In classifica rossoneri settimi con 17 punti
Il Milan batte 1-0 il Monza nell'anticipo del sabato sera dell'undicesima giornata di Serie A, disputato all'U-Power Stadium della città brianzola. A decidere il match la rete di Reijnders al 43'. In classifica rossoneri settimi con 17 punti, mentre i biancorossi restano fermi a quota 8 in 17/a posizione insieme a Lecce e Venezia.
Il match
Il Milan si lascia alle spalle il ko casalingo con il Napoli e va a vincere in trasferta con il Monza grazie a un gol alla fine del primo tempo di Reijnders che sblocca una partita complicata per i rossoneri. Successo importante per i rossoneri che muovono la classifica portandosi al settimo posto con 17 punti con il match con il Bologna da recuperare. I brianzoli restano invece fermi a quota 8 in 17/a posizione insieme a Venezia e Lecce.
Al 3' il primo tentativo della partita di Chukwueze che parte largo da destra, si accentra e poi cerca il tiro rasoterra, controllato da Turati. Al 7' gol annullato ai padroni di casa. Bella azione del Monza che con una sponda aerea di Djuric manda al tiro Dany Mota, che trova una conclusione vincente di controbalzo con il sinistro. Gol annullato per un fallo precedente di Bondo su Theo. Al 13' iniziativa di Maldini che in mezzo a tre, al limite dell'area, prende un fallo e una punizione molto interessante. Si incarica lui stesso della battuta colpendo la barriera. Sulla respinta ci prova Kyriakopoulos: palla a lato.
Al 16' Maldini si divora il vantaggio, palla perfetta di Pedro Pereira messa al centro da destra, l'ex rossonero ha lo specchio spalancato ma manda fuori clamorosamente. Al 20' Pablo Marì sbaglia in fase di costruzione e il Milan arriva dalle parti di Turati aprendo bene per Okafor che sceglie la soluzione di piatto, cercando di piazzare la palla, ma la conclusione è troppo centrale. Al 23' nuova occasione Milan, sempre sul piede di Okafor. Stavolta l'attaccante calcia fuori ben servito da Theo Hernandez. Al 27' replica di Maldini con un destro dal limite dell'area sul quale Maignan si deve allungare per mettere in angolo.
Alla mezz'ora Monza a un passo dal vantaggio. Kyriakopoulos da sinistra mette in mezzo un pallone, Pedro Pereira si inserisce centralmente e di testa a botta sicura indirizza bene. Maignan con un riflesso felino salva la porta. Poco dopo azione strepitosa di Maldini che in area ha la freddezza necessaria per fintare il tiro e mettere a sedere il suo marcatore, per poi aggirarlo e calciare di destro in diagonale, colpendo il palo lontano. Tutto vanificato però da una posizione di fuorigioco precedente di Djuric, che lo aveva servito di sponda.
Al 37' Fofana in anticipo recupera un pallone sulla trequarti e cerca subito il tiro in porta. Una deviazione fa nascere una parabola a pallonetto insidiosa ma Turati non si fa sorprendere. Al 43' il Milan passa in vantaggio. Ripartenza veloce con cross da destra di Pulisic che trova Morata. Colpo di testa schermato da Izzo, ma sulla respinta si avventa Reijnders che sempre di testa mette in rete. In avvio di ripresa cartellino giallo per Morata per un fallo da dietro su Mota. Al 7' ammonito anche Djuric per fallo su Okafor.
Al 10' cartellino rosso per il vice di Fonseca, Tiago Leal, allontanato dal campo per le eccessive proteste. Poco prima l'allenatore rossonero aveva mandato a scaldarsi Leao, suscitando un'ovazione tra i tifosi del Milan. Al quarto d'ora Reijnders ci prova da fuori area colpendo bene un pallone che spioveva dalle sue parti. Turati respinge e poi evita il tap-in di Thiaw. Al 18' arriva il momento di Leao, il portoghese entra al posto di Okafor. Pochi secondi e Leao va già al tiro. Bella combinazione in area con Reijnders, che innesca con un grande tocco e dal quale riceve il passaggio di ritorno, la sua conclusione però non inquadra la porta.
Al 20' doppio cambio per Nesta. Fuori Mota e Pereira, entrano D'Ambrosio (alla trecentesima partita in Serie A) e Vignato. Al 23' discesa strepitosa a sinistra di Theo Hernandez innescato da Leao, con la sua velocità e un paio di cambi di direzione disorienta la difesa del Monza prima di provare la botta di sinistro, messa in angolo da Turati. Alla mezz'ora Kyriakopoulos da sinistra mette un cross tagliato verso il secondo palo dove D'Ambrosio è pronto a colpire. Theo Hernandez con una bella diagonale difensiva lo anticipa di un soffio mettendo in angolo.
