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Mattarella a Pechino: “Riequilibrare rapporti commerciali, più investimenti Cina in Italia”

Il Capo dello Stato incontra il premier cinese Li Qiang e il presidente dell'Assemblea nazionale del popolo cinese, Zhao Leji. Incontro con la collettività italiana, poi lectio magistralis all'università Beida

Sergio Mattarella a Pechino - Afp

Terzo giorno in Cina per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che a Pechino ha incontrato il premier cinese Li Qiang. "La visita della presidente Meloni e mia a distanza di pochi mesi - ha detto il Capo dello Stato italiano - sottolinea la volontà dell'Italia di intensificare il più possibile i già eccellenti rapporti tra Cina e Italia sotto ogni profilo dei vari aspetti della vita bilaterale e internazionale. Anche in quello economico abbiamo visto ieri con il Presidente Xi Jinping", per l'azione del quale c'è "grande considerazione da parte nostra, vi è una volontà di intensificare la collaborazione in maniera intensa".

"Abbiamo un interscambio - ha ricordato Mattarella - che nell'arco di sei anni, tra il 2016 e il 2022, si è sostanzialmente raddoppiato, passando da 38 miliardi a quasi 74, con due osservazioni: che è ancora al di sotto del potenziale che vi è nelle collaborazioni commerciali tra Cina e Italia, quindi della volontà di ampliare il flusso commerciale e la collaborazione; e l'altra, l'esigenza di un riequilibrio nello sviluppo dei rapporti commerciali, tra esportazioni e importazioni tra Cina e Italia".

"Così come - ha sottolineato ancora il Capo dello Stato - per quanto riguarda gli investimenti: noi abbiamo molto a cuore gli investimenti cinesi in Italia e incoraggiamo quelli italiani in Cina, che sono cresciuti in maniera piuttosto veloce, sono arrivati a 15 miliardi nel 2023; auspichiamo che anche quelli cinesi possano crescere in Italia velocemente così come quelli italiani e anche questi sono al di sotto del potenziale possibile. Quindi questo è un primo tema di collaborazione che noi auspichiamo si sviluppi nell'ambito del partenariato strategico globale e dell'accordo triennale di attuazione che è stato sottoscritto in occasione della visita della presidente Meloni tre mesi fa. È quindi un piano di collaborazione crescente che vorremmo sviluppare insieme".

"Il Presidente Mattarella è uno statista di grande reputazione in Italia, è un amico di vecchia data del popolo cinese, presta da sempre attenzione e sostegno all'amicizia tra Cina e Italia e ha dato contributi allo sviluppo delle relazioni bilaterali. Quest'anno ricorre il ventesimo anniversario del partenariato strategico globale sino-italiano: nell'arco di tre mesi avete effettuato due visite in Cina, a dimostrazione di una grande attenzione", ha quindi affermato il premier cinese, Li Qiang, incontrando il Presidente Mattarella.

Incontro con Zhao Leji

"È la seconda di Visita di Stato che svolgo in Cina registrando ogni volta non soltanto una forte amicizia, ma una crescente amicizia. Ieri con il Presidente Xi Jinping abbiamo affrontato molti problemi, su ciascuno dei quali abbiamo registrato una piena sintonia e convergenza di valutazioni che sono la prova della crescita di amicizia e di volontà di collaborazione reciproca, sia bilaterale, sia nell'ambito del rapporto tra la Cina e l'Unione europea", ha poi affermato il Presidente della Repubblica incontrando a Pechino il presidente dell'Assemblea nazionale del Popolo, Zhao Leji.

"Vi è davvero un fondamento -ha ricordato il Capo dello Stato- che si inquadra nel rapporto strategico di partenariato globale che compie vent'anni ma che nasce da molto tempo prima. Il rapporto antico che lega la Cina e l'Italia trova oggi una declinazione attuale, piena, collaborativa sul piano politico e della visione internazionale per quanto riguarda la volontà di pace, di multilateralismo, di collaborazione, di apertura nelle relazioni economiche, sia sul piano culturale di una collaborazione intensissima tra i nostri Paesi".

"Per questo - ha concluso Mattarella - questa Visita per me è molto importante. Lei ha ricordato che vi è stata pochi mesi la visita del presidente del Consiglio Meloni: è del tutto inconsueto una così ravvicinata presenza dei massimi vertici del nostro Paese, questo manifesta quanto sia importante per noi sviluppare il rapporto di amicizia e di collaborazione con la Cina".

