In arrivo bolla di freddo siberiano, gli esperti: «ora è il momento di vaccinarsi. In Puglia, in campo anche le farmacie»
Bari, 19 novembre 2024 - È in arrivo in Italia, e colpirà anche la Puglia, una bolla di freddo dalla Siberia che nei prossimi giorni farà precipitare il colonnino delle temperature. Dopo un autunno primaverile si profilano le condizioni ideali per la diffusione di infezioni virali stagionali, influenza in testa (quest’anno l’australiana, che colpisce anche i bambini e può dare, secondo l’Iss, complicanze encefalitiche). Bisognerà fare i conti anche col Covid visto che le nuove varianti cono una brace che cova sotto la cenere in tutti i periodi dell’anno minacciando soprattutto i pazienti oncologici e cronici.
È questo il momento di pensare alla prevenzione e di vaccinarsi: oltre alla rete dei medici di medicina generale in Puglia sono in campo, dal 16 ottobre, anche i farmacisti che quest’anno, grazie ad un accordo tra la Regione e Federfama, hanno ricevuto quasi il doppio delle dosi (150 mila contro le 84 mila dello scorso anno quando peraltro arrivarono solo a gennaio). Il punto sul ruolo delle farmacie dei servizi nel percorso di prevenzione vaccinale è stato tracciato nei giorni scorsi a Bari in una tavola rotonda promossa da Motore Sanità con il contributo non condizionante di Pfizer.
“Crediamo nella farmacia dei servizi come punto di riferimento nell’informazione e nella prevenzione – ha sottolineato Vito Montanaro, direttore dipartimento regionale Promozione della salute, del benessere sociale e dello sport per tutti della Regione Puglia - per il rapporto diretto con gli assistiti. I farmacisti insieme con i medici di medicina generale devono sostenere gli organismi istituzionali per perseguire politiche di benessere per tutti i cittadini in particolare quelli più fragili”.
Ad illustrare il ventaglio di iniziative intraprese dalla Regione Puglia ci ha pensato Nehludoff Albano dirigente del settore Promozione alla Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro della Regione Puglia: “La farmacia è protagonista dei percorsi di prevenzione nella nostra regione. Da una fase sperimentale si è ora passati a un assetto più strutturato. Non esiste un solo Piano della prevenzione nazionale ma uno per ogni regione attorno al driver nazionale. Abbiamo promosso come Regione Puglia le “Scuole che promuovono Salute” e rinnovato il protocollo d’intesa con Federfarma per la distribuzione dei vaccini. Sul contrasto al Covid a livello nazionale non c’è una strategia forte su questo vaccino. Come Regione Puglia abbiamo posto sui tavoli nazionali un monitoraggio su questo e altri punti. Le agende di prenotazione e gli strumenti di gestione moderni sono da potenziare. È in corso il monitoraggio costante sulle attività vaccinali. Dalla fine del 2022 abbiamo portato il piano regionale della prevenzione sui social, nelle scuole, nelle farmacie, in studi e ambulatori del medico di medicina generale dando informazioni e fornendo il calendario della prevenzione. Stiamo investendo in un portale dedicato alla prevenzione e promozione della salute sulla piattaforma Puglia Salute. È poi in corso l’attivazione della piattaforma smart-vax al pari di quella degli screening per il supporto e la chiamata attiva che fornisce informazioni certificate e dettagliate alla popolazione sui temi della vaccinazione. Infine, è in pista un piano per la formazione nella comunicazione della prevenzione vaccinologica delle malattie infettive e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Al tavolo di lavoro è poi intervenuto Vito Novielli, presidente di Federfarma Puglia, che ha ricordato il ruolo da protagonista delle farmacie nelle campagne di prevenzione giocato in un momento di difficoltà e di scarsità di risorse del Ssn. “E’ saggio rivolgersi alle strutture che già esistono e lavorano sul campo considerando che la farmacia non si giova solo di risorse pubbliche. Ciò ci rende più resilienti. La farmacia – ha aggiunto - si occupa della sanità quotidiana non dei malati acuti. Siamo sempre aperti ed accessibili. Assumere oggi un ruolo di “Influencer di prevenzione” per raggiungere fasce di popolazione più lontane dalle offerte di salute pubblica è una sfida che abbiamo già raccolto”. Novielli ha poi ricordato che nelle farmacie pugliesi sono in corso tre screening, per il tumore del colon retto che nel 2024 ha già raggiunto 125 mila persone, per il diabete occulto che mira allo screening di 40 mila cittadini (non diabetici, non gravide e non minori) di cui si sa che il 25-30% è affetto da diabete sommerso e che in un mese ha già consentito esami su 10 mila pugliesi. “Numeri – ha concluso - che riguardano non poche farmacie ma tutte le 1.280 Croci verdi della regione di cui ognuna serve oltre 3mila abitanti. Sulle vaccinazioni: siamo pronti, siamo molti di più delle 200 farmacie coinvolte lo scorso anno e abbiamo somministrato già 24 mila vaccini. Abbiamo anche incontrato i colleghi come associazione di categoria e ce la metteremo tutta per aumentare la copertura vaccinale”.
