Grande successo alla Union Chapel di Londra per 'Calibro 35 plays Morricone - Audiovisual Concert', l’evento di musica ed immagini basate sulle più celebri colonne sonore di Ennio Morricone prodotto dall’Istituto Italiano di Cultura
Grande successo alla Union Chapel di Londra per “Calibro 35 plays Morricone - Audiovisual Concert”, l’evento di musica ed immagini basate sulle più celebri colonne sonore di Ennio Morricone prodotto dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra. Lo spettacolo è stato realizzato in prima assoluta dalla band italiana - che a Morricone si ispira da 17 anni - con i video originali di Studio Cliché. Immagini artistiche proiettate su un videowall hanno accompagnato un percorso tra le più celebri colonne sonore scritte dal compositore romano per il western italiano i polizieschi più noti degli Anni Settanta ed Ottanta.
La cornice di questa straordinaria esibizione è stata il London Roots Festival, tra le occasioni musicali più interessanti nella capitale britannica. Dal poliziesco al western di Sergio Leone, fino all’horror in bianco nero, il pubblico londinese si è fatto trasportare dalle melodie di Morricone, autore in settant'anni di carriera di 500 colonne sonore e vincitore di due Oscar (uno alla carriera e l'altro per 'The Hateful Eight' di Quentin Tarantino nel 2016), rispondendo con standing ovation alla musica eseguita in una enorme chiesa neogotica sconsacrata di Islington, uno dei quartieri più trendy della capitale britannica.
“Le melodie senza tempo di Ennio Morricone sono storia della musica e del cinema italiano. Per questo siamo stati felicissimi del grande riscontro di pubblico che questo concerto dei Calibro 35 ha ottenuto a Londra, dove l’opera di questo straordinario compositore è conosciutissima e molto apprezzata”, ha detto il direttore dell’Istituto italiano di Cultura di Londra presentando l’evento, cui ha partecipato il vice ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Riccardo Smimmo.
Spettacolo
Lucca Comics, Paperino festeggia 90 anni: in Italia il...
Alex Bertani, direttore di 'Topolino', racconta all'Adnkronos un personaggio iconico e sempre amato che diverte e dà speranza
Nel 2024 Paperino festeggia un compleanno importante e dove celebrarlo al meglio se non a Lucca Comics? Il festival del fumetto e dell'animazione, che inizia oggi 30 ottobre e prosegue fino a domenica 3 novembre, dà ampio spazio al papero più noto al mondo con eventi, tributi, incontri e titoli da collezione. "Paperino è il personaggio Disney più amato di tutti in Italia, quello con cui le persone più si identificano", ha detto all'Adnkronos Alex Bertani, direttore di 'Topolino'.
Comparso per la prima volta nel cortometraggio 'La gallinella saggia' del 1934, Paperino ha ufficialmente compiuto 90 anni lo scorso giugno. I festeggiamenti in casa Panini Comics, editore di 'Topolino' e degli altri fumetti Disney, sono iniziati in primavera: dalla statuina di Paperino allegata a 'Topolino' e andata a ruba in poche ore fino alle nuove storie, i restauri e le edizioni da collezione.
Gli eventi a Lucca Comics dedicati a Paperino
A Lucca Comics si parte da oggi con una vera e propria festa di compleanno che si tiene all'Auditorium di San Romano, Paperino 90 Party, dedicato alle scuole con quiz, regali e tante sorprese. Il 2 novembre invece, presso il Bar Foodmetti (Teatro Foodmetti), il direttore di 'Topolino' e lo chef di pasticceria Damiano Carrara sforneranno le frittelle più iconiche di Paperino in 'Cooking show: pancake e risate'.
Poi ci sono ovviamente le proposte celebrative di Panini Comics pensate per i fan che vogliono omaggiare Donald Duck: un album di figurine che viene presentato in anteprima al festival e che nei prossimi giorni arriverà nelle edicole; la versione da collezione Super Deluxe, numerata e a tiratura limitata, di 'Paperino e il ventino fatale', una delle storie più iconiche di Carl Barks che per l'occasione è stata restaurata con una colorazione tutta nuova; 'Paperino postcard collection', un volume formato orizzontale che raccoglie 16 iconiche cover di Topolino, e non solo, con protagonista Paperino, tutte in versione cartolina. E ancora la raccolta 'Che aria tira… Paperino' di Silvia Ziche e 'Paperino e la banda del lupo', di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio, che raccoglie tre storie con grafica e colori ispirati agli anni Trenta, in cui - proprio come avveniva spesso in passato - Paperino è affiancato da Topolino e Pippo.
