MotoGp, Marini contro Marquez: “Il 2025 è già scritto, vogliono farlo vincere”
Il pilota Honda ha parlato della nuova stagione e della lotta tra Bagnaia e Martin
Mentre la MotoGp aspetta di conoscere il proprio padrone, con la corsa per il titolo tra Bagnaia e Martin che si deciderà a Barcellona, si pensa già alla prossima stagione. Nel 2025 proprio Pecco avrà un nuovo compagno di scuderia: Marc Marquez, che ha già dichiarato di aver accettato la Ducati per tornare a vincere il titolo. A margine delle qualifiche per il Gp di Barcellona ci ha pensato Luca Marini a lanciare una frecciata verso lo spagnolo: "Non ho idea di come andrà il 2025, ma noto tanto interesse a far vincere di nuovo Marquez. Per questo motivo penso che la vittoria del prossimo anno sia già scritta".
Marini, oltre a essere pilota Honda, è anche fratello di Valentino Rossi, che in passato aveva avuto un rapporto difficile proprio con Marquez, e farà sicuramente il tifo per Bagnaia: "Sicuramente Pecco avrà l'occasione della sua vita per confermarsi tra i più grandi della storia. Qualora dovesse riuscire a battere Marquez e a vincere il Mondiale il prossimo anno, tutti finalmente lo riconoscerebbero per il campione che è. Finora non gli è stato dato abbastanza merito per i due titoli di fila vinti in MotoGp".
Il pilota italiano ha parlato anche della lotta tra Bagnaia e Martin, che potrebbe festeggiare il suo primo titolo iridato: "Per Pecco è un bene tornare a Barcellona, perché potrebbe vincere tranquillamente entrambe le gare. Purtroppo per lui rischia di non essere sufficiente. Dovrà essere furbo e costringere Jorge a commettere un errore, soprattutto nella gara di domenica. È complicato perché Martin potrà sicuramente salire sul podio: insieme a Bagnaia è il pilota più in forma e ha la moto migliore in griglia".
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Donnarumma: “Questa Italia ha lo spirito di...
Il portiere azzurro è intervenuto in conferenza stampa, alla vigilia della sfida di Nations League contro la Francia
Gianluigi Donnarumma suona la carica in vista della Francia: "È una partita speciale, avremo un grande supporto. Sarà emozionante, non vediamo l’ora di tornare in Italia e affrontare una serata così di fronte a tanti tifosi. Vogliamo farli divertire". Il portiere della Nazionale ha aperto così la conferenza stampa ad Appiano Gentile, in vista degli impegno di Nations League contro i Bleus, domenica sera a San Siro.
Donnarumma ha caricato l’ambiente, spiegando lo scatto degli Azzurri dopo l’Europeo: "Penso che la differenza la stia facendo il gruppo, oltre all’allenatore e allo staff. Spalletti ha trovato la medicina giusta per metterci a posto, l’Italia è tornata a fare l’Italia. Dopo la delusione, ci voleva una sterzata. Come dico sempre alla squadra, il difficile è continuare con le prestazioni. Ora l’obiettivo è lavorare, divertirci e far divertire la gente. Il gruppo è sano, sto rivedendo lo spirito del vecchio Europeo. Questa maglia è speciale e fa dare il 300%".
La Francia senza Mbappé
Un commento è arrivato anche sugli avversari, con Deschamps che non avrà a disposizione la stella Mbappé: "Mi aspetto una squadra con un po’ di assenze, ma conosciamo la loro qualità, dei sostituti e di tutta la rosa. Saranno arrabbiati per il risultato dell’ultima partita e per quello che abbiamo fatto in Francia. Abbiamo avuto poco tempo per prepararla e ci sarà da soffrire, perché sono un gruppo tecnico e con grande corsa. Quella di Kylian sarà un’assenza importante, lo conosco. È uno dei più forti al mondo, ma di sicuro ci saranno altri giocatori di grandissima qualità e con grande gamba, come Barcola".
Il cambiamento
Donnarumma è poi tornato sullo switch degli Azzurri, ritrovati dopo la spedizione agli Europei: "In Germania, quando finiva la partita e tornavo in hotel, pensavo alla fatica fatta per palleggiare. Quando attaccavano, gli avversari potevano sempre farci male. Dalla partita contro la Francia ho visto invece una nuova compattezza, poi i gol si possono prendere ma è uno step in più e sono contento. Ora si vede la voglia di aggredire, difendere tutti insieme. Perché prima non ci divertivamo? Diciamo che adesso sono arrivati giocatori molto giovani, che hanno voglia di lavorare e stare insieme. Facciamo molto gruppo. Prima eravamo un po’ divisi, ma è anche colpa nostra. I risultati poi non aiutano, mentre se arrivano è più facile. Vedo in questo gruppo qualcosa di speciale". (di Michele Antonelli)
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MotoGp, Bagnaia vince il Mondiale se: tutte le combinazioni...
