Storchi (Cavalieri del Lavoro ER) interviene su dichiarazioni del Ministro Urso: ‘Piano d’azione Made in Italy 2030, una straordinaria occasione per il nostro paese’
Roma 08 novembre 2024 - ‘Sono state incisive le recenti parole di Adolfo Urso, ministro alle Imprese ed al Made In Italy, sul futuro industriale del nostro Paese, in occasione della cena di gala, in onore dei neo Cavalieri del Lavoro, che si è tenuta a Roma, a Palazzo Colonna. Urso ha posto l’accento sul piano strategico di sviluppo dell’industria e dell’economia, o meglio chiamato piano d'azione “Made in Italy 2030”, sottolinea Fabio Storchi (in foto con Maria Rita Cocciufa, prefetto di Reggio Emilia) presidente del Gruppo Emiliano Romagnolo dei Cavalieri del Lavoro.
Storchi: ‘Per la prima volta, in Italia, il Governo ha deciso di realizzare, con il contributo della società civile, un documento importantissimo per il futuro del Paese. Si tratta di una scelta coraggiosa e nel contempo lungimirante che si ispira ad uno dei valori in cui da sempre credo: la capacità di fare insieme. Un piano strategico industriale che renda competitiva l’Italia, in un’Europa unita, che ha compreso il suo ruolo nel mondo ed è pronta a giocare la sua leadership culturale e scientifica tra i grandi Paesi del pianeta. Enti, associazioni, organismi pubblici e privati dovrebbero tutti concorrere a stilare le fondamenta di un Piano che è assolutamente sfidante, ma concreto ed alla portata. Non c’è vento a favore per chi non conosce il porto, ammoniva Seneca già nel XX secolo prima di Cristo; diventa quindi di fondamentale importanza fissare insieme gli obiettivi di politica economica e industriale per il periodo 2024-2030, con una visione al 2050, per definire strategie e sviluppo di nuove infrastrutture, piattaforme tecnologiche in grado di competere a livello globale. Operare in sinergia di intenti ed obiettivi, è una scelta strategica fondamentale, per garantire al nostro Paese sviluppo e benessere anche in momenti difficili come questi, caratterizzati da conflitti, guerre e da minacce di isolazionismo politico ed economico, come sembrano promettere i risultati delle recenti elezioni presidenziali americane’.
Come ha sottolineato Urso gli obiettivi del Piano - a cui sono chiamati a contribuire enti, associazioni, istituzioni, in consultazione pubblica per raccogliere contributi alla stesura del Libro Bianco, con scadenza al 31 dicembre 2024 - sono: ‘il consolidamento della posizione dell’Italia tra le prime 10 economie del mondo; la tutela del modello produttivo tradizionale del Made in Italy; l'aumento dei livelli occupazionali e della retribuzione del lavoro; la riduzione dei divari di sviluppo economico tra Regioni e territori; uno sviluppo industriale basato sul basso costo dell’energia anche con l'utilizzo del nucleare di ultima generazione; lo sviluppo di imprenditoria nei nuovi domini economici come quelli dello spazio e del mare; il rafforzamento della cooperazione con l'UE e con i Paesi del G7. Il documento individua, inoltre, anche alcuni settori industriali come strategici quali la Siderurgia, l'Automotive, la Farmaceutica, la Difesa e l'Aerospazio, la Cantieristica e i due domini dello spazio e del mare. Per modernizzare il rapporto con le imprese, viene suggerita l'adozione di una politica industriale orientata per filiere, anche con l’istituzione di una "Conferenza delle Imprese e delle Filiere", con il compito di consolidare le interdipendenze tra i diversi settori e rafforzare le Pmi’ ha spiegato il capo del Mimit.
‘Si tratta di una proposta che vede lo Stato agire come stratega, tenendo conto di quello che sono le caratteristiche e le priorità del nostro Sistema Paese, e che indirizzi al meglio le risorse pubbliche per affrontare e superare le sfide della triplice transizione, ecologica, digitale e geopolitica, ha evidenziato Urso - Da qui al 2030 monitoreremo costantemente il sistema produttivo per valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, e organizzeremo un meeting annuale con investitori internazionali per fare del nostro Paese una destinazione di eccellenza per la produzione e gli investimenti’ ha concluso il ministro.
Francesca Schenetti
giornalista professionista
Ti Lancio, agenzia di stampa quotidiana
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L’imprenditore Loris Talone assolto dalla Cassazione...
8 novembre 2024. E' finita con un'assoluzione completa la vicenda giudiziaria che ha riguardato l'imprenditore colleferrino Loris Talone. La corte di cassazione di Roma ha annullato senza rinvio la condanna sia di primo che di secondo grado a quattro anni di reclusione per corruzione e turbativa d’asta che gli erano state inflitte negli ultimi anni.
