Meteo, niente pioggia fino a giovedì: temperature da bagno al mare
"In particolare per quanto riguarda la Sicilia e la Sardegna" dice all'Adnkronos Mattia Gussoni meteorologo de 'iLMeteo.it'
Sole e, in particolare al sud e sulle isole Sicilia e Sardegna bagni al mare. "Sì sì, bagni al mare dato che ci sono ancora 23, 24, 25 gradi si può ancora entrare in acqua, soprattutto nelle due isole maggiori - dice all'Adnkronos Mattia Gussoni meteorologo de 'iLMeteo.it' -. E al nord e sulle altre regioni de centro siamo tra i 20 e i 21 gradi, leggermente più fresco ma sempre sopra la norma stagionale e quindi si può passeggiare sulla spiaggia".
"In realtà le temperature sono sopra la media su tutta l'Italia - aggiunge Gussoni - grazie al campo di alta pressione che ci sta tenendo compagnia ormai da qualche giorno e che continuerà a farlo fino alla metà della prossima settimana, fino a mercoledì e giovedì assenza di precipitazioni. Per un cambio vero e proprio dobbiamo attendere la prima decade di novembre o metà mese".
La 'novembrata' italiana
Inizio di novembre quindi ancora all'insegna del caldo. Il trend consolidato, da Milano a Roma e da Napoli a Palermo, sembra destinato a durare ancora qualche giorno: per i primi accenni di freddo, perciò, bisogna attendere.
In alcune zone d’Italia sembra di essere ancora in estate, specie in montagna e al Centro-Sud. Da oggi ci saranno lievi disturbi orientali, con venti da est meno caldi e meno umidi: le massime scenderanno di 2-3 gradi, ma avremo anche meno nebbie in Val Padana e meno smog e prevarrà ancora il sole. Almeno fino a mercoledì 6 novembre poi l’anticiclone africano dominerà quasi incontrastato, a garanzia di un tempo ampiamente stabile e prevalentemente soleggiato su gran parte delle regioni sottolinea iLMeteo.it. Una vera e propria 'novembrata' italiana.
Sport
As Roma, Friedkin decidono di non decidere: Juric resta per...
Non si cambia almeno fino alla sosta, per la conferma servono i risultati
Una prima decisione è arrivata: non decidere, almeno per le prossime due partite. Dan e Ryan Friedkin hanno comunicato alla squadra, e fatto trapelare all'esterno di Trigoria, che Ivan Juric resta l'allenatore della Roma per la trasferta in Belgio con l'Union Saint Gilloise di giovedì e per il turno di campionato di domenica in casa con il Bologna. La prospettiva è quella di vivere alla giornata, con i risultati ad allungare o accorciare la permanenza dell'allenatore croato. I contatti avviati per individuare una soluzione alternativa restano in piedi e la possibilità di cambiare guida tecnica durante la sosta per le nazionali, subito dopo questi due appuntamenti ravvicinati, resta un'opzione.
La domanda che arriva subito dopo la notizia, e che tutti i tifosi della Roma si stanno ponendo, è soprattutto una: è una scelta convinta, perché si crede, come si fa dire a chi riporta indirettamente la voce della proprietà, che Juric sia l'allenatore giusto per poter arrivare alla svolta che serve, oppure è una decisione imposta dalla carenza di soluzioni o, peggio ancora, dalla difficoltà di pianificare un futuro che vada oltre la prospettiva immediata?
C'è un primo dato che sembra evidente. La sproporzione nell'approccio al problema, i risultati che mancano, adottato verso l'allenatore che i Friedkin avevano scelto per una programmazione triennale, Daniele De Rossi, esonerato dopo 4 partite (3 pareggi e una sconfitta) e verso Ivan Juric, allenatore scelto per arrivare fino a giugno, confermato dopo tre sconfitte (inclusa quella rovinosa di Firenze) un pareggio, e una sola vittoria nelle ultime 5 partite di campionato.
Non è solo un problema di trattamento diverso, che può essere dettato anche da ragioni extra campo, ma anche e soprattutto di classifica: la Roma è stata risucchiata ai margini della zona retrocessione, vanificando qualsiasi ambizione stagionale e correndo rischi inimmaginabili solo un mese e mezzo fa.
