Sinner: “Fiducioso per le Finals. Con i soldi di Riad aprirò una Fondazione”
Il tennista azzurro sarà impegnato a Torino dal 10 al 17 novembre
Cresce l'attesa per le Atp Finals di Torino, in programma dal 10 al 17 novembre. Nei gironi svelati oggi, Jannik Sinner è sicuramente uno dei favoriti per la vittoria finale: "Ho buone sensazioni, tante cose sono cambiate rispetto all’anno scorso, la superficie mi sembra più lenta. Sento tanto calore e tanto affetto da parte della gente, dall’Italia. Ma solo uno può vincere in un torneo diverso: devi essere subito al 100% e sei sempre contro i primi 8 del mondo", ha detto il tennista azzurro a margine dell'evento alla Nuvola Lavazza, di cui Sinner è sponsor da quando era 140 del mondo: "Cos'hanno visto in me? Uno a cui piace il caffè… È importante essere un bravo sportivo ma anche una brava persona, che mette i valori al primo posto".
Nel suo 2024 da sogno il team ha giocato un ruolo fondamentale: "Senza il team non puoi fare niente soprattutto per superare i momenti difficili, e poi serve il confronto: dentro e fuori del campo. Non siamo delle macchine, siamo delle persone che cercano di dare il meglio in qualsiasi giornata, io sono uno di quelli che investe più tempo possibile per essere al meglio. Quest’anno sono sempre riuscito a rimanere concentrato su quello che dovevo fare ma non vuol dire che stavo bene", ha raccontato, "da piccolo qualche volta la racchetta volava. Ma poi impari dagli errori, cresci, capisci che tutti hanno giorni che sei nervoso e devi accettarlo. La parte mentale è molto importante".
Jannik ha parlato anche del montepremi monstre, da 6 milioni di euro, vinto a Riad: "Stiamo creando la mia Fondazione: è molto, molto importante aiutare persone, animali, famiglie, bambini". Sull'attenzione alla preparazione fisica: "Il mio fisico è molto equilibrio, non tanti muscoli. Devo essere veloce, elastico, quando mi sento leggero posso reggere il gioco, ma qualche chilo di muscolo lo devo mettere: più giochi, più consumi". Nessun dubbio sul colpo che ha migliorato di più nell'ultimo anno: "Il servizio, ci ho lavorato tanto negli ultimi due anni e ho ancora margini di progresso anche nelle variazioni e nel gioco a rete. A 23 anni non puoi già essere al 100% anche mentalmente, ogni tanto sbaglio qualcosa».
Il viaggio di Sinner è iniziato alle Next Gen di Milano nel 2019: "Milano è stata molto importante per la mia crescita: mi ha fatto capire tante cose. Ora il primo step in questo torneo speciale che mi fa tanto piacere giocare fra tanti giocatori d’eccellenza, è partire nel migliore dei modi, la prima partita, poi vediamo di fare il meglio». Non ci sarà però Novak Djokovic: "Nole è una persona e un giocatore molto importante qua in Italia, il pubblico voleva vederlo, ma questo è lo sport, la stagione è lunga, ci sono gli infortuni".
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Atp Finals, quando gioca Sinner: il calendario
Jannik affronterà Medvedev, Fritz e De Minaur nel girone
Cresce l'attesa per le Atp Finals 2024 di Torino in programma dal 10 al 17 novembre. Jannik Sinner, finalista lo scorso anno, ci arriva da numero 1 del mondo e da favorito assoluto per la vittoria finale. Il tennista azzurro è stato inserito nel primo gruppo, nominato 'Ilie Nastase', e giocherà contro Daniil Medvedev, Taylor Fritz e Alex De Minaur.
Evitato, quindi, il pericolo numero uno, ovvero Carlos Alcaraz, testa di serie numero tre. Lo spagnolo fa parte infatti del secondo gruppo 'John Newcombe' e se la vedrà con Alexander Zverev, Casper Ruud e Andrey Rublev, subentrato a Novak Djokovic dopo il ritiro del serbo a causa di un infortunio. Ma quando gioca Sinner?
