è svolta nell'ambito del G7.
Al centro dei lavori della ministeriale c'è anche stata la valutazione di progetti riguardanti il continente africano, da realizzare in sinergia con il Piano Mattei e il Global Gateway varato dall'Ue. Questi due programmi "vanno nella direzione di dare risposte concrete alle richieste che vengono dai popoli africani. L'Africa guarda prima noi perché siamo i più vicini. Quindi abbiamo il dovere di rispondere positivamente alle loro richieste", ha precisato il leader di Fi. L'Italia investirà in un'iniziativa strategica con un impegno a finanziare fino a 320 milioni di dollari per lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie principali del Corridoio di Lobito (Angola) e dei relativi progetti collaterali.
A Pescara si è discusso anche di sistemi alimentari, clima, acqua e malnutrizione infantile. L'agricoltura e l'economia rurale svolgono un ruolo fondamentale in Africa in quanto fonte di sostentamento per il 70% della popolazione del continente, ma il cambiamento climatico e il degrado dei terreni stanno rallentando la crescita dei raccolti. E in Africa si pone anche il tema dei vaccini e delle infrastrutture sanitarie, al centro della terza giornata della riunione con i rappresentanti di aziende farmaceutiche, agenzie Onu e Gavi. "Bisogna avere una strategia per l'Africa, non intervenire per affrontare il problema oggi", ha concluso il titolare della Farnesina, evidenziando la necessità di "una strategia complessiva che punti a disinnescare il problema dell'emergenza sanitaria".