Manageritalia Lazio, partenariato pubblico privato per far crescere il Paese
Il presidente di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria Tommaso Saso: “I manager e la managerialità possono e devono fare molto e noi stiamo lavorando perché questo avvenga sempre più e con sempre maggiori vantaggi per il Paese”
L’assemblea dell’organizzazione regionale dei manager del terziario ieri sera a Roma, presso l’Ara Pacis, davanti a quasi un centinaio di manager e ospiti delle istituzioni, ha sviluppato, nella parte pubblica, alcune direttrici per una nuova e rinnovata collaborazione tra pubblico e privato. Un aspetto richiamato anche dal presidente nazionale di Manageritalia Marco Ballarè che nel suo saluto introduttivo ha richiamato “ancor più in tempi sfidanti quali quelli attuali e futuri la necessità di una sempre più stretta collaborazione tra pubblico e privato, soprattutto in una logica di sussidiarietà”.
“All’estero il partenariato pubblico privato è molto più diffuso ed efficace. Da noi soffre di uno storico ostacolo anche culturale che lo ha bloccato delegando al pubblico solo funzioni amministrative. Dobbiamo però uscire da questo stereotipo e favorire su vari fronti questa indispensabile collaborazione. Formazione, ricerca, infrastrutture e servizi quali la sanità sono i primi fattori che devono poter godere di una nuova e maggiore collaborazione” Così Giuseppe Tripoli, segretario generale Unioncamere, ha inquadrato la situazione attuale ricordando anche che “Nei prossimi anni almeno un quarto dei dipendenti pubblici andrà in pensione. È quindi necessario favorire un efficace ricambio con adeguate competenze che alla funzione amministrativa affianchino anche quella tecnica, progettuale e manageriale”.
Nell’introduzione alla tavola rotonda moderata da Mario Benedetto, il presidente di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria Tommaso Saso ha detto: “E' necessario sviluppare una vera osmosi e collaborazione tra pubblico e privato che sino ad oggi è stata incompiuta e incapace di accelerare i processi di sviluppo. In questo i manager e la managerialità possono e devono fare molto e noi stiamo lavorando perché questo avvenga sempre più e con sempre maggiori vantaggi per il Paese”.
Impossibilitato a partecipare per impegni istituzionali il sottosegretario del Lavoro, Claudio Durigon, che doveva essere l’ospite principale della tavola rotonda, in un messaggio inviato ha detto: “Il nostro obiettivo è quello di trasformare il rapporto tra pubblico e privato da una situazione di quasi contrapposizione ad una di sinergia, dove le istituzioni svolgono un ruolo di facilitatori e di partner delle imprese. Siamo convinti che solo attraverso una collaborazione stretta e costruttiva potremo affrontare le sfide del futuro e cogliere le opportunità che si presentano. Siamo in un momento storico di grande cambiamento, un momento che richiede da tutti noi un impegno straordinario. Sono convinto che la capacità imprenditoriale e manageriale italiana rappresenti un modello e un elemento chiave per lo sviluppo del nostro Paese”.
“Il partenariato tra pubblico e privato è una chiave di volta della realizzazione e del raggiungimento dei risultati dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile". Così Marcella Mallen, presidente Fondazione Prioritalia e Asvis, si è espressa in apertura del suo intervento sottolineando poi che “il partenariato è anche una soluzione potente e irrinunciabile alle molteplici crisi in atto, individuando nella managerialità il trait d’union tra questi due mondi senza dubbio complementari e per nulla alternativi”.
“Determinante è anche che nel pubblico, come nel privato, la nuova managerialità sia specchio della società favorendo l’occupazione di giovani e donne e la diversità anche ai vertici e nei posti di comando, ha detto nel suo intervento Cristiana Scelza, Presidente Valore D. Continuando ha affermato che “ai manager nel pubblico e nel privato spetta anche di accogliere e mettere a lavorare insieme le quattro generazioni che sono oggi protagoniste del mondo del lavoro”. “In campo internazionale - ha detto Manuela Nicolosi, arbitro internazionale di calcio - sono sempre stata valutata da giocatori e dirigenti del calcio per la mia professionalità. Purtroppo nel mondo del lavoro e nella società sopravvivono e proliferano ancora troppi stereotipi e pregiudizi che bloccano il pieno utilizzo di donne giovani anche in ruoli di leadership. Penso che questo cambio di mentalità e comportamenti serva tanto anche per cambiare il settore pubblico e metterlo in maggiore sinergia con quello privato collaborando davvero insieme per un unico scopo”.
