I nerazzurri ad un punto dalla capolista e domenica prossima c'è lo scontro diretto
Massimo risultato con il minimo sforzo per l'Inter che batte 1-0 il Venezia a San Siro e si porta a -1 dal Napoli capolista ad una settimana dal confronto diretto, in programma sempre al 'Meazza' domenica prossima. I nerazzurri conquistano la seconda vittoria di fila, la quinta nelle ultime sei giornate, grazie al gol di Lautaro al 20' della ripresa. Dopo 11 giornate gli azzurri guidano la classifica con 25 punti, poi l'Inter a 24 e la coppia Atalanta-Fiorentina a 22.
La partita
Parte forte la squadra di casa con l'obiettivo di indirizzare subito la partita in proprio favore. Al 4' ci prova Barella da fuori area, tiro murato dalla difesa. Al 6' Dimarco crossa dalla sinistra, torre di Dumfries: il pallone arriva a Lautaro che gira di prima intenzione, palla fuori di poco. Al quarto d'ora corner insidioso di Dimarco, che trova una deviazione di Lautaro sul primo palo ma nessun nerazzurro riesce a trovare la deviazione vincente. Al 17' tentativo da fuori area di Bastoni che termina di poco alto. Al 25' ancora Bastoni, servito in area da Dumfries direttamente da rimessa laterale, ci prova con un ambizioso colpo di tacco che però termina largo.
Alla mezz'ora altra chance per la squadra di casa. Thuram apre per Barella, che si libera in area ma non trova spazio per il tiro, appoggio quindi per lo stesso Thuram e destro respinto dalla difesa veneta. Poco dopo Ferrieri Caputi ammonisce per Pavard, per un'entrata dura su Pohjanpalo. Al 33' colpo di testa di Thuram che termina sull'esterno della rete. Al 35' ripartenza veloce dei nerazzurri, Lautaro apre per la corsa di Dumfries, pallone crossato di prima e sinistro immediato di Mkhitaryan respinto da Stankovic. Al 41' gli ospiti sfiorano il gol alla prima chance, ma Sommer è strepitoso da pochi passi sul tap-in a botta sicura di Oristanio servito da Pohjanpalo.
Novità nel Venezia dopo l'intervallo: entrano Busio e Sverko, restano negli spogliatoi Crnigoj e Altare. Al 4' giallo per Zampano per una trattenuta reiterata su Dumfries. dopo un minuto cross velenoso dello stesso Zampano: pallone che rimbalza in area piccola e diventa preda di Sommer. Al 6' transizione dei padroni di casa con Bastoni che si sgancia in proiezione offensiva e apre per Dimarco, invito al centro per Mkhitaryan che non sbaglia di sinistro ma il Var evidenzia la posizione di fuorigioco di Dimarco e si resta sullo 0-0.
Al 7' e al 10' pericoloso due volte Pohjanpalo, nella prima occasione risponde Sommer, nella seconda è impreciso il sinistro del finlandese. Al 12' destro alto di Mkhitaryan che spreca da ottima posizione. Al 16' cross di Bastoni per il colpo di testa di Dumfries, Stankovic devia in angolo. Al 20' l'Inter sblocca una partita che si stava facendo più complicata del previsto. Azione che si sviluppa a sinistra, dove Dimarco pennella un cross fantastico al centro: Lautaro deve solo metterci la testa e appoggiare in gol. Al 22' ripartenza dell'Inter con Thuram che riceve palla da Dimarco e va al tiro, Stankovic respinge la sua conclusione.
Al 25' triplo cambio per Inzaghi, dentro Taremi, Calhanoglu e Bisseck, fuori Lautaro, Barella e Bastoni. Al 32' Di Francesco si gioca le carte Duncan ed Ellertsson: escono Andersen e Zampano, mentre Inzaghi inserisce Darmian al posto di Dimarco. Al 35' Inter a un passo dal raddoppio. Thuram di testa trova la risposta di Stankovic, sulla ribattuta Taremi trova la deviazione di Sverko. Al 38' Yeboah prende il posto di Nicolussi Caviglia tra le fila dei lagunari e per i nerazzurri scocca l'ora di Frattesi, che entra per Zielinski. Al 43' destro potente dalla distanza di Calhanoglu, Stankovic salva in angolo. All'ottavo minuto di recupero l'ultimo brivido del match con il gol annullato al Var a Sverko per un fallo di mani dello stesso giocatore croato.
