Connect with us

Published

on

L’artista cinese Badiucao espone a Brescia, nonostante le pressioni di Pechino

«La Cina (non) è vicina. Badiucao – opere di un artista dissidente», Mostra curata da Elettra Stamboulis, dal 13 novembre al 13 febbraio 2022 negli spazi espositivi del Museo di Santa Giulia di Brescia.

Viene chiamato il “Il Banksy cinese” ed espone per la prima volta in Europa, nonostante il tentativo di cancellazione dell’Ambasciata Cinese in Italia. Badiucao è un artista che devia l’immaginario comunista per dargli una visione acida e critica, a volte con un tocco di umorismo per bilanciare la situazione critica del rispetto dei diritti umani e della libertà di espressione in Cina.

Badiucao è originario di Shanghai ma non se ne conosce l’esatta data di nascita, immigrato in Australia nel 2009

Ha pubblicato il suo primo disegno durante l’ incidente ferroviario di Wenzhou nel 2011. Ha costruito la sua reputazione su Twitter, disegnando vignette politiche che sfidano la censura e la “dittatura in Cina“. Il lavoro dell’artista cinese-australiano è stato presentato da The New York Times e The Guardian. I suoi disegni anonimi gli valsero di essere paragonato esattamente a Banksy, ecco spiegato l’appellativo del Banksy cinese.

Nel 2018, una mostra di Badiucao a Hong Kong è stata cancellata dai suoi organizzatori affermando di aver ricevuto minacce dalle autorità cinesi. Il lavoro di Badiucao si concentra sulle violazioni dei diritti e sulle satire del Presidente Xi Jinping. La sua mostra faceva parte delle proteste per la libertà di espressione a Hong Kong dal 2014. Secondo attivisti per la democrazia questa cancellazione testimonia un attacco alle libertà a Hong Kong da parte di Pechino. Badiucao non aveva in programma di recarsi a Hong Kong, ma avrebbe dovuto partecipare a una tavola rotonda in videoconferenza con l’attivista per la democrazia di Hong Kong, Joshua Wong, gli artisti di Hong Kong Sampson Wong e Oscar Ho, e i manifestanti punk rock russi Olga Kuracheva e Veronika Nikulshina, entrambi membri del gruppo Pussy Riot.

Badiucao rende omaggio all’attivista tibetano Tashi Wangchuk raffigurando un leone delle nevi, emblema tradizionale del Tibet, con una fascia sul muso. Alcuni dei suoi fumetti caricatura del Presidente cinese Xi Jinping come personaggio del libro per bambini Winnie the Pooh, dopo che i netizen cinesi hanno riportato una somiglianza.

Secondo Badiucao, Tank Man, il Tian’anmen Man che fermò una colonna di carri armati durante le proteste di piazza Tian’anmen nel 1989, rappresenta qualcosa di perduto nell’attuale generazione cinese: “idealismo, passione, senso di responsabilità e fiducia che un individuo può cambiare il corso degli eventi”.
Tank Man è ancora rilevante oggi e la gente dovrebbe vederlo. La società non è cambiata molto dal massacro e l’oppressione non è mai cessata” afferma l’artista con un velo di tristezza.

Badiucao ha dato istruzioni ai manifestanti di scattare una foto di se stessi indossando il classico costume di Tank Man, camicia bianca, pantaloni neri e scarpe nere, mentre reggeva due borse bianche. L’artista ha realizzato i disegni per le borse, comprese le immagini di Peppa the Pig e Winnie the Pooh, i personaggi censurati in Cina.

Va ricordato che nel 2019 ha ricevuto il Russell Prize per il grande coraggio, assegnato dalla ONG Cartoonists Rights Network International. Nel 2020 è stato insignito del Václav-Havel Human Rights Prize.