Economia
Elezioni Usa: Trump o Harris? Ecco per chi tifano i mercati
Per chi tifano i mercati nelle elezioni Usa? Una vittoria di Donald Trump spingerebbe l’azionario, mentre il mondo obbligazionario sembra guardare con favore a Kamala Harris. L’analista Pietro Calì, intervistato dall’Adnkronos, sottolinea come "il ritorno di Trump beneficerebbero settori come il petrolifero e il finanziario grazie alla deregolamentazione, mentre Harris, attenta ai bisogni della new economy, potrebbe rafforzare il settore delle rinnovabili e delle tecnologie green". Ma ciò che i mercati auspicano davvero, spiega Calì, è un Parlamento Usa diviso, capace di bilanciare le decisioni economiche più estreme.
Calì sottolinea come Trump, grande sostenitore della deregulation, favorirebbe il settore finanziario anche con politiche pro-bitcoin, mentre il comparto petrolifero beneficerebbe di una politica con meno vincoli sul clima. Al contrario - dice Calì - Harris rappresenta un’alleata delle start-up, delle rinnovabili, e della tecnologia green, per un’economia sempre più orientata verso la sostenibilità. Il mercato obbligazionario, attento al controllo della spesa pubblica - afferma l'analista - apprezza la cautela della candidata democratica, specie per mantenere in sicurezza i titoli di Stato.
Farmaceutico e industria bellica? "Le piccole società farmaceutiche - afferma Calì - potrebbero trarre vantaggio dall’eventuale elezione di Harris, mentre l'industria delle armi sembra tifare ancora per Trump". Gli investitori, rimarca Calì, guardano con favore a uno stallo istituzionale, con il Congresso e il Senato divisi tra le due fazioni, per mantenere lo status quo e contenere gli eccessi. Il rischio con Trump, dice ancora Calì, è che tagli fiscali troppo aggressivi possano destabilizzare i conti pubblici. Le previsioni economiche, conclude, mostrano che, con il candidato repubblicano, il rapporto debito-Pil arriverebbe al 116% entro il 2028, mentre con Harris si fermerebbe al 109%, segnalando un approccio più moderato alla gestione della spesa.
Energia e sanità fuori dalla contesa politica?
Energia e sanità sono due settori regolamentati ma sorprendentemente isolati dagli scontri politici. A sostenere la tesi è Richard A. Brink, Market Strategist di AllianceBernstein. "Da un lato - spiega all'Adnkronos- c’è il settore energetico, in particolare per quanto riguarda la transizione energetica. L'Inflation Reduction Act (IRA) è un'iniziativa democratica, ma la sua creazione di posti di lavoro va a vantaggio di Stati tradizionalmente repubblicani", dice. "Questo crea un sostegno bipartisan per il proseguimento della legislazione, anche se un cambiamento nella leadership della Casa Bianca potrebbe portare ad alcune modifiche", afferma.
"Continueranno quindi ad esserci investimenti nel comparto, con vincitori e vinti. Attualmente, settori come gli investimenti nelle reti energetiche e le infrastrutture elettriche sembrano offrire opportunità per le aziende posizionate in modo efficace.Dall’altro lato, troviamo invece il settore sanitario: rappresentando il 17% del Pil statunitense, il settore sanitario vale circa 4,5 trilioni di dollari all’anno. Sebbene i costi dei farmaci siano spesso al centro dei dibattiti legislativi, le visite ospedaliere e le spese mediche generano una parte molto più consistente della spesa totale—tra il 50% e l'80% dei costi sanitari.
"Nonostante le innovazioni tecnologiche, i costi della sanità continuano a salire a causa di una scarsa trasparenza nella strutturazione dei prezzi e della mancanza di sistemi di pagamento basati sul valore. Per certi versi, al settore sanitario manca una controparte dell'IRA come catalizzatore di investimenti trasformativi.
Cosa accade in Europa?
I mercati azionari europei si muovono con estrema cautela mentre cresce l'attesa. Secondo Filippo Diodovich di IG Italia evidenzia l'incertezza sulle future politiche fiscali e commerciali degli Stati Uniti spaventa gli investitori, che riducono le esposizioni sui titoli più rischiosi. Giorgio Vintani analizza l'impatto sui titoli del Ftse Mib: Trump favorirebbe Eni, Stellantis e Leonardo, mentre Harris darebbe slancio a Terna e al comparto farmaceutico, con aziende come Recordati in prima linea.
