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Energia, Innovation Norway: “Italia e Norvegia insieme su eolico offshore”

Così l'acting director di Innovation Norway Mauro Migliavacca a margine della firma, a Palermo, di due memorandum con Aero e Anev sull'eolico offshore

Energia, Innovation Norway:

"Con questi due protocolli d'intesa intendiamo creare una collaborazione più fattiva e concreta tra la Norvegia e tutto il mondo industriale italiano legato all'offshore wind. Aero e Anev coprono sostanzialmente tutto il mercato e quindi abbiamo deciso di proporre l'accordo a entrambe". Così l'acting director di Innovation Norway Mauro Migliavacca a margine della firma, a Palermo, di due memorandum con Aero e Anev sull'eolico offshore.

I due accordi - per Italian Norway si tratta del primo accordo di questo tipo fatto in Italia - sono stati siglati a margine della prima edizione dell'incontro 'Offshore Wind Revolution' promosso dall'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, in collaborazione con Magellan Circle e con la partnersgip di WindEurope, Anev e Aero, e con il patrocinio dell'ambasciata di Danimarca in Italia.

ATTENZIONE - Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.

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Spettacolo

Da Elodie ad Arisa gli endorsement politici delle star...

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Ma servono davvero? Il politologo Ilvo Diamanti all'Adnkronos: "Non spostano voti, rafforzano la convinzione di chi è già convinto"

Elodie - Fotogramma

Si stringono i tempi, la guerra all'ultimo voto per Donald Trump e Kamala Harris diventa sempre più una guerra anche all'ultimo fan. Sì, perché se è vero che la musica è arte, è anche vero che - almeno sulla carta - sposta le masse e può cambiare le sorti di un'elezione, specie se le star di cui si discute sono del calibro di quelle americane, da Springsteen a Taylor Swift passando per Beyoncé. Ma l'impegno in politica, bisogna dirlo, non è un'esclusiva americana. Anche in Italia molti vip da sempre decidono di esporsi o di schierarsi, complice l’agone politico italiano che, con le sue sorprese e i suoi cambi di scena, si presta ad un ‘florilegio’ di tifoserie. E allora vediamo, prendendola come un gioco, di analizzare le ‘tifoserie’ con alcuni dei più noti artisti della scena artistica del nostro Paese.

Gli 'sponsor' musicali

Partendo dalla musica, dove è noto che storicamente il coté cantautorale sia più vicino alle idee di sinistra. De Gregori, Venditti, Gino Paoli, Loredana Berté, Piero Pelù, Ligabue, Roberto Vecchioni, Fiorella Mannoia, J-Ax, Daniele Silvestri, solo per citarne alcuni. Per arrivare più vicino ai giorni nostri, non fanno mistero della loro posizione Elodie, che spesso ha criticato la premier Meloni, Giorgia, Ariete e La Rappresentante di Lista, che qualche tempo fa se l’era presa con Matteo Salvini per aver usato la sua ‘Ciao Ciao’. Ma anche la destra ha i suoi fan: se storicamente Lucio Battisti veniva ritenuto vicino alle idee di destra, nel panorama di oggi si va da Max Pezzali, che da adolescente era tesserato per il Fronte della Gioventù, a Povia, che proclama valori 'conservatori' più vicini alla destra (chi non ricorda 'Luca era gay?'). E ancora Al Bano, Rita Pavone, o Arisa che ha recentemente tessuto le lodi di Giorgia facendo infuriare una parte della sua fanbase. E vicini alla destra vengono ‘dati’ anche Il Volo. I Ricchi e Poveri si sono esibiti alla convention di Forza Italia, Enrico Ruggeri viene indicato come uno degli artisti più colti e raffinati della destra autorale.

Il cinema schierato

Anche in ambito cinematografico, sono tanti gli artisti che non si sottraggono al coraggio delle loro idee politiche. Da Alessandro Gassmann, da sempre vicinissimo alle idee sociali ed ecologiste tipiche della sinistra di un tempo, ma anche molto critico sul centrosinistra negli ultimi anni, a Sabrina Ferilli, fiera icona dei democratici. L’ascesa di Giorgia Meloni ha fatto poi ‘prendere coraggio' a molti artisti che non si erano mai dichiarati apertamente: ne è un esempio l’attore Giorgio Pasotti, che ha espresso il suo sostegno in chiaro alla premier.

Poi c’è anche chi esprime le proprie idee sfuggendo però, o tentando di farlo, alle etichette: è il caso di Ghali, Mamhood, Carl Brave e altri, che pur vicini alle idee dei democratici, si erano rifiutati qualche anno fa di cantare alla chiusura della campagna elettorale del Pd per evitare strumentalizzazioni.

Quanto 'spostano' gli endorsement?

