“Afragola Film Festival 2024” IV Edizione da Oscar, atteso Matteo Garrone
Presentazione dell’evento13 Novembre 2024 ore 11,00
Municipio di Afragola – Sala Moriani
Si terrà mercoledì 13 Novembre alle ore 11,00 presso il Municipio di Afragola nella Sala Moriani la conferenza stampa di presentazione del programma completo che caratterizzerà la ricca e sorprendete IV Edizione de Afragola Film Festival: “Al di là della visione – Film Festival di Architettura e Design di Afragola. Fervono i preparativi dell’evento che si svolgerà dal 20 al 23 Novembre 2024, confermandosi un appuntamento esclusivo per il cinema e per l’arte a tutto tondo.
Parteciperanno alla conferenza stampa:
Dott. Antonio Pannone, Sindaco di Afragola;
Valerio Caprara, Direttore Artistico de “Afragola Film Festival”;
Gianluigi Osteri e Sebastiano Paciello Ideatori ed Organizzatori dell’evento.
Annunciati i primi nomi ufficiali che impreziosiranno le giornate del Festival: Matteo Garrone, Regista e Vincitore di prestigiosi premi e Candidato all’Oscar con “Io Capitano”,
a lui sarà dedicato l’evento serale del 22 Novembre;
Isabella Ferrari, madrina d’eccezione della “Serata di Gala” prevista per 23 Novembre;
e inoltre grandi protagonisti della storia del cinema:
Lino Banfi, Barbora Bobuľová e Donatella Finocchiaro.
Anche questo anno molti i riconoscimenti in programma:
Premio Speciale dell’Architettura ad Alvaro Siza,
Premio Speciale per il Design Flavio Manzoni,
Premio in memoria Gaetano Pesce,
Premio Nuovi Scenari Metropolitani Uberto Siola.
<<L’Afragola Film Festival è la nostra scommessa vinta! Nata pochi anni fa, questa kermesse, edizione dopo edizione, si arricchisce di ospiti ed esperienza. Quando abbiamo avuto questa idea sapevamo di avventurarci in un sentiero non semplice ma eravamo consci che se avessimo puntato in alto le soddisfazioni che ne sarebbero scaturite sarebbero state ineguagliabili, e così è stato. Sempre sul solco segnato del nostro primo Direttore Artistico Alessandro D’Alatri, continuiamo verso questa scia.
Un po’ perché è nel nostro Dna, un po’ perché non demordiamo in quest’ ardua mission: fare cultura soprattutto nella nostra terra>>, queste le dichiarazioni di Gianluigi Osteri,
Manager “Gabbianella Club Evens” ed Ideatore del Festival.
Spettacolo
“Violenza”, il nuovo singolo dei Mangrovia Twang
Con il lancio di Violenza, disponibile dal 15 novembre, i Mangrovia Twang inaugurano una nuova fase del loro percorso artistico. Il brano, un’intensa esplorazione delle contraddizioni umane, intreccia elementi elettropop con un lirismo capace di evocare forti emozioni. Il tema centrale è il conflitto tra le purezze della vita e i suoi inevitabili lati oscuri, un dualismo che si riflette tanto nei testi quanto nella struttura musicale.
La composizione alterna strofe minimali a ritornelli densi e stratificati, amplificando il contrasto emotivo e narrativo. Violenza si presenta come una tempesta sonora ed emotiva, capace di coinvolgere l’ascoltatore in un viaggio che oscilla tra attrazione e repulsione, amore e violenza. La band, attraverso questo brano, non si limita a sperimentare nuove sonorità, ma offre uno spaccato intimo e universale delle dinamiche relazionali.
L’uscita di Violenza segna anche il primo passo verso il debutto discografico con l’album BENEVIOLENZA, atteso nei prossimi mesi. Prodotto in collaborazione con Andrea Pachetti, già noto per il lavoro con The Zen Circus ed Emma Nolde, il disco promette una sintesi affascinante di rock alternativo ed elettropop.
Mangrovia Twang, una band in evoluzione
Il progetto Mangrovia Twang nasce nel 2020 dall’iniziativa di Mattia Locapo, Roberto Sticchi e Mario Manuel Rossi. Il loro primo EP, Giorni che esplodono (2022), ha riscosso ampi consensi, superando i 300mila ascolti e ottenendo riconoscimenti da critica e pubblico. Inserito tra i migliori dischi dell’anno da Indielife, l’EP è stato trasmesso su Radio Capital, mentre Rockit ha elogiato la loro musica come “articolata, complessa, diversa dalle proposte mainstream”.
