Tutto esaurito a Liegi per la compagnia dell’Opera di Roma in scena con ‘Giselle’
Sold out anche per le altre rappresentazioni nella rilettura del celebre balletto firmato da Carla Fracci. Oltre mille persone hanno applaudito le étoile e i danzatori del corpo di ballo diretto da Eleonora Abbagnato
Ha fatto registrare il tutto esaurito ieri sera a Liegi, all’Opéra Royal de Wallonie, la prima rappresentazione di 'Giselle' (coreografia di Carla Fracci) con la compagnia del Teatro dell'Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato. Già sold out anche le prossime quattro repliche in programma. Nei ruoli principali hanno danzato alla prima del celebre balletto (ripreso per l'occasione da Gillian Whittingham), dinanzi a mille spettatori, le étoiles Rebecca Bianchi (Giselle) e Alessandra Amato (Myrtha) e i primi ballerini Michele Satriano (Albrecht) e Claudio Cocino (Hilarion). La musica di Adolph Adam è affidata all’Orchestra dell’Opéra Royal de Wallonie diretta da Alessandro Cadario.
"Il titolo, il più importante del repertorio classico romantico, è l’unico del genere nel cartellone della città della Vallonia - si legge in una nota del Teatro dell'Opera- La volontà di dare sempre più spazio al grande repertorio di balletto è storia recente, e la si deve all’attuale direzione dell’Opera di Liegi, completamente italiana, con Stefano Pace direttore generale e artistico e Giampaolo Bisanti direttore musicale. Una strada che ha incontrato facilmente quella intrapresa dal sovrintendente dell’Opera di Roma Francesco Giambrone, in cui la danza ha un ruolo centrale, tanto da essere stata protagonista di quattro tournée internazionali nella Stagione 2023/24 del Costanzi".
"Dopo esser stato portato in Oman nel 2023, il prezioso allestimento di Giselle dell’Opera di Roma ha dunque conquistato anche il Belgio - si legge ancora in una nota- un nuovo successo dunque per l’eccellenza italiana rappresentata da Carla Fracci, leggendaria interprete di Giselle, che firma la coreografia, dai costumi e le scene di Anna Anni, e soprattutto dagli interpreti, étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo del Teatro capitolino. Le luci sono di Jean-Michel Désiré".
Spettacolo
Elodie e Luca Marinelli le voci di ‘Mufasa’: “Un...
A 30 anni dall’uscita al cinema de ‘Il Re Leone’, il 19 dicembre arriva il prequel del regista premio Oscar Barry Jenkins
A 30 anni dall’uscita al cinema de ‘Il Re Leone’, arriva ‘Mufasa’ del regista premio Oscar Barry Jenkins (‘Moonlight’), prequel del classico Disney che racconta l’ascesa del re delle terre del Branco nonché papà di Simba. “Chi avrebbe mai immaginato che un giorno avremmo doppiato un personaggio di questa storia”, dicono Elodie (voce di Sarabi, moglie di Mufasa e mamma di Simba), Luca Marinelli (voce di Mufasa) e Alberto Malanchino (voce di Taki), in occasione di un incontro stampa. “Non potevo chiedere di meglio che interpretare una leonessa”, dice la cantante, alla sua seconda prova al doppiaggio dopo ‘Troll World Tour’.
Nella sua vita si è sempre sentita “un cucciolo di leone pensando che aggredire fosse il primo modo per difendersi. Mi fa sorridere - spiega - trovarmi a fare cose che con un giro assurdo finiscono per somigliarmi”, ammette Elodie. “La mia paura è sempre di non essere all’altezza, di non essere capita. Ma questo ruolo - spiega - arriva in un momento di grande serenità e comprensione dei miei limiti”. Emozioni condivise anche dal collega Luca Marinelli, grande fan de ‘Il Re Leone’: “ricordo ancora il balzo che ho fatto dalla poltrona a 9 anni quando partì ‘Nants' Ingonyama’ (l’inizio del brano ‘Il cerchio della vita’, ndr). Avrò visto quel film cento volte e ora mi ritrovo qui, ora mi toccherà fare la voce di Mufasa per mettere a letto i bimbi di tutti i miei amici”, dice Marinelli.
Per l’attore, questa opportunità è arrivata “nel secondo atto della mia vita e mi fa guardare al bambino di tanti anni fa che pensava addirittura di non arrivare a 40 anni. Oggi gli potrei dire che andrà tutto bene”. La parte che più mi ha emozionato “riguarda i dubbi, la grande sensibilità di Mufasa e il viaggio che porta verso la ricerca di te stesso, io ci sono riuscito grazie al supporto della famiglia, degli amici e dei colleghi”, conclude.
Dal 19 dicembre nelle sale accompagnato dalla colonna sonora di Lin-Manuel Miranda, ‘Mufasa: Il Re Leone’ racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che arricchiscono il racconto con le loro battute e canzoni. Raccontata attraverso flashback, la narrazione si concentra su Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale, che poi diventerà il villain Scar. L’incontro casuale dà il via al viaggio di un gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami sono messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.
“Quando mi hanno proposto di farlo ho detto subito no. È stata mia moglie a convincermi. Così ho letto la sceneggiatura e ho scoperto che era una cosa straordinaria, la scrittura mi ha conquistato”, dice Barry Jenkins a Roma. “Mi piace raccontare di come anche Mufasa, seppur adottato, sia riuscito a costruirsi una nuova famiglia, un’identità, un ruolo. È così anche per me. Se guardo una foto di me da giovane, chi avrebbe mai immaginato che oggi potessi essere qui a presentare un film del genere? Eppure non dipende da dove vieni, ma dalle esperienze che fai”, conclude.
