‘Aggiungi un posto a tavola’ compie 50 anni e torna in scena con Lorella Cuccarini e Giovanni Scifoni
Per l'occasione una mostra dedicata e una serata evento con gli artisti delle varie edizioni al Teatro Brancaccio
A 50 anni dallo storico debutto nella Capitale dell’8 dicembre 1974, la commedia musicale ‘Aggiungi un posto a tavola’ torna in scena dal 29 novembre al Teatro Brancaccio di Roma, con protagonisti Giovanni Scifoni nel ruolo di Don Silvestro e la special guest Lorella Cuccarini in quello di Consolazione, personaggi che nel 1974 sono stati interpretati rispettivamente da Johnny Dorelli e Bice Valori. La regia rimane quella originale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, che viene ripresa da Marco Simeoli. "Questo spettacolo rappresenta la mia infanzia, l’ho visto al Teatro Sistina nel '74, avevo 9 anni ed ero seduta in piccionaia: è stata la prima commedia ad accendere in me il desiderio di questo mestiere", ricorda Cuccarini, in occasione della presentazione a Palazzo Valentini a Roma.
Quando è arrivata la proposta dal direttore del Brancaccio Alessandro Longobardi "ho avuto paura. Se ci mettiamo a pensare a chi ha interpretato Consolazione prima di me, l'unica cosa da fare è scappare", dice la prof. di 'Amici di Maria De Filippi', che il prossimo anno festeggia 40 anni di carriera: "questo ruolo è un regalo che ho fatto a me stessa". La cantante, attrice e conduttrice condivide il palco con Scifoni, alla sua prima prova con un musical: "ho sempre cantato sotto la doccia, ai matrimoni degli amici o negli spettacoli che da ragazzino facevo in parrocchia. Ho studiato tanto", dice l'attore, pronto a trasportare il pubblico "in un mondo in cui non ci sono cattivi. Credere per tutta la durata dello spettacolo che il mondo sia una bella favola fa bene, ogni tanto essere consolati fa stare bene".
Per le cinquanta candeline della commedia italiana più applaudita al mondo, Alessandro Longobardi e Viola Produzioni, nell'ambito del progetto ‘Cinquant'anni e non sentirli’, trasformano il Brancaccio nel ‘cuore pulsante’ dei festeggiamenti. All'interno delle sale, per il mese di dicembre e gennaio, attesa una mostra che ripercorre i cinquant'anni dello spettacolo tra video, fotografie, oggetti e le testimonianze degli eredi di quel magico gruppo artistico diretto da Pietro Garinei e Sandro Giovannini. Le celebrazioni si aprono domenica 8 dicembre con la 'Serata d'onore' alla presenza di numerose personalità e autorità istituzionali, con la partecipazione degli artisti delle varie edizioni. Al termine della rappresentazione saranno conferiti dei riconoscimenti ai talenti che hanno reso possibile questo straordinario successo, un'occasione unica per rendere omaggio al loro genio creativo e alla forza del teatro italiano.
'Aggiungi un posto a tavola' è simbolo di amore per il prossimo, solidarietà, inclusione e senso di comunità, lo spettacolo. Da qui l'iniziativa tra il Teatro Brancaccio e la Fondazione Marcantonio Brancaccio, presieduta dal sindaco Roberto Gualtieri, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, di invitare alla serata dell'8 dicembre una rappresentativa di famiglie meno fortunate e di persone con difficoltà socio-economiche, attivando iniziative di raccolta fondi. "In un momento come questo in cui il mondo digitale è prevalente lo stare insieme diventa necessario e il teatro in questo è fondamentale. Le istituzioni lo hanno capito, ma il problema dei fondi rimane", dice Alessandro Longobardi. "Stiamo vivendo un momento di fragilità e spero che queste iniziative di solidarietà possano risvegliare quel senso di inclusione e comunità", aggiunge la presidente dell'Assemblea Capitolina Svetlana Celli.
Garinei e Giovannini, insieme alla sceneggiatrice Jaja Fiastri, al compositore Armando Trovajoli, al coreografo Gino Landi e allo scenografo e costumista Giulio Coltellacci "ci lasciano in eredità uno degli spettacoli che ha fatto da ambasciatore dell'Italia nel mondo", ricorda Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale. "La volontà è quella di far in modo che tutti tornino a teatro e lo facciamo con Scifoni, che è un super interprete, e con la Cuccarini che è eterna, non ha età e stagioni", aggiunge Onorato. Ad essere eterno è anche 'Aggiungi un posto a tavola': "un titolo entrato ormai nel nostro gergo", dice Cristina Michetelli, delegata al Bilancio e Patrimonio della Città Metropolitana.
