Nidodigrazia: una tradizione di qualità per le famiglie italiane da oltre 50 anni
Milano, 18 novembre 2024. Da oltre cinquant’anni, Nidodigrazia (www.nidodigrazia.it) è sinonimo di eccellenza e affidabilità per le famiglie italiane. Fondata nel 1969 a Busto Arsizio, l'azienda si è evoluta per rispondere alle esigenze dei genitori moderni, offrendo un'ampia gamma di prodotti pensati per la cura e la crescita dei più piccoli.
Con una proposta sempre aggiornata e un'attenzione costante alla qualità, Nidodigrazia continua a essere un punto di riferimento di primo piano nel mondo della prima infanzia.
Un'offerta completa per la vita quotidiana dei bambini
La mission di Nidodigrazia è garantire un supporto completo ai genitori nel delicato percorso di crescita dei loro figli. Il catalogo dell'azienda include una vasta selezione di articoli: dai passeggini ai seggiolini auto, fino a culla neonato, lettini e accessori essenziali per la vita quotidiana, come seggioloni pappa evolutivi.
Ogni prodotto è selezionato per fornire comfort, sicurezza e qualità. Sono disponibili, inoltre, anche articoli per il bagnetto, giocattoli educativi e capi d’abbigliamento realizzati con tessuti certificati, assicurando un equilibrio perfetto tra funzionalità e design.
Partner dei migliori marchi del settore
Nidodigrazia collabora con alcuni dei brand più prestigiosi del settore della prima infanzia, tra cui Cybex, Stokke, Inglesina e Bamboom. Queste partnership assicurano un assortimento di prodotti innovativi e di alta qualità, scelti per rispondere alle esigenze di comfort e sicurezza dei più piccoli. L’obiettivo, non a caso, è offrire soluzioni che accompagnino le famiglie in ogni fase della crescita dei bambini.
Soluzioni su misura per ogni famiglia
Tra i servizi che rendono Nidodigrazia un alleato prezioso per i genitori, vi è la possibilità di creare una lista nascita personalizzata. Questo strumento consente, infatti, di selezionare con cura gli articoli di cui hanno bisogno, semplificando così la scelta di regali per amici e parenti.
Invece, il servizio "ordina ora-ritira poi" permette di effettuare acquisti online e ritirare comodamente i prodotti presso il negozio fisico di Busto Arsizio, offrendo massima flessibilità.
Esperienza d’acquisto sicura e conveniente online
Il sito web www.nidodigrazia.it è progettato per garantire un'esperienza di acquisto intuitiva e sicura. I metodi di pagamento sono trasparenti e affidabili, mentre le spedizioni, curate da corrieri specializzati, sono rapide e gratuite per ordini superiori a 49 euro. Questa attenzione ai dettagli rende ogni acquisto un’esperienza semplice e piacevole per i clienti.
Un impegno costante verso il cliente
Nidodigrazia si distingue anche per il suo eccellente servizio di customer care. Il team di professionisti è sempre pronto per fornire assistenza, rispondere alle domande e offrire suggerimenti.
Questa cura e attenzione hanno conquistato la fiducia di migliaia di famiglie: le oltre 15.000 recensioni certificate su eKomi, con una valutazione media di 4,9 su 5, testimoniano il valore dell'azienda e il legame di stima con il pubblico.
Da oltre mezzo secolo, del resto, Nidodigrazia rappresenta un punto di riferimento per le famiglie italiane. L'impegno costante nel garantire prodotti di qualità e un servizio su misura continua a fare la differenza, accompagnando con dedizione ogni genitore nell'affascinante viaggio della crescita dei propri figli.
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Kaspersky e AFRIPOL insieme contro il cybercrimine: siglato...
Milano, 18 novembre 2024. Per rafforzare ulteriormente l’impegno globale nella lotta contro i reati informatici, Kaspersky e AFRIPOL hanno firmato un accordo di cooperazione volto a prevenire e contrastare il cybercrimine. Con una durata di cinque anni, l’accordo formalizza e favorisce la collaborazione tra l'azienda e l’ente governativo al fine di condividere i dati di Threat Intelligence sulle più recenti attività cybercriminali.
