Ucraina, Kim e la ‘Terza Guerra Mondiale’: dalle truppe nordcoreane ai missili Usa
Il leader nordcoreano non risparmia accuse a Stati Uniti e Occidente e ordina ai suoi militari di concentrare ogni sforzo sulla "piena preparazione alla guerra"
Dall'Ucraina alla Russia, dagli Stati Uniti alla Corea del Sud. Kim Jong-un sale in cattedra e parla di "Terza Guerra Mondiale". La Corea del Nord si prende un posto in prima fila nello scacchiera internazionale, sostenendo la guerra di Vladimir Putin in Ucraina con l'invio di migliaia di soldati. Intanto, alza la tensione nei rapporti con Seul e invia minacce e accuse a Stati Uniti e Occidente.
In questo quadro, il leader del Regno Eremita ordina ai suoi militari di concentrare ogni sforzo sulla "piena preparazione alla guerra". Assicura che Pyongyang rafforzerà "senza limiti" le sue "forze di autodifesa" e "la capacità nucleare", dopo che Seul e Washington lo hanno accusato di aver inviato più di diecimila soldati per sostenere quella che il Cremlino ha lanciato mille giorni fa in Ucraina come "operazione militare speciale".
"Stati Uniti e altri Paesi in Occidente usano l'Ucraina come forza d'assalto" per combattere la Russia e la "continua assistenza militare all'Ucraina e a Israele" da parte degli Usa "aggrava la situazione della sicurezza a livello internazionale, alimentando i timori di una Terza Guerra Mondiale", afferma Kim secondo dichiarazioni diffuse da Pyongyang dopo le notizie sul via libera di Washington all'uso da parte di Kiev di armamenti a lungo raggio contro obiettivi militari all'interno del territorio russo.
In un discorso a comandanti di battaglioni, di cui ha dato notizia l'agenzia Kcna ma che è stato pronunciato venerdì scorso, Kim non ha citato il dispiegamento di truppe nordcoreane. Per lui Usa e Occidente sfruttano il conflitto in Ucraina per "ampliare l'obiettivo dell'intervento militare a livello globale".
"Dal momento che gli Stati Uniti e altri Paesi occidentali usano l'Ucraina come forza d'assalto nella guerra contro la Russia - sono le parole riportate dalla Kcna, mentre la Corea del Nord va avanti con i suoi test missilistici e punta sui droni kamikaze - dovremmo considerarla una manovra per arricchire la loro esperienza di guerra reale e ampliare l'obiettivo dell'intervento militare nel mondo".
"Probabilmente" Kim, dopo la ratifica del patto di mutua difesa con la Russia, "tiene a mente la possibilità di ulteriori dispiegamenti per sostenere la guerra della Russia in Ucraina", osserva Hong Min, analista del Korea Institute for National Unification citato dall'agenzia Afp. La Corea del Nord, dicono gli osservatori ha bisogno di denaro e tecnologia. A Mosca serve manodopera.
La Corea del Nord, evidenzia la Bbc, può anche avere uno dei più grandi eserciti al mondo, con 1,28 milioni di soldati attivi, ma senza recenti esperienze di combattimento. Un esercito "indottrinato con cura, ma con scarsa preparazione", sintetizza Mark Cancian del Centre for Strategic and International Studies (Csis). Ma che non va considerato per questo, avverte in dichiarazioni rilanciate dalla rete britannica, 'carne da cannone'.
Le truppe d'élite in Russia
Secondo i servizi d'intelligence ucraini e sudcoreani, molte delle truppe dispiegate in Russia appartengono a reparti d'élite (Storm Corps). E - sottolinea Michael Madden, esperto di Corea del Nord dello Stimson Center di Washington citato dalla rete britannica - sono soldati "addestrati a sopportare un alto livello di dolore fisico e tortura psicologica". Così, "quello che manca loro a livello di combattimento lo compensano con quello che possono tollerare fisicamente e mentalmente".
Inoltre, osserva Cancian, "i russi sembrano fornire ulteriore addestramento, probabilmente sulle circostanze particolari della guerra in Ucraina". E queste truppe nordcoreane potrebbero essere tra le "più capaci" a disposizione della Russia, osserva Chun In-bum, generale sudcoreano a riposo. Perché la Russia, dice, "ha inviato truppe al fronte senza un addestramento adeguato" e "rispetto a simili reclute i nordcoreani sono addestrati e motivati". "Non sono testati in combattimento, ma presto non sarà più così", aggiunge dopo le notizie di un primo scontro tra ucraini e nordcoreani nel Kursk.