Spettacolo
Elodie: “Sono una leonessa, ho fatto di tutto per...
Tra le voci Luca Marinelli e Alberto Malanchino, dal 19 dicembre nelle sale con la regia del premio Oscar Barry Jenkins
"Nella vita e nel lavoro sono una leonessa", infatti, "per il provino di 'Mufasa: Il Re Leone' ho fatto di tutto, in ballo avevo altre cose di lavoro ma lo volevo davvero. È stato un provino lunghissimo, un'intera giornata", e dopo un po' di tempo, "è arrivata la risposta dall'America". A dirlo all'Adnkronos è Elodie, che nel prequel de 'Il Re Leone' presta la voce a Sarabi, moglie di Mufasa e mamma di Simba. "Abbiamo anche cantanto", racconta Marinelli, voce di Mufasa, che ammette: "l'auto-tune fa dei miracoli impressionanti", dice scherzando. "Abbiamo affrontato una lunga selezione, nessuno ti regala nulla come è giusto che sia", fa notare Alberto Boubakar Malanchino, star di 'Doc - Nelle tue mani', voce di Taki che poi diventerà Scar, il villain de 'Il Re Leone'.
Dal 19 dicembre nelle sale con Disney, il film racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che arricchiscono il racconto con le loro battute e canzoni. Raccontata attraverso flashback, la narrazione si concentra su Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di un gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino. "Trovare il proprio ruggito è un percorso lungo, fatto di piccoli passi, di fiducia in se stessi e nella famiglia, non per forza deve essere quella di sangue", spiega Elodie nell'intervista.
Nella ricerca dell'identità "la mia grande fortuna è stata quella di poter contare su persone che mi hanno sostenuto, anche se alla fine la prima persona che ti sostiene devi essere tu", dice Malanchino. Per l'attore "a volte è difficile trovare un ruggito all'interno di tanti contesti dove c'è caos e un ordine precostituito perché spesso, purtroppo, le persone ti vorrebbero in un modo e, quindi, passi la maggior parte della tua vita a voler essere conforme a una figura che ti viene imposta anziché cercare il tuo percorso personale". Il doppiatore di Taki però ha preso una strada diversa: "ho scelto di emanciparmi e di elevarmi, e ci sono arrivato anche grazie alle persone che mi hanno sostenuto facendomi capire che la strada giusta era quella di seguire la mia voce".
Secondo Marinelli "è necessario essere curiosi verso se stessi e verso gli altri ed è importantissimo non mettere a tacere né la propria voce e né quella degli altri. E' un tema gigante da affrontare, ma per dirla 'alla Mufasa' di base dovremmo tutti essere curiosi e aperti al dialogo con la vita". Nell'attuale momento storico "penso che questa storia sia una lezione preziosa sia per i giovani che per gli adulti", dice all'Adnkronos il regista Jenkins, che torna sul grande schermo dopo 'Moonlight', con cui ha vinto l'Oscar, e 'Se la strada potesse parlare'. "Andiamo nella profondità di Mufasa, che ci mostra come sia possibile essere grandi se si dialoga con il proprio ambiente, se si è aperti a ricevere le lezioni della comunità, se sei aperto a guardare oltre la tua cultura sperimentandone nuove", ma nel mondo di oggi "ci sono molti leoni che usano l'inganno per governare la comunità, è così da sempre", fa notare il regista.(di Lucrezia Leombruni)
Spettacolo
Bianca Berlinguer: “Insulti a proiezione film su mio...
La proiezione è stata interrotta su richiesta del pubblico in sala e una signora ha chiamato il 112
"Sabato 9 novembre 2024, durante l’ultima proiezione giornaliera del film su Berlinguer 'La grande ambizione', nella sala 3 del Cinema Atlantic (via Tuscolana 745) si è verificata un’irruzione di almeno 4 ragazzi di circa 15 anni, incappucciati, probabilmente già da prima all’interno del cinema, forse in un’altra sala". La denuncia arriva da Bianca Berlinguer che, sui social, riporta "uno spiacevole episodio avvenuto nei giorni scorsi nel VII Municipio di Roma" riguardante il film diretto da Andrea Segre e interpretato da Elio Germano sulla figura del padre, la cui notizia, spiega, le è arrivata tramite messaggio.
"Hanno disturbato la proiezione camminando, passando nello spazio davanti allo schermo, parlando ad alta voce, con lucette accese e sputando a terra. Poi sono usciti dalla sala e hanno aperto le porte verso l’esterno per far entrare altri ragazzi, diventando in totale 8-10, uno dei quali con un monopattino. Hanno urlato 'comunisti di m...' e insultato una ragazza straniera", racconta la giornalista. La proiezione "è stata interrotta su richiesta del pubblico in sala e una signora ha chiamato il 112".
A sedare la situazione, spiega la conduttrice di 'E' sempre Cartabianca', "sono intervenuti due dipendenti del cinema e i ragazzi sono scappati via. Quando sono arrivati i carabinieri, hanno redatto un verbale e hanno detto che probabilmente si trattava di 'ragazzate'. Pare che sia la prima volta che accade una cosa del genere in questo cinema". Al momento il cinema non ha replicato e - contattato dall'Adnkronos - risulta telefonicamente irraggiungibile.