Il panorama delle minacce informatiche in Africa è in continua evoluzione, con il continente che è stato particolarmente vulnerabile agli attacchi industriali. La regione, infatti, registra la quota più alta di computer ICS (Industrial Control Systems) su cui le soluzioni Kaspersky hanno bloccato oggetti dannosi, rispetto ad altre aree del mondo. L'intensa attività di cybercrime in Africa rende necessaria una cooperazione sempre più stretta tra le parti coinvolte per proteggere il continente da potenziali rischi.
Per consolidare ulteriormente la collaborazione tra le due organizzazioni, l'accordo prevede un maggior scambio di dati relativi a minacce informatiche e tendenze del cybercrimine, che saranno forniti da Kaspersky ad AFRIPOL per un'ulteriore analisi di intelligence criminale da parte dell’organizzazione.Un altro aspetto della cooperazione prevede la fornitura di assistenza, know-how e competenze tecniche per l'analisi della sicurezza informatica, grazie ai team di esperti altamente qualificati di Kaspersky.
La cerimonia ufficiale di firma si svolge oggi 18 novembre presso la sede di AFRIPOL ad Algeri, con la presenza di Eugene Kaspersky, fondatore e CEO di Kaspersky, e dell'Ambasciatore JalelChelba, Executive Director di AFRIPOL.
Eugene Kaspersky, fondatore e CEO di Kaspersky, ha dichiarato:“Una lotta efficace contro il cybercrimine è impensabile senza cooperazione. La nostra azienda ha sempre messo al primo posto l’impegno collaborativo, condividendo le nostre competenze con diversi stakeholeder, come le comunità di esperti di sicurezza, le forze dell’ordine e anche gli utenti finali per consentire loro di comprendere le minacce informatiche più gravi. Rafforzando la nostra cooperazione con AFRIPOL e fornendo loro le informazioni e le tecnologie necessarie per rispondere alle minacce emergenti, speriamo di poter contribuire ulteriormente alla promozione di una maggiore resilienza informatica e a un cyberspazio più sicuro per tutti”.
L’Ambasciatore Jalel Chelba, Executive Director di AFRIPOL ha aggiunto:“Questo accordo con Kaspersky rappresenta un passo fondamentale nel rafforzamento delle difese digitali dell'Africa. Grazie all'esperienza e alle risorse di Kaspersky, non solo miglioriamo le competenze di AFRIPOL nel contrastare le minacce informatiche, ma contribuiamo anche a garantire più sicurezza a tutti i cittadini africani. Questa collaborazione offre un sostanziale valore aggiunto a entrambi: da un lato rafforza la struttura operativa di AFRIPOL nella lotta al cybercrimine, dall’altro consente a Kaspersky di contribuire in modo determinante alla sicurezza digitale di un continente strategicamente cruciale in termini di cybersecurity. Insieme, stiamo compiendo un passo importante verso la resilienza e la sicurezza digitale in Africa”.
Kaspersky e AFRIPOL vantano numerosi progetti di collaborazione. Le due organizzazioni hanno contribuito attivamente a mappare le minacce informatiche in Africa partecipando alle operazioni di INTERPOL contro il cybercrimine nel continente, come Africa Cyber Surge e Africa Cyber Surge II. Entrambe sono inoltre impegnate a promuovere una maggiore fiducia digitale, con AFRIPOL che ha sostenuto l'apertura del primo Transparency Center di Kaspersky in Ruanda. Per maggiori dettagli, visitare il sito web.