Non mancano comunque esperti convinti che la barriera linguistica e la poca familiarità con i sistemi russi possano complicare ruoli da combattimento per i nordcoreani. Ma per Pyongyang il coinvolgimento ha il suo vantaggio. "Per la Corea del Nord il dispiegamento è un buon modo per fare denaro", afferma Andrei Lankov, alla guida del Korea Risk Group citato dalla Bbc. Per l'intelligence sudcoreana si parla di 2.000 dollari a soldato al mese, con la maggior parte dell'importo che finirebbe nelle casse di Pyongyang, che - dice l'esperto - potrebbe anche avere accesso alla tecnologia militare russa.
Esteri
Mar Baltico, danneggiati due cavi dati sottomarini....
Uno collega Germania e Finlandia, l'altro Svezia e Lituania
Due cavi sottomarini per le telecomunicazioni sono stati danneggiati nel Mar Baltico, con atti che appaiono riconducibili alla guerra ibrida che si sviluppa parallelamente al conflitto in corso da oltre 1000 giorni tra Ucraina e Russia.
Il primo cavo, lungo 1.173 chilometri e attivo dal 2006, collega Helsinki (Finlandia) e Rostock (Germania), il secondo invece collega l'isola svedese di Gotland alla Lituania. "E' essenziale - ha affermato in un messaggio all'Afp il ministro della Difesa civile della Svezia Carl-Oskar Bohlin - chiarire i motivi per i quali due cavi non funzionano nel Mar Baltico".
Il cavo Svezia-Lituania: "Danno materiale alla fibra ottica"
Il cavo sottomarino 'Arelion' che collega l'isola svedese di Gotland alla Lituania risulta danneggiato da domenica mattina e il traffico Internet è stato reindirizzato su altri collegamenti internazionali, ha annunciato oggi Audrius Stasiulaitis, portavoce della filiale lituana dell'operatore svedese Telia. "Possiamo confermare che la sospensione del traffico Internet non è stata causata da un difetto delle componenti ma da un danno materiale al cavo di fibra ottica", ha aggiunto.
Germania e Finlandia: "Guerra ibrida condotta da attori maligni"
Germania e Finlandia si sono dette "profondamente preoccupate" per la rottura del cavo per le telecomunicazioni che collega Helsinki e Rostock, evocando "la guerra ibrida" e la minaccia russa dopo che i funzionari della compagnia finlandese di proprietà statale Cinia hanno fatto sapere che il cavo è stato reciso sul fondo del Baltico da una forza esterna. "Un'inchiesta approfondita è in corso, la nostra sicurezza europea non è solo minacciata dalla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, ma anche dalle guerre ibride condotte da attori maligni", si legge in una nota congiunta dei ministeri degli Esteri di Berlino ed Helsinki.
Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha affermato che la rottura è visibilmente frutto di un sabotaggio. "Nessuno crede che questi cavi siano stati rotti per errore", ha affermato a Bruxelles, a margine di una riunione con i suoi omologhi. "Pertanto, - ha concluso - dobbiamo concludere, senza sapere esattamente chi sia il responsabile, che si tratta di un'azione ibrida".
Esteri
Bimbi contesi, individuato negli Usa il piccolo Ethan: sarà...
Il bambino di 7 mesi ritrovato in California a casa del padre: è stato preso in custodia dalle autorità. La mamma diretta a Los Angeles: "Ringrazio il ministero degli Esteri e tutte le altre autorità italiane per l'impegno profuso"
Ritrovato in California il piccolo Ethan, il bambino di appena 7 mesi, che sarebbe stato portato via alla madre italiana Claudia Ciampa di Piano di Sorrento dal padre. Il piccolo è stato individuato dalla polizia Usa. I poliziotti sono arrivati nella dimora del padre del bambino e il piccolo è stato sottoposto subito alla custodia delle autorità. In via d'urgenza, il giudice già ha emesso il primo provvedimento.
Il piccolo Ethan sarà affidato alla madre, che sta per prendere il primo volo per Los Angeles. Nei giorni successivi ci sarà poi un'altra udienza per discutere del rimpatrio del minore in Italia, ai sensi della convenzione dell'Aja. A darne notizia l'avvocato Gian Ettore Gassani, difensore della signora Ciampa nella procedura internazionale.