Contro l'influenza lo scorso anno in Italia le vaccinazioni sono scese al 18,9% rispetto alla stagione precedente che registrava il 20,2%: riportano le rilevazioni del ministero della Salute. La copertura negli anziani è diminuita di 3,4 punti percentuali rispetto alla stagione precedente portandola al 53,3% rispetto al 56,7% della stagione 2022-23, 1 su 2 quindi non si è immunizzato. C'è un trend in diminuzione nelle ultime stagioni dopo il picco raggiunto nella stagione pandemica 2020-21 con 65,3%. Lontano l'obiettivo fissato del 75%. Le Regioni dove si vaccina di più sono Liguria, Toscana, Umbria e Puglia. I fanalini di coda sono invece: la provincia di Bolzano, la Sardegna e la Campania. La Puglia è a metà del guado.
“La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell'influenza. Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutte le persone che desiderano ridurre il rischio di contrarre la malattia influenzale o ridurne le complicanze e che non abbiano specifiche controindicazioni - si legge nella circolare del ministero che consiglia la profilassi agli over 65 enni e ai pazienti fragili per patologia” ha detto Domenico Martinelli, ordinario Igiene generale e applicata all’Università di Foggia, che ha sottolineato il valore della vaccinazione nelle popolazioni a rischio: “Ce lo insegna la letteratura scientifica. Le cure primarie sono il sistema per fare stare bene le persone. Le persone a rischio sono anche gli emarginati. La fragilità è anche legata ai comportamenti, agli stili di vita, non certo solo al superamento della soglia dei 65 enni”.
“Ci aspetta una grande partita anche quest’anno nel vincere la riluttanza e diffidenza di alcuni, il rapporto medico paziente va riallineato” ha infine sottolineato Francesco Di Gennaro, docente associato di Malattie infettive e tropicali all’Università di Bari "Aldo Moro". “L’Oms consiglia anti Sars-Cov 2 e antinfluenzale nella popolazione fragile. Ma chi sono i fragili? Tutti quelli che hanno patologie croniche, diabetici, oncologici, ipertesi, con patologie cardiorespiratorie a prescindere dall’età chiamati alla campagna vaccinale anche per evitere di finire in ospedale dove è tra l’altro alta la possibilità di un’infezione correlata all’assistenza. Il ruolo del farmacista è importante anche per informare gli adolescenti e i giovani anche che non hanno ancora rapporto col medico di famiglia”.
Una delle categorie di rischio per Covid e influenza sono le donne in gravidanza che vanno sempre vaccinate per la paralisi immunitaria che accompagna lo sviluppo embrionario e il particolare trofismo del virus Sars-Cov 2 per i recettori placentari, che ha infatti causato un picco di aborti durante la pandemia.