L'altro fattore da considerare è quello ambientale. Il rapporto rotto con la tifoseria dopo l'esonero di De Rossi è difficilmente recuperabile. Farlo senza dare una prospettiva che non sia credibile sembra ancora più difficile. (Di Fabio Insenga)
Lavoro
L’esperto: “Contratti swap nulli? Occhio a...
Il punto sulle principali ragioni per cui i contratti derivati swap vengono dichiarati nulli dai tribunali italiani
Quali sono le principali ragioni per cui i contratti derivati swap (contratto con il quale le due controparti decidono di scambiarsi somme di denaro in base alle specifiche del contratto stesso che determinano la classificazione per tipologie dei contratti swap) vengono dichiarati nulli dai tribunali italiani? A fare il punto con Adnkronos/Labitalia l’avvocato Marco Dalla Zanna, esperto del settore, in collaborazione con Antares Como, società di servizi per le aziende associata ad Assoconsult, che offre consulenza ad ampio raggio nella gestione dei rapporti bancari e nella gestione dei crediti con professionisti qualificati, per l’accertamento di frequenti anomalie o violazioni contrattuali o normative in tema di gestione dei rapporti di conto corrente affidati.
“Le normative - spiega - che regolamentano la negoziazione dei contratti derivati swap e delle quali l’intermediario è tenuto alla osservanza, sia nella fase precontrattuale di illustrazione e offerta del contratto come in quella di stipula e successiva esecuzione dello stesso, sono particolarmente rigorose, specie dopo il recepimento della direttiva Mifid nell’ordinamento interno. La violazione o inosservanza di esse comportano la nullità del contratto o la sua risoluzione per inadempimento”.
“Nella valutazione circa la opportunità di affrontare un contenzioso - osserva - occorre superare le difficoltà del cliente nella comprensione del contratto che ha stipulato, spesso presentato come una sorta di assicurazione contro il rischio di innalzamento dei tassi più che come uno strumento finanziario negoziato over the counter. Accertata poi l’esistenza delle violazioni normative e comportamentali dell’intermediario, occorre valutarne l’entità per la scelta tra la domanda di nullità, che comporta il diritto al rimborso di tutti i differenziali negativi pagati, o quella di risoluzione del contratto per inadempimento che limita il diritto al solo risarcimento del danno”.
“In questo - sottolinea - l’attività di Antares, società di servizi per le aziende associata ad Assoconsult riguarda, preliminarmente, la verifica del contratto di apertura del conto, il più delle volte non in possesso del cliente, per analizzare il rispetto delle clausole pattizie. Viene poi acquisita la documentazione contabile, ossia gli estratti conto mensili o trimestrali e sviluppata la rielaborazione del conto diretta a quantificare gli indebiti. Il più delle volte il cliente è in possesso solo degli ultimi dieci anni di estratti conto e la banca rifiuta di fornire quelli precedenti. Le anomalie più spesso e quasi sempre riscontrate riguardano l’addebito di interessi composti, ossia anatocistici, del tasso di interesse debitore, di commissioni di massimo scoperto e spese di chiusura periodica del conto, non correttamente pattuiti. E’ possibile ottenere il rimborso di tutti gli addebiti illegittimi a decorrere dalla apertura del conto, a condizione di poterne fornire prova con gli estratti conto”.
“L’evoluzione delle normative, come la Mifid - ricorda - ha influenzato la gestione dei contratti derivati swap da parte delle banche italiane. Mifid è stata recepita in Italia nel mese di novembre del 2007 e ha precisato molti degli obblighi della banca innalzando le tutele nei confronti degli investitori. Nonostante ciò, nella prassi, le banche hanno impiegato molto tempo a recepirne i precetti e quindi il contenzioso è rimasto sostanzialmente immutato anche per i contratti stipulati negli anni successivi. Solo nella negoziazione dei contratti derivati più recenti le tutele per gli investitori sono divenute effettive e il contenzioso legale in questa materia è diminuito rispetto al passato, essendo le banche diventate più attente nel rispetto della normativa di specie”.
Cronaca
Diabete tipo 1, riprende quota il palloncino blu di...
