Consumi responsabili, vademecum per un ‘AltroNatale’
Altroconsumo presenta il Calendario dell'Attento
Nel periodo natalizio, tra regali, spostamenti, addobbi e cibo, i comportamenti responsabili possono fare la differenza e ridurre l'impatto sull’ambiente e la società. Altroconsumo ha fotografato la situazione grazie ad una ricerca condotta nella propria community e presentata nell’ambito degli incontri 'Il martedì circolare', organizzati da Cascina Cuccagna. Durante l’incontro, promosso dalla Fondazione Altroconsumo, è stato presentato anche il calendario dell’Attento, online su www.impegnatiacambiare.org/calendario. Un vero e proprio vademecum di consigli per un Natale che sia davvero 'altro', con meno ripercussioni e più impatti positivi su ambiente e società.
Con l’arrivo del Natale, infatti, ogni anno si verifica un aumento significativo dei consumi che si traduce anche in un aumento delle emissioni, dei consumi energetici e in un maggior impiego di risorse: dai regali agli addobbi, passando per l'alimentazione e i trasporti - avverte Altroconsumo in una nota - Comportamenti più responsabili possono però contribuire non solo a ridurre gli sprechi ma anche a creare un Natale più etico e sostenibile. Dai comportamenti in vista del Natale dei partecipanti alla community ACmakers di Altroconsumo emerge che molte abitudini cosiddette 'sostenibili' sono già entrate o stanno entrando nelle case di tante famiglie. Nonostante questo, però, si può fare ancora molto per evitare che nel periodo natalizio si consumino più energia, cibo e risorse.
"Da questa rilevazione con la nostra community emerge chiaramente quanto le nostre scelte quotidiane, ancor di più in un momento particolare come quello che coincide con le festività, hanno un impatto molto forte sulla sostenibilità e sulla tutela del nostro pianeta, oltre che nella promozione di un diverso e più positivo approccio al consumo. Con 'Impegnati a cambiare' vogliamo fare proprio questo - dichiara Federico Cavallo, responsabile Relazioni esterne Altroconsumo - rendere le persone 'protagonisti consapevoli' di un cambiamento possibile in ogni ambito della nostra quotidianità”.
Le risposte raccolte, pur non essendo statisticamente rappresentative, fanno in ogni caso emergere alcuni elementi chiave su buone prassi ed errori dei consumatori quando si preparano a festeggiare: la quasi totalità degli intervistati utilizza lo stesso albero di Natale sintetico da diversi anni e la grande maggioranza impiega solamente luci a Led a basso consumo, poco più della metà usa materiali di recupero (stoffa, carta Fsc o Pefc) per fare i pacchetti regalo. Per comprare i regali, invece, la maggior parte del campione intervistato si muove in macchina mentre circa un quarto degli intervistati usa i mezzi pubblici o la bici. Quasi nessuno rinuncia a fare i regali. In testa i libri, seguiti da cibo, vino e liquori e in terza posizione vestiti o accessori (sciarpa, guanti, cravatta).
Eppure, come regalo, si potrebbe optare per un libro già letto, con dedica o recensione personalizzata, vestiti vintage o preloved, ma per ora si preferisce regalare qualcosa di nuovo: una larga maggioranza ancora non considera la possibilità di acquistare usato, rigenerato, second hand, pochi quelli che pensano al vintage e a ricondizionati o usati. Se pochi, fortunatamente, pensano ai regali solo a ridosso delle feste e comprano tutto negli ultimi giorni, con il rischio di muoversi di più, acquistare senza riflettere, spendere e consumare di più, gli intervistati si sono dimostrati più attenti e sensibili, l’organizzazione consente di ottimizzare i viaggi e fare regali più mirati, personali e sostenibili.
“Quello che in generale emerge dalle tendenze di consumo più avanzate - dichiara Francesco Morace, sociologo e saggista - è una maggiore profondità e consapevolezza. Il Natale rimane la grande festa del riconoscimento reciproco e della gratitudine relazionale. Quanto più aumenta la qualità delle relazioni, anche tra i più giovani, tanto meno diventa essenziale un eccesso di regali che, come sappiamo, magari non sono 'pensati' per la persona a cui vengono donati, tanto da non essere apprezzati, entrando nel giro di un 'riciclo' che è il meno sano possibile: anticamera dello scarto. L’invito dunque non è quello di evitare il dono, ma di trasformarlo in un 'pensiero' dell’altro più mirato e personale. Meno merci e più 'atti d’amore': dediche speciali, dimostrazioni empatiche, riti conviviali".
