Connect with us

Published

on

È Funko mania, quando il collezionismo incontra il mondo pop

I pupazzetti da collezione dall'inconfondibile stile 'puccioso' hanno conquistato mln di appassionati in tutto il mondo, con una produzione che in media sfiora le 9 nuove uscite al giorno

È Funko mania, quando il collezionismo incontra il mondo pop

Non chiamateli giocattoli. I 'Funko Pop!' sono molto di più: sono oggetti da collezione che catturano l'essenza della cultura pop, dalle serie TV ai film, dalle icone musicali alle leggende dello sport. Questi 'pupazzetti' dal design inconfondibile, con la loro testa oversize e gli occhioni neri, hanno conquistato milioni di appassionati in tutto il mondo, con una produzione che in media sfiora le 9 nuove uscite al giorno. Ma come è nato il fenomeno? "Funko è nata nel '98 ma la vera svolta è arrivata nel 2005 con Brian Mariotti e l'introduzione di nuove licenze, a partire da Star Wars", spiega all'Adnkronos, Margherita Vecchio, Regional Business Development Manager Funko Pop Italy.

"La visione è sempre stata quella di parlare direttamente ai fan, creando prodotti dedicati alle loro passioni", racconta. E da allora, l'azienda ha ampliato il suo catalogo a dismisura. Ogni personaggio, riprodotto con dettagli curati e un inconfondibile stile 'puccioso', diventa un simbolo di appartenenza a un determinato fandom. Che si tratti dell'eroe di una serie TV, del protagonista di un film o di una leggenda dello sport, i Funko Pop! catturano l'essenza del personaggio e lo trasformano in un oggetto del desiderio, un fenomeno testimoniato anche dalle lunghe code che si formano a eventi come il Lucca Comics & Games.

La collaborazione con i licenzianti è un elemento chiave del successo di Funko. "Lavoriamo a livello globale con partner come Disney, Warner Bros e Universal - continua Margherita Vecchio - per lanciare collezioni e novità, curando sia l'aspetto creativo che quello commerciale". Questo approccio ha permesso a Funko di raggiungere un target ampissimo, che va dai bambini agli adulti, passando per famiglie e giovani collezionisti. Il target dei collezionisti, infatti, è incredibilmente vasto. "È difficilissimo definirlo - spiega Margherita Vecchio - va dai 3 ai 90 anni. Troviamo qualcosa per tutti" e l'acquisizione di Mondo, specializzata in action figures di alta qualità, ha ulteriormente diversificato l'offerta di Funko.

Tra le tendenze più in voga, Margherita Vecchio segnala gli anime, in particolare One Piece, lo sport, e il mondo cinematografico, con uscite come 'Deadpool' e 'Inside Out 2' che hanno generato una domanda fortissima. Il 2023 ha segnato un picco di interesse per i Funko Pop!, anche nel periodo post-pandemia. "Credo sia stata una casualità", afferma Margherita Vecchio. "Probabilmente durante gli anni in cui siamo stati più sedentari, i Funko Pop! hanno portato allegria e un tocco di novità nelle case".

"Il nostro obiettivo principale è connetterci con i fan, farli sorridere, portare un po' di leggerezza," spiega Margherita Vecchio. La rarità di alcune edizioni limitate contribuisce ad alimentare la passione dei collezionisti. "Le edizioni limitate e le produzioni finite, mai più riprodotte, creano interesse e accrescono il valore collezionistico di alcuni pezzi. La rarità crea interesse". E il 2025 si preannuncia ricco di novità, tra cui i calendari dell'Avvento Funko Pop! e Bitty Pop!, e un focus particolare su Stranger Things. "Lavoriamo molto con i retailer per creare engagement per i fan," afferma Margherita Vecchio. "Il 2025 è pieno di nuovi contenuti cinematografici, e ogni contenuto può potenzialmente trasformarsi in un Funko Pop!" conclude.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Cultura

Al via il festival ‘Libridine’, incontri e...

