Landini in piazza con lavoratori automotive: “Grave crisi settore, inascoltati dal governo”
Il segretario della Cgil a Santi Apostoli parla anche di sicurezza sul lavoro e punta il dito contro la patente a crediti: "È una presa in giro, c'è un modello si fare impresa che uccide"
In piazza oggi, 25 ottobre, i lavoratori della filiera non metalmeccanica dell’automotive per lo sciopero unitario di 8 ore proclamato dai sindacati. Allla manifestazione dal titolo 'Il settore funziona col nostro lavoro' in piazza Santi Apostoli a Roma, anche il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini.
La crisi del settore
“Questa piazza parte dalla crisi grandissima che c’è in tutto il settore dell’automotive che è un settore strategico. Come noto, noi chiediamo da tempo, inascoltati, che la presidenza del consiglio convochi un tavolo con Stellantis e tutta la componentistica, che non è solo metalmeccanica, per poter avere un piano industriale serio, delle politiche industriali serie, perché il settore non solo dell’automotive ma il settore industriale manufatturiero tutto del nostro Paese è a rischio. E questa discussione va fatta con il coinvolgimento dei lavoratori, cosa che non sta avvenendo”.
Sicurezza sul lavoro
Landini ha puntato il dito anche sulle continue morti sul lavoro e le soluzioni prospettate dal governo. “La cosiddetta patente a crediti è una presa in giro, forse aiuterà i consulenti del lavoro ma non è quello che serve per fermare le morti sul lavoro”.
“C’è un problema che riguarda il fare impresa: la sicurezza non viene assunta come un investimento né un vincolo. C’è un modello di fare impresa che uccide, e va cambiato”, denuncia Landini ricordando le parole del presidente della Repubblica Mattarella: “Il presidente della Repubblica ha detto una cosa di fondo, e ogni persona onesta non può continuare a far finta di niente perché qui continuano a morire mediamente tre lavoratori al giorno, gli infortuni stanno aumentando e gli interventi fatti finora dal governo sono interventi burocratici fatti per dire che esistono mentre in realtà non affrontano i problemi”.
Economia
Italia-Africa: Lollobrigida incontra omologo Marocco,...
Oggi, a Rabat, il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha incontrato il ministro dell’Agricoltura della Pesca Marittima, dello Sviluppo Rurale, dell’Acqua e delle Foreste del Marocco, Ahmed El Bouari. Lo comunica una nota del Masaf.
L'incontro, si legge, ha confermato "gli ottimi rapporti tra i Governi delle due azioni e la volontà condivisa di rafforzare ulteriormente la cooperazione attraverso l’insediamento di un tavolo tecnico. Durante il bilaterale, sono state identificate diverse aree di collaborazione, in particolare nella gestione delle risorse idriche. Il Ministro Lollobrigida ha rinnovato l’impegno - continua la nota - a favorire iniziative di cooperazione nel settore della formazione, promuovendo azioni che possano sostenere un modello di immigrazione legale. È stata poi rimarcata l’importanza del Piano Mattei come strumento di integrazione tra Europa, Africa e Mediterraneo, con un’attenzione particolare alla sicurezza alimentare come elemento cruciale per la prosperità delle comunità locali. Il Ministro El Bouari ha ringraziato il Governo italiano, riconoscendone il ruolo di punto di riferimento e apprezzandone l’impegno pragmatico e collaborativo, accettando inoltre l’invito del Ministro Lollobrigida per una prossima visita in Italia", conclude la nota del Masaf.
Economia
Fava (Inps): “Più occupazione per sistema...