Filippo Diodovich sottolinea all'Adnkronos: "L'incertezza legata all'esito elettorale e alle sue implicazioni sulle politiche fiscali e commerciali degli Stati Uniti genera preoccupazioni tra gli investitori, che stanno adottando un approccio molto prudente, diminuendo le esposizioni sugli asset più rischiosi e più legati ad alcuni candidati". Giorgio Vintani si sofferma sul mercato italiano: "Occorre osservare - dice - quelle che sono le linee politiche di riferimento dei candidati. "Donald Trump - afferma - è sempre stato favorevole alle fonti di energia tradizionale, non ponendosi troppi interrogativi sul tema del riscaldamento globale e la cura dell’ambiente, e quindi nemmeno sulla transizione all'elettrico".
Politiche a supporto di queste aree, continua, "andrebbero quindi a beneficio di Eni e, potenzialmente, di Stellantis: nononostante Trump sia grande amico di Elon Musk, non disdegna la permanenza a lungo termine di auto a motore termico. Infine, Leonardo – il tema degli armamenti è sempre stato una forte priorità del candidato repubblicano, e quindi una nuova corsa in questa direzione porterebbe benefici a tutte le società del settore". Se dovesse vincere Kamala Harris, prosegue, "il discorso è diverso, quasi opposto in un certo senso. Partendo dall’energia, forte è l’attenzione della candidata democratica al tema delle rinnovabili, per cui vedo bene Terna, che è una delle società Italiane più esposte in questo settore. Inoltre, grande è l’attenzione del partito nei confronti del comparto farmaceutico (ricordo che ‘Affordable Care Act’ è stato promosso dal presidente Obama nel 2010), e quindi Recordati potrebbe avere una chance." (Ape)
Economia
Giochi, a Lecce evento Codere su quello legale:...
L'evento “In nome della legalità” è un momento di confronto per fare chiarezza sul fenomeno del gioco, con un focus sui trend territoriali
“In nome della legalità”, l’evento ideato e promosso da Codere Italia, multinazionale di riferimento nel settore del gioco legale, fa tappa a Lecce ospitato a Palazzo Carafa, sede del Municipio. Con il patrocinio del Comune, l’appuntamento è un utile momento di confronto per fare chiarezza sul fenomeno del gioco, con un focus sui trend territoriali. “Questo incontro è un'occasione importante per rafforzare il dialogo sul gioco e sul suo impatto sociale", commenta Maria Luisa Greco, Assessore Tributi, Contenzioso, Trasparenza, Legalità, Innovazione tecnologica e Agenda digitale del Comune di Lecce. "Il nostro obiettivo, come amministrazione, è promuovere la trasparenza e la sicurezza, contrastando con decisione ogni forma di illegalità e sensibilizzando i cittadini sui rischi del gioco illecito. La collaborazione tra istituzioni e operatori del settore è fondamentale per garantire un ambiente di gioco responsabile e tutelare le persone più vulnerabili. Continueremo a impegnarci per un approccio consapevole e rispettoso delle regole".
Secondo gli ultimi dati del Libro Blu Adm, nel 2022 in Italia il gioco ha prodotto un gettito erariale di 11,22 Mld di euro. In particolare, 5,6 Mld di da Apparecchi da intrattenimento, 3,27 Mld da Giochi numerici e Lotterie, 0,62 Mld di euro dalle Scommesse, 0,73 Mld di euro da Altri giochi (es. Bingo) e 1 Mld di euro da altro (es. conti di gioco online dormienti). Confermato il trend positivo rispetto al 2021, con un incremento di Raccolta, Vincite, Spesa e conseguente Entrate erariali.
"L’Agenzia garantisce il presidio del comparto del gioco attraverso propri controlli mirati, anche attraverso l’attività congiunta con le altre forze di polizia coinvolte", sottolinea Teresa Anna Maria Gentile, Direttore dell’Ufficio dei Monopoli per la Puglia, il Molise e la Basilicata. In tale ottica, aggiunge, "importanti sono state le sinergie attivate sul territorio attraverso strumenti di coordinamento con tutti gli attori istituzionali. Gli interventi in esame hanno garantito gli interessi dell’Erario sulla fiscalità nel settore dei giochi ed il contrasto al fenomeno del gioco illecito, incidendo su quei canoni di legalità di immediato interesse del cittadino. Il presidio sugli esercizi di gioco ha prodotto effetti immediati a garanzia del gioco lecito, a tutela del giocatore nelle forme di regolamentazione attuate dall’ordinamento nazionale e unionale, con particolare attenzione al contrasto al gioco minorile e ai fenomeni di criminalità organizzata".