Published

on

La prima edizione dal 22 al 24 novembre

Al via il festival 'Libridine', incontri e reading dal centro alla periferia di Roma

Quaranta librerie diffuse sul territorio di Roma e provincia, in particolare nelle zone periferiche della città - tra cui Centocelle, Ostia, Tor Bella Monaca, Torre Maura, Tiburtina e Infernetto - oltre che nel centro storico. Presentazioni di libri, dibattiti, reading con l'obiettivo di valorizzare il ruolo delle librerie indipendenti come punti di riferimento e di aggregazione nel panorama sociale nel tessuto urbano. E' 'Libridine. Il Festival diffuso delle librerie', in programma dal 22 al 24 novembre, l'iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio di Roma e realizzata grazie al supporto delle principali associazioni e confederazioni di categoria.

Al centro della manifestazione, alla sua prima edizione, ci saranno appuntamenti ed eventi organizzati dalle singole librerie destinati ad intercettare un vasto numero di lettori. L'obiettivo, ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti durante la presentazione dell'iniziativa, è quello di "valorizzare una grande risorsa, quella del libro. Roma tradizionalmente è una città di buona lettura, però si può fare ancora molto. Il 5% del bilancio della Camera di Commercio - ha poi ricordato Tagliavanti - è rivolto alla cultura, siamo presenti in tutte le istituzioni culturali della città tra cui il teatro dell'Opera, la Festa del Cinema e l'Auditorium. Roma vive di cultura: ci sono 180mila persone che lavorano nei vari settori della cultura, il 14% della ricchezza prodotta in città viene da questo settore".

"Le librerie vivono un momento un po' difficile" anche a causa "della trasformazione che sta subendo in particolare il centro storico", ha sottolineato Tiziana Barone, presidente di Cna Comunicazione e terziario avanzato Roma, motivando così la scelta di realizzare un festival diffuso. Trasformazione "che penalizza i piccoli negozi e le piccole librerie indipendenti". Sulla stessa linea anche Ilaria Milana, presidente Ali Confommercio Roma. L'idea è quella di realizzare questo evento "diffusamente sul territorio, dal centro alla periferia e in provincia". L'ambizione è che "diventi un appuntamento fisso per tutti i romani", ha concluso.

Continue Reading

Cultura

Scoperti i più antichi antenati del bue domestico

Published

on

I resti ritrovati nella valle dell'Indo e in Mesopotamia risalgono a 10mila anni fa

Pitture rupestri di Lascaux (Francia) con raffigurazioni di uro

I più antichi antenati del bue domestico sono stati scoperti nella valle dell'Indo e nella mezzaluna fertile in Mesopotamia: si tratta di resti di uro (Bos primigenius) risalenti a circa 10mila anni fa. La ricerca pubblicata sulla rivista "Nature" e condotta dal Trinity College di Dublino e dall'Università di Copenaghen, ha coinvolto Luca Pandolfi, paleontologo del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, che da tempo si occupa dell'evoluzione e dell’estinzione dei grandi mammiferi continentali anche in relazione ai cambiamenti climatici.

Gli uri addomesticati erano animali abbastanza simili a quelli selvatici, ma un po' più piccoli, soprattutto con corna meno sviluppate ad indicare una maggiore mansuetudine. Giulio Cesare nel "De Bello Gallico" (6-28) descrive infatti l'uro selvatico come un animale di dimensioni di poco inferiori all'elefante, veloce e di natura particolarmente aggressiva. Dai resti fossili emerge che gli uri selvatici potevano raggiungere un'altezza di poco meno di due metri, i 1000 kg di peso ed avere corna lunghe più di un metro. La loro presenza ha dominato le faune dell'Eurasia e del Nord Africa a partire da circa 650 mila anni fa, per poi subire un forte declino dalla fine del Pleistocene, circa 11mila anni fa, fino alla sua estinzione in età moderna. L'ultimo esemplare di cui si ha notizia fu abbattuto il Polonia nel 1627.

Lo studio su "Nature" ha analizzato "per la prima volta questa specie per comprenderne la storia evolutiva e genetica attraverso resti fossili rinvenuti in diversi di siti in Eurasia, Italia inclusa, e Nord Africa", spiega Luca Pandolfi.

Dai reperti, che includono scheletri completi e crani ben conservati, sono stati estratti campioni di Dna antico. La loro analisi ha quindi permesso di individuare quattro popolazioni ancestrali distinte che hanno risposto in modo diverso ai cambiamenti climatici e all'interazione con l'uomo. Gli uri europei, in particolare, subirono una diminuzione drastica sia in termini di popolazione che di diversità genetica durante l'ultima era glaciale, circa 20 mila anni fa. La diminuzione delle temperature ridusse infatti il loro habitat spingendoli verso la Penisola Italiana e quella Iberica da cui successivamente ricolonizzarono l’intera Europa.

