Regionali, exit poll: in Emilia Romagna avanti De Pascale (centrosinistra), testa a testa in Umbria
In Emilia Romagna trionfo di De Pascale sulla candidata di centrodestra. In Umbria Stefania Proietti avanti nella sfida contro l'uscente Donatella Tesei. Affluenza in netto calo in entrambe le regioni
Spoglio ancora in corso per le elezioni regionali in Emilia Romagna e in Umbria, ma si va già delineando la doppia vittoria del centrosinistra unito in entrambe le regioni, che hanno visto un'affluenza in netto calo rispetto alla precedente tornata elettorale. Michele De Pascale è quindi il neo presidente della Regione Emilia Romagna, con un nettissimo distacco dalla sfidante del centrodestra Elena Ugolini. In Umbria, con più della metà delle sezioni scrutinate, Stefania Proietti è avanti nella sfida contro la governatrice uscente Donatella Tesei.
De Pascale nuovo governatore Emilia Romagna
"Vorrei ringraziare i tantissimi emiliano-romagnoli che con queste elezioni hanno mandato un messaggio molto molto chiaro rispetto alla nostra regione", il commento di De Pascale al comitato elettorale dove era presente anche Elly Schlein.
“Aspettiamo il complessivo dei risultati ma tutti i dati che ci arrivano da tutta l’Emilia Romagna sono molto molto positivi”, ha aggiunto, sottolineando “tre elementi molto forti di questa terra. Questa è una terra che ha valori fortissimi, si sono visti anche in questa tornata elettorale e penso che siamo stati capaci di interpretarli. Dall’altro un orgoglio molto forte che questa terra sente per ciò che è stata capace di costruire anche in questi cinque anni difficilissimi. Terzo elemento una fiducia rispetto a una politica che è quella che ha ispirato la nostra campagna elettorale: una campagna elettorale onesta nell’identificare I problemi e nel proporre soluzioni e mai arrogante”.
De Pascale si è quindi rivolto “direttamente alla presidente del consiglio Giorgia Meloni: noi in questa terra siamo stati profondamente feriti nell’ultimo anno e mezzo”, ha ricordato, riferendosi alle alluvioni che hanno colpito la regione. “È stato un anno e mezzo di speculazioni politiche e scontri costantemente. È un dato drammatico quello della nostra terra. Le persone hanno paura, le imprese si chiedono cosa devono fare per il loro futuro. Da questa campagna elettorale deve finire la speculazione politica e deve iniziare una nuova collaborazione istituzionale per la nostra terra, per l’Emilia Romagna e per le famiglie che sono state colpite”, ha esortato De Pascale, aggiungendo: “Spero di poter incontrare già nei prossimi giorni la presidente del Consiglio e su questo poter segnare un cambio di passo. Serve che tutti siano disponibili a un grande cambio di passo, io compreso. Sono convinto che questa sarà la prima cosa da fare, perché ne va del futuro e della vita di migliaia di persone che non dormono la notte a ogni allerta meteo. Su questo metterò tutta la mia determinazione”.
"Una bellissima vittoria, una vittoria emozionante quella di Michele De Pascale”. Questo il primo commento della segretaria del Pd Schlein dal comitato elettorale. “De Pascale sarà un grande presidente della Regione Emilia”, ha aggiunto Schlein, prima di ringraziare il candidato per “la passione, la competenza e la generosità con cui ti sei speso in questa campagna elettorale”. E ancora: “Dai risultati che si vanno profilando e che stiamo continuando a seguire, si profila un dato straordinario per il Pd. Questo conferma la responsabilità che ci sentiamo come perno di costruzione dell’alternativa a queste destre”.
La vittoria di De Pascale “è anche il riconoscimento dell’onestà di questa proposta. Una proposta che sa che ogni giorno c’è da migliorare e mai da sedersi sui risultati ottenuti. E questo ci impegneremo ogni giorno a fare”, ha quindi assicurato la segretaria del Pd. “Un riconoscimento importante, tanto più dopo gli anni estremamente difficili che questa terra ha vissuto con la pandemia e con le alluvioni, quindi è un grande attestato di fiducia, di cui ringraziamo gli elettori e le elettrici e ce la metteremo tutta per essere ogni giorno all’altezza di questa fiducia”, ha detto Schlein, osservando che la vittoria del centrosinistra è “segno del riconoscimento di una buona amministrazione ma anche della voglia di innovazione con un candidato come Michele De Pascale”.