"Le relazioni sino italiane vantano una profonda base storica, solide fondamenta per volontà dei popoli e per un forte legame di interessi. La Cina desidera impegnarsi con l'Italia per tramandare lo spirito della via della seta, della storia millenaria, per promuovere i rapporti sino-italiani e raggiungere un livello più alto e per iniettare più energie positive alle relazioni sino-europee e alla pace e alla stabilità mondiali", ha quindi affermato il presidente dell'Assemblea nazionale del popolo cinese, Zhao Leji, durante l'incontro.

"Italia-Cina, amicizia sempre più intensa e necessaria"

"Il lavoro che si svolge sul piano dei rapporti diplomatici tra le istituzioni degli Stati, tra le rappresentanze formali dei Paesi è importante e decisivo; è poi tradotto in realtà dalla vita quotidiana di chi svolge attività e impegni e di chi presente qui esprime la presenza e manifesta il volto dell'Italia. La simpatia che intercorre tra Cina e Italia, tra cinesi e italiani è antica, tradizionale, ma sempre più intensa in questi nostri tempi e anche sempre più necessaria, tra due Paesi che hanno un ruolo importante nella comunità internazionale. E la vostra presenza realizza questo sentimento, questa condizione, e la esprime", ha poi detto Mattarella incontrando a Pechino la collettività italiana.

"Vi sono tante diverse modalità di impegno, da quello economico, commerciale a quello culturale, a quello del no profit, a quello del terzo settore a quello degli studenti, che sono - ha sottolineato il Capo dello Stato - una veicolo di amicizia futura particolarmente prezioso e importante".

"Grazie per la vostra presenza, grazie per come svolgete le vostre attività, perché sono per i cinesi la testimonianza di come l'Italia si muove e si comporta e l'amicizia che c'è - ha concluso Mattarella - è così grande che manifesta che questo rapporto, questa presenza è molto ben vista".

Lectio magistralis all'Università Beida: "Rispettare diritti dell'uomo"

"Un dialogo tra Pechino e l'Unione europea fluido, responsabile e approfondito anche in ambito politico e strategico rappresenterebbe un valore. Lo richiedono del resto questioni complesse che riguardano tutti noi. Tra queste non è in secondo piano la tutela e la promozione della dignità di ogni persona. Ribadire principi che rappresentano un presidio di civiltà, indipendentemente dai contesti politici, economici o culturali, non esprime interferenza nei confronti di alcuno, è piuttosto un invito di valore universale, fatto innanzi tutto a se stessi, per comportamenti coerenti con la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, che impegna l'intera comunità internazionale. Su tutti il diritto alla pace", ha poi affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua lectio magistralis all'Università Beida di Pechino.

"L'apertura delle nostre rispettive civiltà gioca un ruolo cruciale, vale anche per l'economia. Nessuno in Europa, men che meno l'Italia - sottolinea Mattarella -, immagina una stagione di protezionismo. In coerenza con questa impostazione riteniamo che situazioni e procedure riguardanti un settore commerciale, volte al raggiungimento di un'equa e corretta concorrenza, nell'intendimento di giungere ad un'intesa, non debbano ripercuotersi sulle pratiche commerciali di altri comparti".

"Non è accettabile - ha continuato - che la Federazione Russa, membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, vale a dire del massimo organo deputato alla difesa della pace, abbia violato, come ha fatto invadendo l'Ucraina, le norme fondamentali del diritto internazionale e i principi dell'Onu, usando la forza contro un vicino più piccolo per imporgli la propria volontà. Accondiscendere ad un tale comportamento significherebbe consegnare alla barbarie la comunità degli Stati. La Cina è uno dei protagonisti fondamentali della vita internazionale, desidero esprimere l'aspettativa che essa faccia uso della sua grande autorevolezza sulla scena internazionale per ribadire la sua tradizionale posizione a sostegno delle norme di convivenza della comunità internazionale, adoperandosi per porre termine alla brutale aggressione russa all'indipendenza e integrità dell'Ucraina, primo passo per una pace giusta sulla base dei principi della Carta delle Nazioni unite e delle norme del diritto internazionale, quelle sulla sovranità, indipendenza e integrità del territorio degli Stati".

