Rekeep entra nel facility management digitale per il settore privato
Attraverso la controllata H2H Facility Solutions
Il Gruppo Rekeep, principale player italiano attivo nell’integrated facility management, entra nel settore del facility management digitale per il settore privato attraverso la controllata H2H Facility Solutions, specializzata nella gestione di servizi per reti di immobili in particolare nei settori retail, gdo, bancario e logistica, che lancia le nuove società H2H Digital Solutions e H2H Document Solutions. H2H Facility Solutions, controllata al 100% da Rekeep S.p.A. e guidata dall’Amministratore Delegato Stefano Donati, con le due nuove società H2H Digital Solutions e H2H Document Solutions si pone l’obiettivo di integrare ed innovare il proprio portafoglio di servizi per fornire ad imprese e strutture sanitarie un’offerta a 360 gradi che affianchi, alle tradizionali attività manutentive e di igiene ambientale, soluzioni per la transizione digitale, i contact e customer services e la gestione documentale.
H2H Facility Solutions controllerà le seguenti società operative: H2H Digital Solutions S.r.l., nata dall’esperienza di Rekeep Digital, specializzata nel facility management digitale ovvero nell’erogazione di servizi tecnologici, sia di consulenza, sia applicativi che infrastrutturali per la transizione digitale di imprese e strutture sanitarie; H2H Document Solutions S.r.l., nata dall’esperienza della società Telepost, già parte del Gruppo Rekeep, specializzata nella gestione documentale avanzata tramite il coordinamento dei processi complessi di back-office, la gestione documentale, la gestione dei servizi di mailing e di archiviazione digitale; H2H Cleaning S.r.l., specializzata nei servizi di igiene ambientale e nei servizi alla persona quali reception, portierato, facchinaggio ed handling nell’ambito della Grande distribuzione organizzata.
H2H Digital Solutions, in particolare, sarà guidata dall’Amministratore Delegato Francesco Magro e offrirà: servizi informatici avanzati per supportare la trasformazione digitale delle aziende, inclusa l'integrazione di applicativi e sistemi gestionali, la digitalizzazione dei processi operativi “core” e l’offerta di un ecosistema di soluzioni digitali innovative; servizi e soluzioni specifiche per la sanità privata, in un contesto caratterizzato da esigenze crescenti di efficientamento, nell’ambito del quale la nuova Società metterà a disposizione la propria conoscenza dei processi per accompagnare cliniche e strutture sanitarie nel percorso di digitalizzazione grazie all'integrazione di applicativi, come la cartella clinica elettronica e moduli applicativi verticali specifici; soluzioni di supporto avanzato, ovvero la gestione di service center operativi, centri unici di prenotazione, call center, customer service e customer support center.
H2H Document Solutions, completerà l’offerta di H2H Facility Solutions, fornendo servizi di gestione dei flussi postali interni ad imprese di grandi dimensioni, servizi di archiviazione e gestione documentale, gestione delle caselle di posta elettronica certificata e servizi connessi alla dematerializzazione documentale in genere. L’ampliamento delle attività offerte da H2H Digital Solutions si inserisce in un percorso di ridefinizione dell’organizzazione del Gruppo Rekeep e di potenziamento della propria offerta di servizi, in particolare digitali, dedicati al settore privato: dalle infrastrutture IT, ai servizi di customer care, alla gestione documentale, sempre più strategici per supportare il core business di player privati, enti pubblici e sanitari.
H2H Facility Solutions, grazie all’ampliamento della propria offerta, costituirà il primo operatore italiano in grado di fornire al settore privato, con personale diretto, l’insieme più completo di servizi di supporto al core business, ovvero servizi tecnico-manutentivi (hard facility management), cleaning e servizi alla persona (soft facility management) e, appunto, servizi di facility management digitale. H2H Facility Solutions può contare attualmente su un organico di circa 3.000 persone e sedi e presidi operativi in tutta Italia.