Pecco ha conquistato la gara corta, ma Martin mantiene 19 punti di vantaggio
Pecco Bagnaia ha vinto la gara Sprint del Gp di Barcellona e allungato così la corsa al Mondiale. Il titolo si assegnerà infatti nella gara lunga di domenica, 17 novembre, l'ultima della stagione, con Martin, terzo nella Sprint, che mantiene un vantaggio di 19 punti sulla Ducati del rivale. Bagnaia dovrà sperare in un autentico miracolo per confermarsi campione del mondo e vincere così il suo terzo titolo consecutivo.
MotoGp, Bagnaia campione se: tutte le combinazioni
Per portare a casa il Mondiale Bagnaia dovrà sicuramente vincere la gara lunga del Gp di Barcellona ma potrebbe non bastare. Infatti dovrebbe anche sperare che Jorge Martin non vada oltre la decima posizione. Vincendo infatti Bagnaia otterrebbe 25 punti e dovrebbe quindi sperare che il rivale non ne conquisti più di 6, ovvero quanti se ne assegnano al decimo classificato, ricordando che in caso di arrivo in parità nella classifica generale trionferebbe Pecco grazie al maggior numero di vittorie ottenute in stagione (11 contro le 3 di Martin).
In caso di arrivo al secondo posto invece, Bagnaia dovrebbe sperare che lo spagnolo arrivi al massimo quindicesimo, posizione che gli garantirebbe un solo punto contro i 20 che conquisterebbe il ducatista. Dall'altra parte, anche in caso di vittoria di Pecco, a Martin basterà arrivare nono per festeggiare il suo primo titolo Mondiale.
Ricapitolando quindi, Bagnaia vincerà il Mondiale se:
Vince e Martin non va oltre la decima posizione
Termina secondo e Martin non va oltre la quindicesima posizione
Martin invece si laureerà campione del Mondo, indipendentemente dal risultato di Bagnaia, se:
Arriva almeno in nona posizione.
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Italia, Spalletti: “Non dimenticherò mai la Svizzera....
Il ct azzurro ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di Nations League contro la Francia
Luciano Spalletti comincia dal ricordo sentito di Gigi Riva: "Può essere un simbolo a cui dobbiamo fare attenzione". Così il ct azzurro ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia della partita di Nations League contro la Francia: "Con poche parole, Gigi determinava molto nei fatti, in campo. Il soprannome è perfetto, tirava quelle cannonate che facevano parlare di lui. Deve essere il nostro modo di fare. Far vedere qualità con poche chiacchiere".
Il cambiamento
Il ct azzurro analizza in seguito il suo bilancio in azzurro dopo la partita con il Belgio: "Non so com’è andata fin qui. Penso che si sia sbagliata la partita con la Svizzera, è la cosa che mi porto dietro e a cui faccio riferimento. Mi reputo molto responsabile di quella sconfitta. Abbiamo cercato di fare cose differenti e per ora qualcosa è stato fatto in maniera corretta. Su quella partita, ci potete dire di tutto e niente riuscirà a farmela dimenticare, nemmeno la qualificazione al Mondiale. Tra le altre, ce ne sono alcune fatte anche molto bene. E non dimentichiamoci degli avversari che avevamo davanti". Spalletti ha commentato anche il nuovo atteggiamento della squadra rispetto agli Europei: "Ora si dice bravi anche a quelli che sono subentrati, a quelli che non sono entrati. Dagli atteggiamenti che si sono visti nei momenti finali, erano tutti a spingere e a urlare. È una qualità enorme per un gruppo, gioire nel vedere vincere i compagni. Magari, in questo momento, dobbiamo far sentire ai ragazzi che apprezziamo il loro spirito e il loro impegno. È una cosa che dobbiamo riconoscere, se lo mettiamo nelle partite il risultato è scontato".
La formazione
Sui possibili cambi di formazione, Spalletti è stato netto: "Ieri ho visto solo i ragazzi entrare in palestra, ma penso sempre che l’affaticamento sia spesso mentale. È più difficile che sia muscolare, ormai i ragazzi hanno muscoli che sono delle macchine. Se si va a vedere, le squadre con tanti infortunati sono quelle con le ruggini di mancati risultati. Sono convinto che oggi nell’allenamento le gambe andranno forte, per la voglia che tutti hanno di esserci. L’intenzione è di cambiare poco".
I complimenti a Maldini
Una battuta finale è su Sinner, "battuto" nel numero di spettatori qualche giorno fa: "Chi è il nostro Sinner? È bene non fare mai paragoni, ma diciamo che un calciatore che va oltre questa normalità di palleggio e di ricerca di gioco è Maldini. Ha l'eleganza, sostanza. Può creare tanto per le qualità che ha". (di Michele Antonelli)