Applausi hanno quindi accolto l’arrivo di Elena Ugolini al comitato elettorale allestito a Palazzo Isolani, a Bologna. La candidata civica, sostenuta dalla coalizione di centrodestra, ha ammesso la sconfitta ringraziando tutti, dai candidati, ai volontari includendo anche la stampa che “ha documentato un percorso straordinario”. “Ho appena chiamato De Pascale e gli ho fatto i miei complimenti perché la sua vittoria è decisa e schiacciante -ha detto Ugolini- e per i prossimi 5 anni guiderà la nostra regione come presidente”. A lui, ha aggiunto, “gli ho chiesto collaborazione e gli ho chiesto di lavorare per riconquistare il più grande partito che c’è in questa regione, che è il partito di chi ha deciso di io andare a votare. Perché questo è un dato certo”.
Umbria, vittoria Proietti: "Regione tornata agli umbri"
"Viva l’Umbria che è tornata in mano agli umbri”. Così Stefania Proietti, la neo presidente dell’Umbria, candidata ‘civica’ sostenuta dal campo largo che vede uniti Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e altre quattro liste civiche, nel suo discorso dal comitato elettorale a Perugia. Ad accoglierla il coro “presidente-presidente”. “Ringrazio tutti coloro che hanno voluto che questo sogno si realizzasse, i partiti, le liste civiche, i nostri candidati. Questa è la vittoria dei cittadini e delle cittadine umbre - ha aggiunto parlando in piedi su una sedia davanti a una sala gremita - è la vittoria di chi ha preso in mano la Costituzione, di chi non si è fatto sopraffare dall’arroganza, dalla violenza verbale, da metodi scorretti, da chi sputa in faccia i cittadini”.
"Saremo presidente, Giunta e amministrazione regionale di tutti i territori, nessuno escluso", ha detto ancora nel suo discorso dal comitato elettorale a Perugia. “Questa Umbria va amministrata con la partecipazione - ha aggiunto ringraziando anche la sindaca di Perugia Ferdinandi - con i territori, per la gente con la gente. Governeremo la Regione nella libertà e nella democrazia”.
E ancora: “Devo ringraziare la presidente Giorgia Meloni che si è complimentata con me e quindi con tutti voi per la vittoria inequivocabile. La nostra è una vittoria che nessuno aveva previsto, netta sia a Perugia che a Terni - ha aggiunto -, saranno i cittadini i protagonisti del governo dell’Umbria. Questa sera abbiamo compiuto un atto storico, facciamo la storia, facciamo tornare protagonista il nostro mondo di valori di centrosinistra”.
"Gli umbri hanno scelto in modo diverso e quindi bene, prendiamo atto e auguro naturalmente alla nuova Presidente, negli interessi della nostra regione, di ben governarla perché questa è una bella regione". Così Donatella Tesei, presidente uscente della Regione Umbria, arrivata al comitato elettorale. "I dati -spiega- sono chiari, cercheremo di fare un'analisi nelle prossime ore".
Dopo la sconfitta "ho sentito Salvini, lui mi ha detto che è stato fatto il massimo, fatto quello che c'era da fare, questa però è la volontà del popolo, noi prendiamo atto e siamo consapevoli di aver fatto tanto in questi 5 anni difficili per la nostra regione, in tutti i settori".
"Le ragioni della sconfitta? Per adesso non ho fatto un'analisi, naturalmente, ma ci riserviamo tutti insieme come centrodestra, perché è bene fare le analisi di tutto, sinceramente avremo altri modi e tempo per fare gli approfondimenti che servono", sottolinea ancora.