"Un'altra area che sollecita l'impegno di tutti per bloccare la spirale di violenza - le parole di Mattarella - è il Medio Oriente, martoriato dal criminale attacco terroristico di Hamas contro inermi cittadini israeliani, dalla inaccettabile scia di violenza contro la popolazione civile di Gaza, dall'allargamento del conflitto al Libano meridionale con altre sofferenze ai civili. Occorre fermare subito la guerra, per avviare soluzioni anche all'immane crisi umanitaria che ne è derivata. Confido, sono certo, che la Cina aggiungerà la sua voce affinché diversi attori regionali esercitino moderazione e possa essere finalmente applicata una soluzione a due Stati tra Israele e la Palestina".

"Le preoccupazioni emerse sulla instabilità che caratterizza la vicenda internazionale valgono anche per la regione dell'indo-pacifico. È appena il caso di osservare - dice ancora - che l'attenzione in quest'area dell'Europa è tesa a ribadire elementi come libertà di navigazione e di sorvolo, nonchè quelli previsti dal diritto internazionale. Mattoni della costruzione di un processo di pace, di un mondo di pace, di quell'ordine internazionale giusto che costituisce aspirazione comune. È indispensabile che vi sia saggezza da tutte le parti coinvolte, perchè ci si astenga da iniziative unilaterali che possano esarcebare difficoltà già esistenti in questo come in altri quadranti geografici".

"In tutto il mondo - ha ricordato il Capo dello Stato - vi sono problemi e preoccupazioni a questo riguardo, è indispensabile che tutti gli attori, senza esitazioni, indossino l'abito della cooperazione".

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Politica

Attacco ai giudici, Mattarella stoppa Musk. E ‘Mister...

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Il numero uno di X torna ad attaccare le toghe e il Capo dello Stato interviene: "Italia sa badare a se stessa". La premier: "Ascolto con grande rispetto le parole del Presidente". La replica del miliardario

Sergio Mattarella e Elon Musk - Quirinale /Afp

"L'Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate il 7 ottobre 2022, che sa badare a se stessa nel rispetto della sua Costituzione". Ventiquattro ore dopo l'affondo di Elon Musk nei confronti dei magistrati italiani sul caso migranti, è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a far sentire forte e chiara la sua voce con una dichiarazione resa pubblica a mezzogiorno dal Colle.

Le parole del capo dello Stato suonano come un vero e proprio monito, rivolto in questo caso al patron della Tesla che ieri è tornato ad attaccare le toghe, a non interferire sulla sovranità di altri Paesi, che non a caso cita il precedente di due anni fa quando la ministra per gli Affari europei francese, Laurence Boome, aveva manifestato preoccupazione per la vittoria del governo Meloni alle politiche.

Meloni: "Rispetto per il Presidente". Poi sente Musk

Dal canto suo la premier Giorgia Meloni, tramite fonti di Palazzo Chigi, fa sapere di ''ascoltare sempre con grande rispetto le parole del presidente della Repubblica". Poi la conferma del colloquio telefonico con il Ceo Tesla, che nel corso della chiamata - spiegano le fonti - avrebbe espresso stima e rispetto nei confronti del presidente della Repubblica

La replica di Musk: "Rispetto ma..."

Musk ha poi affidato nella serata di ieri la risposta ufficiale al Capo dello Stato italiano ad Andrea Stoppa, suo referente in Italia. ''L'imprenditore Elon Musk esprime il suo rispetto per il presidente Mattarella e la Costituzione italiana. Così come ribadito in una amichevole conversazione avvenuta con la presidente del Consiglio Meloni nel pomeriggio. Tuttavia, l'imprenditore sottolinea che la libertà di espressione è protetta dal Primo Emendamento e dalla stessa Costituzione italiana. Pertanto, da cittadino continuerà a esprimere liberamente le proprie opinioni'', scrive Stoppa su 'X'.

''Nel 2023, ancor prima di conoscere il presidente Meloni, l'imprenditore'' Musk ''ha dato connettività satellitare gratuita all'Emilia-Romagna colpita da una grave alluvione garantendo connessioni immediate e sicure a soccorritori, forse di pubblica sicurezza, ospedali, scuole e privati cittadini con il solo obiettivo di aiutare un Paese amico. L'imprenditore si augura che le relazioni Stati Uniti-Italia siano sempre più forti e auspica di incontrare presto il presidente della Repubblica'', la conclusione.

La reazione della maggioranza

Sulla stessa linea Giovanbattista Fazzolari: ''Sempre utile l'intervento del presidente della Repubblica nel ribadire l'importanza del rispetto della sovranità nazionale''. "Se condivido Mattarella? Anche le virgole e le pause", dice il responsabile organizzazione del partito di via della Scrofa, Giovanni Donzelli.