Sono infine intervenuti al tavolo di lavoro di Motore Sanità Donatella Martucci, presidente di Federfarma Brindisi, Maria Magliulo, segretario Federfarma Taranto e Stefano Vitti, vice presidente Federfarma BAT che ha acceso i riflettori sui piccoli Comuni. “Io rappresento territorio con 10 Comuni di cui 8 abbastanza piccoli. Qui anche se una sola farmacia somministra i vaccini dà una percezione di servizio al cittadino più elevata a fronte di una gestione più complessa per la mancanza di spazi adeguati e di collaboratori, anche perché il rapporto diretto col cittadino nei piccoli centri è molto più stretto e può essere anche più utile”.
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Olio Evo, scoperte le ragioni per cui fa bene, ma quasi il...
Conferenza oggi a Milano, presso l’Università degli Studi: “Olio d’oliva: quando la scienza è da servire a tavola”
Presentato presso l’Università di Milano uno studio promosso dalla Fondazione ETS - Istituto Nutrizionale Carapelli, che rivela i meccanismi genetici responsabili degli effetti salutistici dell’olio extra vergine di oliva, assieme ad una ricerca condotta sui consumatori che dimostra che gli italiani, in particolare i più giovani, non ne conoscono i benefici e ne consumano quantità insufficienti.
Dalla tavola rotonda di studiosi e istituzioni, emerge con forza l’esigenza di una maggiore informazione per i consumatori, attraverso una divulgazione più integrata basata sulla scienza, a partire dall’etichettatura, l’educazione alimentare nelle scuole fino alla formazione dei medici di base.
Milano, 19 novembre 2024 – La ricerca scientifica ha ampiamente dimostrato che l’olio extra vergine di oliva fa bene. L’ultima conferma arriva dallo studio “Effetti benefici dell’olio extra vergine di oliva: meccanismi molecolari coinvolti”, presentato oggi presso l’Università degli Studi di Milano durante la conferenza “Olio d’oliva: quando la scienza è da servire a tavola”, da cui è emerso che le diete arricchite con olio Evo ad alto contenuto di polifenoli si associano a un profilo metabolico più sano.
Nonostante le numerose evidenze scientifiche sugli effetti salutistici dell’olio Evo, però, i consumatori sono poco informati sull’argomento. A dimostrarlo una survey* condotta dall’Istituto Nutrizionale Carapelli - Fondazione ETS, che rivela come oltre il 46% degli italiani non conosca i dettagli relativi ai benefici di questo alimento, tanto che il 35% ne utilizza meno di 2 cucchiai al giorno, quando invece gli esperti consigliano di impiegarne almeno 3-4. Ed è proprio con l’obiettivo di colmare queste lacune, più accentuate nelle fasce d’età più giovani, e di promuovere una corretta cultura alimentare, che l’Istituto Nutrizionale Carapelli ha organizzato la conferenza, per promuovere un incontro fra scienza e informazione, mettendo in luce i miglioramenti e le aree di intervento per una maggiore consapevolezza dei cittadini.
Promossa dall’Istituto Nutrizionale Carapelli - Fondazione ETS e condotta dall’Università di Milano, in collaborazione con quelle di Perugia, Padova e Napoli, la ricerca presentata oggi ha dimostrato che le diete arricchite con olio Evo ad alto contenuto di polifenoli, come quella mediterranea, determinano un profilo metabolico più sano, con un effetto positivo sul peso corporeo e un netto miglioramento del profilo glicemico e quindi una riduzione del rischio di diabete. Si tratta dunque di un valido alleato per contrastare l’obesità e le sue gravi complicanze, come il diabete di tipo 2 e le patologie dismetaboliche.
“I risultati della nostra ricerca, oltre a essere significativi di per sé, costituiranno una base per avviare nuove indagini e giungere a nuove fondamentali scoperte, che potranno certamente espandere le nostre conoscenze sui benefici di una adesione sempre più diffusa e corretta alla dieta mediterranea per la prevenzione delle malattie legate all’invecchiamento e all’obesità”, ha affermato il responsabile della ricerca, il professor Enzo Nisoli dell’Università degli Studi di Milano.
Tuttavia, i meccanismi oggetto dello studio sono poco noti al pubblico, tanto che secondo l’indagine circa il 24% degli italiani non sa cosa siano i polifenoli, percentuale che sale al 50% circa nei giovani under 25. Ecco perché nel corso dell’evento è stato presentato un approfondimento sulle caratteristiche e proprietà dei polifenoli a cura del Professor Maurizio Servili, dell’Università degli Studi di Perugia e membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Nutrizionale Carapelli Fondazione ETS.