Dopo 10 anni si chiude, di fatto, l’ultimo capitolo di una costola di mafia capitale quello relativo alla gestione dei campi rom che vedeva tra gli altri imputati i funzionari del comune di Roma Salvadori e Morgillo e il noto imprenditore e già vice sindaco di Artena, Loris Talone, difeso dal Prof. Franco Coppi e dall’ Avvocato Massimo Ferrandino.
La VI sez della cassazione, ieri ha messo la parola fine ad un lungo processo dove gli imputati avevano riportato importanti condanne nei gradi precedenti. Tutti assolti quindi, con un annullamento senza rinvio da parte della Cassazione e tra 90 giorni saranno rese note le motivazioni.
Si chiude si è messa una pietra sopra alla vicenda che ha riguardato l'imprenditore a capo della Tailorsan azienda che opera nel settore dei bagni chimici di Colleferro (Roma) che per molti anni ha ricoperto anche ruoli istituzionali nel comune di Artena.
La soddisfazione del pool difensivo
Grande soddisfazione da parte degli avvocati che hanno difeso l'imprenditore Loris Talone, ovvero il Prof. Franco Coppi e l'Avv. Massimo Ferrandino: "Dopo un lunga battaglia legale durata 10 anni finalmente ieri con la sentenza inappellabile della Corte di Cassazione abbiamo visto trionfare la Giustizia con una sentenza di assoluzione completa per il nostro assistito Loris Talone che ora può mettersi alle spalle questo difficile periodo della sua vita"
Le parole dell'imprenditore Loris Talone
"Giustizia è stata fatta - spiega l'imprenditore Loris Talone - ringrazio gli avvocati Coppi e Ferrandino per aver creduto in me e nella bontà del mio operato. Mi sono preso sempre le mie repsonsabilità ed ho pagato anche con la reclusione. Si chiude definitivamente un capitolo oscuro per me e la mia famiglia che mi è sempre stata vicina. Ringrazio mia moglie Alessandra ed i mie figli per il supporto continuo cosi come i miei collaboratori in azienda che hanno creduto sempre nella correttezza del mio operato"
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SNAI – Serie A: notte da scudetto a San Siro, c’è...
Domenica sera il big match tra le prime due della classifica, preceduto sabato dal derby di Torino, con la Juve nettamente avanti (1,55). Atalanta e Fiorentina in casa per tenere il passo, Lazio a Monza
Milano, 8 novembre – Venticinque punti il Napoli, 24 l’Inter. Alla dodicesima giornata è arrivato il momento dello scontro diretto tra le prime due della classe: da una parte i nerazzurri, reduci dalla vittoria in Champions contro l’Arsenal, dall’altra il Napoli di Conte, che non gioca le coppe europee e può concentrarsi esclusivamente sul campionato. Le quote Snai vedono avanti l’Inter, favorita a 1,85; più lontani gli altri due esiti, con il pareggio che parte a 3,65 e il «2» a 4,25. Nonostante il potenziale offensivo (che il Napoli non ha comunque ancora espresso pienamente, visti i sette gol segnati in meno rispetto all’Inter, 18 contro 25), le quote per Under e Over sono a contatto: a 1,90 si gioca il risultato con un massimo di due reti, a 1,80 l’Over. Più larga la forbice tra Goal (1,67) e No Goal (2,10). Occhi puntati, ovviamente, su Romelu Lukaku, che torna a San Siro da ex: una rete del belga è offerta a 3,50, ma davanti ci sono Lautaro Martinez a 2,50 e Thuram a 2,75. Alla stessa quota di Lukaku c’è anche Taremi, mentre Kvaratskhelia parte a 4,00.
Derby di Torino L’altro big match della giornata che precede la terza sosta per le Nazionali è quello tra Juventus e Torino, con i bianconeri che arrivano dal pareggio di Lille in Champions League e un Torino in caduta libera (cinque sconfitte nelle ultime sei partite) dopo un grande avvio di stagione. I valori in campo si riflettono sulla lavagna delle quote: segno «1» a 1,55, con pareggio e vittoria del Toro rispettivamente a 3,80 e 6,75. Under a 1,65 e No Goal a 1,63 più probabili rispetto all’Over a 2,10 e al Goal a 2,15. Vlahovic da una parte a 2,25 e Sanabria dall’altra a 5,00 sono i principali indiziati per un gol allo Stadium.
