Focus sul Coaching strategico e l'AI
Flaminia Fazi, pioniera del coaching e fondatrice di U2COACH, la prima coaching company nata in Italia, ha celebrato i suoi 25 anni di attività con un talk show di grande impatto al Forum HR 2024 di Comunicazione Italiana. L'evento ha rappresentato un'importante occasione per riflettere sul futuro del coaching nell'era dell'intelligenza artificiale, e sulla sua capacità di rispondere con efficacia alle sfide organizzative.
Flaminia Fazi ha condiviso con il pubblico la sua visione del coaching, che l'ha ispirata a fondare una società che lo adottasse e integrasse negli interventi sul capitale umano delle aziende clienti, riconoscendolo come strumento strategico per tutte le organizzazioni che vogliono raggiungere risultati eccellenti e un clima lavorativo positivo. "L'AI può essere uno strumento prezioso per integrare con un accompagnamento continuo il lavoro più profondo che si fa con un coach umano. Solo l'essere umano formato adeguatamente può stimolare la crescita e l'apprendimento valorizzando tutte le potenzialità di una persona", ha affermato Fazi. "Il metodo che adottiamo da sempre nella formazione al coaching professionistico e nella progettazione dei nostri servizi alle aziende è basato su un mix unico di modelli e tecniche, e lavora su più livelli: sistemico, trasformazionale e generativo. È centrato sul sistema persona e sviluppa competenze nel coach che rendono ogni suo intervento capace di fare la differenza rispetto a qualsiasi applicazione sviluppata con l'AI, valorizzando tutti quegli aspetti che distinguono la persona dall'intelligenza artificiale, che si dimostra molto abile ad offrire un coaching di tipo comportamentale. Mentre l'intelligenza artificiale si evolve - prosegue Fazi - continuiamo a investire nello sviluppo delle competenze umane, garantendo un approccio etico e personalizzato al coaching, che sappia integrare modelli che potenziano capacità e caratteristiche che rendono un umano sempre superiore ad un ChatBot." conclude Fazi.
I benefici e il valore aggiunto del coaching sono così elevati che molte aziende hanno scelto di costruire all’interno della propria organizzazione una vera e propria cultura del coaching, massimizzando l’utilizzo dei talenti interni a tutto vantaggio della motivazione, del clima d’impresa e dei risultati di business, come racconta Marta Savino, Vice President Human Resources di Aubay - "Abbiamo scelto il metodo del coaching per i nostri responsabili di persone come opportunità per far crescere tutte le persone, a coinvolgere nei processi aziendali e a mobilitare la preziosa intelligenza di tutti. Il nostro obiettivo è far sentire le persone non solo accompagnate ma anche protagoniste."
La formazione al coaching rappresenta una leva strategica per far crescere ed evolvere il proprio ruolo professionale, come racconta Andreina Fraia Sanjust di Teulada, Head of Talent Acquisition & Employer Branding di Acea - "Il coaching è stata una metodologia importante per lavorare con le persone nei diversi ruoli che ho ricoperto anche in aziende precedenti, per accompagnare il cambiamento e le persone alla trasformazione." Uno strumento prezioso anche per Roberta Farinotti Chief People Officer di Planet Farms - "La mia formazione di coach è stata fondamentale per esprimere con efficacia il ruolo di responsabile del personale di una start up come Planet Farms, e in particolare per superare con efficacia un momento aziendale critico che l'azienda ha attraversato un anno fa con l'incendio del nostro stabilimento produttivo, in cui le persone avrebbero potuto disperdersi, e il coaching è stato determinante per dare continuità alla progettualità in modo strategico."
Anche Andrea Soldo Responsabile del Sistema dei Servizi, CNA Associazione di Bologna, ne sottolinea i benefici - "Lavorare con un metodo di coaching sta rendendo più facile l'accoglimento delle persone nelle proposte di riorganizzazione e la costruzione della collaborazione."
Il messaggio è chiaro: il coaching è una necessità per le aziende che vogliono rimanere competitive. Investire nella formazione dei propri manager come coach significa creare un ambiente di lavoro più sano, più produttivo e più orientato al futuro.
Economia
Venezia modello internazionale di resilienza climatica, Vsf...