Fdi, assicura nei ragionamenti fatti in alcuni colloqui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Attuazione del programma di governo, ''è da sempre molto attenta alla questione, respingendo qualsiasi tentativo di ingerenza straniera nei nostri affari interni. Ciò vale sempre e con chiunque, dai governi, alle ong, ai grandi media''. Per Fazzolari "stupisce piuttosto il sovranismo 'à la carte' della sinistra, la stessa che in passato non ha esitato a cavalcare posizioni anti-italiane e anche oggi in Europa trama per tentare di far perdere la vicepresidenza della Commissione europea all'Italia per il proprio tornaconto". Il vicepremier Antonio Tajani non commenta, ma per Forza Italia parla il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli, che, raccontano, ha sentito il segretario nazionale e prede le distanze da Musk: ''Il presidente Mattarella ha detto cose sagge, in linea con la logica democratica e della sovranità di ogni singolo paese".

"Quando si tratta di difendere la sovranità nazionale sono in prima fila, quindi rispetto per le parole del presidente della Repubblica, Musk ha diritto di esprimere il suo parere, noi poi siamo adulti e vaccinati. Gli italiani ragionano con la loro testa", il commento di Matteo Salvini, ospite di Otto e mezzo su La7, che poi puntualizza: "C'è un sovranismo a targhe alterne, oggi tutti a favore della sovranità italiana, io per aver difeso la sovranità però rischio 6 anni di galera". E attacca: "I giudici italiani fanno politica in tribunale, altri loro colleghi europei fanno quello che vorremmo noi" con le stesse leggi. "Quando il giudice dice 'non potete espellere li dovete tenere qui' non fanno un torto al ministro Salvini", avverte il leader della Lega, sottolineando che altri paesi europei hanno applicato procedure di rimpatrio immediato..

Il presidente dei senatori azzurri, Maurizio Gasparri, invece, spiega che ''il problema non è Musk'', ma ''quella fetta di magistratura italiana che attira un grave discredito sull'Italia e sulla nostra democrazia. Sono loro che trasformano i comizi in sentenze. E, quindi, il problema non è chi interferisce, ma chi causa le interferenze, dovute al discredito causato dalla azione dissennata di larghi settori della magistratura". Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, resta in silenzio commenta, limitandosi via Twitter a congratularsi proprio con il proprietario di 'X' e Vivek Ramaswamy, nominati dal neo presidente Usa Donald Trump alla guida del nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa, che "svolgerà un ruolo cruciale nella nuova amministrazione".

Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, critica Musk e condivide le parole capo dello Stato: ''Ho definito le parole di Musk inopportune e già mi sembra un complimento. Facciamo nostre le parole del presidente Mattarella: l'Italia è un grande paese europeo con una solida democrazia, in cui, per fortuna, c'è una dialettica, talvolta eccessivamente aspra, tra visioni differenti. Riteniamo infondate, quindi, le preoccupazioni'' del patron della Tesla.

Da Schlein a Conte, opposizioni all'attacco

Le opposizioni intanto denunciano il "silenzio assordante'' del governo e si schierano con il presidente della Repubblica, ringraziandolo ''Solo lui difende il Paese". Elly Schlein rilancia sui social con un video il suo intervento televisivo di martedì sera: "Imbarazzante che i sedicenti sovranisti di casa nostra si facciano dettare la linea da un miliardario americano come Musk. Le sue ripetute uscite contro la magistratura italiana sono un attacco inaccettabile ad un organo costituzionale. Cosa aspetta Meloni a difendere la sovranità nazionale?", si chiede la segretaria del Pd. "Lei sì che difende l'Italia", sottolinea l'europarlamentare dem Nicola Zingaretti, riferendosi a Mattarella. "Siamo grati al presidente Mattarella, serve rispetto per il nostro Paese", afferma il capogruppo Pd al Senato, Francesco Boccia, che aggiunge: 'C auguriamo che anche dal governo giungano parole chiare di condanna per le affermazioni di chi sta assumendo incarichi rilevanti nel governo di una democrazia importante come gli Usa".