Come migliorare dunque le conoscenze dei consumatori? Una ricca Tavola Rotonda, moderata dalla Dott.ssa Elisabetta Bernardi, nota divulgatrice scientifica, ha evidenziato le tre aree principali: l’etichettatura, l’educazione alimentare e il ruolo dei medici di base.
Visto che oltre l’80% dei consumatori dichiara di leggere le etichette, sarebbe importante che queste veicolassero informazioni sui benefici salutistici. Come spiegato dalla Prof.ssa Maria Lisa Clodoveo dell’Università degli Studi di Bari e Membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Nutrizionale Carapelli Fondazione ETS, tuttavia, l’iter di approvazione dei claim salutistici è molto complesso e l’unico claim autorizzato - “I polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo” – risulta poco comprensibile, come evidenziato anche dalla survey, secondo cui oltre il 30% degli italiani non sa cosa significhi questa frase.
Il gap conoscitivo dei consumatori, in particolare dei giovani, è quindi da colmare anche attraverso l’educazione. Sul tema è intervenuto il Dr. Roberto Copparoni, Ministero della Salute - Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, che ha posto l’accento proprio sull’importanza dell’educazione alimentare come strumento di prevenzione. “La salute necessita dell’azione coordinata di diversi attori sociali: istituzioni, università, consumatori, industria, grande distribuzione. In questo contesto l’educazione alimentare rappresenta lo strumento più importante, che consente di rendere coscienti i giovani sui rischi di cattive abitudini alimentari”.
Fondamentale inoltre il contributo dei medici di famiglia, primi naturali interlocutori della vita quotidiana dei cittadini, come ha ricordato il Dr. Claudio Cricelli – Società Italiana di Medicina Generale: “Il supporto del medico di famiglia ad un uso corretto dell’olio di oliva costituisce un elemento da sviluppare e perfezionare attraverso una informazione sistematica, utilizzando il suo ruolo di educatore della salute dei cittadini attraverso la diffusione delle continue evidenze scientifiche che confermano gli effetti positivi dell'olio Evo all'interno di una corretta educazione alimentare della popolazione del nostro Paese”.
Maggiore informazione ai consumatori quindi, ma è fondamentale che sia un’informazione corretta, basata sulla scienza. Per questo il Comitato Scientifico della Fondazione ha prodotto un compendio che riunisce tutte le più recenti evidenze scientifiche sui benefici dell’olio Evo presentato dal Prof. Francesco Visioli dell’Università degli Studi di Padova e Membro del Comitato Scientifico stesso. Il documento, supportato da un’ampia e autorevole bibliografia, è stato distribuito a tutti gli intervenuti e verrà diffuso presso medici, nutrizionisti, istituti scolastici e divulgatori scientifici per promuovere una migliore, più ampia e corretta educazione alimentare.
“La mission dell’Istituto Nutrizionale Carapelli Fondazione ETS è promuovere la conoscenza e il consumo di quel prodotto straordinario che è l’olio extra vergine d’oliva, valorizzandolo in tutti i suoi aspetti. Per questo il lavoro del Comitato Scientifico, che ringrazio per l’impegno e la professionalità, è così prezioso. Un team interdisciplinare che si dedica costantemente per dare un forte contributo in termini di evidenze scientifiche e fornire elementi a supporto della comunicazione” ha affermato Bruno Seabra, Presidente dell’Istituto Nutrizionale Carapelli Fondazione ETS, in apertura dei lavori.
“L’alimentazione è cultura e la cultura è prevenzione - ha dichiarato il Prof. Michele Carruba, dell’Università degli Studi di Milano e Presidente del Comitato Scientifico dell’Istituto Nutrizionale Carapelli Fondazione ETS. “L’Istituto Nutrizionale Carapelli si prodiga per promuovere la ricerca e il dibattito scientifico, ma soprattutto per la divulgazione diretta, con cui vogliamo aggiungere vita agli anni e promuovere una prevenzione che crei benessere per la popolazione. Pur non essendo un farmaco, l’alimento è assunto quotidianamente e può avere effetti sullo sviluppo, la prevenzione e la terapia di molte malattie non trasmissibili, come l’obesità, le malattie cardio-vascolari, il diabete di tipo 2 e molti tumori”.