Organizzato al Padiglione Italia una conferenza dal titolo "Il paradigma di Venezia: strategie per l’adattamento all’innalzamento del livello del mare e la riduzione del rischio di catastrofi", in cui è stato illustrato il "modello Venezia" come esempio concreto e replicabile di resilienza e sostenibilità
"La Fondazione continua a consolidare il proprio ruolo internazionale sui temi della sostenibilità ambientale e, in particolare, sulla protezione dei centri urbani dall’innalzamento del livello del mare". Ad affermarlo è Alessandro Costa, Direttore Generale della Venice Sustainability Foundation (Vsf), di ritorno da Baku, dove ha partecipato ai lavori della 29ª Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Cop29 Azerbaigian). In questa occasione, Vsf ha organizzato al Padiglione Italia una conferenza dal titolo "Il paradigma di Venezia: strategie per l’adattamento all’innalzamento del livello del mare e la riduzione del rischio di catastrofi", in cui è stato illustrato il "modello Venezia" come esempio concreto e replicabile di resilienza e sostenibilità.
Vsf ha inoltre preso parte alla tavola rotonda organizzata al Padiglione Cinese dal titolo “Actively Guard against Climate Risks and Build Low-carbon and Resilient Cities”, contribuendo al dialogo internazionale sul tema delle città resilienti e a basse emissioni di carbonio. Sempre in occasione della Cop29, Alessandro Costa ha incontrato Johan Moberg, Ceo di Green Hydrogen Organisation, avviando i preparativi per la seconda edizione del Venice Hydrogen Forum, prevista per la fine del 2025.
"Abbiamo illustrato – ha spiegato Costa – il cambio di paradigma che ha interessato Venezia: grazie al sistema di opere complesse Mose, la città è passata da luogo di evidente sofferenza a modello internazionale di protezione e adattamento agli effetti dell’innalzamento del mare".
Questo posizionamento è stato rafforzato dalla recente nomina di Venezia a resilience hub da parte dell’Undrr (United Nations Office for Disaster Risk Reduction), avvenuta a fine 2023, nel corso della Biennale della Sostenibilità dedicata al sistema Mose. “Significativo – aggiunge Costa – l’intervento al nostro evento di Alessandro Guerri, DG affari europei, internazionali e finanza del Mase, che ha sottolineato come Venezia rappresenti un’eccellenza italiana nell’adattamento ai cambiamenti climatici, con soluzioni replicabili per altre aree del mondo afflitte da problematiche simili”.
La conferenza organizzata da Vsf si è articolata in tre sessioni tematiche. La prima, dedicata al ruolo dell’azione climatica locale, ha esplorato come le politiche locali possano essere strumenti chiave per raggiungere gli obiettivi globali di resilienza e sostenibilità, con gli interventi di Alessandro Costa (Direttore generale di Vsf), Animesh Kumar (United Nations Office for Disaster Risk Reduction - Undrr) e Alessandra Antonini (Comitato europeo delle regioni - CoR). Un secondo approfondimento è stato dedicato al modello veneziano di adattamento climatico, dimostrando che la città non solo si è protetta dall'innalzamento del mare ma ha anche avviato un'intensa attività di restauro del patrimonio culturale secondo un modello replicabile a livello globale. Sono intervenuti Pierpaolo Campostrini (Vsf e Corila), Francesco Musco (Iuav) e Andrew Potts (Europa Nostra).
Infine, un tavolo moderato da Vittore Negretto (Iuav) e dedicato al tema “Dal locale al globale”, che ha analizzato le modalità con cui Venezia può fattivamente condividere il proprio approccio con la comunità internazionale, attraverso la partecipazione attiva alle reti globali e al dialogo tra città. Queste iniziative confermano come Venezia possa essere non solo simbolo della lotta contro l’innalzamento del livello del mare, ma anche laboratorio internazionale di resilienza, sostenibilità e innovazione nel contrasto ai cambiamenti climatici.
Economia
Confindustria Nautica, made in Italy conquista palcoscenico...
Il padiglione dedicato ai Superyacht è stato la vetrina ideale per mostrare l'eccellenza italiana nella costruzione di imbarcazioni di fascia alta di cui l’Italia detiene il primato mondiale
Il Made in Italy ha conquistato il palcoscenico mondiale al Metstrade di Amsterdam, dimostrando la sua forza e la sua capacità di anticipare le tendenze del mercato. La collettiva di 75 aziende italiane che hanno esposto nell’Italian Pavilion grazie alla sinergia tra Confindustria Nautica e Agenzia Ice hanno offerto una panoramica completa del know-how italiano, dimostrando ancora una volta di essere il riferimento mondiale per la progettazione e costruzione di accessori e componentistica dal design innovativo e qualità elevata. Il padiglione dedicato ai Superyacht è stato la vetrina ideale per mostrare l'eccellenza italiana nella costruzione di imbarcazioni di fascia alta di cui l’Italia detiene il primato mondiale.