“A settembre 2024, nell’ambito dell’operazione “Fuori Gioco” condotta dal Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata di Lecce, sono state disposte 25 ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata, tra i vari reati accertati, all’esercizio abusivo di attività di gioco e di scommesse raccolte per via telematica", spiega il Maggiore Angelomarino Catalano, Comandante Sezione Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Lecce, Guardia di Finanza. Nel 2022 a livello nazionale sono stati controllati 22.576 esercizi e sono stati inibiti 261 siti web sprovvisti delle autorizzazioni necessarie allo svolgimento dell’attività. Fondamentale è anche la fase di valutazione per il rilascio della licenza di pubblica sicurezza, che permette di prevenire eventuali infiltrazioni criminali.
“La licenza di pubblica sicurezza rilasciata dal Questore territorialmente competente al concessionario che gestisce il punto fisico di raccolta delle scommesse è un importante strumento di prevenzione sia del gioco illegale, sia del fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata o diffusa e, pertanto, finalizzato a garantire e tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico", sottolinea Rosalba Cotardo, Primo Dirigente Polizia di Stato – Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale. "La presentazione dell’istanza tesa al rilascio della predetta licenza, offre all’Autorità di Pubblica Sicurezza l’opportunità di scandagliare la personalità del richiedente e il contesto socio ambientale cui è inserito, nonché il circuito parentale e relazionale frequentato, al fine di appurare la sua moralità, buona condotta e permeabilità. Stessa attività viene svolta nei confronti di coloro che vengono indicati quali rappresentanti del concessionario o preposti presso un punto di raccolta delle scommesse".
In questo quadro assume un valore particolarmente rilevante anche la comunicazione del comparto verso l’esterno. "Non c’è settore della vita pubblica, sociale ed economica del nostro Paese nel quale la narrazione non sia così distorta, per scarsa conoscenza dei fatti, o così tendenziosa, per malafede legata a bassi interessi politici o personali, come quella che riguarda il comparto dei Giochi e delle scommesse", spiega Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato. "Ancora una volta c’è da chiarire che la raccolta complessiva non è sinonimo dei soldi che italiani buttano via nel gioco, perché a questa cifra vanno tolte le Vincite – che tornano ai giocatori – e la quota che va all’Erario e che sono una risorsa fondamentale per l'economia".
Secondo i dati resi noti in risposta a una interrogazione alla Camera dal Sottosegretario all’Economia, Federico Freni, la raccolta in Italia riferita al periodo 1 gennaio-31 luglio 2024, ammonta a 90 miliardi di euro, dei quali 78 miliardi sono tornati ai giocatori in vincite, 7 miliardi sono andati all’Erario.
“Siamo presenti sul territorio di Lecce dal 2002. La nostra prima sala è stata la sala Ariston nel cuore di Lecce. Nel 2021 ci siamo spostati dal centro ad un’altra zona della città, con un investimento molto impegnativo che ci ha consentito di realizzare una nuova sala, la Gaming Hall Porta d’Europa, con canoni più moderni, che dà lavoro a più di 80 persone. Siamo però riusciti nel nostro obiettivo di mantenere, con non poche difficoltà, gli stessi livelli occupazionali e in alcuni momenti dell’anno anche ad aumentare il numero dei nostri dipendenti", sottolinea Marco Zega, Direttore Affari Istituzionali & Sviluppo Business di Codere Italia. "La nostra presenza sul territorio, così come quella di altri operatori di gioco legale, dovrebbe essere considerata dalle Istituzioni e dalla comunità come un presidio di legalità, un braccio dello Stato che opera nel pieno rispetto delle normative vigenti. Ed è proprio questa presenza che, in collaborazione con le ASL territoriali e le Amministrazioni locali, può essere un utile strumento per combattere il gioco patologico e l’illegalità. La sfida vera adesso sta nelle mani dei decisori centrali: riuscire a realizzare un riordino del gioco legale che sia equo e sostenibile e che non favorisca il gioco on line a svantaggio del gioco “su strada” che garantisce posti di lavoro e qualità dell’offerta".
L’incontro a Lecce è anche l’occasione per presentare la nuova collaborazione di Codere Italia con il Centro Antiviolenza Donne Insieme Renata Fonte. Questo nuovo impegno testimonia ancora una volta la grande attenzione per le problematiche legate ai territori in cui Codere è presente con le sue sale. "La violenza contro le donne affonda le sue radici nella discriminazione di genere ed è una delle più vergognose e diffuse violazioni dei diritti umani. La strada per il cambiamento culturale è ancora lunga e c'è bisogno di azioni concrete e di impegno in termini di prevenzione, protezione, punizione del colpevole, politiche integrate per poter restituire alle donne una vita libera e autodeterminata. Per questo il Centro Antiviolenza Renata Fonte ringrazia Codere per il suo impegno, perché l'informazione e la sensibilizzazione rimangono cruciali per cercare di contenere il più possibile la violenza maschile sulle donne", dice Emanuela Lodico a nome del Centro Antiviolenza Donne Insieme Renata Fonte.
