Esonero Juric, Giannini: “Mancini potrebbe risollevare la Roma”
Sabatini: "Juric allenatore serio, mi dispiace per lui". Boniek: "Dispiace per Juric ma ha fatto molti errori, sbagliato esonerare De Rossi". Rosella Sensi: "E' il momento che la proprietà ci indichi la strada"
Un altro esonero sulla panchina della Roma. Dopo Daniele De Rossi è la volta di Ivan Juric. "Mi dispiace per la Roma, per la sconfitta di oggi e per la posizione di classifica che non è quella che la Roma merita. Da tifoso ci sono rimasto male per l'esonero di Daniele De Rossi, soprattutto nel modo in cui è avvenuto, ora la situazione è ancora peggiorata", dice all'Adnkronos l'ex capitano della Roma Giuseppe Giannini, dopo il ko in casa con il Bologna a cui ha fatto seguito l'esonero di Juric. "Tra i nomi dei possibili sostituiti Mancini è quello più titolato e quello con più esperienza per riuscire a invertire la rotta e potrebbe essere l'uomo giusto per risollevare la squadra", aggiunge Giannini.
Secco il commento dell'ex direttore sportivo della Roma Walter Sabatini: "Dico solo che ormai il calcio è tossico. Mi dispiace molto per Juric, è un allenatore serio. Di più non dico, non mi sembra giusto parlare in questo momento".
"Oggi ero allo stadio a vedere la partita con il Bologna. E' evidente che la squadra è in difficoltà - afferma all'Adnkronos l'ex attaccante della Roma Zbigniew Boniek - Mi dispiace per Juric, è un professionista serio ma ha commesso degli errori, probabilmente ha trovato una situazione nella quale non è stato in grado di incidere come avrebbe immaginato". "Sul nome del nuovo allenatore preferisco non sbilanciarmi, io non avrei esonerato De Rossi e tanti problemi che poi sono venuti fuori si sarebbero evitati", aggiunge Boniek.
"L’esonero di Juric? Questa decisione doveva arrivare prima, la situazione è difficilissima a Roma. In questo momento, il tifoso non ce la fa più", commenta all'Adnkronos Giancarlo De Sisti, ex centrocampista giallorosso tra gli anni Sessanta e Settanta, campione d’Europa e vicecampione del mondo con la Nazionale. "Diciamo che hanno sbagliato un po’ tutti. Come prima cosa, mandando via De Rossi. Poi è arrivato un altro allenatore, non è andata bene e la gente ora sta esplodendo". Sul ritorno possibile di De Rossi, De Sisti non ha dubbi: "Non abbiamo i poteri e non possiamo sapere come andrà, ma io richiamerei Daniele come prima cosa. In questo calcio ormai conta solo il risultato. Chi lo ha allontanato ha fatto male e ha pagato dazio. Ricordiamoci che la Roma è anche dei tifosi, la parte del cuore si può riprendere con De Rossi".
"A me sembra che Ivan Juric fosse già stato sfiduciato prima della sconfitta di oggi da parte della società e dell'ambiente - dichiara all'Adnkronos l'ex allenatore di Lazio, Palermo e Fiorentina Delio Rossi - Avrà fatto degli errori ma la Roma è una squadra costruita male in estate e chiunque arriverà avrà dei problemi". "Ora bisogna capire cosa vuole la società, se puntare su un traghettatore fino a giugno o se vuole un allenatore per un progetto più lungo - aggiunge Rossi - Io, visto che ha tre anni di contratto, farei tornare Daniele De Rossi, oppure opterei su Ranieri, mi sembrano le due persone più adatte a guidare la Roma in questo momento. Si parla anche di Mancini, ottimo allenatore ma conoscendo la piazza di Roma non gli renderebbero la vita facile, vista la sua lunga militanza nella Lazio, sia in campo che in panchina".