Informazioni su AFRIPOL
AFRIPOL, organismo di cooperazione di polizia dell'Unione Africana, svolge un ruolo cruciale nel rafforzare la collaborazione tra le forze di polizia degli Stati membri dell'UA per prevenire e combattere la criminalità organizzata transnazionale, il terrorismo, la criminalità informatica e le minacce emergenti. Istituita attraverso uno statuto approvato dalla Conferenza dei capi di Stato e di governo dell'UA nel gennaio 2017, AFRIPOL potenzia i servizi di polizia dei 55 Stati membri rafforzando le loro capacità operative, promuovendo lo scambio di risorse e competenze critiche e coordinando gli sforzi congiunti per eliminare le reti criminali organizzate in tutto il continente.Con un'attenzione strategica alla costruzione della resilienza e alla promozione di un approccio unificato alla sicurezza, AFRIPOL sostiene gli Stati membri nel rispondere efficacemente alle minacce informatiche e criminali interconnesse. Per saperne di più: www.afripol.africa-union.org.
Informazioni su Kaspersky
Kaspersky è un’azienda globale di cybersecurity e privacy digitale fondata nel 1997. Con oltre un miliardo di dispositivi protetti dalle minacce informatiche emergenti e dagli attacchi mirati, la profonda esperienza di Kaspersky in materia di sicurezza e di Threat Intelligence si trasforma costantemente in soluzioni e servizi innovativi per la sicurezza di aziende, infrastrutture critiche, governi e consumatori in tutto il mondo. Il portfolio completo dell’azienda comprende una protezione Endpoint leader, prodotti e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune per contrastare le minacce digitali sofisticate e in continua evoluzione. Aiutiamo oltre 200.000 aziende a proteggere ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/
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Premio Nazionale “Antonio Serra”: L’Eccellenza accademica...
La Camera di commercio di Cosenza ha premiato ieri sera quattro Magnifici Rettori di atenei italiani d’eccellenza, selezionati dalla Commissione per il loro contributo alla cultura e alla ricerca scientifica e per il loro legame con il nostro territorio:Francesco Billari Rettore dell'Università “Luigi Bocconi” di Milano; Eugenio Guglielmelli, Rettore dell'Università Campus Bio-Medico di Roma; Nicola Leone, Rettore dell'Università della Calabria; Antonella Polimeni, Rettrice dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Il Presidente Algieri ha aperto la cerimonia di premiazione: “Crediamo nella potenza degli esempi e per tale ragione abbiamo conferito un premio all’intraprendenza e alla forza di volontà, un premio, giunto alla sua terza edizione, che abbiamo interamente dedicato alla scienza, celebrando quattro personalità di rilievo assoluto del panorama universitario italiano.”
Cosenza, 18 novembre 2024 – Si è conclusa ieri sera, con grande partecipazione, la terza edizione del Premio Nazionale "Antonio Serra," che ha celebrato quattro personalità di spicco del mondo accademico italiano per il loro contributo alla scienza e alla crescita del territorio e per il loro legame con la Calabria: Francesco Billari Rettore dell'Università “Luigi Bocconi” di Milano; Eugenio Guglielmelli, Rettore dell'Università Campus Bio-Medico di Roma;Nicola Leone, Rettore dell'Università della Calabria; Antonella Polimeni, Rettrice dell’Università “La Sapienza” di Roma.
L’evento, tenutosi nel Salone Eventi della Camera di commercio, è stato caratterizzato da un’importante cornice di pubblico, con ospiti e rappresentanti delle istituzioni che hanno partecipato con entusiasmo. Ciascuno dei Rettori premiati ha tenuto una lectio brevis, condividendo il proprio punto di vista sul ruolo fondamentale dell’università come motore di innovazione e strumento di crescita sociale e culturale.
In apertura della cerimonia, il Presidente della Camera di Commercio, Klaus Algieri, ha illustrato la visione alla base del Premio Nazionale“Antonio Serra”: “Crediamo fermamente nella forza delle idee e nella loro capacità di propagazione, nella capacità che le esperienze di successo hanno di incarnare le qualità migliori di un territorio e delle persone che lo rendono vivo, anche capovolgendo stereotipi radicati, e di innescare processi di emulazione virtuosa. Crediamo nella potenza degli esempi e per tale ragione abbiamo conferito un premio all’intraprendenza e alla forza di volontà, un premio, giunto alla sua terza edizione, che abbiamo interamente dedicato alla scienza, celebrando quattro personalità di rilievo assoluto del panorama universitario italiano”.