La madre: "Grazie a Tajani"
La signora Claudia Ciampa, appresa la notizia del ritrovamento di suo figlio di appena sette mesi, ha espresso queste parole: “Ringrazio il ministero degli Esteri e tutte le altre autorità italiane per la solidarietà e per l'impegno profuso per il bene di mio figlio e ringrazio le autorità degli Stati Uniti per la prontezza dell’intervento”.
Il legale: "Inasprire le pene come deterrente"
“Questa vicenda ha tenuto con il fiato sospeso un'intera nazione. Tuttavia - afferma il legale - ho sempre coltivato la certezza che prima o poi ci sarebbe stato un lieto fine in questa storia che ha portato nuovamente all'attenzione un fenomeno terribile che riguarda padri e madri. Il peso specifico delle nostre autorità politiche e diplomatiche è stato ancora una volta decisivo".
"Ringrazio anche io, come la signora Ciampa, il ministro Antonio Tajani e il ministero degli Esteri, degli Interni e della Giustizia, oltre alle autorità diplomatiche negli Stati Uniti, per essere riusciti in un'impresa che sembrava disperata. Le sottrazioni internazionali di minori sono in vertiginoso aumento. A mio parere, data la gravità di questo reato, ne andrebbero inasprite le pene per creare un deterrente. Ogni anno in Italia vengono sottratti 250 bambini e portati all'estero. Attualmente sono circa 527 i casi ancora da risolvere. Adesso non ci resta che aspettare la signora Ciampa torni nella sua bellissima Piano di Sorrento con il bambino in braccio. Fra pochi giorni partirò anche io alla volta di Los Angeles per risolvere tutte le altre questioni”.
Esteri
Ucraina, Zelensky: “Dobbiamo spingere Russia verso...
Il presidente ucraino: "Putin apprezza solo il denaro e il potere. Queste sono le cose che dobbiamo togliergli, per ripristinare la pace"
E' "chiaro" che, senza alcuni "fattori fondamentali", alla Russia "mancheranno motivazioni reali per impegnarsi in negoziati significativi: senza incendi nei suoi depositi di munizioni sul territorio russo, senza distruggere la logistica militare, senza basi aeree distrutte, senza capacità per produrre missili e droni" danneggiate, "senza che i suoi beni vengano confiscati". Lo sottolinea il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo in collegamento con la plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles dedicata alla guerra in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin "è concentrato sul vincere la guerra, non si fermerà", ma "oggi è il momento migliore per fare pressione più duramente sulla Russia. Sapete molto bene che Putin non dà valore alle persone o alle regole, apprezza solo il denaro e il potere. Queste sono le cose che dobbiamo togliergli, per ripristinare la pace", dice Zelensky.
Il presidente ucraino sottolinea che la Russia deve essere "spinta" verso "una pace giusta" in Ucraina e Putin è "l'unico" che si oppone alla formula proposta da Kiev
"Anche con Kim Jong-Un della Corea del Nord al suo fianco - afferma Zelensky - Vladimir Putin rimane più piccolo degli Stati Uniti d'Europa. Vi esorto a non dimenticarlo e a non dimenticare quanto l'Europa è in grado di realizzare".
Bisogna "spingere la Russia verso la pace, che è quello che desideriamo di più. Due anni fa abbiamo proposto la formula di pace: sono grato a tutta l'Europa e a tutti i partner che l'hanno sostenuta. Voi al Parlamento Europeo siete stati tra i primi a sostenerla. L’unico che si oppone è colui che ha iniziato questa guerra, la Russia e noi dobbiamo spingerla verso una pace giusta", scandisce.
Zelensky preme perché l'Ue adotti "sanzioni" contro la cosiddetta "flotta ombra" di petroliere, grazie alla quale la Russia riesce ad aggirare le misure restrittive adottate dall'Unione per ridurre gli introiti che Mosca ricava dall'esportazione di greggio. Le sanzioni, il leader ucraino, sono state "cruciali" per "ridurre radicalmente la capacità" della Russia di "finanziare la guerra attraverso la vendita di petrolio. Il greggio è la linfa vitale del regime di Vladimir Putin e la flotta ombra di petroliere è ciò che lo tiene in vita. Finché queste petroliere opereranno, Putin continuerà ad uccidere. Robuste sanzioni sono essenziali", conclude.