Cop29, a Baku iniziativa di Anfia, Anita, Assogasliquidi-Federchimica e Unem
Il 21 in programma side-event su decarbonizzazione del trasporto merci
Le Associazioni di Confindustria Anfia, Anita, Assogasliquidi-Federchimica e Unem, parteciperanno alla 29a sessione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Baku (COP29) con una propria iniziativa, in programma presso il padiglione italiano a partire dalle ore 9.30 locali del 21 novembre. All’evento è stato invitato a partecipare il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi.
La proposta congiunta di side event realizzata dalle Associazioni, intitolata 'Scenari di decarbonizzazione per un trasporto stradale pesante sostenibile e competitivo', è stata riconosciuta come meritevole dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che ha deciso di selezionarla tra le numerose candidature ricevute. Una dimostrazione che attribuisce valore strategico alle soluzioni messe in campo dalla filiera, che, per mezzo della pluralità tecnologica, intende raggiungere gli ambiziosi target di riduzione delle emissioni nel trasporto stradale delle merci, senza mettere a rischio la competitività europea e valorizzando le eccellenze italiane, le infrastrutture produttive, logistiche e distributive.
Il side event che le Associazioni presenteranno a COP29 si propone di evidenziare percorsi di decarbonizzazione del trasporto merci pesante realistici e concreti, coinvolgendo anche alcune delle imprese associate con l’obiettivo di promuovere una riflessione sulla transizione verso modelli più sostenibili, anche dal punto di vista economico e sociale. L’iniziativa sarà aperta dagli scenari settoriali di transizione, con gli interventi di Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA; Riccardo Morelli, Presidente di ANITA; Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica, Gianni Murano, Presidente di UNEM. Successivamente, seguiranno le testimonianze aziendali di Michele Ziosi, Chief Public Affairs & Sustainability Officer di Iveco Group; Filippo Redaelli, CEO di SBG Group; Alessio Torelli, Amministratore Delegato e Presidente Greenture/Gruppo Snam; Giacomo Rispoli, Amministratore Delegato di MyRechemical-NextChem. Al termine, le conclusioni del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi.
Cronaca
Spari a salve durante dimostrazione Vigili urbani a scuola,...
Succede all'Istituto comprensivo statale Rita Borsellino, gli spari a salve e la simulazione di un arresto davanti ai bimbi. La consigliera comunale: "Mi chiedo quanto sia pertinente al tema dell’educazione stradale"
Scoppia la polemica a Palermo sulla dimostrazione dei Vigili urbani in una scuola elementare, dove un agente della Polizia municipale, all'Istituto comprensivo statale Rita Borsellino di piazza Magione, ha esploso dei colpi di pistola a salve davanti ai piccoli alunni della scuola dell'Infanzia e della Primaria. I bambini lo hanno raccontato ai genitori e alcuni di loro si sono lamentati rivolgendosi a una consigliera comunale, Mariangela Di Gangi.
Gli agenti della municipale, impegnati in un progetto sull'educazione e la sicurezza stradale, hanno simulato l'arresto di una persona con l'ausilio di un cane e delle armi in dotazione, caricate a salve. La consigliera comunale Mariangela Di Gangi ha quindi scritto al comandante della polizia municipale, Angelo Colucciello, e per conoscenza anche all'assessore comunale alla Scuola, Aristide Tamajo.
"Pur comprendendo e apprezzando l’impegno della polizia municipale nel promuovere la cultura della sicurezza e della legalità nelle scuole - ha scritto Di Gangi - mi chiedo quanto una simulazione di arresto, con l’utilizzo di armi, sia pertinente al tema dell’educazione stradale. In secondo luogo, è doveroso riflettere sull’impatto educativo ed emotivo che tali attività possono avere su bambine e bambini così piccoli, considerando la loro età e la delicatezza del contesto scolastico".
Economia
Auto cinesi, prezzi da record, Europa in sofferenza: il...
In collaborazione con: noleggiolungotermine
Secondo un’indagine sulla mobilità degli italiani che ogni anno conduce ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio della Sharing mobility e dell’Automotive Digital, si prevede che le vendite in Europa di auto cinesi raggiungeranno il 7% del mercato automobilistico entro il 2030.
Auto cinesi in aumento
I marchi cinesi dell’automotive propongono dei prezzi molto competitivi, in opposizione ai prezzi delle auto europee che, nell’ultimo periodo, hanno raggiunto vette da record.
Ma se le auto cinesi domineranno il mercato delle autovetture, il danno economico per l’Europa sarà notevole, soprattutto per l’Italia, il Regno Unito e la Francia, tre dei principali paesi importatori di veicoli.
Fino a pochissimi anni fa, infatti, le auto vendute in Cina con marchio europeo toccavano il 42% e solo il 27% era prodotto da brand locali. I dati dello scorso anno, invece, mostrano uno scenario europeo di forte sofferenza con percentuali del tutto ribaltate. Nel 2023, infatti, in Cina sono state immatricolate il 43% di auto cinesi e il 32% di auto europee.
In questo contesto, il mercato automobilistico globale crede fermamente che l’Europa e l’Italia non possano subire una totale sconfitta e che, anzi, da questa crescita del segmento asiatico se ne possa trarre vantaggio in termini di collaborazione e innovazione, per tutelare la competitività nel mercato globale.