"Sì, mi aspettavo un voto diverso, con meno distanza", continua Tesei. "Abbiamo risolto tanti dossier scottanti che ho trovato sul mio tavolo, devo dire che ho lavorato giorno e notte per gli interessi di questa regione, dal punto di vista economico, delle infrastrutture, mettendo a posto tutte le partecipate, però forse tutto questo non è stato compreso da tutti", dice spiegando le ragioni del voto. "Forse questa potrebbe essere la spiegazione - ragiona -, però sono assolutamente tranquilla che tutti insieme abbiamo fatto ciò che dovevamo fare nell'interesse esclusivo della nostra comunità regionale".
"Se è mancato il traino di Fratelli d'Italia che si attesta sotto il 20%? Io posso dire con molta tranquillità che tutti i partiti hanno dato il massimo", anche "per far conoscere anche quello che forse non siamo in grado di comunicare bene durante questi 5 anni, ma vedete quanto dopo 3 mesi dall'insediamento arriva una valanga così grande come quella del Covid e per due anni, un anno e mezzo sei incluso, non riesci anche a comunicare...", conclude.
"Grazie a Donatella Tesei e ad Elena Ugolini per il coraggio e l'impegno, buon lavoro ai nuovi presidenti di Umbria ed Emilia-Romagna. Gli elettori hanno sempre ragione. Già da domani sono a disposizione dei nuovi amministratori per portare avanti tutte le opere pubbliche che servono a cittadini e territori", il commento del vicepremier e leader leghista Matteo Salvini.
I dati in Emilia Romagna
Quando mancano meno di 200 sezioni alla fine dello scrutinio (4.364 su 4.529 sezioni), alle elezioni regionali in Emilia Romagna, secondo i dati del sito Eligendo, il candidato del campo largo Michele De Pascale è al 56,76% seguito dalla candidata del centrodestra Elena Ugolini al 40,09%.
Federico Serra (Emilia-romagna per la pace, l'ambiente e il lavoro) è all'1,93% mentre Luca Teodori (Lealtà coerenza verità - Luca Teodori) è all'1,22%
I dati in Umbria
Quando sono state scrutinate oltre la metà delle sezioni (533 su 1000 sezioni) alle elezioni regionali dell'Umbria, secondo i dati sul sito Eligendo, la candidata del campo largo Stefania Proietti è al 51,53% mentre la presidente uscente del centrodestra Donatella Tesei è al 45,75%.
Marco Rizzo (Alternativa Riformista Rizzo presidente, Democrazia Sovrana Popolare) è all'1,1%.
Affluenza
Affluenza in calo di oltre 12 punti alle elezioni regionali in Umbria. Secondo i dati riportati dal portale Eligendo, è andato alle urne il 52,30% degli elettori rispetto al 64,69% delle precedenti elezioni. Secondo i dati rilevati al termine delle operazioni di voto, provincia di Perugia i votanti sono stati il 53,02% degli aventi diritto mentre alle precedenti elezioni avevano votato il 65,03% (-12,01); in provincia di Terni il 50,6% mentre alle scorse consultazioni aveva votato il 63,74% (13,58). Sono stati chiamati al voto 701.367 elettori, 523.343 in provincia di Perugia e 178.024.635 in quella di Terni. Nel 2019 in Umbria ha votato il 64,69 % degli aventi diritto, erano stati chiamati al voto 703.596 elettori.
E' stata invece del 46,42% l'affluenza definitiva in Emilia Romagna. Secondo i dati pubblicati sul sito Eligendo, nelle 4.529 sezioni ha votato il 46,42%, in netto calo di oltre 21 punti rispetto alla precedente tornata elettorale quando votò il 67,67%. Nello specifico, fa sapere l'assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, l’affluenza è così suddivisa per provincia: Piacenza 41,49%, Parma 42,70%, Reggio Emilia 45,44%, Modena 47,20%, Bologna 51,67%, Ferrara 43,14%, Ravenna 49,72%, Forlì-Cesena 45,50%, Rimini 40,73%.
Nella scorsa tornata elettorale, nel 2020 l’affluenza totale alle urne era stata del 67,67% (Piacenza 62,91%, Parma 64,07%, Reggio Emilia 67,97%, Modena 69,12%, Bologna 70,94%, Ferrara 65,60%, Ravenna 69,71%, Forlì-Cesena 67,54%, Rimini 63,54%).