"In un contesto in cui la digitalizzazione risulta sempre più strategica per l’organizzazione e la competitività delle imprese abbiamo ritenuto che la nostra offerta di servizi dovesse abbracciare anche questo ambito", spiega Stefano Donati, Amministratore Delegato di H2H Facility Solutions."Lo faremo con lo stesso approccio ‘Human to Human’ che portiamo avanti per i servizi più tradizionali: prendendoci cura non tanto e non solo di infrastrutture hardware o di soluzioni software ma, prima di tutto, del benessere delle persone, rendendo loro più facile, organico ed efficace il percorso sulla via della transizione digitale. Con questa nuova struttura organizzativa mettiamo, dunque, a disposizione di nostri clienti privati un’offerta di servizi a 360 gradi che consentirà loro di poter contare su un unico interlocutore, proattivo e professionale, per una pluralità sempre più ampia di servizi e attività".
Economia
Ambiente, Balzan (Arb Sb): “Il 64% delle persone...
"Vale 2,61 mld di euro nel 2024 e ne varrà 8,73 nel 2031"
“Il 64% delle persone sta cercando esperienze di turismo sostenibile, è disposto anche a pagare cifre superiori proprio per contribuire al mantenimento di questi luoghi - continua Balzan - proprio una ricerca recente parla del 234% di crescita del turismo sostenibile entro il 2031, un 18% di crescita annua. Stiamo parlando di 2,61 miliardi di dollari come valore nel 2024 e, nel 2031, di 8,73 miliardi di dollari. Il trend della sostenibilità nel mondo del turismo che prevede una pianificazione attenta e accurata porta anche a dei valori economici dove penso che l'Italia possa dire la sua”. Lo ha detto Ada Rosa Balzan, Founder e presidente di Arb Sb, in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma. “Il turismo sostenibile - spiega Balzan - è quello che presidia il capitale principale quindi il territorio, l'unicità di quel territorio, andando a calcolare i flussi, andando la pressione che non è il numero di presenze: non è un concetto di quantità ma di qualità. Si tratta di un turista rispettoso, un turista che si integra, vuole vivere un'esperienza quasi come cittadino di quel luogo e quindi non è un visitatore mordi e fuggi, ha una sensibilità differente”.
Nel contesto della sostenibilità “il primo step è capire, dare il giusto contesto, che non è solo ambientale - precisa l’esperta - La percezione spesso, soprattutto italiana, è che l'80% abbia un peso ambientale. Sasb, che è il riferimento mondiale dell'analisi dei rischi finanziari, su 26 tematiche, solo 6 sono ambientali e 20 sono sociali e 10 di governance. Quindi il primo step è capire, dare il giusto contesto alla sostenibilità per poi costruire un percorso concreto e una comunicazione adeguata”.
Sul green washing “abbiamo visto dei casi abbastanza importanti anche sulla parte sociale. Quando, nel 2021 la Commissione europea ha chiesto di fare una valutazione sulla comunicazione delle principali aziende sui siti internet - spiega Balzan - emergeva che il 59% dei messaggi sulla sostenibilità erano molto vaghi, molto generici, addirittura il 42% ingannevoli. Vediamo una grande produzione normativa sui green claims. È un obbligo, ma anche un’opportunità di mercato perché comunque tante realtà dentro la catena di fornitura vengono sollecitate, per rimanere nella catena di fornitura, di allinearsi a questi principi”. Questo vale anche in prospettiva. “I giovani non sono solo nativi digitali ma sono anche nativi sostenibili, sono molto attenti a queste tematiche. La generazione Z, che ha il 40% del potere d'acquisto mondiale, verifica quando gli viene fatta una promessa, soprattutto su tutto quello che è una catena di presidio delle persone e - conclude - del valore sociale”.
Economia
Audi, chiude la fabbrica del Suv elettrico a Bruxelles
L'impianto impiega 3mila persone. La casa automobilistica: "Non sono previsti licenziamenti fino a fine anno"
Lo stabilimento Audi di Bruxelles verrà chiuso alla fine di febbraio. Lo ha comunicato oggi la casa automobilistica tedesca ai sindacati, aggiungendo che i licenziamenti non sono previsti fino alla fine dell'anno. L'impianto impiega circa 3.000 persone e produce un solo modello Audi, il Suv elettrico Q8 e-tron. Audi sta valutando da tempo la chiusura dello stabilimento di Bruxelles e da mesi si consulta con i comitati aziendali e i sindacati, come previsto dalla legge in Belgio. La direzione aziendale prevede di completare questo processo di informazione e consultazione nelle prossime due settimane.
