GDA Impact, 60 mln di euro di investimenti nello spazio tra filantropia e finanza
Il consigliere delegato della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (FSVGDA) Marco Gerevini sul lancio di GDA Impact: “Con questo nuovo programma di investimenti speriamo di aiutare l’economia sociale a crescere e ad attrarre nuovi capitali”
“GDA Impact è un programma di investimenti da oltre 60 milioni di euro che arricchisce la gamma di strumenti che già abbiamo a disposizione per sostenere l’economia sociale. Abbiamo infatti una serie di strumenti tra la filantropia e la finanza tradizionale che, in questo spazio, cerca di intervenire con strumenti ibridi come l’impact grant, strumenti e programmi di investimento grant to equity e, con il nuovo veicolo di investimento GDA Impact, anche con strumenti che hanno una fonte nelle risorse patrimoniali mission connected, in questo caso di Fondazione Cariplo”. Sono le parole di Marco Gerevini, consigliere delegato della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (FSVGDA), intervenendo in occasione della presentazione di GDA Impact, il programma di investimenti a impatto di oltre 60 milioni di euro con l’obiettivo di sostenere l’offerta di capitali a favore di start- up, imprese e veicoli attivi nell’ambito dell’economia sociale italiana.
GDA Impact nasce su iniziativa di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (FSVGDA) e Fondazione Cariplo e opererà secondo un modello di tipo “impact first”, per privilegiare e massimizzare la generazione di un impatto positivo.
“Abbiamo quindi un’ampia gamma di strumenti a sostegno dell’economia sociale - prosegue Gerevini - che cercano di andare incontro ai bisogni specifici di questo particolare mercato, che sono principalmente il costo del capitale ridotto e l’orizzonte temporale di lungo periodo, puntando a valorizzare soprattutto la dimensione dell’impatto. Con questo nuovo programma di investimenti speriamo di aiutare l’economia sociale a rafforzarsi, a crescere e ad attrarre nuovi capitali e nuovi investitori in questo spazio”.
Economia
Il Black Friday si vola a poco, tariffe aeree più basse del...
Il recente studio di Jetcost
Tariffe aeree in media più basse del 15% durante il Black Friday 2024. Secondo un recente studio di Jetcost, i voli nazionali avranno lo sconto più alto (16,75%), seguiti dai voli europei (15,65%) e dal resto del mondo (12,10%). Durante il Black Friday, spiega Ignazio Ciarmoli, Direttore Marketing di Jetcost, ci sarà una grande concorrenza tra le compagnie aeree per avere le migliori offerte, non solo cercheranno di eguagliare i prezzi l'una dell'altra, ma sicuramente aggiungeranno alcuni servizi extra al prezzo, come la scelta dei posti o del bagaglio da stiva.
Milano tra le mete più gettonate, Parigi domina il fronte europeo
Durante il Black Friday 2024, Milano, Napoli e Roma si sono confermate le destinazioni nazionali più gettonate, seguite dalle affascinanti città siciliane di Catania e Palermo. Sul fronte europeo, Parigi e Londra hanno dominato le ricerche, mentre Barcellona e Amsterdam hanno attirato viaggiatori grazie al loro mix di cultura e vivacità. Tra le mete extraeuropee, Sharm El Sheikh ha conquistato il primo posto, seguita da Istanbul e New York, che continuano a esercitare un fascino irresistibile su chi cerca avventure oltreoceano. Dubai e Marrakech si sono distinte per chi desidera un'esperienza tra lusso e tradizione.
Ma occhio al monitoraggio dei prezzi..
E' fondamentale, spiega Ciarmoli, utilizzare comparatori di prezzi durante la settimana del Black Friday, soprattutto se forniscono un monitoraggio dei prezzi che ci notifica se il prezzo di una rotta specifica cambia. Inoltre, se siamo flessibili, è consigliabile considerare destinazioni alternative, i cui prezzi possono essere molto migliori rispetto a quelli tipici più turistici e non aspettare l'ultimo minuto poiché le offerte del Black Friday sono solitamente limitate. In questo modo, conclude, è possibile ottimizzare le chance offerte da tariffe aeree in media più basse del 15%.
Economia
Terzo settore, presentato GDA Impact: un acceleratore di...
Il presidente della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (FSVGDA) Cristian Chizzoli sul lancio di GDA Impact: “Impegnati a sviluppare l’ecosistema dell’impact investing nel nostro Paese”
“Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore è impegnata fin dalla sua nascita, nel 2017, a sviluppare l’ecosistema dell’impact investing anche nel nostro Paese e lo fa con una serie di attività che includono le attività di investimento, di advisory e di capacity building. In questi anni abbiamo investito in oltre 50 iniziative - in ambito welfare, arte e cultura, ambiente e tecnologia - sia direttamente che indirettamente, e abbiamo accompagnato oltre 150 start-up in percorsi di accelerazione e incubazione”. Così Cristian Chizzoli, presidente della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (FSVGDA), in occasione della presentazione di GDA Impact, il programma di investimenti a impatto lanciato da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Fondazione Cariplo.
