Sinner vince Atp Finals, quanto ha guadagnato Jannik: il nuovo ranking
L'azzurro in finale supera lo statunitense Taylor Fritz
Jannik Sinner vince le Atp Finals 2024 e aggiunge un altro tassello ad una stagione strepitosa. L'azzurro, numero 1 del mondo, in finale oggi 17 novembre batte lo statunitense Taylor Fritz e corona un'annata ai limiti della perfezione. Il 23enne altoatesino conquista l'ottavo titolo stagionale, il 18esimo complessivo. L'annata aperta dal trionfo agli Australian Open si chiude, a livello Atp, con l'acuto nel torneo dei 'maestri'.
Quanto guadagna Jannik
Il successo di Torino ha un peso notevole anche in chiave premi e ranking. La vittoria contro Fritz corona il percorso di Sinner che nelle Finals all'omba della Mole si laurea 'campione dei campioni' da imbattuto: 3 vittorie nel girone prima degli show in semifinale e in finale.
La ricompensa è un assegno da 4,88 milioni di dollari, che consentono al miglior giocatore del pianeta di portare il prize money stagionale a 16,9 milioni di dollari. In carriera, Sinner ha guadagnato in soli premi quasi 24 milioni di dollari. La cifra non comprende ovviamente i contratti con gli sponsor - da Nike a Lavazza, da Fastweb a Gucci - e non include nemmeno i 6 milioni - euro più, euro meno - che il numero 1 del mondo ha incassato in Arabia Saudita aggiudicandosi il torneo d'esibizione Six Kings Slam.
Come cambia il ranking
Sinner, che da tempo ha blindato il primo posto nel ranking fino alla fine del 2024, con il trionfo torinese ipoteca il numero 1 in classifica anche per le prime settimane del 2025. L'azzurro vola a 11330 punti, con un vantaggio abissale sul tedesco Alex Zverev, secondo a quota 7915. Anche se Sinner dovesse uscire al primo turno degli Australian Open e se Zverev dovesse vincere a Melbourne, l'azzurro rimarrebbe sul trono fino al 26 gennaio, completando 36 settimane da numero 1.
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Nations League, Italia-Francia 1-3: gli azzurri ko e...
La Nazionale cade a San Siro sotto i colpi dei Blues. A segno Rabiot (doppietta), Digne e Cambiaso
Nella notte del toccante tributo a Gigi Riva, l’Italia si spegne e cade 3-1 a San Siro sotto i colpi della Francia. I Bleus di Deschamps vincono senza troppa fatica l’ultima partita del gruppo A2 di Nations League e volano ai quarti di finale della competizione da primi della classe. Agli Azzurri sarebbe bastata anche la sconfitta con un gol di scarto, arriva un risultato che condanna al secondo posto.
Spettacolo e gol nel 1° tempo
Rispetto al Belgio, Spalletti schiera Vicario e Locatelli dal primo minuto (con capitan Donnarumma fuori per virus intestinale) e conferma Barella alle spalle di Retegui nel già visto 3-5-1-1. L’inizio degli Azzurri segue il copione dell’andata al Parco dei Principi e il big match inizia con un dèjà vu. A San Siro, l’Italia va sotto dopo 2 minuti ed è subito costretta alla rincorsa. Pronti, via e Rabiot sfrutta il corner di Digne dalla sinistra, supera Buongiorno e infila l'1-0 alle spalle di Vicario. Dopo la partita senza gol incassati contro il Belgio, la Nazionale torna a prendere gol. Poi, accusa il colpo e fatica a superare la metà campo nella prima mezz’ora: Barella ci prova dalla distanza e Retegui cerca di farsi vedere dalle parti di Maignan, ma non nascono pericoli concreti. Così, la Francia ne approfitta e al 32’ raddoppia con la punizione-capolavoro di Digne: l’ex Roma piazza un gran sinistro a giro sotto la traversa e Vicario è sfortunato, perché il pallone tocca la traversa, la sua spalla e finisce in rete. Potrebbe essere un colpo da ko, ma è qui che l'Italia reagisce e rimette in campo sprazzi del carattere visto dopo la delusione agli Europei. Al 36’ Dimarco e Tonali scambiano sulla fascia, poi l’interista va al cross e pesca Cambiaso in mezzo all’area con un cross al bacio. L’esterno della Juve ringrazia e piazza il sinistro alle spalle di Maignan nel boato dei 68mila di San Siro. Due a uno Francia all’intervallo.