Sport
Lazio-Cagliari 2-1: gol di Dia, Zaccagni segna su rigore
Terza vittoria di fila per i biancocelesti, ora terzi in classifica con 22 punti insieme a Fiorentina e Atalanta
La Lazio sconfigge 2-1 il Cagliari nel posticipo del lunedì sera dell'undicesima giornata di Serie A, disputato allo stadio Olimpico di Roma. Per i padroni di casa a segno Dia al 2' e Zaccagni su rigore al 76'; momentaneo pari degli ospiti di Luvumbo al 41'. I sardi finiscono la partita in nove per i cartellini rossi inflitti per doppia ammonizione a Mina e Adopo. In classifica biancocelesti terzi con 22 punti insieme a Fiorentina e Atalanta, a -3 dal Napoli capolista e a -2 dall'Inter; rossoblù invece fermi a quota 9 in 14/a posizione con Como, Genoa e Parma.
Il match
Terza vittoria di fila della Lazio e terza sconfitta di fila, invece, per i sardi. Parte subito forte la squadra di casa che sblocca la gara dopo soli due minuti. Pellegrini calcia una punizione con un sinistro velenoso, la palla rimbalza davanti a Scuffet che non riesce a trattenerla: Dia in tap-in firma l'1-0. All'8' si fa vedere la squadra ospite con una palla in profondità per Piccoli che da posizione abbastanza defilata sulla destra tenta lo stesso la conclusione di potenza, trovando una deviazione e un angolo. Al 9' Rovella riparte nello spazio, Adopo spende il fallo per evitare guai peggiori e viene ammonito. Al 17' altro ammonito per il Cagliari: stavolta è Isaksen con la sua velocità a costringere Augello a un fallo che gli costa il cartellino giallo.
Al 20' Lazio vicina al raddoppio. Castellanos sulla trequarti, in posizione centrale, si guarda attorno alla ricerca di una soluzione, poi all'improvviso, praticamente da fermo, carica il destro e calcia in porta, colpendo il palo alla destra di Scuffet. Al 25' primo giallo per i capitolini, lo prende Noslin che entra duro e in ritardo su Zappa. Al 29' altro giallo, stavolta per Mina, punito un fallo su Isaksen. Al 32' Lazzari da destra crossa in mezzo, la difesa del Cagliari respinge e al limite raccoglie Isaksen che dopo una finta va al tiro di sinistro, palla deviata e angolo. Al 36' Gila sulla destra sbaglia e si fa rubare palla da Luvumbo che entra in area dal versante sinistro, resiste a Lazzari ma ormai è quasi sulla linea di fondo: tenta il tiro, ma Provedel protegge il palo e concede solo l'angolo. Al 41' pareggio dei sardi. Azione prolungata dei rossoblù, alla fine Luvumbo spalle alla porta si gira e calcia, con Gila che devia ingannando Provedel.
La Lazio riparte nella ripresa con Vecino al posto di Noslin: centrocampo a 3 e tridente d'attacco per Baroni. Nessun cambio nel Cagliari. Al 4' ammonizione per Zappa che trattiene irregolarmente Dia che gli era sfuggito. Al 6' Adopo sulla sua trequarti resiste a Guendouzi e gli va via di potenza, poi alza la testa e vede lo scatto di Piccoli, lo serve bene in profondità, il centravanti del Cagliari prova subito il destro in corsa da fuori area ma manda alto. Al 14' capitolini vicini al nuovo vantaggio. Lazzari crossa bene da destra, Castellanos ci va di testa ma sulla linea salva Luperto. Sulla respinta c'è Vecino che appoggia da due passi sicuro di segnare ma trova una parata incredibile di Scuffet.
Al 16' ammonito Lazzari per un fallo su Piccoli al limite dell'area. Al 18' Baroni si gioca la carta Pedro, che entra al posto di Isaksen. Al 20' ammonito anche Luvumbo per un fallo su Lazzari. Quinto giallo per il Cagliari. Al 23' doppio cambio per Nicola con Viola e Obert che entrano per Gaetano e Augello. Al 28' arriva il momento di Zaccagni. Entra al posto di Guendouzi, che esce piuttosto nervoso e scaglia un pallone verso la tribuna. Al 31' la Lazio torna in vantaggio su calcio di rigore. Zortea nel tentativo di liberare l'area calcia Pellegrini anziché il pallone. Ayroldi non ha dubbi e il controllo Var conferma. Dagli 11 metri Zaccagni non sbaglia e firma il 2-1.