Un convegno prestigioso che ha richiamato l’attenzione anche delle istituzioni, con la partecipazione dell’On. Letizia Moratti, che ha sottolineato l’importanza della divulgazione e della prevenzione per migliorare la qualità della vita e non solo l’aspettativa di vita. In particolare la Parlamentare Europea ha dichiarato che “È fondamentale che i cittadini europei siano pienamente consapevoli dei benefici straordinari dell’olio extra vergine di oliva, un alimento che rappresenta non solo un’eccellenza della nostra cultura mediterranea, ma anche un pilastro per la salute.”
Un appuntamento rilevante, dunque, che ha riunito membri di spicco della comunità scientifica e istituzioni e che ha gremito la Sala Napoleonica dell’Università Statale di Milano, a testimonianza dell’interesse per i contenuti e il valore del dibattito.
www.istitutonutrizionalecarapelli.it
*Indagine quantitativa CAWI condotta per Istituto Nutrizionale Carapelli su un campione di 1.000 intervistati
CONTATTI
Istituto Nutrizionale Carapelli – Fondazione ETS – Via dei Servi, 49 (FI)
UFFICIO STAMPA: Soluzione Group – Via F. Lana, 1 Flero (BS)
Laura Bresciani bresciani@soluzionegroup.com - Sara Corcella corcella@soluzionegroup.com
About Istituto Nutrizionale Carapelli
Nato nel 2001 come centro studi promotore di ricerche nell’ambito dell’olio (in particolare extra vergine di oliva), nel 2004 l’Istituto Nutrizionale Carapelli si completa di un Comitato Scientifico, costituito da alcuni degli studiosi del settore più rilevanti a livello internazionale. Da allora l’Istituto Nutrizionale Carapelli sviluppa in partnership con università e istituti di ricerca italiani e stranieri diverse ricerche sull’olio di oliva sotto ogni aspetto: chimico, sensoriale, agronomico, tecnologico estrattivo, umanistico, farmacologico, biochimico, nutrizionale; partecipa ad alcuni importanti convegni scientifici, firma articoli su riviste specializzate.
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Game District acquisisce la quota di maggioranza di Gleam...
ISTANBUL, 19/11/2024 - Game District, uno dei leader mondiali nel settore dei giochi per dispositivi mobili, con oltre 2 miliardi di download di giochi, ha acquisito la quota di maggioranza di Gleam Games. L'acquisizione mette in luce la rapida crescita del settore gaming in Turchia e l'espansione della popolazione di giocatori nella regione MENA (Middle East and North Africa).
In un'importante mossa sulla scacchiera globale dell’industria dei videogiochi, Game District, colosso del gaming del Sud-Est asiatico, ha acquisito la quota di maggioranza della startup turca di giochi per dispositivi mobili Gleam Games, nota principalmente per il suo gioco di successo EverBlast. Dopo l'acquisizione, Eser Yoğurtcu, co-fondatore e CEO di Gleam Games, assumerà il ruolo di Chief Strategy Officer (CSO) presso Game District.
In veste di leader tra gli sviluppatori di giochi mobili nella regione MENA, la decisione di Game District riflette la volontà di espandersi nei principali mercati internazionali e rafforzare il ruolo della Turchia come hub di innovazione regionale.
La Turchia si è affermata come punto di riferimento per il gaming, attirando un notevole interesse da parte degli investitori e producendo giochi di successo a livello globale. Dopo i round di investimenti di successo - tra cui i 2 milioni di dollari raccolti da Gleam Games con il supporto di Ludus VC e IstCapital tra il 2022 e il 2023 - il settore del gaming turco ha registrato una crescita straordinaria.