Al via la quarta edizione della campagna promossa da Medtronic per sensibilizzare su impatto patologia
Parte l'edizione 2024 della #BlueBalloonChallenge, la campagna internazionale di Medtronic volta ad aumentare la consapevolezza su cosa significa vivere con il diabete di tipo 1. L'idea alla base dell'iniziativa, giunta al quarto anno, è quella di 'rendere visibile l'invisibile' attraverso la potente metafora del palloncino blu, tramite molteplici iniziative. A partire dalla condivisione del video ufficiale della campagna che - spiega una nota - quest'anno celebra anche i familiari e le persone care che condividono il peso del diabete e fanno sentire meno soli coloro che convivono con questa condizione e che sono gli eroi nascosti che aiutano a tenere in equilibrio il palloncino blu quando medici e infermieri non sono presenti.
Novità di quest'anno è, inoltre, un tour nazionale che farà tappa nei centri commerciali di alcune importanti città italiane. Durante gli eventi programmati - Firenze (8-9 novembre: I Gigli); Roma (14 novembre: Roma Est); Milano (16 novembre: Il Centro di Arese); Cagliari (23 novembre: Le Vele Millennium); Napoli (27 novembre: La Cartiera) e Torino (13 novembre: Complesso Nuvola Lavazza) - il pubblico verrà coinvolto in qualcosa di davvero inaspettato che permetterà di conoscere più da vicino la campagna e scoprire come contribuire a diffondere consapevolezza sul diabete di tipo 1.
Vivere con questa patologia è, infatti, come mantenere costantemente in aria un palloncino mentre si affrontano le attività quotidiane. E' un delicato gioco di equilibrio che richiede attenzione continua e supporto costante. La challenge rinnova l'invito a sperimentare questa realtà condividendo sui social il video della campagna, oppure realizzando un video o una foto, magari insieme a familiari o persone care, mantenendo in equilibrio un palloncino blu durante le attività quotidiane. Per partecipare basterà utilizzare l'hashtag #BlueBalloonChallenge e taggare @medtronicita su Instagram, @MedtronicDiabetes su LinkedIn o @Medtronicdiabete su Facebook. Attraverso questa semplice, ma potente metafora - evidenziano i promotori - la campagna mira a far emergere le difficoltà quotidiane di chi convive con il diabete che spesso restano invisibili agli occhi degli altri. Per sensibilizzare più persone possibili su questo tema verrà diffuso il nuovo video della campagna Blue Balloon (disponibile sulla pagina Facebook di Medtronic) che racconta, non solo attraverso le esperienze di chi convive con questa condizione, ma anche di coloro che quotidianamente affiancano queste persone, la resilienza e il supporto quotidiano dei familiari evidenziando l'importanza di un cammino condiviso per superare le sfide quotidiane.
"Medtronic è da sempre impegnata a offrire soluzioni terapeutiche innovative per la gestione del diabete, supportando anche iniziative di sensibilizzazione come la Blue Balloon Challenge - afferma Luigi Morgese, Senior Business Director di Medtronic Diabete Italia, Grecia e Israele - Questa campagna mira a combattere i pregiudizi sul diabete e quest'anno vuole anche sottolineare l'importanza del ruolo del caregiver nel supporto quotidiano delle persone che convivono con questa patologia e come la tecnologia possa aiutare a gestire la condizione senza creare limitazioni nel quotidiano e nel futuro. Per avvicinarci ancora di più alle persone, abbiamo organizzato eventi in 5 gallerie commerciali che ci permetteranno di aumentare ancora di più la consapevolezza su questa condizione".
Anche in Italia sono in aumento le persone con la patologia: si stimano più di 3 milioni e mezzo di casi, pari al 6% della popolazione. Di questi, circa 260mila persone hanno diabete di tipo 1. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) identifica questa condizione tra le priorità globali a cui i sistemi sanitari nazionali devono prestare attenzione e invita a un maggiore impegno nel migliorarne la conoscenza e la consapevolezza, per arginare l'epidemia di diabete nel mondo, dove le diagnosi accertate sono più di 530 milioni, numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030.
Medtronic - conclude la nota - esprime il proprio sostegno a pazienti e familiari anche attraverso iniziative filantropiche, come la donazione a Breakthrough T1D (ex Jdrf), associazione che finanzia la ricerca sul diabete di tipo 1 e lavora attivamente per ottenere normative che favoriscano la ricerca medica e l'approvazione di modalità di trattamento sempre più innovative ed efficaci. In occasione dell'edizione 2024 della campagna Blue Balloon, Medtronic conferma il suo impegno nell'attuazione di pratiche sostenibili per ridurre l'impatto ambientale utilizzando palloncini realizzati con materiali biodegradabili e sostenibili, limitando così anche la produzione di rifiuti.