Nel cast, oltre Scifoni e Cuccarini, Sofia Panizzi, Francesco Zaccaro e per 'La voce di lassù' viene mantenuta quella di Enzo Garinei, morto nel 2022. Dopo Roma, dove sarà in scena anche a Capodanno, lo spettacolo prosegue la tournée nel 2025 a Genova (Politeama Genovese, 24-26 gennaio), Vicenza (Teatro Comunale Citta' di Vicenza, 31 gennaio-2 febbraio), Firenze (Teatro Verdi, 7-9 febbraio), Fermo (Teatro Dell'aquila 14-16 febbraio), Reggio Emilia (Teatro Valli, 21-23 febbraio), Bologna (TEA Teatro Europauditorium, 28 febbraio-2 marzo), Ancona (Teatro Delle Muse 7-9 marzo) e Legnano (Teatro Galleria, 14 -16 marzo).
Spettacolo
André Rieu, Milano sold out per il violinista e direttore...
André Rieu, violinista e direttore d’orchestra di fama mondiale, arriva il 20 novembre per la prima volta a Milano, al Forum di Assago completamente sold out da varie settimane, con il suo nuovo tour che a partire da marzo 2024 ha attraversato 4 continenti. Rieu, origine olandese e fra i più famosi musicisti al mondo – il Washington Post ha detto di lui che 'ha un carisma alla Elvis', il New York Post che 'è una gigantesca superstar' – ha venduto nella sua carriera oltre 40 milioni di album, i suoi video su YouTube hanno superato i 3 miliardi di visualizzazioni, ha 10 milioni di fan su Facebook, 2 milioni di follower su Instagram e ben 16 milioni di link su Tik Tok. Ha all’attivo finora 500 dischi di platino e 270 dischi d’oro, 30 Primi posti nelle classifiche di vari Paesi nel mondo, 10 album nella Top Ten delle classifiche UK, innumerevoli Awards dal 1995 in poi, fra i quali 3 Classic Brit Award consecutivi per l’'Album of The Year' nel 2011, 2012, 2013 e l’Sse Best Live Award nel 2018, ma soprattutto il record assoluto di incassi per un artista di Classica nella storia di Billboard.
“Le emozioni sono il fattore chiave - dice André -. Quando un brano mi arriva al cuore, so che farà breccia anche nel vostro cuore. Non vedo l’ora di iniziare il tour e di suonare per la prima volta a Milano, ho aspettato tanto questo momento e so che anche il pubblico italiano lo ha desiderato a lungo, mi aspetto di vedervi tutti ballare e cantare al concerto". Durante ogni sua esibizione il pubblico viene trascinato in un universo di melodie incantevoli mentre André Rieu dirige la Johann Strauss Orchestra – la più numerosa orchestra privata al mondo con i suoi 60 elementi – il coro e molteplici solisti, in un repertorio che varia da capolavori classici a celebri valzer, passando attraverso successi popolari, colonne sonore e brani d’opera.
Fra i brani che hanno reso famose le sue performance dal vivo citiamo The Lonely Shepherd dalla colonna sonora di Kill Bill di Quentin Tarantino, il Bolero di Ravel, il Second Waltz di Shostakovich – uno dei più conosciuti di Rieu, definito il 'Re del Valzer Moderno'. Non mancano hit come Can’t Help Falling in Love di Elvis Presley o My Way di Frank Sinatra, ma anche Mambo N°5 di Lou Bega, senza dimenticare il nostro Domenico Modugno con Nel blu dipinto di blu. Fra i maestri che lo hanno ispirato cita Johann Strauss, “un imprenditore e un artista gigantesco allo stesso tempo, aveva cinque orchestre contemporaneamente e componeva musica straordinaria” e infatti Il Danubio Blu non manca mai nei live di André.
L’energia straordinaria dei suoi spettacoli – vere e proprie performance che sprigionano gioia e romanticismo – è un elemento decisivo per il pubblico di André Rieu. I suoi concerti sono esperienze immersive uniche: un’esplosione di luci, messe in scena elaborate con visual e schermi di grande effetto, costumi sontuosi, un coinvolgimento straordinario quando il Maestro e l’Orchestra raggiungono il palco attraversando la folla sulle note del Gladiatore, ma soprattutto la partecipazione calorosa di un pubblico fra i più diversificati per età e provenienza, che trova terreno comune nel celebrare la Musica in un’atmosfera di pura magia.
Anche i concerti di questo nuovo tour di André Rieu con la Johann Strauss Orchestra si dimostrano all’altezza della sua fama e finalmente il pubblico potrà apprezzare anche in Italia, in un unico show a Milano il 20 novembre 2024 organizzato da Vigna PR e Vivo Concerti, un musicista dallo stile ampiamente riconosciuto in tutto il mondo dove riempie abitualmente le arene e i palasport di maggiore capienza.