Le vendite del Suv e-tron Q8 sono in calo e i dirigenti Audi hanno affermato che la fabbrica ha costi logistici molto elevati perché nelle vicinanze si trovano pochi fornitori. Secondo Audi, la posizione della fabbrica tra una zona residenziale, la ferrovia e l'autostrada ne rende difficile l'espansione. La società madre di Audi, il gruppo Volkswagen, sta affrontando una profonda crisi del marchio di punta Volkswagen e ha rifiutato la possibilità di avviare la produzione di un nuovo modello di veicolo a Bruxelles.
Secondo Audi sono ancora in corso trattative con un potenziale investitore. L'azienda aveva già parlato con più di 20 potenziali investitori dell'industria automobilistica, senza alcuna prospettiva di un progetto fattibile per il sito e per i dipendenti che vi lavorano.
Economia
Itinerari Previdenziali, in 2023 +6,3% Irpef ma 45%...
Salgono sia i contribuenti con redditi compresi tra i 20 e i 29mila euro sia quelli con redditi medio-alti dai 29mila euro in su, diminuiscono i dichiaranti fino a 20mila euro
Il totale dei redditi prodotti nel 2022 e dichiarati nel 2023 ai fini Irpef è ammontato a 970 miliardi, per un gettito Irpef generato - al netto di Tir (Trattamento integrativo sui redditi da lavoro dipendente e assimilati) e detrazioni - di 189,31 miliardi (di cui 169,59 miliardi, l’89,59%, di Irpef ordinaria): valore in aumento del 6,3% rispetto allo scorso anno ma inferiore alla crescita del Pil nominale (+7,7%). Crescono sia i dichiaranti (42.026.960, numero addirittura superiore a quello record del 2008) sia i contribuenti/versanti, vale a dire coloro che versano almeno 1 euro di Irpef, che toccano quota 32.373.363. Mentre salgono sia i contribuenti con redditi compresi tra i 20 e i 29mila euro (9,5 milioni) sia quelli con redditi medio-alti dai 29mila euro in su, diminuiscono i dichiaranti per tutte le fasce di reddito fino a 20mila euro, che calano da 23,133 a 22,356 milioni.
E' quanto emerge dal XI Osservatorio sulle entrate fiscali e sul finanziamento del welfare a cura del centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali, presentato oggi alla Camera dei Deputati in occasione del convegno 'Le dichiarazioni dei redditi 2022: l’analisi Irpef e delle altre imposte dirette e indirette per importi, tipologia dei contribuenti e territori negli ultimi 15 anni Il difficile finanziamento del welfare italiano', e promosso da Cida in collaborazione con il centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali.
Sicuramente condizionato dalla ripresa Covid-19, quello che evidenzia l’ultimo Osservatorio di Itinerari Previdenziali, sembrerebbe un quadro in apparenza positivo se non fosse che, dati alla mano, resta sostanzialmente invariata la quota di contribuenti che effettivamente sostiene il Paese con tasse e contributi, e di contro troppo alta quella di cittadini totalmente o parzialmente a carico della collettività: malgrado il miglioramento PIL e occupazione, il 45,16% degli italiani non ha redditi e di conseguenza vive a carico di qualcuno.
Su 42 milioni di dichiaranti, poi, il 75,57% dell’intera Irpef è pagato da circa 10 milioni di milioni di contribuenti, mentre i restanti 32 ne pagano solo il 24,43%. Come garantire innanzitutto la sostenibilità innanzitutto del nostro sistema di protezione sociale ma, più in generale, produttività e sviluppo del Paese se il grosso del carico fiscale grava su una ristretta minoranza? Questa la domanda che ha animato questo pomeriggio presso la nuova Aula dei Gruppo Parlamentari il convegno “Il difficile finanziamento del welfare italiano”, nel corso del quale sono stati presentati a politica e media i risultati dell’indagine annuale realizzata dal Centro Studi e Ricerche presieduto dal Prof. Brambilla.
Realizzato in collaborazione con Cida, anche quest’anno tra i sostenitori della ricerca, l’osservatorio realizza un'analisi delle dichiarazioni individuali dei redditi Irpef e delle altre principali imposte dirette e indirette (tra cui Irap, Ires, Isost e gettito Iva), con l’obiettivo di ottenere indicatori utili a comprendere l’effettiva situazione socio-economica del Paese e a verificare la tenuta del suo sistema di protezione sociale.