Durante il periodo natalizio, l'inquinamento aumenta notevolmente - osserva Altroconsumo - Le emissioni di CO2 crescono, anche a causa delle città addobbate con luci festive, e a dicembre si registra un picco nei consumi energetici. Questo non dipende solo dalle luminarie natalizie, ma anche dal fatto che si trascorre più tempo a casa, con luci, riscaldamento, forni e dispositivi elettronici in funzione. Inoltre, il cibo sprecato aumenta, con una percentuale significativa di italiani che compra troppo cibo, finendo per gettarne una parte. Gli alimenti che finiscono di più nei cassonetti dell’immondizia sono spesso i dolci tipici delle feste, il pane e gli antipasti. Al di fuori delle abitazioni, i trasporti, sia per gli spostamenti natalizi che per il trasporto delle merci, contribuiscono a un forte aumento delle emissioni inquinanti. Inoltre, cresce la produzione di rifiuti legati agli imballaggi dei regali.
“Il Calendario dell’Attento - dichiara Paolo Iabichino, direttore creativo Iabicus - nasce all’interno della piattaforma 'Impegnati a cambiare' che ho firmato per Altroconsumo, ormai un anno fa. Abbiamo voluto alzare l’asticella per responsabilizzare consumatori e consumatrici a un Natale più sostenibile, giusto e, appunto, attento alle proprie scelte. Perché la responsabilità sociale non è più solo di chi vende, ma anche di chi compra”.
Economia
Innovazione, Durante (Sisal): “Investimenti...
All'evento ‘FutureS’, organizzato a Roma da Sisal, per creare un'occasione di confronto con istituzioni, aziende e opinion maker sulle sfide e le opportunità legate all'innovazione digitale
"La trasformazione digitale di Sisal è stata possibile grazie all'investimento in infrastrutture digitali e in formazione interna con un approccio più sostenibile e inclusivo. Abbiamo offerto a tutti la possibilità di acquisire le competenze digitali”, utili non solo, “al ruolo ricoperto in azienda, ma anche ad essere attivi sul mercato del lavoro”. Così Francesco Durante, amministratore delegato di Sisal, intervenendo a valle dell’evento ‘FutureS’, organizzato a Roma, proprio da Sisal, per creare un'occasione di confronto con istituzioni, aziende e opinion maker sulle sfide e le opportunità legate all'innovazione digitale.
Al centro dell’appuntamento il tema delle infrastrutture digitali come motore di sviluppo per il sistema produttivo italiano: “Le infrastrutture digitali e i dati saranno sempre più rilevanti per la sicurezza e la competitività del Paese - sottolinea l’ad Durante - diventerà fondamentale investire in infrastrutture e progetti come il Polo strategico nazionale”, cioè il cloud per la gestione dei dati e servizi della Pubblica amministrazione italiana, “e diventa ancora più importante investire in competenze digitali per rendere il Paese più competitivo: in Italia circa il 50% delle persone non ha ancora competenze digitali di base, siamo uno degli ultimi Paesi in Europa - rimarca - Dobbiamo favorire un processo di inclusione sociale per dare la possibilità a tutti di acquisire le competenze oggi necessarie per essere attivi sul mercato del lavoro”.
L’amministratore delegato di Sisal fa sapere che l’azienda ha lavorato “per costruire un modello diffuso di competenze digitali sul territorio” e lo ha fatto aggiungendo agli “hub di Milano, Roma e Torino anche l’hub di Napoli e Palermo”. Sempre sotto il profilo delle competenze digitali, Sisal ha stretto una collaborazione con il mondo accademico: “Abbiamo costruito delle partnership per fare in modo che le persone uscite dai percorsi di formazione”, universitari, “avessero le giuste competenze digitali. Un esempio è la partnership con il Politecnico di Torino per lo sviluppo del master universitario di secondo livello ‘HumanAIze’, che consente a persone con competenze umanistiche di acquisire anche quelle digitali e tecnologiche”, al fine di, “creare delle figure professionali ibride che oggi sono estremamente rilevanti, ma non disponibili sul mercato del lavoro”, conclude.
Economia
Sisal presenta la seconda edizione di ‘FutureS’
Al centro di questo secondo appuntamento, organizzato nella cornice della Galleria Doria Pamphilj a Roma, il tema delle infrastrutture digitali come motore di sviluppo per il sistema produttivo italiano
Dopo il primo incontro di febbraio, torna “FutureS”, l’evento organizzato da Sisal per confrontarsi con istituzioni, aziende e opinion maker e discutere delle sfide e delle opportunità legate all'innovazione digitale. Al centro di questo secondo appuntamento, organizzato nella cornice della Galleria Doria Pamphilj a Roma, il tema delle infrastrutture digitali come motore di sviluppo per il sistema produttivo italiano.