Ad ogni modo, la Cina è il più grande mercato automobilistico del mondo, con la produzione di 25-28 milioni di veicoli all’anno che rispondono a standard di qualità, efficienza e sicurezza più elevati, oltre a mantenere livelli di produzione sufficienti a ridurne i costi. Eppure, se non cresce la presenza delle auto cinesi in Europa, il dominio globale automobilistico della Cina non verrà raggiunto, dunque conquistare l’Europa è un importante obiettivo delle auto cinesi.
Prezzi auto in aumento
Se è vero che le preferenze dei consumatori e le loro abitudini di acquisto attraversano dei cambiamenti a cui il settore automobilistico deve adattarsi, è anche vero che un altro importante fenomeno si sta delineando nei tempi recenti: l’aumento dei prezzi delle automobili.
I listini delle vetture in Italia, ma in generale in Europa, sono aumentati di circa il 40%. Un esempio? Il prezzo di una Volkswagen Golf 5 modello base nel 2004 partiva da 15.950€, nel 2014 saliva a 17.650€, fino ad arrivare ai 30.150€ del 2024.
Le motivazioni della crescita dei prezzi sono attribuite ad una serie di fenomeni, primo fra tutti la crisi dei microchip durante gli anni della pandemia da Covid-19, dovuta al blocco e al rallentamento nella produzione di semiconduttori, con conseguente rallentamento della produzione di veicoli, della riduzione dell’offerta, dell’aumento della domanda e dei prezzi delle auto.
A questo si aggiunge l’aumento del costo delle materie prime come acciaio, alluminio, rame e materie plastiche, con conseguente crescita dei costi per il trasporto, la logistica, la lavorazione. E la crescita dell’inflazione, che ha inciso anche sui costi produttivi delle auto e sul prezzo finale per i consumatori.
Infine, l’inasprimento delle normative ambientali in Europa ha costretto i produttori di auto a investire in tecnologie a basse emissioni ma a costo più alto, fra cui i sistemi avanzati per ridurre le emissioni e motori più efficienti.
La conseguenza di tutti questi fattori è il calo del numero di auto vendute, a cui le case automobilistiche devono ovviare con l’aumento del prezzo del singolo veicolo venduto, per evitare di perdere troppi profitti e incrementare i loro margini di guadagno.
Pertanto, sono sempre di più gli automobilisti che scelgono di prendere un’auto a noleggio lungo termine in Italia piuttosto che acquistarne un modello nuovo, perché attualmente il noleggio è la soluzione migliore per abbattere i costi da record del mercato del nuovo.
Sport
Mike Tyson vs Jake Paul: orario, dove vedere il match e...
I due si affronteranno questa notte in Texas
L'attesa è finita. Questa notte andrà in scena l'incontro di boxe più atteso dell'anno: Mike Tyson contro Jake Paul. Tyson, 58 anni, torna sul ring dopo essersi ritirato nel 2005 all'età di 39 anni, mentre Paul riprende i guantoni dopo essersi affermato principalmente come youtuber.
La tensione tra i due è cresciuta nella notte, quando Tyson ha rifilato un ceffone a Paul, che intenzionalmente gli aveva pestato un piede al momento della pesatura. Soltanto l'intervento dei rispettivi staff ha evitato che la situazione degenerasse. "Adesso è una questione personale, deve morire", ha detto lo youtuber, che nei mesi scorsi si era augurato di vedere "il vecchio Mike".
Mike Tyson vs Jake Paul: orario e dove vedere il match
Il match tra Tyson e Paul andrà in scena nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 novembre al AT&T Stadium di Arlington, in Texas, e sarà trasmesso in diretta esclusiva da Netflix. L'incontro sarà visibile quindi sia sulla piattaforma streaming che attraverso smart tv. La diretta inizierà verso le 2 ora italiana, con la campana che risuonerà verso le 4 del mattino.
Quanto guadagnano Mike Tyson e Jake Paul
Ma quanto guadagneranno i due pugili dall'incontro? Jake Paul, l'ideatore, intascherà ben 40 milioni di dollari, mentre Mike Tyson la metà, 20. Il costo dei biglietti va tra i 37 ai 50mila dollari per le prime file, con suites a bordo ring che permetteranno di godersi l’evento a pochi metri di distanza dai protagonisti (messe in vendita per i vip a 2 milioni di dollari).
Mike Tyson vs Jake Paul: i numeri dell'incontro
Altre curiosità? La prima, che avvolge di fascino l’evento, è sicuramente il ritorno del 58enne Tyson sul ring 19 anni dopo l’ultima volta. Non solo: Paul, che ha un record di 9 vittorie e un ko, non è mai andato al tappeto e ha aumentato il suo peso di 14 chili per l’occasione. Tyson, che non combatte da un po’, aveva invece collezionato nella sua carriera 50 vittorie (44 di queste per ko) e 6 sconfitte. Numeri che hanno portato la commissione pugilistica del Texas a decidere per alcune modifiche al regolamento: ci saranno intanto guanti più pesanti, da 14 once, per alleggerire i colpi. E poi 8 round da 2 minuti, per rendere il confronto meno duro dal punto di vista fisico.