Ancora Rabiot
Si riparte senza cambi, con un’Italia che torna in campo sulla scia di un bel finale di primo tempo e prova a farsi vedere sempre sulla sinistra, sfruttando le accelerate di Dimarco. La prima occasione degna di nota della ripresa arriva intorno all’ora di gioco, ma il sinistro dalla distanza di Locatelli finisce sopra la traversa. Poi, la Francia colpisce di nuovo al primo al primo affondo e lo fa ancora con Rabiot, che al 65’ sfrutta di testa un altro cross di Digne e beffa Vicario per il tris. A questo punto, Spalletti si gioca i cambi per smuovere una situazione complicata. Dentro Kean, Raspadori e Rovella al posto di Retegui, Locatelli e Frattesi. La ventata di forze fresche porta gli Azzurri a un passo dal gol, intorno al 70’: Rovella appoggia per Cambiaso, l’esterno guarda Maignan e scarica la botta dal limite, a un soffio dal palo. A poco più di un quarto d’ora dal novantesimo Spalletti fa all in e toglie Cambiaso per Maldini, che torna a San Siro sotto gli occhi di papà Paolo. Deschamps toglie invece Thuram e manda in campo Barcola. L'Italia fatica a costruire, ma in pieno recupero Kean ha la grande chance per accorciare le distanze. Maignan si fa trovare pronto, replica a modo suo e blinda un primo posto che vale oro per i suoi.
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Sinner trionfa alle Atp Finals 2024, Fritz battuto in finale
L'azzurro in finale si impone in 2 set contro l'americano
Jannik Sinner trionfa alle Atp Finals 2024 di Torino. L'azzurro, numero 1 del mondo, in finale oggi 17 novembre batte lo statunitense Taylor Fritz, numero 5 del tabellone, per 6-4, 6-4. Il 23enne altoatesino cancella la sconfitta subita un anno fa in finale contro Novak Djokovic e corona una stagione stellare con l'ottavo titolo dell'anno e il diciottesimo della carriera.
"E' fantastico, è stata una settimana meravigliosa. E' il mio primo titolo in Italia, sono felicissimo: è qualcosa di veramente speciale giocare davanti ad un pubblico incredibile. Ho giocato il mio miglior tennis, ho tenuto un livello altissimo durante questo torneo. Volevo migliorare rispetto allo scorso anno, sono felice di come ho gestito la finale e sono contentissimo di condividere questa gioia con il pubblico italiano", dice Sinner.
"Non succedeva da 40 anni che un giocatore vincesse le Finals senza perdere un set? Sì, è speciale, una settimana molto positiva, a cui tenevo tanto. Sono riuscito a rimanere in campo in maniera giusta ed equilibrata, e sono molto contento, poi il risultato è una conseguenza, ma mi sono preparato molto bene e sapevo quanto era importante per me giocare qua", dice Sinner a Sky. Ora, si pensa alla Coppa Davis. "Sta arrivando, anzi è già qua e cerchiamo di essere pronti. Il primo incontro con l'Argentina è difficile e molto duro, lo sappiamo".
La finale chiude la settimana perfetta
Sinner completa una settimana perfetta: 5 match, 5 vittorie, nemmeno un set concesso agli avversari. La finale coincide con la miglior prestazione dell'altoatesino al servizio, come dimostrano i 14 ace e il 70% di prime palle. Fritz prova a reggere aggrappandosi alla potenza della battuta, sparata a oltre 210 km orari, ma quando lo scambio si allunga va in apnea: gli spostamenti laterali non sono la qualità migliore dell'americano, che va spesso in difficoltà quando Sinner pennella il rovescio lungolinea.