Prima della cerimonia è intervenuto il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il quale ha sottolineato più volte il ruolo della Calabria come protagonista nel panorama culturale, accademico e imprenditoriale: “Le eccellenze calabresi spesso si affermano fuori dai confini regionali, ma è essenziale creare le condizioni per farle radicare in Calabria. La nostra è una regione con un immenso potenziale attrattivo ed è compito di ciascuno di noi raccontarlo con orgoglio al resto del mondo, soprattutto valorizzando gli esempi migliori. Questo non significa ignorare i problemi, ma impegnarci per risolverli senza farne degli alibi e credere, noi per primi, nei tanti punti di forza su cui abbiamo la fortuna di poter contare”.
Tra i saluti, il messaggio del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini che ha sottolineato come “il senso di un premio sia riconoscere chi ha fatto bene per fare tutti meglio.Il Premio “Antonio Serra” – ha detto il Ministro – è un riconoscimento al mondo dell’alta formazione, un premio ai rettori e alle università che rappresentano la vera porta d’ingresso all’eccellenza.Un premio come questo ci dice che non bisogna aspettare per riconoscere il merito ma governare il presente per cogliere al meglio il futuro.”
Dall’Arcivescovo S.E.R. Mons. Giovanni Checchinato, infine, il messaggio di auguri e di congratulazioni con i premiati: “Non sfugge a nessuno la preziosa occasione che il premio rappresenta di valorizzare la Calabria mostrando i suoi figli impegnati nel progresso della scienza a tutti i livelli a servizio delle persone e di ogni persona; impegno che svolgono non solo in Calabria ma ovunque in Italia.”
I premiati
Francesco Billari, Rettore dell'Università Bocconi, è stato insignito per il suo lavoro di apertura verso un’università sempre più accessibile, volta a diventare un “ascensore sociale” capace di abbattere le barriere economiche. Ha dichiarato inoltre come “attraverso le lenti della demografia è possibile tracciare le rotte del nostro futuro. E, quando serve, modificarle con l’azione consapevole della politica e dell’economia”.
Nicola Leone, Rettore dell'Università della Calabria, ha sottolineato il profondo legame con la propria terra e il ruolo del suo Ateneo come luogo di competenza, innovazione e crescita sociale, ribadendo come l'Unical sia ormai punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Leone ha commentato: “sono rientrato in Calabria col sogno e la sfida di contribuire al rilancio della mia terra.Qui siamo riusciti a fondare una Scuola di Intelligenza Artificiale di riconosciuta eccellenza internazionale, con giovani calabresi di straordinario talento. Sin dal mio insediamento da Rettore, grazie alla fiducia e al sostegno della Comunità accademica, e agli ottimi rapporti di collaborazione con la Regione Calabria e le altre istituzioni locali, l’Unical sta attraversando un periodo di grande crescita e maturazione, contribuendo sempre più al rilancio del territorio.La mia esperienza mostra che, anche partendo dalla Calabria, si possono raggiungere grandi traguardi se si lavora con serietà, determinazione e tanto impegno”.
Eugenio Guglielmelli, Rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, è stato premiato per l’innovativa progettazione dei corsi di studio che preparano i giovani professionisti a padroneggiare Big Data e intelligenza artificiale. “Il mio percorso formativo e accademico – ha raccontato Guglielmelli – che dal Liceo Enrico Fermi di Cosenza mi ha poi portato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e, da oltre 20 anni, all’Università Campus Bio-Medico di Roma dove svolgo da due anni il ruolo di Rettore, si è sempre più focalizzato sulla Ingegneria Biomedica, in particolare sulla robotica per la riabilitazione.L’integrazione delle tecnologie digitali, comunicative e robotiche sta adesso generando sistemi intelligenti sempre più sfidanti, da configurare in modo appropriato, centrato sulla persona, per garantire il miglioramento continuo della sicurezza, della salute, del benessere e della qualità della vita sociale e lavorativa. Le università devono promuovere una didattica innovativa, che non riduca eccessivamente le attività esperienziali da svolgere in presenza e in gruppi di lavoro multidisciplinari, così da permettere la giusta formazione di profili professionali pienamente coerenti con le future esigenze del mondo del lavoro, in particolare per una solida sostenibilità etica e sociale, oltre che economica, ambientale ed energetica.”