Entusiasti di plasmare il futuro del mobile gaming
"Questa acquisizione rappresenta un passo fondamentale verso la nostra missione di diventare una potenza globale nel settore del mobile gaming. Unendo le forze con Gleam Games, puntiamo a guidare l’innovazione e la creatività nel nostro settore, sfruttando la nostra esperienza collettiva per stabilire nuovi standard nel gaming", ha dichiarato Saad Hameed, CEO di Game District. "L’avanguardia tecnologica di Gleam Games nell’IA e nello sviluppo di giochi basato sui dati migliorerà la nostra offerta, con esperienze più dinamiche e coinvolgenti per i giocatori"
Eser Yoğurtcu, un imprenditore esperto con una vasta esperienza nel settore, inclusa quella presso Peak Games, uno studio acquisito da Zynga per 1,8 miliardi di dollari, ha commentato: "Come CSO di Game District, sono entusiasta di plasmare il futuro del mobile gaming, partendo dai successi di Game District e Gleam Games. porteremo sul mercato nuove e audaci idee che ridefiniranno il mobile gaming".
Fondata da Eser Yoğurtcu, Berkay Bekil e Furkan Bekil, Gleam Games si è rapidamente affermata nell'industria del mobile gaming in Turchia, in particolare nel segmento dei giochi casual. Lo studio ha ottenuto un importante riconoscimento per EverBlast, un gioco di puzzle che ha attratto centinaia di migliaia di giocatori grazie al suo design coinvolgente e al gameplay accattivante. Integrando strumenti avanzati per lo sviluppo di giochi e tecnologia IA, Gleam Games si è distinta come uno studio all'avanguardia, orientato alla creazione di esperienze utente avvincenti.
Il ruolo della Turchia nell'industria del gaming
Game District è nota per il suo impressionante portfolio, con oltre 2 miliardi di download e 7 milioni di utenti attivi giornalieri. Occupa una posizione unica nella regione MENA, dove il 65% della popolazione si identifica come gamer. Questo elevato coinvolgimento si deve alla demografia giovane della regione e alla diffusione degli smartphone, che permettono l'accesso all'intrattenimento digitale. Con partnership che includono grandi brand internazionali come la NFL, l'acquisizione di Gleam Games da parte di Game District promette di ampliare ulteriormente la sua portata e di inserirsi nel vivace ecosistema dello sviluppo di giochi in Turchia.
"Questa acquisizione non è solo un modo per accedere alla Turchia, ma anche un riconoscimento del ruolo in espansione del Paese nel settore globale del gaming. Con il talento presente in Turchia e un’infrastruttura tecnologica in rapida crescita, puntiamo a rafforzare i legami con la comunità europea del gaming, favorendo la collaborazione tra sviluppatori e giocatori", ha dichiarato Hameed. "Crediamo nel potenziale della Turchia come hub dinamico per il gaming, e siamo impegnati a sostenere la crescita della regione sviluppando esperienze di gioco di livello mondiale".
Scopri di più su Game District
Game District è uno dei principali sviluppatori di giochi per dispositivi mobili con sede nel Sud-est asiatico, con una base di giocatori che raggiunge milioni di utenti in tutto il mondo. Conosciuta per i suoi titoli innovativi e le partnership strategiche, Game District punta a diventare una potenza globale nell'industria del gaming, offrendo esperienze di gioco indimenticabili e capaci di conquistare il pubblico.
Contatti
Cansu Gültekin
cansu.gultekin@gleamgames.com
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Il business lunch reinventato a The Box: il Ristorante Olio...
Milano, 19 Novembre 2024. The Box, l'esclusiva location alle porte di Milano, annuncia il lancio di un innovativo format dedicato alla pausa pranzo business attraverso il suo rinomato Ristorante Olio, recentemente segnalato dalla Guida Michelin 2024.
L'iniziativa, rappresenta una significativa evoluzione nel panorama dei pranzi di lavoro di alto livello, offrendo un'esperienza gastronomica in un ambiente raffinato e riservato.