Stefano Colantuono, ex allenatore di Atalanta, Torino e Palermo, osserva: "Ora la situazione alla Roma è molto complicata. Secondo me è stato fatto un grosso errore esonerando De Rossi a settembre. Mi è sembrata allora e ancor più oggi una scelta immotivata. Juric è un ottimo professionista ma è arrivato in una situazione molto complicata e non è riuscito a venirne fuori. Non ha tutte le colpe ma sappiamo che quando le cose vanno male paga l'allenatore". "Io non so chi possa essere il nome giusto per la panchina giallorossa, lo dovrà decidere la società ma chiunque arriverà dovrà ripartire da zero e ridare fiducia a una squadra in grande difficoltà tecnica e psicologica", aggiunge Colantuono.
Su Instagram il pensiero dell'ex presidente della Roma Rosella Sensi e a corredo del testo una foto della Curva Sud: "Vedere ancora una volta perdere la mia amata Roma mi fa impazzire. E mi fa riflettere allo stesso tempo. Non capisco molte cose e penso che sia il momento che la proprietà ci indichi la strada che ha intenzione di seguire e il futuro che ci aspetta per il dopo Juric. Molti mi chiedono cosa farei io in questo momento. Non è facile, ve lo assicuro. In passato abbiamo vissuto momenti difficili, ma siamo sempre rimasti rispettosi dei tifosi della Roma, come è stata e sono sicura lo sarà anche la famiglia Friedkin. Mi auguro che il futuro possa essere migliore e che da domani cominci un nuovo percorso fatto di gioie e vittorie".
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Ranieri, lo storico vice: “Per la Roma sarà un faro,...
Angelo Antenucci, numero due del tecnico nei primi anni della sua vita in panchina: "Non poteva dire no, sarà sempre quel ragazzino che tirava calci al pallone nelle giovanili"
“Con Claudio Ranieri, la Roma non sbaglia”. Angelo Antenucci, storico vice del tecnico romano, ci mette la firma e sottoscrive il concetto all'Adnkronos. "In Inghilterra, non a caso è chiamato 'the fixer', l'aggiustatore. Per la sua esperienza e le sue doti umane e professionali. È uno che sa come risolvere le crisi e soprattutto sa come prendere una piazza difficile come quella della Capitale. Sarà un faro per la squadra in un momento così nero, un punto di riferimento".
"Ranieri si arrabbia in romanesco"
Antenucci, che ha affiancato Ranieri dalle prime esperienze in panchina fino alla metà degli anni Duemila, punta tutto sulla fede e le origini del tecnico: "Non ha mai smesso di sentirsi romano e romanista, è una garanzia per la città. Anche se parla inglese, francese e spagnolo, quando si arrabbia lo fa in romanesco (ride, ndr). Perché porta nel cuore il club e i colori giallorossi. Anche se gli impegni lo hanno portato altrove, in giro per il mondo, sarà sempre quel ragazzino che ha cominciato a tirare calci al pallone nelle giovanili, all’inizio degli anni Settanta".
Presente e futuro
Il commento finale è sul presente, ma anche sul futuro: "Il suo buon senso ha portato i Friedkin ad affidarsi a lui e sarà una scelta vincente, ci scommetto. Potrebbe essere inoltre una carta importante per rifondare la Roma anche più avanti, alla fine del percorso da traghettatore. Lo vedrei bene a livello dirigenziale. Ha l'esperienza e la conoscenza che in questo momento mancano alla società". (di Michele Antonelli)
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Ranieri nuovo allenatore della Roma, il sì dopo una...
Sette mesi in panchina e poi un incarico di peso con l'autonomia necessaria e la possibilità di incidere nella scelta della futura guida tecnica
Non sarà solo un 'traghettatore' Claudio Ranieri. Il nuovo allenatore della Roma ha firmato a Londra dopo una trattativa 'vera' con Dan e Ryan Friedkin. Oggetto di una discussione lunga e piuttosto serrata, secondo quanto risulta all'Adnkronos, i margini di manovra e la prospettiva di un ritorno che può funzionare solo in presenza delle garanzie che evidentemente 'il mister' ha ottenuto.