La sinergia tra Confindustria Nautica e Agenzia Ice, sottolinea Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica, "è fondamentale per amplificare l’immagine e l’identità del Made in Italy nel mondo, dimostrando ancora una volta il ruolo di leadership del nostro Paese nel settore nautico. La partecipazione all’Italian Pavilion offre alle nostre aziende un'opportunità unica per consolidare la propria presenza sul mercato internazionale, valorizzando la qualità, l'innovazione e il design che contraddistinguono il prodotto italiano".
Soddisfazione espressa anche dalle aziende che hanno preso parte alla collettiva italiana riunita nella Hall 12 della manifestazione. Il Metstrade, sottolinea Anton Francesco Albertoni, Ceo Veleria San Giorgio e Past President Confindustria Nautica, "è una grande festa della filiera nautica e del Made in Italy della componentistica dedicata all’industria nautica italiana, che ha conquistato i clienti internazionali che riconoscono lo stile, il design e l’eccellenza dei nostri prodotti. La nostra numerosa massa critica composta da 75 aziende, il maggior spazio occupato rispetto allo scorso anno, le tantissime bandiere italiane hanno sicuramente generato un grande impatto. Un risultato importante, una grande soddisfazione che va condivisa con tutti gli operatori, con Confindustria Nautica, la nostra associazione di categoria, e con Ice Agenzia per il suo supporto che speriamo possa ancora crescere negli anni futuri".
In occasione del Metstrade, sottolinea Barbara Amerio, il Ceo Gruppo Permare e Consigliere Confindustria Nautica, "ho partecipato al Superyacht Forum, interessante panel sulla sostenibilità. Si è parlato di emissioni e di normative riguardo allo Yachting. In generale è emerso un desiderio comune di collaborare di più perché il segmento dei superyacht sarà fortemente interessato dalle normative. L'apertura del Forum a cura di Giovanna Vitelli ha fornito un riscontro molto positivo dell'industria italiana, dei progetti verso il futuro. Buono il riscontro anche del Superyacht Pavilion dove è molto marcata la presenza italiana di componentistica sia tecnica sia estetica".
Il riscontro dopo questi tre giorni di manifestazione, sottolinea Alessandro Gianneschi, il Ceo Gianneschi Pumps&Blowers e Vice Presidente Confindustria Nautica, "è molto soddisfacente, sia per quantità sia per qualità dei visitatori. Abbiamo incontrato clienti da tutto il mondo. L’Italian Pavilion continua ad essere uno dei padiglioni più interessanti. Ho avuto modo di confrontarmi con diverse delle 75 aziende espositrici italiane che hanno confermato la loro soddisfazione per l'affluenza. Questo ci fa ben sperare anche a livello di mercato. Sostanzialmente, siamo soddisfatti dell’esposizione e del lavoro svolto da Confindustria Nautica e Ice Agenzia nell’organizzazione della collettiva italiana".
"Partecipiamo al Mets da 35 anni, siamo soddisfatti di questa edizione, abbiamo raccolto nuovi contatti e apprezzamenti. Il Padiglione italiano si sta rivelando sempre più vincente in uno scenario dove l'Italia si conferma leader incontrastata nel mercato delle imbarcazioni, con il settore degli accessori e della componentistica che fa la sua parte in termini di qualità e di fatturato. A livello identitario e di visibilità, consideriamo sicuramente molto positiva la partecipazione alla collettiva italiana organizzata da Confindustria Nautica in collaborazione con Ice Agenzia all’interno dell’Italian Pavilion", sottolinea Luciano Paissoni - Ceo Foresti&Suardi e Consigliere Confindustria Nautica.
Anche quest'anno il Metstrade, aggiunge Andrea Razeto, Ceo F.lli Razeto e Casareto e Presidente de I Saloni Nautici, "si conferma la fiera di riferimento per l’accessoristica e la componentistica nautica. Abbiamo avuto molte visite, clienti di spessore e di qualità. La collettiva italiana è stata a sua volta protagonista come una delle più grandi, se non la più grande, con commenti molto positivi da parte di tutti i partecipanti. C’è soddisfazione sia per il posizionamento sia per l’organizzazione della collettiva, entrambe molto positive. Ho avvertito molta aspettativa in merito al trend del mercato per il quale c’è attesa sull’andamento del prossimo anno".
