Lo sport è ‘green’ a Ecomondo, con Ecopneus si gioca su gomma riciclata
Con Asi, Uisp, Anif Eurowellness e Ieg-Riminiwellness, sfide e opportunità nel segno dell'economia circolare
Ecopneus e alcuni dei più importanti referenti del mondo dell’associazionismo sportivo si sono riuniti a Ecomondo per discutere di sport e sostenibilità, anche alla luce dei recenti accordi tra il Governo italiano e il Coni. La gomma riciclata può essere un materiale molto valido per il settore sportivo che, abbracciando milioni di appassionati e professionisti e coinvolgendo una vasta rete di strutture e risorse, può svolgere un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. L’obiettivo: creare spazi, eventi e attività sportive che non solo riducano al minimo l’impatto ambientale, ma che diventino anche modelli di innovazione sostenibile.
Ogni aspetto dell’organizzazione sportiva, dalle strutture per le competizioni alle superfici dei campi, dall’energia utilizzata per illuminare gli stadi fino alla gestione dei rifiuti, può contribuire a un futuro più verde. “In quest'ottica, da diversi anni Ecopneus, in collaborazione con associazioni sportive e istituzioni nazionali, sta lavorando per promuovere l’uso della gomma riciclata da pneumatici fuori uso per pavimentazioni sportive – dichiara Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Ecopneus - Questo approccio rappresenta un modello di economia circolare che garantisce la riduzione dell'uso di materiali vergini, il consumo di acqua e evita l’emissione di circa 300 mila tonnellate di CO2 equivalente ogni anno”.
Sport e ambiente possono mettere in pratica obiettivi comuni
“Come Asi abbiamo accolto gli stimoli governativi, sostenendo durante le recenti Olimpiadi con il ministero dell’Ambiente e con il Coni un accordo, firmato da Endas, Opes ed Acsi, che mira alla transizione culturale verso la sostenibilità di dirigenti, allenatori, atleti e operatori del settore sportivo – aggiunge Achille Sette, segretario generale Asi - Nel lavoro quotidiano stiamo osservando un aumento della richiesta nei bandi pubblici di indicatori Esg nella presentazione dei progetti, nonché del rispetto dei Cam: un cambiamento di rotta che ci porta a ben sperare per il futuro”.
“Uisp ed Ecopneus hanno sviluppato una consolidata collaborazione, maturata nel corso di una dozzina d'anni durante i quali sono state sperimentate svariate modalità di utilizzo della gomma riciclata in diverse attività sportive, a partire dalle pavimentazioni per attività ricreative e multisport, sino ai playground di pallacanestro e pallavolo, di tennis e di atletica leggera – spiega Sara Vito, responsabile Transizione Ecologica e Bilancio Social di Uiso - Abbiamo accumulato anche una serie di dati grazie alle ricerche condotte con ricercatori e docenti delle Università italiane, come la Facoltà di veterinaria dell'Università di Perugia con la quale è stato messo a punto un campo di lavoro di equitazione, per la sicurezza di cavalli e cavalieri. Questa è la strada attraverso la quale sport e ambiente possono concretamente mettere in pratica obiettivi comuni, coerentemente con i Global Goal dell'Agenda 2030 e come recentemente ribadito nel corso dei Giochi di Parigi".
“I centri sportivi che rappresentiamo sono attenti alle tematiche di sostenibilità che li riguardano, e la maggior parte sta scegliendo una gestione oculata dell’acqua e dell’energia, ad esempio installando impianti fotovoltaici – sottolinea Germano Bondì, vice presidente Anif Eurowellness - Molto, tuttavia, è ancora da fare: dobbiamo stimolare i fornitori delle nostre attrezzature, delle pavimentazioni, del mobilio etc ad adottare materiali sostenibili e ad aiutarci a sensibilizzare i titolari dei centri sportivi. E’ una sfida che riteniamo possa avere un reale impatto positivo nei prossimi anni”.