Spettacolo
André Rieu, Milano sold out per il violinista e direttore...
André Rieu, violinista e direttore d’orchestra di fama mondiale, arriva il 20 novembre per la prima volta a Milano, al Forum di Assago completamente sold out da varie settimane, con il suo nuovo tour che a partire da marzo 2024 ha attraversato 4 continenti. Rieu, origine olandese e fra i più famosi musicisti al mondo – il Washington Post ha detto di lui che 'ha un carisma alla Elvis', il New York Post che 'è una gigantesca superstar' – ha venduto nella sua carriera oltre 40 milioni di album, i suoi video su YouTube hanno superato i 3 miliardi di visualizzazioni, ha 10 milioni di fan su Facebook, 2 milioni di follower su Instagram e ben 16 milioni di link su Tik Tok. Ha all’attivo finora 500 dischi di platino e 270 dischi d’oro, 30 Primi posti nelle classifiche di vari Paesi nel mondo, 10 album nella Top Ten delle classifiche UK, innumerevoli Awards dal 1995 in poi, fra i quali 3 Classic Brit Award consecutivi per l’'Album of The Year' nel 2011, 2012, 2013 e l’Sse Best Live Award nel 2018, ma soprattutto il record assoluto di incassi per un artista di Classica nella storia di Billboard.
“Le emozioni sono il fattore chiave - dice André -. Quando un brano mi arriva al cuore, so che farà breccia anche nel vostro cuore. Non vedo l’ora di iniziare il tour e di suonare per la prima volta a Milano, ho aspettato tanto questo momento e so che anche il pubblico italiano lo ha desiderato a lungo, mi aspetto di vedervi tutti ballare e cantare al concerto". Durante ogni sua esibizione il pubblico viene trascinato in un universo di melodie incantevoli mentre André Rieu dirige la Johann Strauss Orchestra – la più numerosa orchestra privata al mondo con i suoi 60 elementi – il coro e molteplici solisti, in un repertorio che varia da capolavori classici a celebri valzer, passando attraverso successi popolari, colonne sonore e brani d’opera.
Fra i brani che hanno reso famose le sue performance dal vivo citiamo The Lonely Shepherd dalla colonna sonora di Kill Bill di Quentin Tarantino, il Bolero di Ravel, il Second Waltz di Shostakovich – uno dei più conosciuti di Rieu, definito il 'Re del Valzer Moderno'. Non mancano hit come Can’t Help Falling in Love di Elvis Presley o My Way di Frank Sinatra, ma anche Mambo N°5 di Lou Bega, senza dimenticare il nostro Domenico Modugno con Nel blu dipinto di blu. Fra i maestri che lo hanno ispirato cita Johann Strauss, “un imprenditore e un artista gigantesco allo stesso tempo, aveva cinque orchestre contemporaneamente e componeva musica straordinaria” e infatti Il Danubio Blu non manca mai nei live di André.
L’energia straordinaria dei suoi spettacoli – vere e proprie performance che sprigionano gioia e romanticismo – è un elemento decisivo per il pubblico di André Rieu. I suoi concerti sono esperienze immersive uniche: un’esplosione di luci, messe in scena elaborate con visual e schermi di grande effetto, costumi sontuosi, un coinvolgimento straordinario quando il Maestro e l’Orchestra raggiungono il palco attraversando la folla sulle note del Gladiatore, ma soprattutto la partecipazione calorosa di un pubblico fra i più diversificati per età e provenienza, che trova terreno comune nel celebrare la Musica in un’atmosfera di pura magia.
Anche i concerti di questo nuovo tour di André Rieu con la Johann Strauss Orchestra si dimostrano all’altezza della sua fama e finalmente il pubblico potrà apprezzare anche in Italia, in un unico show a Milano il 20 novembre 2024 organizzato da Vigna PR e Vivo Concerti, un musicista dallo stile ampiamente riconosciuto in tutto il mondo dove riempie abitualmente le arene e i palasport di maggiore capienza.
Politica
Rita Dalla Chiesa e il tweet su Emilia Romagna: “Con...