Paperino e l'Italia
Non stupisce la grande attenzione per i 90 anni di Paperino, dal momento che questo personaggio ha da sempre un fortissimo legale con l'Italia. "Nonostante sia stato Carl Barks a dare il 'la' in America e a delineare i suoi connotati, è stata l'Italia dal dopoguerra in poi a far evolvere Paperino, a dargli profondità", ha dichiarato Alex Bertani all'Adnkronos. "Tant’è che oggi - continua - più del 70% di quello che si pubblica nel mondo riguardo Paperino viene prodotto su 'Topolino': la vera reference a livello internazionale è in l'Italia".
Proprio sulle pagine del settimanale, diretto da Bertani, sono nati nuovi personaggi legati a Paperino, oggi noti in tutto il mondo. "L'esempio più noto - dice - risale al 1969 quando su 'Topolino' Paperino divenne Paperinik, alter ego che ha dato un nuovo spessore alla figura di Paperino e che ora è fondamentale nella sua narrazione in tutto il mondo".
Quando esordì negli anni '30 e poi quando esplose il suo successo negli anni '40, Paperino colpì gli spettatori perché apparse imperfetto proprio come loro. Paperino è impacciato, irascibile, goffo ed è sicuramente anche grazie al lavoro degli autori di 'Topolino', che hanno mantenuto il personaggio sempre moderno, se queste caratteristiche sono rimaste attuali. "Sicuramente rispetto al passato - spiega Bertani all'Adnkronos - Paperino è un personaggio molto più consapevole della società in cui vive. Nelle storie degli anni '40 e '50 tutti personaggi erano più ingenui, perché così era la società allora: il mondo è cambiato e così hanno fatto i personaggi Disney. Paperino in particolare resta un personaggio tanto amato, in cui è facile rivedersi". "Il gusto del lettore - ha continuato Bertani - è cambiato, ora anche le esigenze di storytelling sono più forti. Ecco perché anche a Lucca portiamo, accanto alle storie più leggere, anche molto mistery, thriller, gialli e avventure, come dimostrano le storie sul nuovo numero di 'Topolino', '550 piedi' e 'Zio Paperino e l'opera inattesa', scritta per omaggiare Giacomo Puccini in occasione dei 100 anni dalla sua scomparsa".
Gli autori hanno un occhio attento al presente e si assicurano sempre che Paperino resti al passo con i tempi: ecco perché, ad esempio, negli ultimi tempi il personaggio si è trovato a lavorare in un call center e come rider. "Negli anni '60 e '70 - porta un altro esempio Bertani - Paperino era uno zio despota con Qui, Quo e Qua, che percepiva come monelli, li inseguiva e li puniva. Oggi il loro rapporto è più maturo e i nipotini si fidano e si confidano con lui".
Paperino, specchio della società
"Paperino - ci tiene a sottolineare Bertani all'Adnkronos - non è però quel personaggio sfortunato che spesso viene descritto. Al contrario, è estremamente vincente: ha una fidanzata che gli vuole molto bene, uno zio straricco che gli ha permesso di girare il mondo, tre nipotini che lo adorano. Ci identifichiamo con lui perché è un personaggio molto positivo che inciampa sempre ma non smette mai di provare a rialzarsi. Con lui è facile ricordarsi di avere speranza". (di Corinna Spirito)
Spettacolo
Johnny Depp, ritorno a Hollywood in grande stile insieme a...
Dopo le vicende giudiziarie, l'attore statunitense sarà diretto da Marc Webb nel thriller 'Day Drinker'
Finalmente Johnny Depp torna a recitare in un film di Hollywood e il ritorno è al fianco di un'attrice con cui ha condiviso già altre tre volte lo schermo. La star, reduce della Festa del cinema di Roma, reciterà al fianco di Penélope Cruz in 'Day Drinker', thriller d'azione che Marc Webb, regista di 'Amazing Spider-Man', dirigerà per Lionsgate: il film segna la quarta volta che Depp e Cruz lavorano insieme, dopo 'Blow', 'Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare' e 'Assassinio sull'Orient Express'.
'Day Drinker', spiega "The Hollywood Reporter" che ha anticipato la notizia, segna il tentativo di Depp di tornare a Hollywood dopo le numerose controversie sorte in seguito al suo divorzio dall'attrice Amber Heard. Negli ultimi tempi l'attore ha recitato nel dramma d'epoca francese 'Jeanne du Barry' e ha diretto l'indie 'Modi - Tre giorni sulle ali della follia' con Riccardo Scamarcio, appena presentato alla kermessa romana, realizzati entrambi con finanziatori europei.
In 'Day Drinker' un barista di una nave da crociera incontra un misterioso bevitore giornaliero, solo che entrambi si ritrovano invischiati in un gorgo criminale e collegati in modi inaspettati. "Day Drinker combina un'idea altamente commerciale con colpi di scena e svolte selvagge, il tutto ambientato in un mondo incredibile, e non c'è regista migliore di Marc Webb o due attori più adatti di Johnny Depp e Penélope Cruz per dare vita a quel mondo", ha dichiarato Adam Fogelson, presidente del Lionsgate Motion Picture Group, in un comunicato. Il film è attualmente in fase di post-produzione.