Nel 2023, l’arrivo del cantante Davide Morea e del bassista Alessandro Sticchi completa la formazione, pronta per affrontare nuove sfide artistiche. Con il loro primo album, i Mangrovia Twang si preparano a consolidare il loro stile unico, tra ricerca sonora ed evoluzione personale, offrendo al pubblico un’esperienza musicale sempre più coinvolgente e profonda.
Link: Spotify
Spettacolo
This is me, il programma di Canale 5 che celebra i talenti...
La conduzione è affidata a Silvia Toffanin. Nella prima puntata Emma, The Kolors, Giofrè, Marisol e Isobel. Tra gli ospiti Fabri Fibra
Passato, presente e futuro di tanti ex allievi della scuola di 'Amici' di Maria De Filippi diventati protagonisti dello showbiz. Annunciato da Piersilvio Berlusconi alla presentazione estiva dei palinsesti Mediaset, arriva mercoledì 20 novembre in prima serata su Canale 5 'This is me', lo show che celebra le storie di tanti personaggi della musica e della danza che hanno visto il loro sogno realizzarsi e hanno mosso i primi passi proprio nella factory creata 24 anni fa dalla De Filippi. La conduzione è affidata a Silvia Toffanin, fortemente voluta dalla stessa Maria De Filippi, che ha preferito rimanere dietro le quinte per evitare l'autocelebrazione, ritagliandosi il ruolo di produttrice del programma, che è infatti prodotto da Fascino per Mediaset. Lo show alternerà le interviste ai protagonisti in studio, con esibizioni e materiale di repertorio sui loro primi passi.
Gli ospiti
Tra i protagonisti della prima puntata - a quanto apprende l'Adnkronos - ci saranno la popstar Emma Marrone, attualmente in tour nei palasport con il suo Emma In Da Town, il ballerino e coreografo Giuseppe Giofrè, Stash and The Kolors reduci dai grandi successi di 'Italodisco', 'Un ragazzo, una ragazza' e 'Karma' e le ballerine Marisol e Isobel.
Ma lo show, in tre puntate, intreccerà al racconto delle storie di questi artisti tanti momenti di spettacolo tra musica, danza e divertimento a cui contribuiranno grandi ospiti. Nella prima puntata ci saranno, tra gli altri, due ospiti musicali - Fabri Fibra e Fred De Palma - oltre al comico Francesco Cicchella, grande imitatore di popstar. Il cast artistico è curato da Friends & Partners, la regia è affidata a Stefano Vicario e la direzione artistica a Stéphane Jarny, che da diversi anni cura anche il Serale di 'Amici'. (di Antonella Nesi)
Spettacolo
Briga: “L’amore per Arianna mi ha cambiato la...
Il cantautore romano torna dopo tre anni con il singolo 'Vieni con me', e dice all'Adnkronos: "L'amore per mia moglie Arianna mi ha cambiato la vita, essere vulnerabili è la parte più bella. Sanremo? Ci tornerei volentieri"
"Sono un cantautore, ho bisogno di vivere e fare le mie esperienze prima di approcciare alla scrittura di un nuovo album. Sebbene i tempi che viviamo richiedano una iper produzione annuale di contenuti, io ho un approccio anacronistico, in cui devo prima vivere la mia vita e poi scrivere". Mattia Briga ha uno sguardo che brilla, mentre si racconta all'Adnkronos dove è ospite per presentare il suo nuovo singolo 'Vieni con me', in uscita oggi su etichetta 'Ninho de Rua' e distribuito da Ada Music Italy che racconta l'amore come salvezza e condivisione, e che prelude ad un album per il quale l'artista non ha avuto fretta. Nel frattempo infatti, ci racconta, si è vissuto il grande amore con la moglie, l'attrice Arianna Montefiori, che è infatti la 'musa' ispiratrice di tutto l'album.