Al 34' il Cagliari in un colpo solo perde due uomini e resta in nove. Mina sbraccia su Castellanos, poi rivolge un applauso all'arbitro che fischia il fallo: il difensore del Cagliari si prende il secondo giallo e conseguente rosso. Capannello di giocatori rossoblù attorno ad Ayroldi per protestare e tra questi Adopo dice qualcosa di troppo. Altro secondo giallo e altro rosso nel giro di pochi secondi. Al 36' doppio cambio per entrambe le squadre. Marusic e Dele-Bashiru per Lazzari e Dia nella Lazio. Il Cagliari risponde con Palomino e Deiola per Piccoli e Luvumbo. La partita in pratica finisce con la Lazio che controlla senza problemi il match e sfiora il terzo gol due volte nel recupero. Al 46' Pedro pecca di generosità e anziché tirare cerca un compagno in mezzo: Luperto salva tutto. Poco dopo è Castellanos a involarsi nello spazio, Scuffet para e sulla respinta Pedro spara altissimo.
Economia
Capotreno accoltellato, domani sciopero nazionale 8 ore...
I sindacati hanno proclamato 8 ore di sciopero dopo "l'ennesima aggressione". Previsti ritardi e cancellazioni treni
Previsti ritardi e cancellazioni di treni per lo sciopero nazionale di 8 ore proclamato dai sindacati per domani martedì 5 novembre 2024, dalle 9.01 alle 16.59. La protesta, che interessa tutto il personale mobile dipendente dalle società di trasporto Trenitalia, Fs Security, Trenord, Trenitalia Tper, Italo Ntv, è stata indetta dopo "l'ennesima aggressione" avvenuta ieri ai danni di un capotreno accoltellato all'altezza di Rivarolo su un regionale partito da Genova Brignole e diretto a Busalla. A comunicare lo sciopero sono in una nota congiunta Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti.
Capotreno accoltellato durante verifica biglietti
Il capotreno è stato aggredito durante la sua attività di controlleria, verifica dei biglietti. L'uomo è stato portato in codice rosso all'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale incaricato di pubblico servizio è stato arrestato un 21enne egiziano. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il 21enne era in compagnia di una ragazza minorenne, italiana, di origine nordafricana, denunciata per gli stessi reati. Alla richiesta di esibizione del biglietto da parte del capotreno, i due avrebbero risposto che non avevano intenzione di pagarlo. Il treno è stato fermato e la ragazza avrebbe iniziato a inveire e sputare contro il capotreno. Lo stesso avrebbe fatto il ragazzo nei confronti di una passeggera. La ragazza avrebbe colpito anche con un paio di schiaffi e un calcio il capotreno che, una volta sceso dal treno, ha ricevuto una o due coltellate dal 21enne.
Sciopero di 8 ore
Proclamando lo sciopero i sindacati scrivono: "In considerazione delle violente e reiterate aggressioni al personale mobile registrate negli ultimi mesi e già denunciate pubblicamente dalle scriventi. Appurato che a tutt’oggi non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell’ordine. Preso atto dell’ennesima aggressione avvenuta" ieri pomeriggio "ai danni di un Capotreno accoltellato gravemente" sul "treno regionale 12042, che segue per tempistica, in un’escalation di violenza su scala nazionale, le numerose aggressioni subite dal personale mobile negli ultimi mesi. Assunto che la gravità e l’intollerabilità di tali episodi non consente indugi e necessita urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente prestano servizio alla collettività. Considerata la ricorrenza degli episodi, le scriventi ai sensi dell’art. 2 comma 7 della legge 146/90 e s.m.i., proclamano 8 ore di sciopero nazionale per il giorno 5 novembre 2024 dalle 9.01 alle 16.59 di tutto il personale mobile dipendente dalle società di trasporto in indirizzo", si legge nella nota congiunta.
Cancellazioni e ritardi
Lo sciopero, sottolinea in una nota Trenitalia, "potrebbe impattare sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale".
Trenitalia, tenuto conto delle possibili ripercussioni sul servizio, invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, ove possibile, a riprogrammare il viaggio. Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili attraverso l’App Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
Trenord in una nota precisa che "anche i treni regionali e suburbani e il servizio aeroportuale in Lombardia potranno subire cancellazioni e variazioni di percorso".
Le fasce di garanzia, dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 18 alle 21 non sono coinvolte dallo sciopero. Trenord informa che arriveranno nella destinazione finale i treni con orario di partenza antecedente alle ore 9 e orario di arrivo alla destinazione finale entro le 10. Maggiori dettagli saranno disponibili sul sito www.trenord.it e seguendo gli aggiornamenti sulla circolazione dei treni in real-time tramite App. L'invito è a prestare attenzione sia gli annunci sonori trasmessi nelle stazioni, che alle informazioni in scorrimento sui monitor.
