Dalila Di Lazzaro, il racconto sull’infanzia difficile: “La violenza è passata su di me 5 volte”
L'attrice è stata ospite nel salotto di Silvia Toffanin
Dalila Di Lazzaro non ha avuto un’infanzia semplice. L’attrice ha raccontato a Verissimo, oggi sabato 16 novembre, di aver subito violenza più di una volta nella sua vita, la prima quando aveva solo 5 anni.
Dalila Di Lazzaro a Verissimo
“A 17 anni sono stata sequestrata da un pazzo, criminale, fuori di testa. Ma la violenza su di me è passata 5 volte. La prima da bambina, da un mio parente, avevo solo 5 anni e mezzo”, ha confessato Dalila Di Lazzaro nel salotto di Silvia Toffanin. "Ho sofferto, ma ho le spalle larghe", ha detto la 71 enne.
In studio si è presentato anche Manuel Pia, il compagno di Dalila Di Lazzaro, che ha raccontato il suo grande amore per Dalila nato molto prima di conoscerla: “Andava in onda una sua pubblicità quando ero piccolo e io rimanevo totalmente affascinato, era l’unico modo per farmi stare tranquillo. Poi ci siamo conosciuti, ci siamo innamorati e ho incontrato una stella. Una stella tra le mani”, ha detto il chitarrista.
Dalila, emozionata, ha confessato di aver tenuto la loro relazione nascosta per la differenza di età: "Ma l'amore non ha età, ci assomigliamo nell'animo", ha detto l'attrice. “Me l’ha mandato mio figlio Christian. Il suo grande amore era la chitarra, anche se studiava per diventare dentista, ed è la professione di Manuel", le parole di Dalila parlando del figlio, scomparso all'età di 22 anni in un incidente stradale.
Spettacolo
Davide Bonolis, il figlio di Sonia Bruganelli a Ballando...
Il figlio di Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli ha raccontato il difficile periodo che ha passato a causa di una delusione d'amore
Davide Bonolis, il figlio di Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis, ha raccontato a Ballando con le stelle la delusione d'amore che ha vissuto proprio nel periodo in cui la mamma ha cominciato la sua esperienza al dance show di Rai 1. Lo ha raccontato nella puntata che è andata in onda questa sera, sabato 16 novembre.
La confessione di Davide
La puntata di Ballando con le stelle di questa sera si è aperta con una manche in cui i ballerini dovevano portare in scena una coreografia dedicata a qualcuno: Sonia Bruganelli l'ha dedicata al figlio Davide di 20 anni. Il figlio di Paolo Bonolis ha raccontato di aver sofferto molto nell'ultimo periodo della sua vita a causa di una grande delusione d'amore.
Nel filmato andato in onda prima della coreografia, Davide Bonolis ha confessato che a causa di questa delusione si è avvicinato molto alla mamma Sonia: “È la persona che mi è stata più vicino”, ha detto. “Ho provato un dolore davvero grande. E l’unico momento in cui trovavo la serenità è quando stavo con mamma. Avevo bisogno di lei, dei suoi abbracci e dei suoi consigli”.
Davide ha cercato di scacciare via i pensieri brutti andando alle prove di ballo della mamma Sonia: “Stare con lei mi faceva stare bene”, ha detto il 20enne.
Dopo l’esibizione di Sonia, Fabio Canino ha espresso il suo pensiero a riguardo congratulandosi con Davide Bonolis: “Credo che un ragazzo di 20 anni che il sabato sera in prima serata parla della sua delusione d’amore sia proprio un bel messaggio da trasmettere in televisione”.
Il flirt con Sophia Berto
Ma per Davide Bonolis si è aperto un nuovo capitolo della sua vita. Il 20enne, infatti, si starebbe frequentando con una ballerina di Ballando con le stelle che avrebbe conosciuto proprio all'interno del dance show di Rai 1. La ballerina è Sophia Berto, ed è bastata una foto di coppia condivisa sui social a scatenare il gossip. Nello scatto Davide e Sophia sembrano molto intimi e confermerebbe il legame che si sta creando tra i due. La presunta relazione, tuttavia, non è saltata fuori questa sera e il motivo potrebbe essere legato alla privacy che i due vorrebbero mantenere in questo momento.
Spettacolo
Csc, gli autori al ministro Giuli: “Proponiamo Gianni...