"L'amore per mia moglie Arianna mi ha cambiato la vita"
"In effetti sono molto felice perché l'album parla della mia relazione con Arianna, con cui mi sono sposato qualche anno fa e che mi ha cambiato la vita -dice Briga- Questo non vuol dire che ogni singola parola dell'album sia riferita a lei, dentro ci sono anche dei dubbi miei di cui mia moglie non è assolutamente responsabile", sorride. Ma ammette che la sua cifra stilistica sia proprio la capacità di mettersi a nudo: "Credo che la vulnerabilità sia la parte più bella che un uomo possa mostrare. Ognuno di noi è vulnerabile, ma non è una cosa che si può regalare a tutti. Io all'inizio mostravo questo carattere duro e fiero, ma non lo facevo per indossare una maschera. Sono una persona dura, fiera, tracotante ma anche vulnerabile. La musica è sempre stata una autoterapia".
In tempi di relazioni brevi e fugaci, sposarsi è un atto di coraggio di cui chiediamo a Briga il segreto. E lui ci spiega: "Non esistono formule magiche o segreti per una relazione sana. Io penso che tra noi sia avvenuto tutto in maniera assolutamente naturale, uno si deve anche fidare delle cose che scorrono, e quando accade bisogna seguire il flusso". La pandemia dovuta al Covid ha avuto un ruolo importante: "Ci siamo messi insieme e poco dopo c'è stata una chiusura globale, che ha messo alla prova tante coppie, anche noi. Solo che a noi ci ha fortificato e ha accelerato il processo di fiducia l'uno verso l'altro".
"Io faccio tutto da solo, ci tengo a dirlo"
Briga -classe '89, nel palmarès una finale di 'Amici', un Premio Lunezia, una partecipazione a Sanremo con Patty Pravo e collaborazioni con nomi come Venditti, Ferro e Grignani- scandisce all'Adnkronos: "Io faccio tutto da solo, ci tengo a dirlo. Poi mi servo di fidati colleghi che mettono in musica le mie idee, ma noi cantautori facciamo un lavoro che non è quello degli interpreti". Quando dicono che noi e gli interpreti siamo colleghi non è vero. E' come chi va al supermercato e compra un cibo precotto, torna a casa lo riscalda e dice che ha cucinato. Non è così". Questi sono gli interpreti di adesso che vanno in studio a cantare cose scritte da altri autori. Ecco perché ci metto due o tre anni: io devo vivere, poi devo pensare, poi scrivere, trovare le melodie, avere la voce".
"Rapper e trapper? Ne vedo pochi a riempire gli stadi"
Una frecciata all'onda rap e trap? "Alla fine chi si va a sentire negli stadi sono i cantautori, dei ragazzi come Niccolò (Ultimo, ndr), o Vasco -sottolinea Briga- Io negli stadi rapper e trapper ne vedo pochi. Questa non vuole essere una critica, anzi io apprezzo la trap, vengo da lì, ma anche lì ci vuole bravura".
"Sanremo? Ci tornerei volentieri"
Non rinnega il talent che l'ha lanciato ("Rifarei tutto quello che ho fatto perché mi ha portato qui"), e lancia un velato 'amo' a Sanremo: "Se vorrei salire su quel palco? Se ci fosse la possibilità ci andrei molto volentieri. Sanremo ha sempre il suo grande fascino immortale che si porta appresso, per un artista calcare quel palco è sempre motivo di emozione e di orgoglio. Certo, io non godo dell'appoggio di grandi etichette discografiche, sono un ragazzo indipendente, autoprodotto, mi farebbe sicuramente comodo per la promozione dell'album ma -precisa- la mia vita non gira intorno ai festival, ci sono tante altre cose".
"Mai senza la mia Lazio, è un amore profondissimo"
E una di queste è sicuramente la sua Lazio, della quale è tifosissimo: "Io sono felice di divertirmi allo stadio, di vedere un calcio offensivo, verticale, non ce la faccio a stare senza la mia Lazio, è un amore profondissimo -ci rivela. Visto che ci siamo, gli chiediamo se l'arrivo di Ranieri alla Roma lo preoccupi. "Non mi preoccupa. Anzi, lui è una persona molto positiva nel calcio, e in un momento un cui il calcio sta andando in una brutta direzione è una persona che mi fa piacere vedere, anche se ora andrà nella squadra rivale. Sono felice per lui, mi ha sempre trasmesso belle sensazioni". (di Ilaria Floris)