L'appello del Garante: "Sia sciopero simbolico". No dei sindacati
Ridurre la durata dello sciopero del trasporto ferroviario, indetto per domani, ''a dimensione simbolica'', è intanto l'appello della Commissione di garanzia sugli scioperi. ''Con riferimento allo sciopero nazionale riguardante il personale dipendente delle società Trenitalia, Fs security, Trenitalia tper, Ntv-Italo, Trenord, a seguito dell’aggressione subita da un capotreno nella tratta Genova Brignole - Busanna su treno regionale 12042'' la Commissione di garanzia sugli scioperi pur ''riconoscendo la sussistenza dei requisiti'' per la proclamazione dello stop (“gravi eventi lesivi della incolumità e della sicurezza dei lavoratori”) ''rivolge un forte appello al senso di responsabilità dei soggetti proclamanti, affinché riducano significativamente la durata dell’astensione, fino a ricondurla ad una dimensione meramente simbolica'', si legge in una nota.
L’invito dell’Autorità, indirizzato a Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti, ''si prefigge l’obiettivo di non aggiungere un ulteriore pregiudizio ai diritti costituzionali degli utenti, particolarmente compromessi, nei mesi di ottobre e novembre, da una successione di scioperi che coinvolgono il settore dei trasporti'', si sottolinea.
I sindacati, però, vanno avanti decisi a non accogliere l'appello e confermano al Garante "la durata dello sciopero del 5 novembre 2024, nei modi comunicati con le norme tecniche di imminente invio".
Secondo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti, l'invito della Commissione, "oltre ad avere contribuito ad inasprire il clima tra i ferrovieri, sembra evidenziare un palese ed imbarazzante scollamento tra le sensibilità di quella che dovrebbe essere un’Istituzione di Garanzia ed il mondo reale, in cui i lavoratori rischiano di morire assassinati nello svolgimento delle loro mansioni".
"Sarebbe irresponsabile e contraddittorio da parte delle Organizzazioni Sindacali, anche nei confronti dell’utenza oltre che dei lavoratori, compromettere la portata della mobilitazione secondo quanto da Voi auspicato, perché non porremmo il giusto accento ad un episodio di violenza inaudita, tutt’altro che 'simbolico', sia per milioni di viaggiatori che intendiamo salvaguardare sia per il lavoratore vittima dell’ignobile aggressione", spiegano i sindacati.
Spettacolo
Nuova missione per Chris Evans in ‘Uno Rosso’:...
L'attore è il protagonista di 'Uno Rosso', dal 7 novembre nelle sale con Warner Bros. Pictures
Babbo Natale, con il volto di J.K. Simmons, è stato rapito. E Chris Evans, dopo aver messo al chiodo la tuta da Capitan America, ha una nuova missione globale nei panni di un famigerato cacciatore di taglie del mondo: entrare in azione e salvare il Natale nella nuova action-comedy 'Uno Rosso', dal 7 novembre nelle sale con Warner Bros. Pictures. A ingaggiarlo è il capo della sicurezza del Polo Nord, interpretato da Dwayne "The Rock" Johnson. "Speriamo che questa storia possa non solo ispirare le persone ma anche stravolgere la mitologia del Natale portando sullo schermo un Babbo Natale 'figo' per le nuove generazioni. Da suo fan, ho sempre saputo che dietro il suo abito rosso ci fosse questo aspetto", dice il regista Jake Kasdan, già alla regia di 'Jumanji: Benvenuti Nella Giungla' e 'Jumanji: The Next Level'.
Natale è sinonimo di famiglia e tradizioni. Per Johnson il periodo natalizio è l'occasione per "riunire la famiglia. So che è un concetto semplicistico ma è fondamentale". L'attore ricorda che quando era piccolo "mio padre era sempre in viaggio e non era sempre a casa. E anche io, spesso, sono fuori per lavoro durante il Natale. Quindi, per me la cosa più importante è riunire tutta la famiglia". La tradizione di Evans era "scrivere lettere a Babbo Natale insieme ai miei fratelli durante la vigilia. Poi decidevamo la stanza in cui avremmo dormito e quale film avremmo visto per una piccola festa in pigiama. Quante risate...". In casa Simmons è tradizione "preparare il porridge. Mia mamma lo cucinava sempre per me e per miei fratelli. Ora tocca a me e a mia sorella".
Nel cast di 'Uno Rosso' anche Bonnie Hunt, Kiernan Shipka, Kristofer Hivju e Lucy Liu, che racconta di non essere cresciuta con una tradizione natalizia. "Ora sono mamma e ho capito che non è mai troppo tardi per dare il via alle tue tradizioni. Per me Natale significa stare insieme ed è questo che regalo a mio figlio: l'esperienza di fare qualcosa tutti insieme".(di Lucrezia Leombruni)