"Nel corso del Quaternario, epoca che va da 2 milioni e mezzo di anni fa sino ad oggi, l’uro è stato protagonista degli ecosistemi del passato, contraendo ed espandendo il proprio habitat in relazione alle vicissitudine climatiche che hanno caratterizzato questo periodo di tempo - conclude Pandolfi - le ossa di questi maestosi animali raccontano ai paleontologi la storia del successo, adattamento e declino, di una specie di cui noi stessi abbiamo concorso all'estinzione e rivelano la complessità e fragilità delle relazioni che legano gli organismi viventi al clima del nostro Pianeta".

(di Paolo Martini)

Continue Reading

Cultura

E’ morto Franco Ferrarotti, padre e decano della...

Published

on

Aveva 98 anni. La notizia della scomparsa è stata confermata all'Adnkronos dai suoi collaboratori

Franco Ferrarotti (Fotogramma)

Il sociologo Franco Ferrarotti, considerato il padre della sociologia italiana e suo decano, è morto all'età di 98 anni oggi a Roma. La notizia della scomparsa è stata confermata all'Adnkronos dai suoi collaboratori. E' stato un maestro della ricerca sociale, ha rappresentato una figura scientifica di profilo internazionale e ha contribuito in maniera decisiva all'insediamento della sociologia nelle istituzioni scientifiche italiane.

Padre e decano della sociologia italiana

Nato a Palazzolo Vercellese il 7 aprile 1926, si era laureato in filosofia all'Università di Torino nel 1949 con una tesi su "La sociologia di Thorstein Veblen", autore che poi tradusse per Einaudi su invito di Cesare Pavese. Professore emerito di sociologia all'Università "La Sapienza" di Roma, dove ha svolto tutta la carriera accademica, nel 1961 Ferrarotti ottenne la cattedra di sociologia dopo aver vinto il primo concorso bandito in Italia per questa disciplina. Nel 1962 contribuì alla creazione della Facoltà di sociologia dell'Università di Trento, dove ha poi avuto la sua seconda cattedra di sociologia.

Fra gli anni Cinquanta e Sessanta Ferrarotti ha condotto una serie di ricerche pionieristiche sul sindacalismo, sui movimenti sociali, la trasformazione del lavoro, le comunità locali e la sociologia urbana. Si è particolarmente interessato ai fondamenti di legittimazione del potere in una società in trasformazione come quella moderna e ha studiato il problema dei fini e dell'orientamento culturale di fondo della società industriale.

Ferrarotti è stato fondatore, con il filosofo Nicola Abbagnano, nel 1951 dei "Quaderni di sociologia", di cui fu direttore fino al 1967, anno in cui dette vita alla rivista "La critica sociologica", di cui da allora è stato sempre il direttore. È stato tra i fondatori, a Ginevra, del Consiglio dei Comuni d'Europa, responsabile della divisione dei progetti di ricerca dell'Ocse a Parigi. Nominato direttore di studi alla Maison des Sciences de l'Homme di Parigi nel 1978, è stato insignito del Premio per la carriera dall'Accademia nazionale dei Lincei nel 2001 e del titolo di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica dall'allora presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2005. Era Membro della New York Academy of Sciences e presidente onorario dell'Associazione Nazionale Sociologi.

Ferrarotti ha insegnato nelle università di Chicago, Boston, New York, Toronto, Mosca, Varsavia, Colonia, Tokyo e Gerusalemme. Generazioni di studenti ricordano le appassionanti lezioni di Ferrarotti all'università romana. Provocatori i suoi interventi sui diversi temi politici e sociali del paese dagli anni '60 fin quasi ad oggi. La attività di ricerca e di studio di Ferrarotti è contenuta in una mole enorme di scritti che ha continuato a pubblicare fin oltre i 90 anni. Tra il 2019 e il 2020 l'editore Marietti ha pubblicato l'Opera omnia di Ferrarotti composta da sei volumi per un totale di 5mila pagine.