Atp Finals, quando gioca Sinner: il calendario
La fase a girone delle Atp Finals di Torino inizierà lunedì 10 novembre e si concluderà venerdì 15. Sabato 16 novembre sono in programma le due semifinali (una alle 12 e una alle 18), mentre la finale si disputerà domenica 17 alle ore 18.
Jannik Sinner esordirà già nella prima giornata delle Finals, domenica 10 novembre, all'Inalpi Arena di Torino. Il numero uno al mondo debutterà contro l'australiano Alex De Minaur, esordiente alle Finals, nel match serale, in programma alle ore 20.30 (diretta in chiaro su Rai 2). Ad aprire il Gruppo Nastase, domenica alle 14, sarà invece la sfida tra il russo Daniil Medvedev e lo statunitense Taylor Fritz. I vincitori delle prime due partite si affronteranno martedì 12 novembre, così come i due tennisti usciti sconfitti all'esordio.
Lunedì 11 novembre invece giocheranno lo spagnolo Carlos Alcaraz contro il norvegese Casper Ruud alle 14 e in serata alle 20.30 il tedesco Alexander Zverev contro il russo Andrey Rublev. Per quanto riguarda il torneo di doppio, la coppia azzurra formata da Simone Bolelli e Andrea Vavassori esordirà lunedì 11 alle ore 18 contro l'indiano Rohan Bopanna e l'australiano Matthew Ebden.
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Mike Tyson vs Jake Paul, si avvicina l’incontro: 25...
I due pugili si affronteranno nella notte tra il 15 e il 16 aprile
È tutto pronto per l’attesissimo incontro di boxe tra il 58enne Mike Tyson, ex campione del mondo dei psi massimi, e l'istrionico 27enne influencer e youtuber Jake Paul. Il match si terrà nella notte italiana tra il 15 e 16 novembre presso l’AT&T Stadium di Arlington, in Texas. Un incontro evento che vedrà il ritorno sul ring del più grande pugile di tutti i tempi. Sarà trasmesso in diretta su Netflix e sarà preceduto da una miniserie in tre episodi che documenta la preparazione dei due pugili. L’incontro avrà alcune regole particolari: ci saranno 8 round da due minuti ciascuno, e i pugili utilizzeranno guantoni da 14 once, più imbottiti rispetto a quelli standard. Questo dovrebbe garantire un match più dinamico e spettacolare.
La preparazione di Mike Tyson e Jake Paul per questo incontro è stata intensa e dettagliata, con entrambi i pugili che hanno seguito programmi di allenamento rigorosi. Mike Tyson, nonostante i suoi 58 anni, ha dimostrato di essere in una forma fisica straordinaria. Ha seguito un regime di allenamento che include sessioni di sparring, esercizi di forza e condizionamento, e una dieta rigorosa per mantenere il suo peso e la sua energia nei colpi. Tyson ha anche lavorato con il suo team di allenatori per affinare la tecnica e la strategia, concentrandosi su velocità e potenza.
Jake Paul, d’altra parte, ha continuato a migliorare le sue abilità pugilistiche sotto la guida di allenatori esperti. Il suo allenamento ha incluso sessioni di sparring con pugili professionisti, esercizi di resistenza e forza, e un’attenzione particolare alla tecnica e alla strategia di combattimento. Paul ha previsto che il combattimento porterà 25 milioni di spettatori a Netflix, il che lo renderebbe il match di boxe più visto di tutti i tempi. Inoltre ha anche rivelato che guadagnerà 40 milioni di dollari per l’incontro, mentre Iron Mike dovrebbe intascare da questo match in Texas circa 20 milioni di dollari.
Conto alla rovescia
Jake 'El Gallo' Paul e l’Uomo Più 'cattivo del mondo', Mike Tyson, appaiono in un teaser per il prossimo mega evento su Netflix, degno di un trailer cinematografico. “Non c’è mai stata una notte così grande”, dichiara il narratore del trailer, Samuel L. Jackson, con Netflix che si prepara a offrire il combattimento ai suoi abbonati globali, cercando al contempo di riempire l’arena da 80.000 posti di Arlington.