Moderato dalla giornalista Rai Barbara Carfagna, l'evento si è aperto con un intervento di Aurelio Regina, presidente di Sisal, ed è proseguito con un’analisi di Antonio Deruda, docente e analista di geopolitica digitale, che ha evidenziato come le infrastrutture digitali rappresentino oggi il cuore pulsante delle economie moderne e come le grandi multinazionali tecnologiche e alcuni governi stanno assumendo un ruolo sempre più influente nella gestione delle reti e dei dati.
A seguire un panel di confronto in cui Roberta Cocco, Senior Advisor e Board Member, Francesco Durante, amministratore delegato di Sisal, Maximo Ibarra, amministratore delegato di Engineering, hanno dialogato sul ruolo cruciale della trasformazione digitale nell'economia italiana.
“Con FutureS vogliamo promuovere un dialogo costruttivo sui temi che guidano la competitività del Paese e delle imprese”, ha dichiarato Francesco Durante. “È essenziale accelerare gli investimenti in competenze e infrastrutture digitali da mettere a disposizione del Paese e crediamo che il confronto tra i diversi attori possa essere la leva per costruire un futuro più digitale e favorire una crescita sostenibile”, ha aggiunto.
Il tema scelto per questa edizione riflette le traiettorie del Decennio Digitale 2030 dell’Unione Europea, evidenziando come la trasformazione digitale stia ridisegnando le dinamiche competitive nei settori produttivi. Tuttavia, il contesto italiano mostra ancora una forte disomogeneità negli investimenti digitali, con le pmi che affrontano ritardi significativi rispetto alle grandi imprese. FutureS pone dunque l’accento sulla necessità di costruire un ecosistema digitale che favorisca la collaborazione tra istituzioni e imprese.
Un dialogo aperto e concreto, unito a strategie condivise, è la chiave per superare le criticità e capitalizzare sulle opportunità offerte dalla trasformazione digitale.
Economia
Dal bonus Natale alla tredicesima, le entrate...
Un 'tesoretto' da utilizzare per saldare i conti di fine anno o come salvadanaio d'emergenza
C'è il bonus Natale di 100 euro per le famiglie con figli a carico, la tredicesima per lavoratori dipendenti e pensionati, ma anche un importo aggiuntivo di 155 euro per gli anziani con redditi bassi e la quattordicesima. Il mese di dicembre arricchirà molti assegni con un 'tesoretto' da utilizzare per i regali da mettere sotto l'albero, per saldare i conti di fine anno o per il salvadanaio delle emergenze. La tredicesima mensilità è attesa da circa 35 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati, rispettivamente 19 e 16 milioni, per un valore complessivo di circa 41 miliardi, e un assegno medio di circa 1.170 euro.
I pensionati dovrebbero ricevere la tredicesima tra l'ultima settimana di novembre e il primo giorno di dicembre (esclusa la domenica). Mentre lo stipendio aggiuntivo per i lavoratori può arrivare con lo stipendio dell'ultimo mese dell'anno o cedolino separato, prima del 24 dicembre.
Il bonus Natale è la misura dedicata alle famiglie con figli: sono 4,6 milioni i dipendenti, privati e pubblici, che potranno ricevere il contributo. La platea è stata estesa rispetto al numero inizialmente previsto, di conseguenza sono salite anche le risorse necessarie, da 100 milioni a 350 milioni. La differenza arriverà dal gettito del concordato preventivo, che è stato riaperto fino al 12 dicembre proprio per reperire le risorse necessarie agli interventi sui redditi. Il beneficio spetta ai redditi fino a 28.000 euro, che dovranno richiedere l'aiuto con l'autocertificazione, e superiori alla soglia di incapienza (8.174 euro) in misura sufficiente da garantire che l'imposta lorda sia superiore alla cifra del beneficio.
Per i pensionati quest'anno c'è una bella notizia: con l'assegno di dicembre arriverà un importo aggiuntivo di 154,94 euro per le 400.000 persone con i redditi più bassi (non deve superare il trattamento annuale minimo Inps di 7.781,93 euro).
In arrivo anche la quattordicesima, che spetta a 200.000 persone che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dei 64 anni dal primo agosto 2024 (pensioni gestite nei sistemi integrati) al 31 dicembre 2024, e ai soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2024, che rientrano nei limiti anagrafici e reddituali normativamente previsti. L'assegno è, come di consueto, attribuito d’ufficio con la rata di dicembre in base al numero dei mesi dell'anno in cui è stata erogata la pensione.