Sono molto lucido nel modo in cui uso la mia arte per esporre le bugie, i soprusi, i problemi del Governo cinese e d’altra parte, rendo omaggio e glorifico il popolo cinese, il suo coraggio e l’ intelligenza, anche se sottoposto a quest’ ambiente molto duro, orchestrato da un Governo rigido e autoritario“, specifica Badiucao

La Cina non è così lontana come si tende a credere e sono convinto che non esiste una Cina proibita, una Muraglia che non sia possibile varcare. Agli imprenditori io dico questo: prendete subito l´aereo, andate in Cina e cominciate a guardarvi in giro. E se il viaggio vi sembra lungo, pensate a uno dei tanti proverbi della saggezza cinese: “Anche un viaggio di mille miglia comincia con il primo passo…
(Cesare Romiti)

Una sofisticata esperta in viaggi, turismo e tempo libero, che esplora con passione le frontiere del settore turistico per fornire ai nostri lettori intuizioni uniche e consigli preziosi. Con una profonda conoscenza che va dalle destinazioni esotiche alle gemme nascoste locali, la sua competenza è indispensabile per chi cerca di trasformare ogni viaggio in un’esperienza memorabile. Le sue analisi ricche di sfumature e le sue raccomandazioni su misura sono fondamentali per offrire un panorama completo di tutto ciò che il mondo del turismo ha da offrire.

Attualità

Eros e Michelle: Ritorni, emozioni e il fascino di una...

Published

on

C’è qualcosa nelle storie d’amore che finisce, ma non davvero, che ci tocca nel profondo. Perché sono proprio quei racconti fatti di alti e bassi, di tentennamenti e poi sorrisi improvvisi, quelli che in fondo ci fanno sperare che esista davvero un lieto fine per tutti. E così oggi siamo qui, a parlare di nuovo di loro: Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, due che sembrano aver capito il segreto del restare uniti anche quando l’amore cambia volto. Due che continuano a fare parlare di sé, forse senza nemmeno volerlo, e che portano nelle nostre vite quel sapore di nostalgia misto a speranza.

Quella di Eros e Michelle non è una storia come tante altre. Certo, c’è stato un incontro, un amore travolgente, una figlia meravigliosa, un matrimonio sognato da molti e poi, sì, anche una separazione. Ma non è mai stato il tipo di separazione che distrugge tutto, che lascia dietro di sé solo macerie. Anzi. La loro favola ha continuato a respirare, anche con il cuore spezzato, e ci ha lasciato tutti con un’idea più dolce del “fine”. Perché, forse, quello che Eros e Michelle ci stanno dicendo, ancora oggi, è che l’amore non finisce mai davvero. Cambia, si adatta, magari non è più romantico, ma è qualcosa di altrettanto potente.

Vecchi ricordi e nuovi inizi

Tutto è tornato al centro dell’attenzione mediatica il 23 novembre, quando Michelle ha deciso di condividere un pezzo del passato con una foto su Instagram. Una foto di 27 anni fa, lei ed Eros in un bacio che non ha bisogno di parole, che parla da solo. Aurora era appena nata, il loro amore era nel pieno, e quell’immagine ha risvegliato qualcosa in molti di noi. Non è stato un gesto casuale. Ha scatenato il web, un’ondata di commenti pieni di nostalgia, di persone che chiedevano, speravano: “Ma forse allora c’è ancora qualcosa tra di loro?”

E come se non bastasse, il 2 ottobre, Eros ha fatto il resto. Festa dei Nonni, Michelle in carriola, un sorriso scherzoso e quella frase: “Oggi è la giornata dei nonni, con la nonna in carriola”. Un gesto, una foto così semplice eppure così carica di significato. Un modo per dirci che loro, nonostante tutto, sono ancora lì, l’uno per l’altra. Perché sono immagini come queste che ci fanno pensare che, forse, le favole non finiscono mai davvero.

La magia di una storia che continua

Inutile negarlo: queste foto, questi piccoli gesti, hanno riacceso i sogni dei fan. È come se ogni volta che Eros e Michelle ci mostrano un pezzo della loro vita insieme, ci venisse data una nuova possibilità di credere nelle seconde chance. Nei ritorni inaspettati, nei sorrisi ritrovati. Loro sono un esempio raro, in un mondo in cui spesso, dopo la separazione, resta solo il vuoto. Invece qui vediamo due persone che hanno scelto di rimanere legate, di continuare a condividere momenti, ricordi e ora anche la gioia di essere nonni.