Al 33' doppio cambio tra i padroni di casa con Maric e Caprari, al posto di Djuric e Carboni. Al 36' chance per i brianzoli: Caprari ruba palla a sinistra e arriva sul fondo per il cross, dall'altra parte Vignato cerca il gran gol al volo ma non centra la porta. Fonseca si copre e inserisce Loftus-Cheek per Chukwueze. Al 38' fallo tattico di Bondo che ferma Morata sulla trequarti prima che possa innescare Leao e l'arbitro Feliciani lo ammonisce.
Al 40' azione travolgente di Leao, salta tre avversari con un'accelerazione centrale poi sembra perdere la palla ma con un contrasto se la riprende e si lancia nel cuore dell'area. Solo davanti a Turati cerca lo scavino ma il portiere del Monza lo chiude. Al 42' finisce la partita di Bondo, entra Valoti, mentre nel Milan entrano Musah e Calabria per Pulisic e Terracciano. L'ultimo brivido del match arriva in pieno recupero con un tiro di Maldini da fuori area che termina alto sopra la traversa.
Sport
As Roma, Friedkin decidono di non decidere: Juric resta per...
Non si cambia almeno fino alla sosta, per la conferma servono i risultati
Una prima decisione è arrivata: non decidere, almeno per le prossime due partite. Dan e Ryan Friedkin hanno comunicato alla squadra, e fatto trapelare all'esterno di Trigoria, che Ivan Juric resta l'allenatore della Roma per la trasferta in Belgio con l'Union Saint Gilloise di giovedì e per il turno di campionato di domenica in casa con il Bologna. La prospettiva è quella di vivere alla giornata, con i risultati ad allungare o accorciare la permanenza dell'allenatore croato. I contatti avviati per individuare una soluzione alternativa restano in piedi e la possibilità di cambiare guida tecnica durante la sosta per le nazionali, subito dopo questi due appuntamenti ravvicinati, resta un'opzione.
La domanda che arriva subito dopo la notizia, e che tutti i tifosi della Roma si stanno ponendo, è soprattutto una: è una scelta convinta, perché si crede, come si fa dire a chi riporta indirettamente la voce della proprietà, che Juric sia l'allenatore giusto per poter arrivare alla svolta che serve, oppure è una decisione imposta dalla carenza di soluzioni o, peggio ancora, dalla difficoltà di pianificare un futuro che vada oltre la prospettiva immediata?
C'è un primo dato che sembra evidente. La sproporzione nell'approccio al problema, i risultati che mancano, adottato verso l'allenatore che i Friedkin avevano scelto per una programmazione triennale, Daniele De Rossi, esonerato dopo 4 partite (3 pareggi e una sconfitta) e verso Ivan Juric, allenatore scelto per arrivare fino a giugno, confermato dopo tre sconfitte (inclusa quella rovinosa di Firenze) un pareggio, e una sola vittoria nelle ultime 5 partite di campionato.
Non è solo un problema di trattamento diverso, che può essere dettato anche da ragioni extra campo, ma anche e soprattutto di classifica: la Roma è stata risucchiata ai margini della zona retrocessione, vanificando qualsiasi ambizione stagionale e correndo rischi inimmaginabili solo un mese e mezzo fa.
L'altro fattore da considerare è quello ambientale. Il rapporto rotto con la tifoseria dopo l'esonero di De Rossi è difficilmente recuperabile. Farlo senza dare una prospettiva che non sia credibile sembra ancora più difficile. (Di Fabio Insenga)
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L’Inter affronta l’Arsenal dopo 21 anni....
Dopo 21 anni, l’Inter ritrova l’Arsenal. Archiviate le prime tre giornate della fase campionato di Champions League, la squadra di Inzaghi arriva alla sfida di domani mercoledì 6 novembre a San Siro (calcio d’inizio alle 21) con 7 punti. Un bottino messo insieme grazie ai successi contro Stella Rossa (4-0) e Young Boys (0-1) e allo 0-0 contro il Manchester City. Anche gli inglesi hanno collezionato 7 punti nelle prime tre uscite europee, grazie alle vittorie contro Shakhtar (1-0) e Psg (2-0), e allo 0-0 al debutto contro l’Atalanta. Nell’ultimo weekend, l’Inter ha superato 1-0 il Venezia, i Gunners hanno perso con lo stesso risultato contro il Newcastle.