Duro il giudizio di Giuseppe Conte, leader M5S: ''Sono fortemente preoccupato dallo strapotere di un padrone del web che interviene a piè pari" parlando dei giudici. ''Sono preoccupatissimo per la nostra democrazia. Musk non conosce neanche l'abc dei sistemi democratici. A lui chi lo ha eletto? Stiamo parlando di un signore che ha uno strapotere economico, finanziario che ha addirittura posizioni di rilievo a livello globale nel campo dell'automotive, dei media, della comunicazione, nel campo satellitare...''. Per Carlo Calenda ''Musk è un pericolo gigantesco'', perchè "siamo di fronte alla trasformazione degli Stati Uniti da democrazia ad oligarchia. Dove miliardari in una proporzione che non c'è mai stata nella storia del mondo non solo entrano a far parte con milioni di conflitti di interessi nella amministrazione, ma fanno una ingerenza nei fatti di politica interna di altri paesi''.

Angelo Bonelli, deputato di Avs e portavoce di Europa verde, ringrazia Mattarella (''Ha difeso la sovranità dell'Italia, la nostra Costituzione, la nostra democrazia, e ha difeso la magistratura, che è un organo fondamentale della nostra Costituzione'') e cita Bettino Craxi: ''Ci stanno facendo rimpiangere Craxi che, da capo di governo, riuscì a difendere la sovranità italiana in una situazione ben peggiore...". Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana, si rivolge alla premier: ''Perché Meloni non interviene? Perché la pensa come Trump. Mi auguro che la premier intervenga perché Mattarella sta facendo una funzione di supplenza: ci ha pensato lui a restituire dignità e onore al Paese".

Nuovo scontro sul decreto flussi, arriva "emendamento Musk"

Intanto, si registra un nuovo scontro tra maggioranza e opposizione sul decreto flussi. La relatrice di Fi, Sara Kelany, ha depositato un emendamento che, di fatto, rimuove i giudici delle sezioni immigrazione dalle procedure per le autorizzazioni previste dall'accordo Italia-Albania. Un blitz notturno, denunciato per prima, dal segretario nazionale di '+ Europa' Riccardo Magi e ribattezzato ''emendamento Musk dalle opposizioni''.

Il Pd non ci sta e tuona per bocca della capogruppo alla Camera, Chiara Braga: ''Musk chiede e Fdi esegue. La relatrice del provvedimento, guarda caso del partito della presidente del consiglio, ha depositato un pacchetto di emendamenti che rappresentano una vera e propria follia giuridica, un vero e proprio abuso del potere legislativo''. Kelany contro replica: ''Penso che la polemica fatta delle sinistre sia sovradimensionata: è assolutamente vero quello che dice il Presidente Mattarella sul fatto che l'Italia sa badare a se stessa. Ma enfatizzare, come fa la sinistra, le parole di un privato cittadino mi sembra eccessivo".

 

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Politica

E.Romagna, Richetti (Az): “Prossimo quinquennio...

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"Vedo una legge di bilancio che da un lato riduce le risorse agli enti locali e dall'altro non vedo gli effetti legati all'attuazione del Pnrr"

Matteo Richetti - (Fotogramma)

"Credo che il prossimo quinquennio di governo della regione sia centrale, anche perché su questa Regione insisterà tutta la crisi dell'automotive che è davanti a noi". Così Matteo Richetti, deputato di Azione e membro della I commissione Affari costituzionali, intervistato da Adnkronos nell’ambito dello speciale ‘Regioni al voto’, dedicato al prossimo appuntamento elettorale in Umbria ed Emilia-Romagna.

"Sono giorni di polemica, siamo stati davanti a Maserati con Calenda, la regione Emilia-Romagna, ribattezzata ‘Motor Valley’, sarà una regione che pagherà un prezzo altissimo su questo. E allora devi stare molto attento che ogni centesimo che arriva in termini di sostegno al sistema economico vada a cercare di rilanciare questi segmenti - ha aggiunto -. L'Emilia-Romagna ha in pancia una delle manifatture più importanti d'Italia, forse d'Europa. Io in questa regione ci vivo, l'ho amministrata, conosco il settore della meccanica, della metalmeccanica, della ceramica, abbiamo il tessile, il biomedicale, tutti i segmenti produttivi sono concentrati nell'Emilia-Romagna. E la prima causa di sofferenza della manifattura oggi è il costo dell'energia. La seconda è una richiesta forte di infrastrutturazione, che non è più solo la logistica tradizionale, è anche una infrastrutturazione materiale di dati, di velocità, di connessioni".

"E su questo l'Emilia-Romagna ha fatto tanto la scorsa legislatura, quando eravamo in consiglio noi, facemmo una legge che non solo semplificava ma metteva in connessione il lavoro e l'università in maniera molto snella, favorendo quel connubio ricerca, innovazione, sviluppo del quale vive la nostra competitività, ma si deve fare di più, soprattutto sul carico di oneri", ha proseguito.