Non dimentichiamo che la loro è stata una storia d’amore che ha segnato un’epoca. Erano gli anni ’90: Eros era già una star della musica, Michelle stava diventando un volto noto della televisione. La loro relazione era sotto i riflettori ma sembrava vera, genuina, fatta di sorrisi e complicità. Nel 1996 è nata Aurora, e con lei è cresciuto un amore che sembrava non poter finire mai. Il matrimonio nel 1998 è stato l’apice, il momento perfetto… ma come tutte le favole, anche la loro ha incontrato difficoltà. E così, nel 2002, hanno deciso di separarsi. Eppure, quella decisione non ha spezzato tutto. Al contrario, ha aperto una nuova strada, fatta di rispetto e affetto.

Tra nonni, sorrisi e ritorni di fiamma

Oggi li vediamo insieme come nonni, un ruolo che sembra averli riavvicinati ancora di più. La nascita di Cesare, figlio di Aurora e Goffredo, è stata un momento di grande gioia per tutti. Michelle ed Eros, come nonni, sono stati uniti, presenti, e questo ha fatto sì che molti si chiedessero se non ci fosse qualcosa di più dietro questo ritrovato legame. Perché quello che li rende speciali non è semplicemente il fatto di essere nonni: è come si guardano, come scherzano insieme, come rivivono i ricordi con tenerezza. È questa magia che fa sognare.

E se ci pensiamo, quanto sarebbe bello? Vederli di nuovo insieme, vedere quel sorriso tornare a illuminare i loro volti. Perché, in fondo, tutti noi ci siamo un po’ affezionati a questa storia, a questa favola moderna che ha fatto sognare milioni di persone. È quella voglia intensa, quella speranza viva di vedere che l’amore, in fondo, può superare qualsiasi cosa. Può cambiare, può trasformarsi, ma non scompare mai del tutto.

Amicizia o qualcosa di più?

E allora ci chiediamo, qual è il prossimo passo? Sarà solo un’amicizia, quella che vediamo tra Eros e Michelle, o qualcosa di più? Loro non lo dicono, non rilasciano dichiarazioni ufficiali e forse è anche questo che rende tutto più magico. Quel dubbio, quella possibilità che potrebbe esserci ancora qualcosa di non detto, di nascosto tra le righe.

In un mondo così abituato alla fine dei sentimenti, all’addio come unica via possibile, la loro storia ci offre una prospettiva diversa. Una speranza. Che magari un lieto fine è possibile anche quando non è come ce lo aspettavamo. Perché l’amore tra Eros e Michelle, pur non essendo più quello di un tempo, è ancora lì, forte, autentico. Ed è questo che ci fa emozionare ogni volta che li vediamo insieme, che ci fa sperare che, chissà, forse un giorno questa favola troverà un nuovo inizio.

L’amore che resiste oltre il tempo

Sapete cosa ci insegna davvero questa storia? Che l’amore, quello vero, non se ne va mai del tutto. Magari cambia, si trasforma, diventa altro, ma non sparisce. Non è una roba che si spegne come una lampadina. Loro sono la prova vivente che un legame può restare, anche dopo tutto quel che è successo, anche dopo gli anni che passano, anche quando le strade sembrano separarsi. C’è ancora quella scintilla, quel rispetto, quella voglia di esserci, di condividere ancora pezzi di vita. E questo, beh, già di per sé è una gran vittoria, no?

Quindi, mentre continuiamo a sognare insieme a loro, lasciamoci andare un attimo. Perché chi l’ha detto che tutte le favole devono avere quel lieto fine perfetto come nei film? A volte, il lieto fine non è un matrimonio o un bacio al tramonto. A volte è solo esserci ancora. Restare vicini, in qualche modo, anche se le cose sono cambiate. Essere presenti, anche solo con un messaggio, un sorriso. Le vere storie d’amore non sono mai facili, non sono mai perfette. Sono fatte di cambiamenti, evoluzioni, di momenti difficili e di momenti bellissimi. Ma, soprattutto, restano. L’amore vero è così: non se ne va mai del tutto. Trova sempre un modo per restare, per regalarci emozioni, per ricordarci che, alla fine, l’amore è sempre e comunque qualcosa di straordinario. E questo, forse, è già il lieto fine più bello di tutti.

Continue Reading

Attualità

Camera approva pene più severe per reati contro gli...

Published

on

“Dedico alle vittime mute e invisibili, soprattutto agli animali di cui non si è mai parlato e mai si parlerà, il frutto di questo grande e incessante impegno”. Esulta l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo per i Diritti degli animali e della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente, per l’approvazione nell’aula di Montecitorio della pdl AC30, di cui è prima firmataria e relatrice, che finalmente garantisce maggiore tutela penale agli animali: “Una rivoluzione”.