Spettacolo
Mina, in ‘Gassa d’amante’ poesie...
Esce il 22 novembre il nuovo disco di inediti, 10 tracce, tra cui due scritte da Elisa e Francesco Gabbani. Il figlio Massimiliano Pani: "Ha messo una parte di cuore in più"
La voce cristallina è sempre la sua ed è più toccante che mai. È Mina all’ennesima potenza quella di 'Gassa d’amante' il nuovo album di inediti della Tigre di Cremona in uscita il 22 novembre prossimo per PDU e presentato con un ascolto al buio in apertura della Milano Music Week. Dieci canzoni che raccontano le tante facce dell'amore, certo, ma in modo estremamente poetico, che parlano ai giovani, racchiudendo tutti gli stilemi del Mina universo: azzardi stilistici, sorprese, sfumature vocali e la certezza che la sua voce, morbida ed evocativa, è rimasta inalterata. "Si sente che canta qualcosa che le piace - sottolinea il figlio Massimiliano Pani incontrando i giornalisti -. Si è divertita e ha cantato magistralmente, ha messo una parte di cuore e anima in più. Ha scelto brani che le piacevano, arrivati al momento giusto”.
Tra le artiste più creative nella scelta delle copertine dei suoi album, Mina non è stata da meno per questo ultimo lavoro discografico. Sulla cover, realizzata da Mauro Balletti, che cura la progettazione delle copertine dei suoi dischi sin dai primi anni '70, il volto cyber-surrealista della Tigre di Cremona decora la prua di una nave che si fa spazio tra acque calme. "Di solito immagine e titolo del disco non hanno attinenza ma stavolta sì - spiega Pani-. 'Gassa d’amante' è il nodo marinaio per eccellenza, assomiglia a due amanti che si intrecciano, e ha un doppio significato, un rimando alla figura dell’amante". Il nuovo album comprende 10 brani ('Non smetto di aspettarti', remake della canzone di Fabio Concato, 'Dispersa', 'Per dirti t’amo', 'Amami e basta', 'Senza farmi male', Il cuore si sbaglia', 'E' così che funziona', 'Buttalo via', 'L’amore vero', inserito nella colonna sonora del film ‘Diamanti’ di Ferzan Ozpetek, e 'Non ti lascerò) ed è ricco di firme, tra cui quella di Elisa Toffoli, che ha scritto le parole di 'Senza Farmi Male' e di Francesco Gabbani, autore di 'Buttalo Via'.
In ogni brano i giochi di voce e l'estensione vocale di Mina sorprendono ancora, come se l’età non fosse un peso, per lei che nel 2025 festeggerà 85 anni. "Ci siamo stupiti anche noi - dice il figlio -. Lei si è divertita ed è migliorata anche la sua voce, non so se sia possibile. Ha un grande strumento, non lo ha alterato e lo usa con intelligenza. Riesce a rimanere contemporanea pur tenendo altissimo il livello qualitativo e a farsi seguire da un pubblico che non l’ha mai vista in concerto o dal vivo”. Oltre 40 anni fa Mina si è congedata dalla tv e dai live ma la potenza della sua musica non ha smesso di affascinare le nuove generazioni. "E’ il direttore artistico più forte d’Italia - assicura Pani - sono 60 anni che sceglie i pezzi giusti e il disco ha un livello di scrittura alto. Mette insieme tutti i pezzi del puzzle. Non c’è reggaeton in questo album eppure raggiunge i gusti dei ragazzi. Nella classifica Spotify 2023 delle artiste donne italiane più ascoltate si è classificata terza dietro ad Annalisa ed Elodie ma Mina non gioca nella stessa categoria. Lei non va sui social, non partecipa a eventi pubblici, non fa concerti, eppure è in contatto con i giovani”.
Come d'abitudine, Mina ha selezionato personalmente le canzoni dell'album tra i 3-4mila brani che ogni anno le vengono inviati. "E' sempre lei che ha le idee e decide - assicura Pani -. Ha legato questi pezzi benché siano stati scritti da autori diversi. Sia Gabbani sia Elisa hanno mandato qualcosa della loro creatività, poi ci sono ragazzi sconosciuti che hanno inviato delle canzoni e che hanno incontrato il gusto di Mina di quel momento". Tutti i giorni ascolta musica, da Puccini a Prince, sceglie quello che le piace, chiede al figlio di comprarle dei dischi nuovi, si lascia 'contaminare' dai nipoti e dai loro gusti musicali. Per il brano che apre l’album ‘Non smetto di aspettarti’, remake del brano di Concato, “aveva questo ricordo della canzone in un angolo della mente e lo voleva rifare” spiega Pani.