Il progetto nasce dall'attenta analisi delle esigenze della clientela business e dalla volontà di creare un'offerta che unisca l'eccellenza culinaria alla praticità richiesta dai professionisti. La nuova proposta si inserisce strategicamente nel percorso di crescita e innovazione di The Box, confermando il suo posizionamento come punto di riferimento per l'alta ristorazione nel territorio.
Un nuovo concept per la pausa pranzo di prestigio
Il nuovo Business Lunch di Ristorante Olio, che si trova al The Box location per eventi a Milano, si distingue per un approccio completamente rinnovato alla pausa pranzo, con la creazione di un'area bistrot dedicata che garantisce privacy e comfort per gli ospiti business.
La filosofia alla base del progetto si fonda su tre pilastri fondamentali: qualità superiore delle materie prime, molte delle quali provenienti dall'orto di proprietà, massima flessibilità nella composizione del menu, e un servizio efficiente calibrato sui tempi della pausa pranzo. L'esperienza è stata progettata per soddisfare le esigenze di una clientela business sempre più esigente, che cerca non solo un pasto di qualità ma un vero e proprio momento di prestigio in cui coniugare lavoro e piacere gastronomico.
La location, facilmente raggiungibile e dotata di ampio parcheggio privato, permette ai professionisti di ottimizzare i tempi mantenendo tutti i vantaggi di un pranzo d'affari in un contesto esclusivo.
Massima flessibilità nel menu Business Lunch
Il menu Business Lunch si caratterizza per una struttura innovativa che prevede la possibilità di scegliere tra due starter, due primi e due secondi, permettendo ai clienti di creare il proprio percorso gastronomico ideale.
La proposta, disponibile a partire da 35 euro per persona con servizio del pane e acqua inclusi, offre formule componibili a due o tre portate, consentendo di alternare liberamente piatti di mare, di terra e vegetariani secondo le preferenze personali.
Particolare attenzione è stata dedicata alla carta dei dessert business, che propone una selezione di dolci classici rivisitati in chiave leggera, inclusa una nuova interpretazione del caffè gourmand con piccola pasticceria, tutti proposti al prezzo di 8 euro. La flessibilità del format permette di adattare l'esperienza alle diverse esigenze, dai pranzi di lavoro veloci alle riunioni più strutturate, mantenendo sempre elevati standard qualitativi.
Lo Chef Andrea Marinelli firma l'esperienza Business Lunch
Lo Chef Andrea Marinelli, forte del recente riconoscimento della Guida Michelin, ha sviluppato un menu che rispecchia la sua visione di una cucina contemporanea di alto livello, adattata alle esigenze del pranzo business.
L'approccio dello chef si basa sull'utilizzo di materie prime eccellenti, con particolare attenzione ai prodotti stagionali provenienti dall'orto di The Box, garantendo freschezza e sostenibilità in ogni piatto.
La proposta gastronomica mantiene l'identità distintiva del Ristorante Olio, con piatti che uniscono tecnica e creatività, presentati in modo elegante ma essenziale per rispettare i tempi della pausa pranzo.
L'esperienza culinaria è ulteriormente arricchita dalla possibilità di usufruire del menu anche in versione gluten-free certificata AIC, confermando l'attenzione del ristorante per le diverse esigenze alimentari.
Location esclusiva per pranzi di lavoro
L'area bistrot del Ristorante Olio è stata appositamente ripensata per creare un ambiente ideale per i pranzi di lavoro, dove design contemporaneo e comfort si fondono in uno spazio dall'atmosfera sofisticata ma informale.
Gli ambienti sono caratterizzati da un'illuminazione naturale garantita dalle ampie vetrate che si affacciano sul verde circostante, creando un'atmosfera rilassante che favorisce le conversazioni business.
La disposizione degli spazi assicura la giusta privacy per ogni tavolo, mentre il servizio attento e discreto contribuisce a rendere ogni pranzo un'esperienza professionale impeccabile. L'accesso diretto dal parcheggio privato e la presenza di spazi riservati per riunioni post-pranzo completano un'offerta pensata per ottimizzare i tempi della clientela business.
Per maggiori informazioni
Sito web: https://www.spaziothebox.it/location-per-eventi-aziendali-e-non-a-milano/