Infine, Antonella Polimeni, prima donna a ricoprire il ruolo di Rettrice nella storia di oltre sette secoli della Sapienza, ha evidenziato l’importanza dell’inclusività, della trasversalità disciplinare e dell’innovazione nella formazione degli studenti, affermando: “Sono fermamente convinta che gli Atenei non possano limitarsi alla produzione e trasmissione delle informazioni, ma debbano ambire a individuare e insegnare il modo in cui vanno selezionate le conoscenze da acquisire nonché le modalità ottimali per applicarle e aggiornarle costantemente. È importante che, nell’era della cosiddetta “obsolescenza della conoscenza”, si prenda in considerazione anche una quinta forma di sapere, ovvero il “saper diventare”, che implica una forma di apprendimento fatta di acquisizione di nuove conoscenze ma anche scarto di quelle obsolete e fuorvianti.”
Questa edizione del Premio Antonio Serra ha confermato l’importanza della valorizzazione del capitale umano e dell’eccellenza come pilastri per lo sviluppo del territorio. Il Premio si conferma un riconoscimento sentito e rilevante che contribuisce a dare visibilità alle menti più brillanti e agli esempi migliori di leadership che la Calabria è capace di esprimere in ogni campo.
Ufficio Comunicazione Camera di commercio di Cosenza
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Separazioni violente – come riconoscere la violenza....
Conflitto e abuso in una separazione non parlano la stessa lingua. Un campanello di allarme ancora più evidente nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Sono sempre più urgenti metodi di intervento e prevenzione a tutela della donna e dei figli.
Roma, 18 novembre 2024. Le separazioni e i divorzi violenti sono aumentati esponenzialmente negli ultimi anni e si rivelano sempre più urgenti i metodi di intervento e prevenzione per tutelare la famiglia. Questo campanello di allarme è ancora più evidente nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel giorno 25 novembre dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per ricordare le vittime di maltrattamenti, abusi, femminicidi e per combattere le discriminazioni e le disuguaglianze di genere. Molte sono, infatti, le donne che vivono una situazione di violenza da parte del partner e questo rappresenta “un problema di salute di proporzioni globali enormi”, come rimarcano i report.
L’Associazione Studiodonne Onlus di Roma, presieduta dall’avvocato Maria Luisa Missiaggia, specializzata in diritto di famiglia, è nata nel 2017 proprio a difesa dei soggetti deboli, in particolare donne e bambini, che subiscono violenze sia nell’ambito familiare che fuori. Oltremodo promuove in Italia lo sviluppo e la diffusione delle tecniche alternative al conflitto familiare attraverso un metodo innovativo ma con radici lontane, quello dei 12 passi utilizzato dagli Alcolisti Anonimi dal 1935 e oggi applicato in più di 160 paesi.
«In caso di violenze domestiche è importante intervenire per tempo e per farlo serve il contributo di tutti – sottolinea l’avvocato matrimonialista Maria Luisa Missiaggia –. Purtroppo, nella maggior parte dei casi il maltrattamento avviene tra le mura domestiche in fase di crisi acuta della relazione di coppia. Prima di tutto va fatta una differenza importante: conflitto e abuso non parlano la stessa lingua. Conflitto è tale quando due persone, genitori ad esempio, comunicano in modo distorto mettendo il bambino sullo sfondo, spesso ignorandolo per dare sfogo alle reciproche frustrazioni, rabbie e dolori. Abuso è il subire un danno fisico e/o psichico senza per questo essere sullo stesso piano dell’abusante e maltrattante. Spesso si parla erroneamente di conflitto anche quando è in atto una violenza e dunque i due genitori vengono posti sullo stesso piano e privati della responsabilità genitoriale con intervento dei servizi e dei tutori e/o curatori».