"La prossima alluvione se lo ricorderanno", ha scritto dopo l'esito delle elezioni regionali
"La prossima alluvione se lo ricorderanno". Rita Dalla Chiesa, deputata di Forza Italia, nella bufera social per un tweet dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna, con il successo del candidato del centrosinistra Michele De Pascale. Il cinguettio finisce sotto i riflettori, con commenti e repliche a valanga.
"In questo periodo sono stata molto vicina all'Emilia Romagna, una terra che ha vissuto momenti difficilissimi. Tante persone hanno perso tutto a causa dell'alluvione. E' stata una sofferenza condivisa da tutti noi. Da esponente del centrodestra, speravo che questo dramma potesse essere anche un momento di riflessione, soprattutto per gli emiliani...", dice Dalla Chiesa, contattata dall'Adnkronos, sulle polemiche.
"L'Emilia Romagna - osserva l'ex conduttrice - è sempre stata una terra 'rossa', ma se la sinistra, che ha governato per anni, ha portato a questa situazione, forse è arrivato il momento di interrogarsi. Sono stati gestiti tanti fondi pubblici, ma pochi sono stati realmente investiti per mettere in sicurezza il territorio e prevenire tragedie come questa".
Per Dalla Chiesa "non si può continuare a votare sulla base dell'abitudine o della tradizione, pensando: 'Ho sempre votato a sinistra, quindi continuo così'. Questa non è l'Emilia dei tempi di Berlinguer. In questa Regione non si riesce a vincere ma non mi addolora il fatto che non abbiano votato centrodestra. Mi fa male pensare che non abbiano compreso che con il centrosinistra si rischia di arrivare a queste situazioni: famiglie con il fango davanti alle loro case, aziende distrutte. Lo dico con dolore, ma anche con affetto, perché la mia famiglia è di Parma, e sono profondamente legata a questa terra. Parlo con il cuore. Speravo che gli emiliani capissero che era il momento di cambiare", conclude la parlamentare azzurra.
Ultima ora
Oman, ambasciatore Alsaid: “Rapporto con Italia...
Dal 20 dicembre volo diretto Oman Air tra le due capitali
Quest’anno l’ambasciata dell’Oman in Italia compie 50 anni, mentre i due Paesi intrattengono relazioni diplomatiche dal 1972. In occasione della festa nazionale del Paese, l’Adnkronos ha incontrato l’ambasciatore Nazar Al Julanda Majid Alsaid, che da Roma rappresenta il Sultanato anche in Albania, Bosnia-Erzegovina, Grecia, Malta, Romania e S.Marino, a testimonianza della centralità del rapporto tra Roma e Muscat. “Che saranno ancora più vicine a partire dal 20 dicembre: è la data in cui la Oman Air attiverà il volo diretto tra le due capitali. Un’occasione per gli italiani di visitare il nostro Paese in modo più semplice e immediato”, esordisce l'ambasciatore.
Le relazioni tra Italia e Oman sono solide e fruttuose, partono dalla cooperazione diplomatica e politica, e includono partenariati commerciali e di investimento. Molto importante la componente di scambio scientifico e culturale, spiega Alsaid, che ad aprile ha partecipato all’inaugurazione del padiglione omanita alla Biennale d’arte a Venezia. “Sono orgoglioso di dirle che saremo a Venezia anche l’anno prossimo, per la Biennale di architettura".
L’Oman è impegnato nel piano “Vision 2040”, una strategia nazionale che mira a diversificare l'economia, promuovendo settori come turismo, tecnologia e istruzione. "Puntiamo a uno sviluppo sostenibile, potenziando infrastrutture, investimenti esteri e capitale umano, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità energetica nel 2050, anche grazie alla produzione di idrogeno verde. Inoltre, il piano si concentra sulla creazione di opportunità per le donne e i giovani e sulla modernizzazione delle politiche pubbliche per garantire competitività globale”, dice l'ambasciatore. Che tra le urgenze da affrontare, ne individua una fra tutte: “La risoluzione pacifica del conflitto in Medio Oriente, a tutela del popolo palestinese. Una guerra ingiusta che crea tensione in tutta la regione”.