Il potenziale dello sport come veicolo di cambiamento è immenso
“L’appuntamento di oggi è la dimostrazione del potere del network e della condivisione di intenti comuni, ovvero l’obiettivo che abbiamo nell’organizzare una manifestazione come RiminiWellness – dichiara Valentina Fioramonti, Ieg Group Exhibition Manager Wellness & Sports - Continueremo a fornire cassa di risonanza a questo tipo di iniziative e a farci promotori di connessioni, perché crediamo fermamente nel potere delle fiere di fungere da catalizzatori delle community. Gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono ambiziosi ma avendo la possibilità di raggiungere diverse tipologie di target di sportivi e sportive, che trovano larga rappresentanza nella nostra manifestazione, siamo fiduciosi di poter contribuire in maniera efficace”.
Il potenziale dello sport come veicolo di cambiamento è immenso: con una visibilità straordinaria e un'influenza culturale senza pari, è in grado di ispirare milioni di persone verso stili di vita più attenti all’ambiente e al sociale: serve ora uno sforzo comune di sensibilizzazione di valori, principi, pratiche e materiali sostenibili sia verso le associazioni sportive, sia verso la catena di fornitura, sia verso i praticanti.
Sostenibilità
Sostenibilità, Steelosa: la panchina che racconta...
Ricrea presenta a Ecomondo un nuovo progetto
A Recanati, dal celebre colle dell'Infinito, inizia un nuovo viaggio attraverso l'Italia per promuovere la raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio, materiale permanente che grazie al riciclo può rinascere infinite volte. Promossa da Ricrea, il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio, l’iniziativa prende forma grazie a 'Steelosa'. Il progetto si pone l'obiettivo di portare un messaggio di attenzione per l'ambiente in tutto il Paese.
Le panchine, raffiguranti il simbolo dell’infinito e realizzate interamente in acciaio riciclato recuperato dagli imballaggi, rappresentano un esempio tangibile di durabilità e circolarità. Il nome ‘Steelosa’ richiama il termine steel, che in inglese significa acciaio, ma al contempo allude allo stile e alla bellezza che rendono famosa l’Italia in tutto il mondo. La prima di queste installazioni verrà donata al Comune di Recanati.
"Con 'Steelosa' vogliamo dimostrare concretamente come gli imballaggi in acciaio, ad esempio barattoli, scatole, scatolette, lattine, fusti, secchielli, bombolette, tappi e chiusure possano trasformarsi in oggetti di uso quotidiano, utili e duraturi, contribuendo a un futuro più sostenibile - afferma Domenico Rinaldini, presidente di Ricrea - L'acciaio è un materiale permanente, riciclabile al 100% e all'infinito senza perdere le sue proprietà. Proprio come l'infinito di Leopardi, il riciclo dell'acciaio non ha limiti e continua a generare valore nel tempo".
Il progetto è stato presentato ufficialmente a Rimini durante Ecomondo, il principale appuntamento dedicato alla sostenibilità e all’economia circolare, presso lo stand Conai/Consorzi. “Tra le tante panchine dedicate a temi sociali o ad associazioni - sottolinea il sindaco di Recanati Emanuele Pepa - arriva quella realizzata in acciaio che ci ricorda l’importanza della raccolta differenziata e il riciclo dei materiali. La nostra città è onorata di essere stata scelta quale prima destinataria di ‘steelosa’ e sulla quale ci si potrà sedere per riflettere sull’importanza della preservazione ambientale”.
“Il Cosmari - afferma il presidente di Cosmari Paolo Gattafoni - è ben felice di essere partner di Ricrea in questa significativa iniziativa che parte dal proprio territorio di riferimento, la provincia di Macerata. Grazie ai nostri nuovi impianti sempre più imballaggi in acciaio vengono trasformati in materia prima/seconda che può essere riutilizzata all’infinito e di cui la panchina ‘Steelosa’ ne diviene simbolo ideale e che si unisce in maniera perfetta a un luogo simbolo come il ‘Colle dell’Infinito’”.