Ranieri non è stata la prima scelta di Freidkin, e il tema è stato chiaramente messo sul tavolo, ma non deve essere una scelta di ripiego fatta solo per tamponare un'emergenza. C'è una stagione da salvare, per quanto è ancora salvabile, ma c'è soprattutto una società da ricostruire, sul piano manageriale e sul piano tecnico. E i due piani, ha messo in chiaro Ranieri, non possono che essere tenuti insieme. Ci sono valutazioni da fare sulla rosa e ci sono decisioni da prendere per strutturare l'area manageriale, con la nomina di un Ceo, e l'area tecnica, che ha bisogno di uomini di calcio. Conta ovviamente la voce della proprietà ma deve avere il suo peso anche una dirigenza che non c'è.
La nota ufficiale chiarirà i termini di un accordo che dovrebbe andare oltre i 7 mesi da allenatore della Roma che attendono Ranieri. Il passaggio dietro la scrivania, con un incarico di peso, dovrebbe garantire un ruolo centrale nel processo di ricostruzione della Roma, partendo da una reale autonomia decisionale e dalla possibilità di incidere direttamente sulla scelta della prossima guida tecnica.
Domani mattina alle 11 Claudio Ranieri guiderà l'allenamento della Roma, terzo allenatore della stagione dopo gli esoneri di Daniele De Rossi alla quarta giornata e del sostituto Ivan Juric, durato poco più di 50 giorni. E inizierà a lavorare per affrontare le partite sul campo, partendo da Napoli, Tottenham e Atalanta, e parallelamente per porre le basi di una società più forte per il futuro. (Di Fabio Insenga)
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Automobilismo, debutta la 1000 Miglia Experience China, il...
L’evento targato Freccia Rossa in licenza alla Federation Classic Car China nei prossimi giorni porterà il 1000 Miglia Style nella provincia di Guandong
1000 Miglia è pronta all’esordio nel paese del dragone: mancano ormai poche ore al via della prima edizione della 1000 Miglia Experience China, l’evento targato Freccia Rossa in licenza alla Federation Classic Car China che nei prossimi giorni porterà il 1000 Miglia Style nella provincia di Guandong, nella Cina Meridionale. L’esposizione statica nella Tianhui Plaza di Guangzohu delle 65 vetture iscritte alla gara ha regalato un’inedita preview al numeroso pubblico che ogni giorno attraversa questo punto nevralgico della città: 6 le differenti categorie in cui sono state suddivise le auto, dai capolavori di design elegibili per la Corsa più bella del mondo della Classe 1000 Miglia Era (1927-1957) fino a quelli della Post 1000 Miglia Era (che comprende i veicoli costruiti dopo il 1958). Nel corso della giornata di oggi si sono tenute le verifiche tecniche e sportive, preludio alla gara che prenderà il via domani: 1200 chilometri in 4 tappe toccando 11 diverse città. A Yangjiang, Zhuhai e Shenzhen i traguardi di tappa, poi il ritorno a Guangzohu per il traguardo finale nel tardo pomeriggio di domenica.
"Non dimentichiamo che, come ricordato dal Presidente Mattarella nel suo recente viaggio in Cina, “il rapporto tra Italia e Cina ha radici antiche, si è sviluppato in questi decenni e continua a crescere in maniera positiva, costruttiva, collaborativa”» commenta Fulvio D’Alvia, AD di 1000 Miglia. «Questo debutto ci consente di portare la 1000 Miglia in un mercato totalmente nuovo, ma quella di 1000 Miglia è un’operazione culturale oltre che sportiva. Raccontare e far vivere lo spirito della nostra Corsa, portare sulla strada queste auto che sono oggetti unici di design e tecnologia in un contesto affascinante e, per alcuni versi, sconosciuto ai più, rappresenta per il nostro marchio un’occasione importante di sviluppo e, per gli appassionati e il pubblico cinese, la possibilità di entrare in diretto contatto con quella che viene universalmente conosciuta come la gara di regolarità per auto storiche più importante al mondo".
Il percorso attraverserà i territori della Cina meridionale regalando ai numerosi equipaggi stranieri (provenienti, oltre che dalla Cina, da Europa, Hong Kong e Macao) un’immersione nella cultura locale incontrandone usi e costumi. L’equipaggio vincitore, oltre ad aggiudicarsi il primato storico nell’edizione d’esordio dell’evento cinese dalla Freccia Rossa, otterrà anche la garanzia d’ammissione alla 1000 Miglia 2025.