La significativa differenza tra conflitto e violenza mette in luce la necessità di considerare la violenza come una patologia che necessita quindi di cure e trattamenti mirati. «Un aspetto da non sottovalutare mai è il rischio di recidiva negli aggressori macchiatisi di crimini come i femminicidi e che hanno scontato la pena in carcere – evidenzia l’avv. Missiaggia –. Pur avendo tenuto comportamenti ineccepibili nell'ambito del penitenziario, si è constatato, in base alle statistiche, che quando escono hanno impulsi violenti nei confronti delle donne, soprattutto se non vengono seguite le misure di riabilitazione adeguate. Purtroppo, ci sono molto casi eclatanti che lo testimoniano. Uno recente ed emblematico ha riguardato un soggetto, accusato di femminicidio e in fase di sconto della pena, che aveva ottenuto la libertà vigilata diurna. Ha così avuto modo di conoscere una ragazza e fidanzarsi con lei, nascondendole di essere un imputato in carcere. Nel momento in cui la ragazza lo ha scoperto e l’ha detto all'uomo, lui ha tentato di ucciderla in un autobus, davanti a tutti. La ragazza si è salvata solo grazie ad una sciarpa molto pesante che ha impedito al coltello di raggiungerle la carotide. Per questo diventa necessario che, una volta usciti dal carcere, tali soggetti vengano trattati mediante competenze specifiche».
La violenza domestica è un reato: i casi anche di natura recidiva, come evidenziato dall’avvocato Missiaggia, dimostrano l’importanza di porre attenzione a soggetti già condannati. La situazione ha un impatto anche sulle separazioni violente. «Proprio per questo nella nostra Onlus abbiamo mutuato il metodo dei 12 passi utilizzato dagli Alcolisti Anonimi in America seguendo il metodo di violenti anonimi (www.12steps.nz/12-step-programs/violence-anonymous): questi soggetti vengono trattati attraverso percorsi di recupero personali, considerando la violenza come una malattia pari a quella della tossicodipendenza e di altre dipendenze. Nelle separazioni e nei divorzi si fa spesso molta confusione in tribunale tra conflitto e abuso. La distinzione è invece importantissima, perché solo se la applichiamo e la ripetiamo ad alta voce, possiamo anche scoprire tutte le differenze di trattamento in fase di separazione».
Capire i cosiddetti campanelli d'allarme è il primo passo per individuare un abuso, quali lo squilibrio di potere, l'esercizio di una violenza non solo fisica ma anche psicologica o economica, la volontà di dominare, di controllare, di umiliare la persona che si ha a fianco come mero oggetto del proprio bisogno. La creazione di una rete di supporto per le vittime è la missione di associazioni come Studiodonne Onlus di Roma, che opera ogni giorno per favorire e promuovere la collaborazione tra istituzioni, tribunali, Asl, forze di polizia, imprese, fondazioni, associazioni e cittadini, in modo da prevenire e contrastare la violenza fin dai suoi primi segnali. «L'unico modo è allontanarsi da queste persone violente: fisicamente, se si ha la possibilità di farlo, o almeno psicologicamente. Non cercare piuttosto il confronto e il contraddittorio, ma rivolgersi a persone competenti per essere supportate e quindi fare rete per essere protette. Questa è una mission che mi sento di avere in prima persona, lo faccio da sempre nelle mie consulenze e nei tribunali, proprio per insegnare a sapersi comportare e a riconoscere la situazione più pericolosa. Solo così si prende il coraggio di assumere un difensore e, in caso di figli minori, di rivolgersi al tribunale per ottenere un affido esclusivo», ribadisce l’avv. Maria Luisa Missiaggia.
Contatti: https://studiodonne.it/