Ma la domanda cruciale è: serve davvero avere il supporto dei vip? Tutti ricordano, per fare un esempio oltreoceano, l'esposizione di Bruce Springsteen a favore di Hillary Clinton, quando -alle elezioni del 2016- la leggenda del rock fece un discorso a favore della moglie di Bill Clinton e suonò tre brani, 'Thunder Road', 'Long Walk Home' e 'Dancing in the dark', durante la convention della candidata dem. Peccato però che Hillary perse contro Trump, smentendo i pronostici della vigilia. "Questi endorsement in realtà normalmente non spostano i voti -dice all'Adnkronos il sociologo e politologo Ilvo Diamanti- perché sono espressi da figure che hanno già una loro collocazione, una loro posizione. Gli endorsement dunque possono solo rafforzare la convinzione di chi è già convinto".

ATTENZIONE - Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
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Lavoro

Assilea, Mescieri: “Leasing scelta strategica del...

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Concluso il Salone del leasing

Assilea, Mescieri:

Si è concluso ieri a Milano, presso il Magna Pars Event Space di via Tortona 15, Lease 2024 il Salone del leasing organizzato da Assilea - Associazione italiana leasing. La due giorni di lavori prevedeva 12 tavole rotonde, 23 relatori e relatrici e un programma suddiviso in tre sessioni: L’Europa e l’Italia; alla vigilia di nuove regolamentazioni; il futuro del leasing. In apertura le considerazioni di Antonio Patuelli, Presidente Abi, e Marco Fortis, Vice Presidente e direttore di Fondazione Edison sui trend che contribuiscono a creare il quadro di riferimento per l’attività economica per le imprese italiane. Quindi i focus sulle prospettive per l’economia italiana e le imprese, il futuro del leasing in Europa, le aspettative sui cambiamenti previsti dalla revisione dei criteri di Basilea3, la riforma fiscale, la sostenibilità nel settore finanziario, l’impatto della rivoluzione automotive.

La seconda e conclusiva giornata odierna è stata aperta dal contributo di Giulio Tremonti, Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari alla Camera dei Deputati, per poi approfondire i problemi economici e monetari, le sfide e le opportunità per le imprese del leasing, le trasformazioni indotte dall’intelligenza artificiale, il ruolo di Leaseurope e la conclusione dei lavori del Presidente di Assilea, Carlo Mescieri.

Per spingere l’economia reale, ha esordito il Sen. Tremonti” a mio avviso occorre detassare gli investimenti che sono il motore principale della crescita. Prima viene la politica, poi l’economia, quindi possono arrivare i tecnici. Nel ‘500 l’Europa ha affrontato quattro eventi straordinari: la scoperta dell’America, l’introduzione della stampa, la prima grande crisi finanziaria globale (della Spagna), l’invasione musulmana da est. Oggi, specularmente, abbiamo l’ingresso della Cina sui mercati mondiali, la rivoluzione digitale, le crisi finanziarie, l’attacco militare da est. Ma l’Occidente rimane un baluardo” - ha concluso - “perché nel mondo conta ancora la libertà e perché la scienza si sviluppa nella libertà. La Cina ha molta tecnica, ma non ha la scienza e la riprova l’abbiamo avuta con i vaccini".

Su come affrontare le sfide è poi intervenuto, tra gli altri, Pietro Lanza, Director Sales Technology Ibm Italia. “L’86% delle organizzazioni bancarie è in produzione o s sta preparando a lanciare casi d’uso di intelligenza artificiale generativa. Tuttavia solo l’8% ha un approccio sistemico”, ha dichiarato descrivendo lo stato dell’arte. “Gli ambiti di applicazione sono per il 32% l’area Risk & compliance, per monitoraggio transazioni, modellazione del rischio, reporting di conformità, sicurezza, per l 26% per il client engagement, il 24% per It development volto alla modernizzazione del core banking, test e scoperta di bug, e per il 18% per assistenza ai servizi di reclutamento Hr e marketing”.

Le nuove tecnologie, sottolinea Mescieri, "aiuteranno ulteriormente il leasing a essere trattato come uno strumento finanziario specifico che, per le sue caratteristiche strutturali (la proprietà legale dei beni combinata con una legge che garantisce un’azione più veloce di rivendita dei beni nelle patologie) e le minori perdite rispetto ai tradizionali prestiti bancari deve avere un assorbimento di capitale inferiore e quindi minori costi rispetto ai prestiti bancari. La missione di Assilea e del Salone del leasing 2024 è far comprendere come lo strumento del leasing sia una scelta strategica del Paese per supportare le Pmi. In questo senso siamo preoccupati per la ‘falsa partenza’ di Transizione 5.0 di cui vanno comprese le ragioni e adottati gli opportuni correttivi”.