Prima di avviare la carriera accademica, Ferrarotti fu il più stretto collaboratore dell'imprenditore Adriano Olivetti (dal 1948 al 1960), elaborando per suo conto il progetto politico e sociale di Comunità. Fu deputato indipendente nel Parlamento durante la terza legislatura (1959-63), in rappresentanza del Movimento di Comunità fondato da Olivetti, di cui prese il posto dopo le sue dimissioni dalla Camera. Su questa importante collaborazione ha pubblicato “Un imprenditore di idee. Una testimonianza su Adriano Olivetti” (Edizioni di Comunità, 2001) mentre sull'esperienza parlamentare “Nelle fumose stanze. La stagione politica di un 'cane sciolto'” (Guerini Studio, 2006).

Le opere

Fra le opere principali di Ferrarotti si segnalano: “Sindacati e potere” (Edizioni di Comunità, 1954); “La protesta operaia” (Edizioni di Comunità, 1955); “La sociologia come partecipazione” (Taylor, 1961); “Max Weber e il destino della ragione” (Laterza, 1965); “Trattato di sociologia” (Utet, 1968); “Roma da capitale a periferia” (Laterza, 1970); “La sociologia del potere” (Laterza, 1972); “Vite di baraccati. Contributo alla sociologia della marginalità” (Liguori, 1974); “Studenti, scuola, sistema” (Liguori, 1976); “Giovani e droga” (Liguori, 1977); “Alle radici della violenza” (Rizzoli, 1979); “La società come problema e come progetto” (Mondadori, 1979); “Storia e storie di vita” (Laterza, 1981); “Il paradosso del sacro” (Laterza, 1983); “La qualità nella sociologia” (Laterza, 1988).

La sua produzione saggistica è proseguita corposa anche negli anni successivi: “L'Italia in bilico” (Laterza, 1990); “Roma madre matrigna” (Laterza, 1991); “I grattacieli non hanno foglie” (Laterza, 1991); “Mass media e società di massa” (Laterza, 1992); “La tentazione dell'oblio: razzismo, antisemitismo e neonazismo” (Laterza, 1993); “Homo sentiens: giovani e musica” (Liguori, 1995); “Rock, rap e l'immortalità dell'anima” (Liguori, 1996); “L'Italia tra storia e memoria” (Donzelli, 1997); “La verità? È altrove” (Donzelli, 1999); “Il potere” (Newton Compton, 2004); “La televisione” (Newton Compton, 2005); “America oggi. Capitalismo e società negli Stati Uniti” (Newton Compton, 2006); “Vita e morte di una classe dirigente” (Edup, 2007); “L'identità dialogica” (Ets, 2007); “Fondi di bottiglia” (Solfanelli, 2008); “Il senso del luogo” (Armando, 2009). Nel 2010 è tornato a riflettere sul ruolo della sociologia nel volume “Perché la sociologia?” (Mondadori Education), intervistato da Umberto Melotti e Luigi Solivetti, mentre nel 2012 ha pubblicato il testo autobiografico "Atman. Il respiro del bosco" (Empiria) e il saggio “Un popolo di frenetici informatissimi idioti” (Solfanelli), cui ha fatto seguito “La religione dissacrante. Coscienza e utopia nell'epoca della crisi” (Solfanelli, 2013). Il suo volume più recente è “Dalla società irretita al nuovo umanesimo” (Armando, 2020).

Nel corso della sua attività di ricerca Ferrarotti ha analizzato il tipo e la qualità di razionalità che regge le società tecnicamente orientate e post-tradizionali, ponendosi il problema dei limiti della razionalità formale, puramente tecnica, e quello del passaggio dalla razionalità tecnico-formale alla razionalità sostanziale. In questa prospettiva ha ripreso criticamente la lezione del marxismo, depurata dai meccanicismi ma anche dalle "impazienze dialettiche", nello stesso tempo analizzando il problema dei fini e dell'orientamento culturale di fondo della società industriale. Da ultimo, si è particolarmente interessato all'analisi e alla comprensione della polarità razionale-irrazionale, “al di fuori di ogni catastrofismo romantico ma anche di ogni facile fede illuministica”, per sua stessa ammissione. (di Paolo Martini)

Continue Reading

Ultime notizie

GR Audio (Giornali Radio)14 minuti ago

GrAudio edizione delle 17:30 del 14 novembre

Cronaca23 minuti ago

Morta dopo rinoplastica, il capo di Margaret: “Non...