“Gli imballaggi in acciaio sono riciclabili all'infinito, ed è lodevole che Ricrea abbia ideato un progetto che celebra sia la circolarità di questo materiale sia la bellezza dell’Italia, unendo questi due aspetti in un elemento di design - afferma Franco Bonesso di Anci - La gestione dei rifiuti è un tema importante su cui tutti i cittadini dovrebbero riflettere, e questa panchina rappresenta anche un luogo di meditazione. Collocata in punti significativi del nostro paese, aggiunge valore, invitando alla riflessione”. Ma il viaggio di 'Steelosa' non si ferma a Recanati. Il progetto prevede infatti la donazione di altre panchine in acciaio riciclato a diversi Comuni italiani, tutti legati da un tema comune: offrire una vista sull’infinito. Ogni panchina diventerà così un invito a fermarsi, riflettere sulla bellezza del paesaggio e sull’importanza di preservare il nostro pianeta attraverso gesti quotidiani come la raccolta differenziata.
Sostenibilità
Sostenibilità, Conoe ad Ecomondo: dalle sfide sui...
Il Consorzio per il recupero e il riciclo degli oli vegetali esausti (Conoe) è presente alla 27esima edizione di Ecomondo dal 5 all’8 novembre presso la Fiera di Rimini, l’evento di riferimento per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa, dove il Conoe presenterà le sue iniziative e il suo impegno nella raccolta e nel trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti (Pad. B4 stand 106).
Nel 2023, il Conoe ha raccolto circa 100.000 tonnellate di oli vegetali esausti, principalmente provenienti da attività professionali. Di queste, oltre il 95% è stato avviato al recupero nella produzione di biodiesel. Da notare che i rifiuti generati in Italia sono costituiti per il 38% dal settore professionale (industria, ristorazione e artigianato) e per il 62% da attività domestiche.
Durante i quattro giorni di manifestazione il Consorzio affronta i temi di maggiore attualità nel settore degli oli vegetali esausti: il principale è quello dei biocarburanti. Si parla poi degli accordi del Consorzio con la Gdo e della raccolta del rifiuto domestico su aree private per passare alle esperienze e ai progetti nei grandi centri urbani, in particolare nelle città di Torino e Genova, dove grazie alle Amministrazioni comunali si sono chiusi accordi con le rispettive aziende municipalizzate di raccolta e con la città di Roma con la quale si sta avviando un percorso di collaborazione. Infine, insieme a Legambiente, il Consorzio ribadisce il valore del recupero degli oli vegetali esausti e della propria filiera, sia in termini ambientali ma anche in termini economici e sociali.
“In questo periodo in cui assistiamo a segnali sempre più devastanti della crisi climatica in atto, il riutilizzo di oli vegetali esausti, come materia prima seconda, deve essere ancora più incentivato - dichiara il presidente Tommaso Campanile - Il nostro impegno per affermare il ruolo chiave dell’Uco nella produzione di biocarburanti così come nella ricerca di soluzioni alternative per il reimpiego degli oli rigenerati è sempre più forte”.
In tale cornice, prosegue il direttore Francesco Mancini “il Conoe ha sviluppato e sta sviluppando progetti territoriali per promuovere buone pratiche sulla raccolta domestica. Nell’anno che si sta chiudendo il Conoe ha supportato le Amministrazioni di Genova e Torino nella realizzazione di progetti dedicati, fornendo assistenza nelle attività di progettazione del servizio di raccolta e nella successiva fase di redazione e di accompagnamento alle campagne di sensibilizzazione e comunicazione. In maniera analoga abbiamo impostato il lavoro anche per la città di Roma”.
Infine, il Conoe riconosce il ruolo cruciale delle scuole nell'educare le future generazioni. Con il claim 'Crescere circolari' durante Ecomondo il Consorzio mette a disposizione delle scolaresche incontri conoscitivi e divertenti, con giochi e quiz sulla raccolta degli oli esausti forniti da Robidone, il famoso robot ecologico in grado di comunicare in maniera efficace e semplice i principi dell’economia circolare.
Sostenibilità
Rifiuti, Cic e Biorepack: Osservatorio Bioriciclo per...