Economia
Criptovalute, alla Camera focus su valore sociale delle...
Questo il tema dell'evento “Il valore sociale di criptovalute e Web3: opportunità e sfide per il futuro del Paese”, organizzato da Polyhedra in collaborazione con l’On. Giulio Centemero che si è tenuto questa mattina presso la Camera dei Deputati
Il valore sociale delle cripto-attività: opportunità e sfide per l’Italia. E' questo il tema dell'evento “Il valore sociale di criptovalute e Web3: opportunità e sfide per il futuro del Paese”, organizzato da Polyhedra in collaborazione con l’On. Giulio Centemero che si è tenuto questa mattina presso la Camera dei Deputati. L’incontro ha visto la partecipazione dei principali attori del settore, tra cui Gianluigi Guida, Ceo di Binance Italy, la divisione italiana di Binance, il principale ecosistema blockchain globale che comprende anche il più grande exchange di criptovalute al mondo. Nel suo intervento, Guida ha approfondito il ruolo sociale e innovativo delle cripto-attività e delle tecnologie Web3, un settore in rapida e costante crescita che, secondo l’Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano, in Italia interessa oltre 3,6 milioni di italiani che dichiarano di possedere criptovalute e token. Un mercato chiave, quello italiano, per una realtà leader come Binance scelta nel mondo da oltre 230 milioni di utenti.
L'evento alla Camera si è inserito in un clima di forte dibattito attorno al mercato delle cripto-attività, sollevato dalla recente proposta del governo di elevare l’aliquota sulle plusvalenze delle cripto-attività dal 26% al 42%, come previsto nel testo della Manovra. Guida ha sottolineato come tale provvedimento possa minare la competitività del settore in Italia, che resterebbe indietro in campo innovazione rispetto anche ad altri Paesi europei e non solo, con potenziali ripercussioni non solo sugli investimenti, ma anche sull’aspetto sociale e innovativo della tecnologia blockchain. La blockchain, infatti, ha un ruolo che va ben oltre il solo investimento in criptovalute, in quanto tecnologia capace di supportare l’inclusione finanziaria e di offrire strumenti per le attività filantropiche.
Il Web3 è un ambiente inclusivo, aperto a tutti e accessibile anche in assenza di sistemi finanziari tradizionali, come nel caso dei Paesi ancora in via di sviluppo. Non solo investimenti dunque, è infatti altissimo il potenziale della blockchain per migliorare l’efficienza e la trasparenza nelle operazioni di charity, una tecnologia che può contribuire in maniera concreta alle cause umanitarie e al benessere collettivo. Binance sul campo è già attiva da tempo, tramite Binance Charity, la fondazione senza scopo di lucro dedicata alla promozione di attività filantropiche su blockchain, nonché la prima piattaforma di beneficenza decentralizzata al mondo a sostenere il concetto di "blockchain per il bene sociale”. Questo modello permette donazioni istantanee e 100% tracciabili che arrivano quindi direttamente ai beneficiari finali, garantendo accesso diretto ai fondi e riduzione dei costi di intermediazione, con un impatto globale in tempo reale.
“Dall’avvio della propria attività, Binance Charity ha donato oltre 20 milioni di dollari e supportato progetti in più di 50 Paesi. Nel nostro Paese, tra le iniziative, è importante ricordare la prima donazione tramite blockchain a un ospedale italiano, il Policlinico Gemelli di Roma, finalizzata un anno fa e che ha sostenuto la realizzazione del nuovo Centro di Nutrizione Clinica del principale nosocomio della Capitale, primo ospedale in Italia ad aprirsi alle donazioni tramite Web3, insieme a 4 borse di studio per study coordinator”, ha dichiarato Guida.
“Tali interventi, resi possibili dalla trasparenza e tracciabilità della tecnologia blockchain, dimostrano come le criptovalute possano fornire un valore concreto e immediato, andando ben oltre la semplice speculazione finanziaria” ha proseguito Guida. Per poi concludere: “La blockchain ha il potenziale per costruire un futuro più giusto e accessibile. Anche per questo, interventi a reale danno del settore, come la proposta di aumento ingiustificato della tassazione sulle criptovalute, rischiano di rappresentare un passo indietro per l’Italia in termini di innovazione e di limitare la crescita di un settore chiave su più fronti, facendo perdere così all’intero Paese un’opportunità altamente strategica”.