Spettacolo
Treccani celebra Puccini, il compositore più acclamato del...
A 100 anni dalla morte, il Dizionario Biografico Treccani lo consacra come il precursore di opere moderne che vanno oltre il belcanto italiano
Giacomo Puccini, di cui ricorre il centenario dalla morte (Bruxelles, 29 novembre 1924), viene celebrato anche dal Dizionario Biografico degli Italiani Treccani come "il massimo compositore italiano del primo Novecento", dopo la scomparsa di Giuseppe Verdi, e uno dei più eseguiti al mondo.
Nato a Lucca il 22 dicembre 1858, figlio d'arte, aveva abbandonato la carriera di provincia per completare la formazione di musicista in un conservatorio importante come quello di Milano. Una scelta felice che gli permise di imparare, da spettatore, cos'è un melodramma, per raggiungere il suo vero scopo: "scrivere opere moderne, di preferenza nella scia di Richard Wagner, non del belcanto italiano o di Giuseppe Verdi", come ricorda Dieter Schickling nella voce scritta per la Treccani.
A un concorso per atto unico bandito dall'editore Edoardo Sonzogno, Puccini partecipò con l'opera-ballo Le Willis (Le Villi) senza ottenere neanche una menzione d’onore; messa in scena il 31 maggio 1884 al teatro Dal Verme di Milano con tre repliche venne applaudita dal pubblico ed elogiata dalla critica e l’editore Giulio Ricordi ne acquistò i diritti. Puccini era così entrato nel novero dei musicisti potenziali successori di Verdi. L'opera successiva, Edgar, non ebbe lo stesso successo, ritirata dopo tre sole recite e rimasta fino ad oggi la meno conosciuta ed eseguita: "l'unico autentico flop dell'intera carriera di Puccini", sentenzia Riccardo Pecci nel volume "Musica" del "Contributo italiano alla storia del pensiero" diretto da Sandro Cappelletto, per il quale resta, comunque, uno dei compositori di teatro musicale più eseguiti al mondo.
Dopo cinque anni gettati al vento, Giulio Ricordi decise di continuare a credere in Puccini e gli commissionò un’altra opera. Tra i progetti considerati la Tosca e Sonia, da Delitto e Castigo di Fëdor Dostoevskij, ma nel 1889 la scelta cadde su Manon Lescaut dal romanzo settecentesco dell’Abbé Prevost: opera fortemente influenzata da una rinnovata e più intensa conoscenza del teatro di Wagner, presentata al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1893, con buon successo di pubblico e di critica ma senza essere ripresa da nessun altro teatro.
D'improvviso però Manon Lescaut divenne un successo commerciale: nel giro di un anno l’opera fu data non soltanto nei principali teatri italiani, ma anche a Buenos Aires, Rio de Janeiro, Amburgo, Budapest e Londra, dove George Bernard Shaw, in un’ampia recensione su The World, celebrò Puccini come la più grande promessa per il futuro dell’opera italiana. Fu poi la volta de La bohème, basata sulle Scènes de la vie de bohème di Henry Murger, che ebbe immediato successo di pubblico e nel giro di un anno venne ripresa nei maggiori teatri del Regno, ma anche a Manchester, Berlino, Vienna e Parigi. L'esito economico fece definitivamente di Puccini un uomo ricco, uno dei primi italiani a permettersi il lusso di un’automobile privata.
Seguirono Tosca, tratta dal dramma di Sardou, che trionfò immediatamente nei massimi teatri d’Italia, d’Europa e delle due Americhe e che lo consacrò appunto, dopo la morte di Verdi, come il compositore più acclamato d’Italia. Nel 1904 alla Scala venne rappresentata Madama Butterfly che alla prima si rivelò uno dei più famigerati ‘fiaschi’ teatrali, riscuotendo poi alla seconda première un successo travolgente che dura tuttora. Seguirono altre opere quali La fanciulla del West, La rondine, Il Trittico (Il tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi), ma gli ultimi anni di vita furono assorbiti dal lavoro per l’opera Turandot, progetto avviato nel marzo del 1920 e non ancora completato quando Puccini si mise in viaggio per Bruxelles, per farsi operare di un cancro alla laringe. Morì pochi giorni dopo l’operazione, il 29 novembre 1924, nell’Institut médico-chirurgical di Bruxelles ed è sepolto in una cappella interna della villa di Torre del Lago.
Per la Treccani Giacomo Puccini resta il compositore più popolare dei suoi giorni e, oggi, il massimo compositore italiano del primo Novecento, al quale il Teatro alla Scala renderà omaggio il prossimo 29 novembre con un concerto straordinario.