Obiettivo, portare impurità sotto il 5%. Presentato a Ecomondo per diffondere buone pratiche di raccolta differenziata
Il tasso di materiali non compostabili nell’umido è pari al 7,1%. Ciò causa in media una rimozione del 21,9% dei rifiuti conferiti agli impianti di trattamento. E' quanto emerge dalle analisi condotte dal Centro Studi Cic, numeri dai quali emerge la necessità di uno strumento strategico per diffondere le buone pratiche di raccolta e riciclo del rifiuto organico e degli imballaggi in bioplastica biodegradabile e compostabile. E' l'obiettivo dell’Osservatorio Bioriciclo, voluto dal Consorzio Italiano Compostatori e dal Consorzio Biorepack, presentato oggi a Ecomondo, la fiera di riferimento per il settore della green e circular economy.
L’urgenza di un organismo che rafforzi la transizione all’economia circolare nell’ambito della raccolta dei rifiuti organici è tutta nei numeri. La raccolta differenziata dell’umido e degli imballaggi compostabili è obbligatoria in Italia da più di due anni e nel resto della Ue da gennaio scorso. Tuttavia, ancora oggi, all’interno dei rifiuti organici conferiti agli impianti di trattamento sono presenti importanti quantità di materiali non compostabili, che possono compromettere in maniera tangibile l'efficienza e la sostenibilità dell’intero sistema di gestione dei rifiuti organici: si tratta in particolare di plastica tradizionale, vetro e metalli.
Secondo recenti analisi condotte dal Centro Studi Cic la percentuale media degli MNC in ingresso negli impianti è del 7,1% del totale, superiore quindi al limite obbligatorio del 5% previsto dai Criteri Ambientali Minimi del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Una quantità ancor più preoccupante se si considera che essa causa uno scarto medio nazionale di materia durante le fasi di trattamento pari al 21,9%, riducendo sensibilmente la quantità di compost prodotto alla fine del processo nonché la percentuale di effettivo riciclo, vero obiettivo da porsi sia come Comuni che come operatori del trattamento.
Attraverso l'Osservatorio Bioriciclo, i due Consorzi fondatori intendono creare un punto di riferimento in grado di fornire informazioni utili, chiare ed efficaci per migliorare la quantità e la qualità della raccolta differenziata dell’umido e al tempo stesso per il corretto conferimento, insieme al resto dei rifiuti organici, di sacchetti, piatti, bicchieri e altri manufatti in bioplastica compostabile: questi ultimi infatti non creano problemi di riciclabilità dell’organico, anzi sono stati concepiti proprio per agevolare la corretta raccolta da parte dei cittadini. Inoltre rappresentano attualmente poco più dell’1% in peso secco su oltre 8 milioni di tonnellate di rifiuti a matrice organica gestiti annualmente in Italia.
“L’Osservatorio si propone di fornire informazioni su eventi, normative, approfondimenti scientifici e novità del settore - spiega Lella Miccolis, presidente del CIC - generando consapevolezza e diffondendo nuove prospettive che puntano sempre più a un’economia circolare e a una transizione verde. In linea con gli obiettivi dell'Unione Europea, l'Osservatorio si impegnerà nel fornire chiarimenti e risposte a dubbi e domande, contribuendo attivamente a migliorare la gestione dei rifiuti organici”.
Per raggiungere l’obiettivo di ridurre i materiali non compostabili sotto al 5%, una delle priorità è quella di sensibilizzare la cittadinanza. “Le attività di informazione ed educazione produrranno benefici altissimi, dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Agevoleranno infatti la produzione di compost di qualità ed eviteranno che, durante il trattamento organico, si producano scarti di materia che devono poi essere inceneriti o smaltiti in discarica”, spiega Marco Versari, presidente di Biorepack. “Proprio per questo, il nostro Consorzio già da tempo ha avviato un’intensa campagna di comunicazione multicanale, per aiutare i cittadini a fare chiarezza non solo sul corretto conferimento dei manufatti in bioplastica compostabile ma più in generale di tutta la frazione organica dei rifiuti, che ricordiamo rappresenta tra il 30 e il 40% di tutti i rifiuti separati nelle case italiane”.