“Il testo – ricorda la deputata di Noi moderati – aumenta le pene, sia detentive che pecuniarie, per i principali reati e illeciti a danno degli animali: l’uccisione, il maltrattamento, l’organizzazione di combattimenti. Di fronte all’obiettiva gravità di certe condotte, tutti – partiti, associazioni, società civile – reclamavano sanzioni più severe, più deterrenza”. Tra le principali novità la rubrica del titolo IX bis del Codice penale: non più “Dei delitti contro il sentimento dell’uomo per gli animali”, ma, in linea con la recente riforma costituzionale, “Dei delitti contro gli animali”. Viene tutelato non più il sentimento dell’uomo ma direttamente l’animale. Aumentano le pene per l’uccisione di animali (544-bis): si passa da quattro mesi di reclusione nel minimo e due anni nel massimo a sei mesi nel minimo e tre anni nel massimo, sempre congiunti ad una multa – finora non prevista – da 5 mila a 30 mila euro. “Se il fatto è commesso adoperando sevizie o prolungando volutamente le sofferenze dell’animale” si passa a un anno nel minimo e quattro nel massimo, con una multa raddoppiata da 10 mila a 60 mila euro: si potrà finire in carcere. Aumentano le pene per il maltrattamento degli animali (544-ter): si passa da tre mesi nel minimo e diciotto nel massimo a sei mesi nel minimo e due anni nel massimo, accompagnati sempre dalla multa (tra i 5 mila e i 30 mila euro) che oggi è alternativa alla reclusione.

Aumentano le pene pecuniarie per chi organizza spettacoli e manifestazioni con sevizie e strazio per gli animali (544-quater): aumenta significativamente la multa da 5 mila a 15 mila euro nel minimo, da 15 mila a 30 mila nel massimo. Aumentano le pene per la violazione del divieto di combattimenti o di competizioni non autorizzate tra animali (544-quinquies): la pena detentiva aumenta da uno a due nel minimo e da tre a quattro anni nel massimo. Sarà punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 5 mila a 30 mila euro anche chi partecipa a qualsiasi titolo ai combattimenti o alle competizioni. Aumentano le pene per l’uccisione o il danneggiamento degli animali altrui (art. 638): il reato diventa finalmente perseguibile d’ufficio, come quelli del titolo IX bis. La pena passa da sei mesi a un anno nel minimo e da un anno a quattro anni nel massimo, ai quali un ordine del giorno chiede di aggiungere la multa da 10 mila a 60 mila euro. L’articolo sarà applicabile all’uccisione o al danneggiamento anche di un solo bovino o equino. Per tutti questi reati contro gli animali sono previste nuove aggravanti, con l’introduzione dell’articolo 544-septies: se i fatti sono commessi alla presenza di minori, se i fatti sono commessi nei confronti di più animali, se il fatto è diffuso attraverso strumenti informatici e telematici. Il divieto di tenere il cane alla catena, finora previsto solo da alcune leggi regionali, è introdotto a livello nazionale e sorretto da adeguate sanzioni (da 500 a 5 mila euro).

“Questo – sottolinea l’on. Brambilla – è il cambiamento che in molti attendevano, credo che se ne coglierà presto la portata. Alla percezione di sostanziale impunità, che accompagna chi commette crimini contro gli animali, corrisponde un sentimento di profonda indignazione in ampi settori dell’opinione pubblica, di tutti gli orientamenti politici e culturali, un sentimento che non era e non è possibile ignorare. A chi invece sogna l’impunità solo perché le vittime sono animali e non possono neanche parlare, dico che continui a sognare o si trasferisca in un altro Paese, perché qui per l’impunità non c’è spazio”.