Sul fronte economico, fondamentale anche il ruolo delle filiere che vanno sostenute, secondo Richetti: "Noi l'abbiamo fatto con delle leggi di distretto, cioè che riconoscevano appunto l'aspetto della filiera e che provavano a sostenere non solo la singola azienda, ma il complesso della filiera che dà vita a un prodotto. Secondo aspetto, lo si fa con la fiscalità di territorio, cioè immaginando che un'impresa laddove abbia elementi di opportunità o di difficoltà li condivida con l'elemento territoriale. Quindi che gli si applichi una fiscalità di filiera, di distretto, di territorio e non solo una fiscalità, di singolo fatturato".

Anche in un’ottica di attrattività di imprese e investimenti, la regione ha ottenuto ottimi risultati ma bisogna continuare su questa strada, per Richetti: "Non dobbiamo dimenticare che negli ultimi anni nella nostra regione sono arrivate la Lamborghini, la Philip Morris, grandi imprese. Perché hanno deciso di investire in Emilia Romagna? Dovremmo porcela questa domanda. Tra queste ragioni, oltre a logistica, infrastrutture e supporto, ci sono state anche politiche fiscali che hanno attratto. C'è un nesso fortissimo tra l'attrattività di imprese, soprattutto di grandi dimensioni o multinazionali, e la necessità che questi esprimono di un'occupazione di alto livello".

Infine, un commento sulla manovra: "Vedo una legge di bilancio che da un lato riduce le risorse agli enti locali, alle regioni, e dall'altro non vedo gli effetti dell'attuazione del Pnrr. I dati di crescita del Pil, che Confindustria ha anche rivisto un po' a ribasso, dello 0,7 invece che lo 0,8% non sono numeri che ci aspettavamo rispetto a un Paese che ha sprigionato centinaia di miliardi di investimenti col Pnrr. Il prossimo settennato di fondi europei va fortemente piegato sugli investimenti, perché altrimenti, se la progettazione è software, noi rischiamo come Italia di perdere molto terreno sul piano di quello sviluppo che sedimenta, cioè occupazione e occupazione di qualità", ha concluso il deputato di Azione.

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Politica

Mattarella vince il duello social con Musk. I numeri di...

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La questione migranti in Albania accende le conversazioni social. Domenico Giordano ha monitorato l’andamento e registra il 59% di sentiment positivo per il presidente della Repubblica, contro il 50% per il Ceo di X

Mattarella vince il duello social con Musk, i numeri di Arcadia

Duello social ai massimi livelli. Oggi a dominare le conversazioni online è il botta e risposta tra Elon Musk e Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica ha risposto all’attacco del tycoon americano contro i giudici italiani, quelli che hanno deciso in senso sfavorevole al piano del governo di portare alcuni migranti in Albania, con queste parole: "L'Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che 'sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione'. Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni".

In effetti il fondatore di Tesla e ceo di “X” è ormai un membro in pectore dell’amministrazione Trump: a lui andrà la delega all’efficienza governativa, o DOGE, come il cane dei meme e delle criptovalute, dunque i suoi tweet (o come si chiamano oggi) assumono tutto un altro peso. Nonostante questo, dopo la replica di Mattarella Musk è tornato sul tema, ri-postando l'intervento di un utente che spiegava come i magistrati stessero impedendo al governo italiano di portare a compimento il progetto Albania, e aggiungendo un ulteriore commento: "Questo è inaccettabile. Il popolo italiano vive in una democrazia o è un'autocrazia non eletta a prendere le decisioni?"

Quali sono le reazioni a questa polemica social? L’Adnkronos lo ha chiesto a Domenico Giordano, fondatore di Arcadia, società che tra le altre cose monitora quello che si muove sul web e sulle principali piattaforme. "Nelle conversazioni digitali degli italiani è la keyword Mattarella a catturare nelle ultime 24 ore la quota di sentiment positivo più alta, con il 59% contro il 50% incassata da Elon Musk". Dunque nonostante la forza indiscussa di Musk sui social – solo sul suo X ha 205 milioni di follower – è il presidente della Repubblica a mantenere un livello di consenso più alto. “Nel confronto a distanza con Elon Musk, è interessante notare anche i termini più utilizzati dagli utenti. Nella word cloud di Mattarella c'è ovviamente il richiamo a Italia e Sovranità , mentre in quella di Elon Musk troviamo Albania e migranti”, conclude Giordano.

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