Ai giovani: "'state lontani da quello nero, aprite subito un conto previdenziale"
"La formazione professionale è uno degli asset su cui costruire il futuro. Attraverso la formazione professionale, erogata nelle sedi regionali di competenza, i giovani impareranno nuove mansioni, nuovi mestieri e riusciranno così a inserirsi più rapidamente nel mercato del lavoro. L’aumento della base occupazionale è l’unica ricetta capace di invertire la tendenza attuale che oggi vede più pensionati che lavoratori. Solo in questo modo riusciremo ad arrivare a un sistema pensionistico sostenibile". Così il presidente Inps, Gabriele Fava, intervenendo durante la seconda giornata di lavori del 36esimo Seminario di formazione europea 'Formare al lavoro per trasformare la vita: il futuro adesso!'. L’incontro, organizzato a Palazzo Lombardia da Ciofs-Fp, il centro italiano opere femminili salesiane - formazione professionale, in collaborazione con Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociale e Fondimpresa, accende i riflettori sulla formazione al lavoro in tutti i suoi molteplici aspetti. Intervistato a margine del panel ‘Il contributo degli Enti storici della formazione professionale al benessere delle persone, dei territori, delle società’, il presidente Fava sottolinea: “Mi preme molto sollecitare i giovani affinché possano da subito pensare a costruire il loro salvadanaio previdenziale. A trent'anni dalla riforma Dini i giovani si troveranno con il sistema contributivo pieno, vuol dire che prima iniziano ad accumulare i contributi, miglior salvadanaio e quindi pensione si troveranno. Da questo punto di vista - fa sapere - partiremo con una campagna di educazione previdenziale che avrà come principale obiettivo quella di ingaggiare i giovani e di fargli maturare la consapevolezza di pianificare il loro futuro partendo dall'apertura del loro estratto conto previdenziale”, le parole del presidente Fava.
Rivolto ai giovani, Fava sottolinea: "È fondamentale parlare con i ragazzi e fargli maturare la consapevolezza di aprire l’estratto conto previdenziale e quindi stare lontano dal lavoro nero. Bisogna interloquire con i giovani e fargli capire qual è il loro salvadanaio futuro e qual è il percorso per costruirlo ed essere soddisfatti". "Bisogna far capire ai giovani che la formazione continua è fondamentale per costruire il percorso di vita professionale sul quale costruire anche quello personale”.
“Tra le iniziative volte ad aumentare la base occupazionale, mai come in questo momento storico la formazione professionale gioca un ruolo fondamentale, perché consente di favorire l’acquisizione di competenze a una platea di persone, prevalentemente giovani, che non accederebbe ad altri percorsi formativi. Un sistema, quello della formazione professionale, che ha rappresentato per quasi un secolo il fiore all’occhiello del nostro Paese e che deve tornare ad essere centrale nelle politiche attive”. Afferma Fava, che poi aggiunge: “Occorre assicurare opportunità di occupazione regolare, riducendone i tempi di transizione dal sistema di istruzione e formazione al lavoro con misure di politiche attive. La pensione di domani si costruisce con il lavoro di oggi. Per garantire un sistema previdenziale sostenibile, è essenziale agire sul lato delle entrate, utilizzando diverse leve che possano aumentare il numero di lavoratori occupati e migliorare la qualità dell'occupazione, con conseguenti effetti positivi sui salari”. L’obiettivo dell’Inps, ha concluso Fava, è quello di avvicinare chi è ai margini del sistema previdenziale, a cominciare dai giovani e dalle donne, nell’ottica del cosiddetto welfare generativo, partendo dall’attenzione all’estratto conto previdenziale.
Economia
Lavoro, Colla (Regione E.Romagna): “Consulenti...
"E' nota la mia stima per il lavoro che fanno i professionisti e i consulenti del lavoro sul terreno della sicurezza e della legalità. I consulenti del lavoro rappresentano la sussidiarietà di Stato, dobbiamo riscoprire questo tratto".
Lo ha detto Vincenzo Colla, assessore al Lavoro, Formazione e Sviluppo economico della Regione Emilia Romagna, intervenendo alla seconda giornata della Convention dei consulenti del lavoro a Bologna e annunciando l'avvio di un "bando per la formazione dei consulenti in ambito di digitalizzazione".
"Oggi dobbiamo capire -ha detto Colla- che siamo dentro a tre grandi crisi che dobbiamo affrontare: geopolitica, con le guerre che stanno bloccando gli investimenti, una crisi climatica e chi la rimuove fa un grande errore, e poi una crisi demografica molto forte, la natalità non è stata mai al centro dell'attività della politica".