“Un tratto distintivo della nostra attività è stata proprio l’innovazione e la sperimentazione di nuove forme di sostegno dell’economia sociale - aggiunge Chizzoli - come l'income share agreements, una forma innovativa di sostegno ai di percorsi di formazione ad alta specializzazione che le persone beneficiarie poi possono restituire dopo aver raggiunto posizioni lavorative con una minima retribuzione, e l’impact grants, uno strumento finanziario ibrido tra l’equity e il grant, in cui l’iniziale investimento in capitale si trasforma in grant a fondo perduto laddove venissero raggiunti determinati obiettivi e Kpi. Questa innovazione continua e proprio oggi presentiamo questo nuovo veicolo: GDA Impact”.
GDA Impact - Il nuovo programma di impact investing presentato oggi- consentirà di mettere a disposizione dell’economia sociale italiana oltre 60 milioni di euro, su un orizzonte temporale di 20 anni e con un modello d'intervento innovativo, con l’obiettivo di sostenere l’offerta di capitali a favore di start- up, imprese e veicoli attivi nell’ambito dell’economia sociale italiana.
Economia
Pil, l’Osservatorio Faini stima una leggera crescita...
Crescita annua passerebbe dallo 0,3% di settembre allo 0,5% del mese scorso
Per ottobre l’aggiornamento della stima interna del PIL reale mensile indica una crescita di poco inferiore allo 0,1%, dopo l'andamento stazionario nel terzo trimestre, secondo i dati preliminari diffusi da Istat. In ottobre emergerebbe dunque, dalle analisi interne, una leggera accelerazione nella dinamica mensile, rispetto sia al periodo estivo, sia allo stesso mese dell’anno precedente, con un tasso di variazione tendenziale che passerebbe dallo 0,3% di settembre allo 0,5%. A rivelarlo è l’analisi realizzata dalla Fondazione Tor Vergata, diretta da Beniamino Quintieri, attraverso il suo Osservatorio Faini, creato in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che elabora e commenta mensilmente i risultati del PIL reale per singolo mese.
Il miglioramento - si sottolinea - "è ascrivibile principalmente ad un maggior dinamismo dei servizi, il cui ritmo di crescita è atteso mantenersi solido, pur in presenza di indicazioni eterogenee". In ottobre, il PMI settoriale, in zona espansiva oramai da gennaio, risulta infatti in aumento (52,4 da 50,5) dopo un semestre di flessioni, mentre si riduce il clima di fiducia nei servizi di mercato (95,3 da 100,4), che segue il rialzo registrato a settembre. Al contempo, alcuni dati relativi a ottobre suggeriscono la possibilità di un rimbalzo favorevole del settore industriale, che ha chiuso il 3T con una flessione della produzione dello 0,6% t/t. Al riguardo, segnali a sostegno del recupero della produzione, che in settembre si è contratta dello 0,4% m/m, provengono da gran parte degli indicatori quantitativi, tra cui la crescita del traffico di autoveicoli pesanti (2,0% m/m) e di merci su rotaia (6,8% m/m), nonché della produzione di energia elettrica (2,2% m/m) e del gas utilizzato per fini industriali (2,4% m/m). Diversamente, l’Imcei, l’indice mensile dei consumi elettrici delle imprese energivore, arretra in ottobre dell’1,0% m/m. D’altro canto, i più recenti indicatori qualitativi forniscono indicazioni di segno opposto, segnalando il prosieguo delle difficoltà del settore e contribuendo in tal modo a rendere maggiormente incerte le previsioni a breve termine. In particolare, il PMI settoriale scende ulteriormente, raggiungendo i 46,9 punti (da 48,3 di settembre) così come il sentiment delle imprese manifatturiere, sebbene in misura meno marcata (85,8 da 86,6). Dal lato delle famiglie, nel contesto di un contenuto aumento dei prezzi al consumo, l’indice di fiducia dei consumatori ripiega leggermente, riflettendo aspettative di aumento della disoccupazione e della dinamica dell’inflazione futura. Nonostante ciò, il buon andamento delle vendite al dettaglio e l’incremento, ancora in corso, delle retribuzioni reali, suggeriscono che la dinamica dei consumi è destinata a proseguire lungo il percorso di ripresa. Ne è conferma anche il miglioramento del clima di fiducia del commercio al dettaglio di ottobre - la terza consecutiva.
“Ad ottobre l’indicatore del PIL mensile risulta in leggero aumento (+0,1% se arrotondato al primo decimale). Con riferimento al settore industriale, le indicazioni provenienti dai dati quantitativi di ottobre puntano ad un rimbalzo della produzione, a dispetto di quanto prefigurato dalle indagini qualitative”, il commento di Ottavio Ricchi, Dirigente Generale Direzione Analisi e ricerca economico-finanziaria del Tesoro. “A fronte di ciò, il comparto dei servizi appare più dinamico rispetto al mese scorso; inoltre, l’aumento delle vendite al dettaglio in settembre, così come quello del clima di fiducia del commercio di ottobre, sembrano confermare l’ipotesi di un’ulteriore crescita dei consumi delle famiglie nei mesi a venire”.