"La necessità del completamento dell’unione bancaria - sottolinea Patuelli - ha trovato il principale ostacolo nella realizzazione del cosiddetto terzo pilastro, cioè la garanzia unica europea per tutti i titolari di contri correnti fino a una certa cifra. I Paesi del Nord Europa sono sospettosi verso quelli del Sud. Non potendo proseguire dunque in questa direzione dobbiamo almeno avere un Codice unico di diritto bancario, finanziario e penale dell’economia per l’Europa dell’Euro. Il settore bancario è fin troppo regolato, ma ci sono attività sostanzialmente bancarie esercitate senza avere la licenza bancaria e i relativi controlli. A eguali attività economica deve corrispondere eguale vigilanza”.

La Germania, aggiunge Fortis, "è da cinque anni in stagnazione, L’olanda ha i porti fermi, la Svezia è ferma, come la Francia che ha un debito enorme in mano agli stranieri. Se uno leggesse accuratamente i rapporti sull’Italia di Standard & Poor e Fitch Ratings vedrebbe numeri positivi, molto migliori di quelli che riportano nostri molti media ripetendo un mantra negativo. Ma i loro rating non cambiano e non è accettabile essere valutati a livello di Cipro. A questo si aggiunge il dilettantismo giornalistico italiano. La realtà è che il rapporto debito/Pil non è un indicatore esaustivo: è fatto da una parte interna e una esterna e l’Italia ne ha meno di un terzo in mani estere stabilmente dal 2009, facendovi fronte con la terza ricchezza finanziaria netta privata d’Europa. Per fare un confronto, i francesi hanno 1.600 miliardi di euro di debiti collocati all’estero”.

"La reattività del tessuto produttivo italiano - sottolinea Massimino - dipende dalla loro dimensione ridotta, che favorisce la flessibilità e l’immediatezza nella realizzazione delle strategie, e dal loro radicamento sul territorio, che favorisce la nascita dei distretti e delle filiere produttive. Oltra al tema dell’accesso al credito, è vitale ridurre il costo dell’energia per le Pmi e gli artigiani".

Il tema della riduzione delle emissioni auto, aggiunge Pellegrini, "impatta notevolmente anche sulle imprese. Il decisore europeo lo ha affrontato non in una logica di valutazione complessiva del ciclo di vita, ma misurando la performance al tubo di scappamento. Mario Draghi nel suo recente paper ha ricordato che forse la norma che mette al bando l’endotermico è stata scritta male. In realtà è stata scritta ‘benissimo’, nel senso voluto di non dare altra alternativa all’elettrico, regalando questo mercato alla Cina. Non ci deve essere un cambiamento negli obiettivi, ma ci dovrà una rivisitazione delle metodologie”.

I dati del Centro Studi e Statistiche Assilea relativi al periodo gennaio-settembre 2024 indicano una riduzione della propensione agli investimenti delle imprese italiane. I dati dell’Associazione fotografano, infatti, un rallentamento dello stipulato leasing che nonostante la ripresa registrata negli ultimi mesi, risulta in flessione del -4,8% in valore e del -7,0% in numero dei contratti nel periodo. 526.493 i nuovi contratti leasing, per un valore di oltre 24,0 mld di euro.

Nei primi 9 mesi del 2024 tiene sostanzialmente l’Auto (- 0,6%, autovetture, veicoli commerciali e mezzi industriali), che arriva a rappresentare il 64,2% dello stipulato totale. Ottime performance su autovetture (+8,4%) e veicoli commerciali in leasing (+21,4%), mentre il noleggio a lungo termine di autovetture accusa flessione del 14,0% nei primi nove mesi dell’anno.

Il leasing Strumentale registra un -15,6% sui valori complessivi del periodo esaminato, a causa del persistere delle politiche monetarie restrittive e del ritardo con cui si stanno manifestando i provvedimenti della Transizione 5.0 che sta causando un differimento delle decisioni di investimento delle imprese. Positivo il comparto del leasing Immobiliare (+5,8%), trainato dal segmento “costruito”, in particolare nella classe di importo tra 0,5 e 2,5 milioni (+10,8%) e un lusinghiero +79,7% in quella oltre i 2,5 milioni di euro.

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Pantera, nuove disponibilità parterre per data Bologna

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Il concerto si terrà il 12 febbraio 2025 alla Unipol Arena

Pantera, nuove disponibilità parterre per data Bologna

In seguito alla grande richiesta di posti in piedi da parte dei fan, sono disponibili nuovi biglietti per il settore in 'Parterre in piedi Cat.2' del concerto dei Pantera, in calendario alla Unipol Arena di Bologna il 12 febbraio 2025. Chi avesse già acquistato in precedenza il biglietto del settore parterre, potrà accedere al settore 'Parterre in piedi' posizionato in prossimità del palco. Prima dei Pantera sul palco saliranno i Power Trip e King Parrot. Biglietti disponibili su MC2Live.it e Vivaticket.com.

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