Le altre partite Dello scontro diretto tra Inter e Napoli proveranno ad approfittarne soprattutto Atalanta, Fiorentina e Lazio. I nerazzurri di Gasperini apriranno il programma della domenica ospitando alle 12.30 l’Uudinese: la quota per l’«1» (1,35) è la più bassa dell’intero fine settimana, seguita proprio dall’1,42 per l’«1» dei viola di Palladino contro il Verona, nonostante il ko della Fiorentina in Conference League a Cipro. Con gli stessi punti di Atalanta e Fiorentina c’è la Lazio, che contro il Porto ha vissuto un’altra notte di gloria: la squadra di Baroni punta a confermarsi anche in campionato a Monza, agevolata da una quota di 1,83 per il «2». A proposito di notti di gloria, ne sa qualcosa il Milan che ha sbancato il Bernabeu e, dopo aver battuto il Real Madrid, punta a fare lo stesso con il Cagliari (a 1,57 il successo di Fonseca). La Roma in crisi ospita il Bologna: Juric resta avanti a 2,10 rispetto a Italiano a 3,65, ma il momento dei giallorossi è tutt’altro che esaltante.
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Contratti e tariffe telefoniche: come protestare in caso di...
È un diritto degli utenti tutelare i propri interessi protestando, ma è importante farlo per iscritto: gli operatori hanno l’obbligo di rispondere entro 45 giorni.
8 novembre2024 –Il cambiamento di operatore spesso rischia di diventare un’interminabile odissea, il guasto alla linea può rende muto il proprio apparecchio per quasi tutto il giorno, la bolletta che riporta un costo spropositato rispetto alle telefonate effettuate, i servizi che vengono attivati e addebitati anche se non sono mai stati richiesti, o ancora un contratto con un fornitore che l’utente non ha mai attivato.Ecco alcuni consigli utili da Altroconsumo per aiutare gli utenti a tutelare i propri diritti.
Il primo accorgimento al quale prestare attenzione è quello di effettuare il proprio reclamo in forma scritta, essenziale affinché abbia valore e ottenga più facilmente una risposta, rispetto ad un reclamo verbale. Non basta, infatti,chiamare il numero messo a disposizione dal gestore telefonico. Per protestare formalmente il reclamo deve essere inviato per iscritto.
Ogni compagnia telefonica ha, infatti, i propri canali dedicati (ed è importante seguire queste indicazioni perché altrimenti si rischia di aspettare inutilmente una risposta per un reclamo che la società non ha ricevuto).
Inoltre, per tutelarsi, prima di firmare un contratto di telefonia, è opportuno leggete tutto il documento, per controllare che non vi siano clausole che possono penalizzare l’utente; verificare che il contratto preveda la possibilità di recedere senza vincoli temporali: ciò significa che l’utente ha il diritto di sciogliere il contratto in qualsiasi momento, purché sia rispettato il preavviso previsto dalle condizioni contrattuali; tenere presente che il preavviso massimo consentito dalla legge per recedere dal contratto non può essere superiore ai 30 giorni. Dunque,non è detto che il periodo di preavviso sia previsto nel documento. In ogni caso, se dovesse esserci, deve comunque essere compreso tra 1 e 30 giorni; se si è scontenti del proprio operatore telefonico e si decidesse di sciogliere il contratto prima della sua scadenza naturale, invece, il recesso non prevede alcun pagamento di penale: è infatti vietato chiedere al cliente spese di penale legate al recesso anticipato. Ciò non significa che l’operazione debba per forza essere gratuita: l’operatore può chiedere di pagare il costo di disattivazione, purché dimostri di aver effettivamente sostenuto le spese che vuole addebitare all’utente; l’operatore non deve imporre alcun limite di tempo per l’utilizzo del servizio che l’utente ha acquistato. Ad esempio, se scade il contratto o lo si scioglie prima di aver consumato l’intero credito del proprio cellulare, l’operatore deve riconoscere il credito residuo. In pratica, l’utente ha il diritto alla restituzione della parte dell’importo della carta ricaricabile o della ricarica che ha già pagato ma che non ha ancora consumato; infine, in caso di contratti conclusi al telefono è necessario ricordare che è diritto dell’utente ricevere copia del contratto firmato e esercitare il diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla sua conclusione. Se l’operatore non rispetta queste indicazioni il contratto si può scogliere in qualsiasi momento.
Se il reclamo non porta a nulla di fatto, cioè l’operatore non risponde entro 45 giorni oppure risponde in maniera non soddisfacente, il passo successivo è quello di fare un tentativo di conciliazione. La conciliazione è una procedura extragiudiziale di risoluzione delle controversie del tutto gratuita per il consumatore e che ha il vantaggio di cercare una soluzione tra le parti senza dover andare in giudizio.
Altroconsumo aiuta, grazie alla conciliazione del tutto gratuita, a trovare una soluzione nel caso di controversie.