“Da quattro legislature – conclude – porto avanti, e ne sono orgogliosa, questa battaglia di civiltà, che non ha colore politico, come dimostra il lavoro trasversale che facciamo nell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali. Avevo promesso giustizia agli ultimi tra gli ultimi, ai tanti animali seviziati e uccisi da mani scellerate. Ricordo il cane Angelo torturato a morte nel Cosentino, il cane Aron bruciato a Palermo, il gatto Leone scuoiato vivo nel Salernitano, il gatto Green ucciso a botte in Veneto. E poi ci sono gli altri che non potrei citare tutti neppure se avessi a disposizione molte ore. Oggi posso dire di avere raggiunto un traguardo, di aver ottenuto pene più elevate, di aver mantenuto la promessa. E garantisco che non mi fermerò qui, proseguirò su tutti i fronti che richiedono l’attenzione di chi veramente ama e rispetta gli animali, nostri fratelli minori, nostri compagni di viaggio sull’arca planetaria”.

Continue Reading

Attualità

Nuovo Codice della Strada: tutto quello che cambia dal 2024...

Published

on

Il giorno in cui il Senato ha dato il via libera definitivo al Nuovo Codice della Strada è arrivato. Una riforma che ci tocca tutti, chi più e chi meno e che introduce novità importanti per garantire una maggiore sicurezza sulle nostre strade. Tutto è pensato per ridurre gli incidenti, disciplinare meglio nuovi mezzi di trasporto come i monopattini elettrici e – diciamocelo – dare una stretta a chi proprio non riesce a seguire le regole.

Ma andiamo con ordine, perché di novità ce ne sono tante e meritano tutte un po’ della nostra attenzione.

Guida in stato di ebbrezza: tolleranza zero e nuove pene severe

Lo sappiamo tutti: mettersi al volante dopo aver bevuto o sotto l’effetto di droghe è una pessima idea. Le pene sono severe, ecco, ma ora sono ancora più dure. Perché? Beh, non c’è da stupirsi: i numeri parlano chiaro e sono terribili. Troppe vite spezzate, troppi incidenti che si potevano evitare. Che sia una birra di troppo o qualcosa di peggio, le conseguenze sono serie, pesanti e ti colpiscono dritto nel portafoglio, oltre che nella vita.

Tassi alcolemici e sanzioni: Facciamola semplice. Se hai un tasso tra 0,5 e 0,8 g/l, preparati a pagare fino a 2.170 euro e addio patente per almeno 3-6 mesi. Superi questa soglia? Peggio per te: la multa arriva fino a 6.000 euro, patente sospesa fino a due anni e nei casi più gravi, potresti finire dietro le sbarre per un anno. Non è uno scherzo.

Ah, e poi c’è la novità dell’Alcolock. Cos’è, ti chiedi? Un dispositivo che non ti fa neanche accendere la macchina se hai bevuto. Zero tolleranza, sul serio. Sarà obbligatorio per chi è stato già beccato a guidare ubriaco. Forse, finalmente, riusciremo a evitare che qualcuno ci ricaschi.

Uso del cellulare alla guida: più che una distrazione, un pericolo

Non ci giriamo attorno: il cellulare alla guida è una piaga. Tutti lo sappiamo ma quanti riescono davvero a resistere alla tentazione di dare un’occhiata veloce al messaggio arrivato o alla notifica che vibra? Bene, ora ci sarà un motivo in più per resistere, perché le multe sono salite.

– Chi viene colto in flagrante rischia una multa tra 250 e 1.697 euro. Non solo: la patente può essere sospesa da una settimana fino a 15 giorni. E per chi insiste e viene beccato più volte? Si parla di multe fino a 2.588 euro, con sospensione della patente da uno a tre mesi e la decurtazione di 10 punti.

L’obiettivo è chiarissimo: meno distrazioni, più attenzione. Le distrazioni al volante sono un pericolo non solo per chi guida ma per tutti gli altri utenti della strada. E qui il messaggio è chiaro: basta scuse.

Neopatentati: restrizioni più lunghe per imparare meglio

I neopatentati sono considerati una categoria a rischio e non è difficile capire il perché: poca esperienza, magari un pizzico di spavalderia. Per questo, le limitazioni sono state estese.

– Il periodo in cui i neopatentati non possono guidare veicoli di elevata potenza è passato da uno a tre anni. Tre anni in cui dovranno fare pratica con auto che non superino una potenza specifica massima di 75 kW/t e comunque non oltre i 105 kW, che corrispondono a circa 142 cavalli.

È una scelta che può sembrare restrittiva, ma che mira a far crescere i nuovi conducenti in sicurezza, senza la pressione di dover gestire auto troppo potenti prima di essere veramente pronti.