La 22enne lavorava da due anni nella reception della Rsa di Francesco Terranova che dice: "E' una perdita immensa" Era...

Economia26 minuti ago

Moda, sociologo Ferraresi: “Il contesto digitale...

Il sociologo della comunicazione alla presentazione del primo Osservatorio Moda e Generazioni ‘Fashion & Identity – Vestirsi senza infrastrutture’ “Il...

Spettacolo27 minuti ago

Su DeAKids il nuovo game show ‘Gioco da ragazzi’

Marcy, Nicopunto, Lightning95, Rebby e Zeyxon24, 5 tra i gamer più amati su youtube, si mettono alla prova in un...

GR Audio (Giornali Radio)28 minuti ago

GrAudio regione Puglia delle 17:25 del 14 novembre

GR Audio (Giornali Radio)28 minuti ago

GrAudio regione Sicilia delle 17:15 del 14 novembre

GR Audio (Giornali Radio)28 minuti ago

GrAudio regione Campania delle 17:20 del 14 novembre

Economia29 minuti ago

Acquisto casa: quali sono le imposte da pagare?

Quali imposte si pagano per acquistare una casa? Ad incidere sono la categoria del venditore e l’applicazione delle agevolazioni “prima...

Cronaca29 minuti ago

Salute, Avogaro (Sid): “Con l’insulina...

"Di grande aiuto per pazienti ma prevenzione resta fondamentale" "L'innovazione in campo farmaceutico aiuta molto noi diabetologi nella gestione del...

Economia32 minuti ago

Stellantis, da Mirafiori a Maserati ecco il piano per...

Dalla 500 ibrida a Torino alla Jeep Renegade a Melfi, tutti gli investimenti in programma Nessuna dismissione ma progetti solidi...

Politica33 minuti ago

Manovra, Meloni: “Risorse anche da banche e...

La presidente del Consiglio: "Ispirata a buon senso, smesso di gettare soldi da finestra" Da dove arriva una parte dei...

Sport37 minuti ago

Da Jordan e Pelé fino a Schumacher e Tyson: tutti i ritorni...

Lindsey Vonn è solo l'ultima di un lungo elenco di campioni che comprende anche Borg, Foreman e Romario La notizia...

Salute e Benessere37 minuti ago

Nervo (Diabete Italia): “Contro malattia garantire...

"Approvazione nuove terapie deve essere veloce, solo così possiamo migliorare la qualità di vita di mln di pazienti" "Dal momento...

Cronaca39 minuti ago

Al via campagna ‘Facciamo squadra attorno al...

Oggi in Senato presentazione dell'iniziativa di FeSDI per il World Diabetes Day 2024 e firma del nuovo 'Manifesto dei diritti...

Spettacolo39 minuti ago

Milano Music Week, in Piazza Sempione arriva Casa Ploom

La location di Dazi Milano si prepara a ospitare alcune tra le iniziative più attese della settimana La Music Week...

Spettacolo40 minuti ago

Damiano David stilista per Diesel, capsule a quattro mani...

In collezione top in jersey bruciacchiati, pantaloni ultra-ampi e il nome del cantante nel caratteristico font del marchio Damiano David,...

Economia45 minuti ago

Guzzini approda nel tessile e presenta prima linea...

Dalla collaborazione tra la storica azienda italiana nata di articoli di design per la tavola, la cucina e l’arredamento, e...

Immediapress48 minuti ago

Da Londra con amore: DineMe è la nuova app d’incontri per...

Milano, 14 Novembre 2024. Cibo e appuntamenti sono un’accoppiata celebrata da sempre dal grande schermo. Sono tanti gli esempi di...

Cronaca51 minuti ago

Da ‘La Vanguardia’ a Francesco Guccini,...

Dagli Stati Uniti all'Italia, si parla di "contenuti tossici" e di "manipolazione dei pensieri politici" in merito al social network...

Economia59 minuti ago

Coccinelle cresce a doppia cifra, nei primi 9 mesi...

Nei primi nove mesi del 2024 la strategia customer-centric adottata da Coccinelle, orientata a rispondere in modo sempre più preciso...