Da oggi, 7 novembre, sono visibili i primi due episodi della serie intitolata 'Jake Paul vs. Mike Tyson: conto alla rovescia', composta da tre episodi (il terzo sarà disponibile dal 12) e offrirà un viaggio dietro le quinte, mostrando le fatiche, le motivazioni e la vita personale dei due protagonisti.
Per chi desidera vivere il match da una prospettiva privilegiata, la Most Valuable Promotions di Paul ha collaborato con Elevate per offrire un esclusivo pacchetto Vip dal valore di 2 milioni di dollari. Il “MVP Owner’s Experience” include dieci posti, di cui due in prima fila a pochi metri dal ring, l’accesso agli spogliatoi, guantoni autografati, servizio di sicurezza personale, e un soggiorno in hotel di lusso per tutta la durata dell’evento. Questo pacchetto di lusso rappresenta la massima esperienza per chi vuole vivere l’incontro a stretto contatto con i protagonisti.
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Gigi Riva oggi avrebbe compiuto 80 anni. Il figlio:...
Lo storico attaccante del Cagliari e della Nazionale è scomparso lo scorso anno
"Siamo arrivati agli 80 anni di papà, ma purtroppo non è con noi". Inizia così il commovente messaggio condiviso dal figlio di Gigi Riva, Nicola, sui canali social del Cagliari. Oggi 'Rombo di Tuono', scomparso lo scorso anno, avrebbe compiuto 80 anni: "È difficile dire cosa è stato per me mio padre. Come tutti i bambini del tempo anche io l'ho vissuto come Gigi Riva. Non lo vedevo spesso, sono nato con la passione del calcio e cresciuto con il mito di Gigi Riva. Aspettavo il momento in cui facevano vedere i suoi gol in tv. Lui è sempre stata una persona che non parlava molto, che non amava autocelebrarsi, ma ogni volta che lo vedevo in tv mi emozionavo. Crescendo ho capito che era un uomo apprezzato per valori precisi e questo mi ha permesso di conoscere meglio mio padre, che ha avuto tremende sofferenze da bambino e che poi è diventato un grande uomo".
"Lui mi ha lasciato valori importanti, che spero di conservare e farne tesoro", ha continuato, "il giorno del funerale ho voluto ringraziarlo. La camera ardente è stato molto emozionante, lo sono venuti a salutare da ogni parte della Sardegna. Io ho perso un papà, ma anche molti sardi è come se avessero perso un parente. C'era tanta sofferenza quel giorno".
Il legame con la Sardegna, in ogni caso, non si è mai spezzato: "Mio padre è cresciuto in Sardegna e ci ha trasmesso l'amore per questa terra. In ogni Paese della Sardegna c'è un suo ricordo, è un nome che resterà legato per sempre a quest'isola. Il suo legame si basava su fiducia e rispetto, trascendeva il calcio. Io sono tifosissimo del Cagliari, sono un passionale, ma una volta finita la partita sono lucido per capire dove poter migliorare. Mio padre mi ha insegnato che bisogna saper vincere ma anche perdere. Noi del Cagliari viviamo di tante emozioni, anche negative. Un tifoso vero sa accettare ogni risultato, se ha visto in campo la voglia di non mollare mai. Il legame tra il Cagliari e la nostra famiglia non si è mai interrotto".
Poi un ricordo speciale: "Un'ora prima di Bari-Cagliari, lo spareggio per andare in Serie A, mio padre chiamò Ranieri ma aveva paura di disturbare. Io sapevo che sarebbe servito invece. Lui ha detto una sola frase: 'Tutta la Sardegna è con voi'. Poche parole, ma che prima di entrare in campo possono darti una carica in più. Quella promozione è stata l'ultima emozione sportiva che ho vissuto con lui". Nicola Riva, tornato a far parte del Cda del Cagliari, ha ricordato anche la prima partita all'Unipol Arena dopo la scomparsa di Gigi: "In occasione di Cagliari-Torino, a pochi giorni dalla sua morte, c'era un clima commosso. Anche la squadra è stata condizionata da questa atmosfera, me la ricorderò per sempre".