Monopattini elettrici: più sicurezza, meno anarchia

Negli ultimi anni, i monopattini elettrici hanno letteralmente invaso le città italiane. Veloci, pratici, ma anche un po’ pericolosi, soprattutto per la mancanza di regole chiare. Bene, ora le regole ci sono e sono abbastanza stringenti.

  • Targa e assicurazione obbligatorie: tutti i monopattini dovranno avere una targa e un’assicurazione. Sì, proprio così, non sono più chiacchiere. Basta con l’anarchia totale: ora, se succede qualcosa, bisogna sapere chi è stato, chi deve rispondere. Serve per responsabilizzare chi guida, ma soprattutto per avere un nome e un cognome in caso di incidente.
  • Casco obbligatorio per tutti: Che tu sia un ragazzino o un adulto, il casco va messo. Punto. Non importa l’età, importa la sicurezza. E poi, niente strade super trafficate: solo quelle urbane e solo se il limite è sotto i 50 km/h. Insomma, ci vuole un po’ di testa.

Le sanzioni? Non sono uno scherzo. Parliamo di multe da 100 a 400 euro se vai in giro senza assicurazione e da 200 a 800 euro se ti mancano cose essenziali come i freni o le frecce. Più regole, più sicurezza, meno rischi. E meno problemi per tutti.

Autovelox e infrazioni: più precisione nei controlli

L’uso degli autovelox è stato spesso criticato, soprattutto quando sembrava più uno strumento per fare cassa che per garantire la sicurezza. Ora, con la riforma, si punta a un uso più mirato e preciso.

– Gli autovelox potranno rilevare più infrazioni contemporaneamente: oltre alla velocità, potranno segnalare la mancanza di revisione o il mancato pagamento dell’assicurazione. Saranno installati solo in zone ad alta incidentalità e vietati in strade urbane con limiti sotto i 50 km/h o extraurbane sotto i 90 km/h.

L’idea è di usarli dove davvero servono, non per riempire le casse dei Comuni ma per evitare tragedie.

Abbandono di animali: pene più severe per tutelare tutti

Una delle novità più importanti riguarda l’abbandono di animali lungo le strade. Questo comportamento non è solo crudele, ma è anche pericoloso per gli automobilisti. Chi abbandona un animale e provoca un incidente rischia fino a sette anni di carcere. La patente potrà essere sospesa da sei mesi a un anno.

È un messaggio forte: gli animali non si abbandonano, e chi lo fa non mette a rischio solo la vita di un essere indifeso ma anche quella degli altri utenti della strada.

Obiettivi della riforma: un futuro più sicuro per tutti

Con queste modifiche, il messaggio è chiaro: basta incidenti evitabili, basta rischi inutili. Serve una stretta vera, una mano ferma che riporti ordine sulle strade. Pene più severe, regole nuove per quei mezzi che finora erano un po’ fuori controllo e controlli più rigorosi. Tutto questo per cercare di ridurre il numero di tragedie che, troppo spesso, si potrebbero evitare. Le nostre strade devono tornare a essere sicure. Per tutti.

Però, diciamocelo: una legge, da sola, non può bastare. Serve anche il nostro impegno, quello di tutti. Non è solo questione di seguire le nuove regole: è questione di responsabilità, di prendersi cura gli uni degli altri quando siamo al volante. La sicurezza stradale è una sfida comune, qualcosa che riguarda ognuno di noi. E sì, con un po’ di impegno da parte di tutti, possiamo davvero fare la differenza.

Quindi, occhi aperti, testa sulle spalle e cuore in quello che facciamo: la strada è di tutti e ognuno di noi ha il dovere di renderla più sicura.

Continue Reading

Ultime notizie

Cronaca5 ore ago

Turetta, oggi parla il pm: chiederà ergastolo per omicidio...

Accusato di omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere Filippo Turetta ha pianificato l'omicidio Giulia Cecchettin: si...

Esteri5 ore ago

Ucraina studia il super missile di Putin. Zelensky:...

Kiev mostra i rottami del missile che ha colpito Dnipro. Medvedev: "Europa non può fare niente" L'Ucraina mostra l'ultimo super...

Esteri5 ore ago

Israele, l’annuncio in tv: “C’è...