Sono soltanto due i precedenti tra l’Inter e i londinesi in gare ufficiali. Risalgono entrambi alla fase a gironi della vecchia Champions, stagione 2003-04. Allora, i nerazzurri vinsero 3-0 a Londra con gol di Cruz, Van der Meyde e Martins, perdendo 5-1 a San Siro (doppietta di Henry, altre reti di Ljungberg, Edu e Pires, momentaneo pari di Vieri). La curiosità è che gli inglesi non hanno segnato in nessuna delle ultime quattro trasferte italiane in Champions: l’ultimo marcatore in una sfida contro squadre di Serie A è stato Emmanuel Adebayor, nel 2-0 contro il Milan del marzo 2008.
L’arbitro sarà il romeno Istvan Kovacs, che ha già diretto i nerazzurri nel 2020 (ai gironi contro lo Shakhtar, 0-0) e pochi mesi fa, nell’andata degli ottavi di finale dell’ultima edizione di Champions contro l’Atletico Madrid. Quel giorno, vittoria per 1-0 degli uomini di Inzaghi. Per entrambe le squadre, un successo mercoledì sera sarebbe un’ipoteca sul passaggio del turno.
Sport
Juventus, obiettivo David: oggi avversario, domani colpo di...
Il centravanti del Lille, in campo contro i bianconeri, piace anche a Inter e Milan
Tra gli incroci che andranno in Juventus-Lille, partita valida per la quarta giornata di Champions League, ce n'è anche uno di mercato. Jonathan David stasera sarà l'osservato speciale, il pericolo numero uno, la prossima stagione invece potrebbe vestirsi di bianconero. Il centravanti canadese del Lille è infatti da tempo nel mirino di Giuntoli, che ha già avviato i contatti per provare ad acquistarlo la prossima estate, quando scadrà il suo contratto con il club francese.
Nonostante la volontà del Lille sia quella di rinnovare, David non ha ancora dato una risposta e sembra allettato dalle tante sirene che stanno suonando in tutta Europa e dalla Serie A in particolare, dove praticamente tutti i top club stanno monitorando la situazione per provare ad affondare il colpo.
Jonathan David e la Juventus: la situazione
La crescita di David negli ultimi anni è stata costante, e sta continuando anche in questa prima parte di stagione. Il canadese ha firmato finora sette gol in dieci partite di Ligue 1, e tre in altrettanti match di Champions, andando a segno sia con il Real Madrid, nella sorprendente vittoria del Lille alla seconda giornata, che nell'ultimo turno contro l'Atletico, battuto 3-1 al Wanda Metropolitano.
David è quello che si definisce un attaccante moderno, bravo sia in area di rigore che a legare il gioco con i compagni. Negli ultimi anni ha aumentato i suoi numeri sotto porta, arrivando a un gol segnato ogni 107 minuti, meglio di quanto fatto finora da Dusan Vlahovic, a segno ogni 144. L'intenzione della Juve, nella prossima sessione estiva di mercato, è regalare un altro attaccante di livello a Motta, uno che possa alternarsi con il serbo o sostituirlo in caso di addio. La convivenza tra i due, tatticamente, sembra complicata. Al momento il tecnico bianconero può contare sul solo Milik come alternativa a Vlahovic, ma i continui problemi fisici e l'età avanzata del polacco, che il prossimo febbraio compirà 31 anni, rendono necessario un investimento di peso in avanti.
I contatti tra Giuntoli e l'entourage di David sono stati avviati da tempo, ma l'operazione è lontana dalla sua conclusione. Le richieste, considerando il suo futuro status da svincolato, sono da top player: stipendio base da almeno 5 milioni di euro e premio alla firma. L'attaccante, in ogni caso, non ha fretta di scegliere la sua prossima squadra e vuole riflettere bene sul suo futuro, vagliando a fondo tutte le proposte sul tavolo.
Jonathan David e la Serie A: ci sono anche Inter e Milan
Su David ci sono praticamente tutti i top club di Serie A, oltre a diverse squadre di Premier League. In estate c'era stato il forte sondaggio dell'Inter, alla ricerca di una punta in caso di addio di Arnautovic, con l'interesse di Marotta, da sempre molto attento al mercato dei parametri zero, che potrebbe riaccendersi in vista della prossima estate, quando scadrà il contratto dell'austriaco. Sul giocatore c'è anche il Milan, che ne voleva fare l'erede di Olivier Giroud, ma che poi ha preferito puntare su Morata per i conti contenuti dell'operazione.
Oltre alle italiane in campo ci sono anche diversi club di Premier League, da sempre il sogno di David. Il Chelsea in particolare rappresenta il pericolo numero uno, mentre il Manchester United resta in agguato, ma ogni operazione è vincolata alla nomina del nuovo allenatore.
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