Ogni canzone di 'Gassa d’amante' è eclettica e rivela singolare autenticità. Seppure ci siano tanti modi di scrittura diversi il disco è coerente e parla forte e chiaro ai ragazzi della generazione Z. "Mina, come Vasco Rossi, è fuori dal tempo per il suo modo di cantare - osserva Pani - sono diversi tra loro ma è appassionante vedere i ragazzi che non l’hanno mai vista dal vivo voler duettare con lei, come Blanco (con il quale ha collaborato nel disco 'Ti amo come un pazzo'). E’ sociologicamente interessante. Mina è l’unica artista che non si vede in tv, non fa promozione e concerti, eppure riesce ad arrivare a questi ragazzi, perché è avanti. E anche Vasco è molto avanti. Forse sono due simboli di libertà”.
Con la sua musica, Mina riesce a raggiungere mondi diversi, come quello della moda, a giudicare dall’omaggio inaspettato da parte dello stilista di Balenciaga, Demna, "fulminato", come ha raccontato lui stesso dalla straordinaria carica emotiva della sua voce. Proprio alla cantante il designer ha dedicato una capsule collection in edizione limitata con tanto di t-shirt la cui etichetta, dotata di un chip, permette di riprodurre 'L'amore vero', uno dei brani di 'Gassa d'amante'. “La moda ama molto Mina - osserva Pani -. Da Karl Lagerfeld ai tempi di Chanel fino a Gucci e la cosa interessante è che a tutti questi artisti arriva la sua musica. Mina è sempre riuscita ad arrivare senza alcun tipo di arroganza".
(di Federica Mochi)
Spettacolo
Mina polena di una nave sulla cover del nuovo album...
La Tigre di Cremona torna con un disco di inediti in uscita il 22 novembre. Tra brani un remake di Concato, uno scritto da Elisa e uno da Francesco Gabbani
Trasformista lo è sempre stata. E nel nuovo album non è da meno. Mina diventa polena di una nave sulla copertina di 'Gassa D’Amante', il nuovo album di inediti in uscita il 22 novembre prossimo per Pdu. Un disco che parla d’amore, e che, di tutti i temi di Mina, resta quello principale. Il nuovo lavoro comprende 10 brani ('Non smetto di aspettarti' remake di Fabio Concato, 'Dispersa', 'Per dirti t’amo', 'Amami e basta', 'Senza farmi male', Il cuore si sbaglia', 'E' così che funziona', 'Buttalo via', 'L’amore vero' e 'Non ti lascerò) ed è ricco di firme, tra cui quella di Elisa, che ha scritto 'Senza Farmi Male' e Francesco Gabbani, autore di 'Buttalo Via'.
Dopo essere stata un alieno sulla cover di 'Maeba', una papera per 'Mina Celentano', scimmia, e persino culturista in 'Rane Supreme', sulla copertina del nuovo album, realizzata da Mauro Balletti, che cura la progettazione delle cover dei suoi dischi sin dai primi anni '70, la faccia della Tigre di Cremona decora la prua di una nave che si fa spazio tra acque calme, con la sua collezione variegata di canzoni. "Di solito immagine e titolo del disco non hanno attinenza ma stavolta sì - rivela il figlio Massimiliano Pani incontrando a Milano i giornalisti -. Lei è la polena di una nave e il titolo dell'album 'Gassa d’amante' è il nodo marinaio per eccellenza. La gassa d'amante assomiglia a due amanti che si intrecciano, e ha un doppio significato, un rimando alla figura dell’amante". Per dare l’ok alle copertine che da sempre realizza Balletti "Mina ci mette un attimo - spiega lo stesso autore - è stata lei a parlarmi di questo disegno che avevo fatto 15 anni fa".
Come d'abitudine, Mina ha selezionato personalmente le canzoni dell'album tra i 3-4mila brani che ogni anno le vengono inviati. "E' sempre lei che ha le idee e decide - assicura Pani -. E' il direttore artistico più forte d'Italia, sono 60 anni che sceglie i pezzi giusti e il disco ha un livello di scrittura alto. Lei ha legato questi pezzi benché siano stati scritti da autori diversi. Sia Gabbani sia Elisa hanno mandato qualcosa della loro creatività, poi ci sono ragazzi sconosciuti che hanno inviato delle canzoni e che hanno incontrato il gusto di Mina di quel momento. Mina tutti i giorni ascolta musica, sceglie le cose che le piacciono ed è aperta". In questo album "ha messo una parte di cuore e anima in più, si è divertita e l'ha fatto magistralmente".