Secondo quanto riferito dall'emittente pubblica Kan 11 Benjamin Netanyahu sta ora studiando come spiegarlo all'opinione pubblica Accordo "chiuso" tra Israele...

Sport6 ore ago

Lazio-Bologna 3-0, a segno Gigot, Zaccagni e Dele-Bashiru

I biancocelesti agganciano al secondo posto Inter, Atalanta e Fiorentina a 28 punti La Lazio supera 3-0 il Bologna all'Olimpico...

Cultura9 ore ago

‘The B Project’ nella Casa dell’Atrio a...

L'artista marchigiano: "Chiudiamo in Messico una stagione fantastica per la mia crescita artistica. La soddisfazione è enorme" 'The B Project'...

Sport9 ore ago

“Italia regina di Davis”, gli azzurri di ieri...

Da Paolo Bertolucci a Tonino Zugarelli, da Diego Nargiso a Gianni Ocleppo: coro di elogi dopo il trionfo "Abbiamo la...

Sport9 ore ago

Italia vince la Coppa Davis, le lacrime di Berrettini:...

L'abbraccio con Sinner e la commozione del romano L'Italia vince la Coppa Davis, Matteo Berrettini abbraccia Jannik Sinner e non...

Attualità10 ore ago

Eros e Michelle: Ritorni, emozioni e il fascino di una...

C’è qualcosa nelle storie d’amore che finisce, ma non davvero, che ci tocca nel profondo. Perché sono proprio quei racconti...

Spettacolo11 ore ago

Roberto Chevalier: La voce che ha fatto storia, onorata con...

Roberto Chevalier, un altro riconoscimento. Forse per molti questo nome non ha bisogno di presentazioni: parliamo di un’icona del doppiaggio...

Sport12 ore ago

Finale Coppa Davis, Italia-Olanda 1-0: Berrettini batte Van...

Gli azzurri centrano uno storico bis a Malaga L'Italia vince la Coppa Davis 2024. Gli azzurri hanno trionfato a Malaga...

Sport12 ore ago

Torino-Monza 1-1, Djuric risponde a Masina

Pareggio tra Vanoli e Nesta nella 13esima giornata di Serie A Si è chiusa in parità 1-1 la sfida valida...

Sport12 ore ago

Como-Fiorentina 0-2, Adli e Kean regalano il primo posto ai...

Palladino batte Fabregas nella 13esima giornata di Serie A Vince ancora la Fiorentina. Nella 13esima giornata di Serie A i...

Esteri13 ore ago

Putin e il missile Oreshnik, Ucraina non ci crede:...

La Russia spaventa l'Europa con la nuova arma. L'Ucraina: "Non esiste nessun nuovo missile" Un'arma letale o un bluff? La...

Cronaca13 ore ago

La storia di Diego il clochard, ‘cacciato di casa per...

"Sto in strada da sei mesi. I miei mi hanno cacciato di casa perché mi drogavo". Lui è Diego, ha...

Sport15 ore ago

Genoa-Cagliari 2-2: il rigore di Piccoli nel finale rovina...

Soltanto un pari nel lunch match della 13esima giornata di Serie A Inizio dolceamaro per Patrick Vieira sulla panchina del...

Spettacolo15 ore ago

Siae Music Awards, da Mengoni a Dardust: tutti i premiati

La serata di premiazione al Superstudio di Milano è stata condotta da Amadeus: "Siae tutela fabbrica della creatività" Quali sono...

Sport16 ore ago

Milan-Juve, fischiano anche i social: “Partita più...

Tante reazioni negative dopo il big match di San Siro A San Siro, tra Milan e Juventus, ha vinto la...

Ultima ora16 ore ago

Manovra, vertice nel pomeriggio a Palazzo Chigi: ecco i...

Attesa per l'incontro dei leader del centrodestra nel tardo pomeriggio. Dal taglio Irpef allo stop alla web tax, cosa chiedono...

Cronaca17 ore ago

Violenza su donne, il presidente del Tribunale di Milano:...

Roia: "L'intermittenza o il giustificazionismo non fa bene, non fa bene un linguaggio improprio, non fanno bene interventi scomposti o...

GR Audio (Giornali Radio)17 ore ago

GrAudio edizione delle 12:30 del 24 novembre