Il presidente dell'Anac Martinotti all'Adnkronos: "Amelio si è mostrato ricettivo all'idea"
"Le associazioni degli autori Anac, 100 Autori, Wgi e Aidac si sono consultate e unanimemente concordano nel candidare Gianni Amelio alla Presidenza del Centro Sperimentale di Cinematografia". E' il contenuto della lettera, firmata dalle associazioni di autori Anac, 100 Autori, Wgi, Aidac (a cui si è aggiunto anche il presidente di Air3 Luca Lucini), indirizzata al ministro della Cultura Alessandro Giuli con la quale gli autori intervengono attivamente sulla questione relativa alla Presidenza del Centro Sperimentale di Cinematografia. "Egregio Ministro, dopo le improvvise dimissioni dal ruolo di Presidente del Centro Sperimentale di cinematografia, del nostro collega Sergio Castellitto, che ringraziamo per il lavoro svolto, consideriamo che la nomina del suo successore possa avvenire sulla base di un dialogo costruttivo tra le Istituzioni e il settore e in primo luogo con gli autori", scrivono gli autori.
"Il Centro sperimentale è da sempre un pilastro per chi desidera iniziare a fare questo mestiere -spiegano le associazioni- come dimostra la quantità di professioniste/i di successo - molti dei quali nostri associati - che in quella scuola si sono formati. E’ un luogo di trasmissione di saperi e di conservazione della memoria del cinema. Per questo pensiamo di poter contribuire alla scelta di una presidenza che sostenga al meglio le aspirazioni delle nuove generazioni del settore e che custodisca e mantenga vivo il patrimonio cinematografico di cui è depositario e lo innervi il più possibile nel territorio cittadino in un dialogo e uno scambio sempre vivo e popolare". Gli autori concludono: "Certi che Lei voglia ascoltare la nostra voce, La preghiamo di voler accettare i nostri più distinti saluti".
Prima dell'invio della lettera, il regista Gianni Amelio è stato contattato dal presidente dell'Anac Francesco Martinotti, che interpellato dall'Adnkronos spiega: "Lui si è mostrato ricettivo alla proposta. Ha detto che non è stato al momento contattato ufficialmente da nessuno, ma lui è molto legato al Centro Sperimentale, ci ha insegnato dieci anni, dunque ha mostrato di gradire che la proposta partisse da noi".
Spettacolo
Rozsa Tassi a Verissimo: “Ecco com’è nata la...
La moglie dell'attore è stata ospite nel salotto di Silvia Toffanin
Rozsa Tassi e Rocco Siffredi sono sposati da 30 anni e fidanzati da 31. Oggi, sabato 16 novembre, la moglie dell'attore è stata ospite a Verissimo per la prima volta da sola per raccontarsi.
La storia di Rozsa Tassi
Rozsa Tassi nel salotto di Silvia Toffain ha parlato del suo matrimonio con Rocco Siffredi. Non è stato facile combattere i pregiudizi, ma l'amore ha vinto su tutto: "Io vedevo lui, la persona che era e non quello che faceva", ha detto la modella.
Per Rozsa la famiglia è la cosa più importante e sceglie ogni giorno l’amore sopra tutto il resto. “Io sono cresciuta da sola, ecco perché volevo la mia famiglia. Inizialmente non volevo sposarmi proprio per l’esempio che ho avuto nella mia infanzia”.
Rozsa Tassi e Rocco Siffredi si sono sposati nel 1994: "Prima di conoscere Rocco non sapevo nemmeno cosa fosse un film porno, anche perché io vengo dall’Ungheria e certe cose sono un tabù”. Riguardo alla loro relazione, Rozsa ha detto: “Non è stata facile, ma nemmeno difficile perché litighiamo come tutte le altre coppie. Ma insieme superiamo tutto”.
Rozsa ha parlato a Silvia Toffanin del difficile periodo che ha passato Rocco Siffredi quando era diventato dipendente dal sesso: “Io l'ho vissuta male questa cosa perché non me ne ha parlato, mi ha tenuto nascosto tutto e la fiducia è cominciata a sfumare. Ma io avevo basato il nostro rapporto sulla fiducia, quindi quello è stato un momento davvero difficile per noi. Il primo a parlarne è stato lui. Io gli ho detto che il problema era suo perché aveva lasciato il suo lavoro per la famiglia, per paura di deluderci, ma nessuno gli ha mai chiesto di farlo, quindi, gli ho detto di tornare a lavorare e così ha fatto”.
Parlando dei figli Lorenzo e Leonardo, Rozsa ha detto: "Sono dei ragazzi fantastici. Loro sono la mia gioia più grande. L’amore che non ho ricevuto io l’ho dato tutto a loro”.