Il primo set ruota attorno al settimo game. Fritz annulla 3 palle break ma alza bandiera bianca sulla quarta: Sinner mette la freccia (4-3) e non si guarda più indietro, incamerando il primo set per 6-4 - chiuso con un delizioso drop shot - dopo aver annullato nel decimo game l'unica palla break concessa all'avversario.
Copione simile nella seconda frazione. Appena Fritz abbassa il livello, l'equilibrio salta. Lo strappo arriva nel quinto game, in cui l'americano è soffocato dal ritmo imposto da Jannik. Lo statunitense si mette nei guai tentando un'improbabile palla corta, poi può solo guardare il rovescio lungolinea del rivale: break (3-2) per Sinner, che continua a spolverare gli angoli del campo nel game successivo (4-2). Fritz non ha nessuna chance di tornare in corsa, Sinner inserisce il pilota automatico: 6-4 e trionfo.
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MotoGp, a Barcellona vince Bagnaia ma festeggia Martin:...
Il pilota spagnolo finisce terzo e conquista il suo primo titolo. Secondo Marquez
Jorge Martin vince il suo primo titolo MotoGp. A Barcellona trionfa Pecco Bagnaia con la Ducati ufficiale, all'undicesima vittoria nel 2024, ma a festeggiare è lo spagnolo della Pramac, che chiude terzo e conquista il Mondiale, dopo una lotta con il piemontese durata tutta la stagione.
Alla fine sono 10 i punti di vantaggio in classifica generale di Martin, a cui bastava arrivare nono per assicurarsi, anche in caso di vittoria del ducatista, il suo primo titolo iridato. Niente da fare quindi per Bagnaia, a cui serviva un miracolo per centrare il terzo titolo consecutivo. Secondo al traguardo Marc Marquez (Ducati Gresini), che la prossima stagione sarà proprio compagno di Pecco in Ducati. Lo spagnolo conquista anche il terzo posto in classifica ai danni di Bastianini, mentre Espargaró dice addio alla MotoGp con un bel quinto posto.
La gara
Pronti, via e Bagnaia si prende subito la testa della corsa, con Martin alle sue spalle. Lo spagnolo deve difendersi dall'attacco di Marc Marquez, che lo supera sul rettilineo del secondo giro. Il futuro ducatista aumenta il ritmo e avvicina Bagnaia, mentre Martin - chiamato solo a gestire il vantaggio in classifica generale - punta a fare una gara prudente e accumula ritardo. Dietro di lui si infuoca la lotta per il quarto posto tra Bastianini ed Espargarò, con sorpassi e controsorpassi. Marquez continua a guadagnare velocità grazie alla scia di Bagnaia e lo avvicina sempre di più, mentre un contatto fa scivolare la Ducati di Bastianini in ottava posizione.
Davanti la gara scorre senza colpi di scena fino a quando, a 15 giri dalla fine, Marquez prova il sorpasso su Bagnaia, che però si difende bene. Pecco aumenta il suo distacco mentre Martin resta stabile in terza posizione, senza rischiare nulla. Nei giri finali si infiamma la lotta per il quarto posto tra Espargaró e Alex Marquez, che alla fine esce vincitore. Alla bandiera a scacchi esplode la festa di Martin, che chiude terzo e conquista il suo primo Mondiale in MotoGp. Delusione per Bagnaia, che vince ma non basta. Secondo Marc Marquez.
Bagnaia: "Jorge si merita questo traguardo". Martin: "Negli ultimi giri stavo piangendo"
Pecco Bagnaia ha commentato la gara a pochi minuti dal termine del Gp di Barcellona: "Non voglio togliere la scena a Jorge Martin, che si merita questo traguardo. Voglio ringraziare il mio team per il lavoro incredibile di questa stagione, il resto è tutto merito di Martin". Tanta emozione per il nuovo campione del mondo, Jorge Martin: "La sensazione è meravigliosa. Questa vittoria è per il mio team, la mia famiglia e tutti quelli che mi hanno supportato. Negli ultimi giri non riuscivo nemmeno a vedere stavo già piangendo. Ora che abbiamo allentato la pressione possiamo finalmente festeggiare".