Il Metstrade di Amsterdam, sottolinea Piero Formenti – Ceo Zar Formenti e Vice Presidente Confindustria Nautica, "si è confermato un’occasione unica per rafforzare la percezione internazionale dell'eccellenza della nautica Made in Italy. La partecipazione di Confindustria Nautica al Mets è stata strategica anche sul fronte del confronto internazionale a livello tecnico e regolamentare. Abbiamo partecipato alla consueta riunione del Council Meeting della federazione European Boating Industry impostando i principali dossier per il 2025 che saranno caratterizzati dalla ripresa dei contatti fra l’industria nautica e la nuova governance europea. A metà dicembre è già prevista a Bruxelles, al Parlamento europeo, una giornata di incontri fra Ebi e alcuni nuovi deputati per presentare le specificità e le esigenze del nostro comparto per la prossima legislatura". Confindustria Nautica ha partecipato, inoltre, ai numerosi working group di Icomia, fra cui il nuovo Trade&Market Intelligence Committee che sarà guidato per il prossimo triennio da Stefano Pagani Isnardi, Direttore dell’Ufficio Studi dell’Associazione nazionale di categoria. Prossimo appuntamento per le aziende dell’industria nautica da diporto italiana è in programma a Roma il 12 dicembre con l’Assemblea dei Soci di Confindustria Nautica che vede riuniti gli imprenditori della nautica da diporto per una giornata di lavori, confronto e aggiornamento sul settore. Tema della sessione pubblica dal titolo “Nautica, la rotta tracciata dalle riforme nel contesto internazionale” saranno le politiche per la Blue economy e le nuove norme per il settore. In occasione della tradizionale assemblea di fine anno, Confindustria Nautica intende confrontarsi con governo e istituzioni su riforme e politiche industriali, competitività internazionale del settore e della bandiera italiana, sviluppo della portualità e semplificazioni per gli utenti contenute nelle recenti riforme normative portate avanti dall’esecutivo.
Economia
Cresco Award, premiati i Comuni italiani impegnati per un...
Cerimonia presso il Centro Congressi Lingotto di Torino, in concomitanza con la 41esima Assemblea Annuale dell’Anci.
Premiati i vincitori della nona edizione di Cresco Award - Città Sostenibili, il contest promosso da Fondazione Sodalitas con il patrocinio e la collaborazione di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che riconosce l’impegno dei Comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu. Gli award sono stati consegnati oggi ai sindaci e assessori dei Comuni vincitori nel corso di una cerimonia tenutasi presso il Centro Congressi Lingotto di Torino, in concomitanza con la 41esima Assemblea Annuale dell’Anci.
Cinque i riconoscimenti di Fondazione Sodalitas, selezionati da una giuria multistakeholder indipendente presieduta dalla rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, assegnati ai Comuni di San Possidonio (MO), Fermignano (PS), Gualdo Tadino (PG), La Spezia e Milano.
Sono 25, poi, i progetti di Enti locali premiati da parte di un gruppo di imprese associate a Fondazione Sodalitas, particolarmente impegnate sul fronte della sostenibilità, partner dell’iniziativa: Ad Store, Bureau Veritas, Cellnex, Certiquality, Confida, Consulnet, FedEx, Feralpi Group, Industree Communication Hub, Infocert, Intesa Sanpaolo, Kpmg, Lexmark, Mapei, Nexumstp, Ntt Data, Pirelli, Poste Italiane, Sias, STMicroelectronics, Ubs, Wise Engineering.
All’edizione di quest’anno sono stati candidati 126 progetti da 105 Enti (Comuni, Città Metropolitane, Comunità Montane o Unioni di Comuni di tutta Italia). Sono oltre mille i progetti raccolti in questi anni da Cresco Award. Tutte queste iniziative sono consultabili nella Biblioteca Cresco, una banca dati online che testimonia l’impegno fondamentale dei Comuni italiani per guidare lo sviluppo dei territori verso un futuro sostenibile.
“I Comuni italiani sono a pieno titolo tra gli attori protagonisti della sfida per assicurare uno sviluppo del territorio pienamente sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale - ha dichiarato Alberto Pirelli, presidente Fondazione Sodalitas - Lo dimostrano i numeri di Cresco Award che in questi anni ha raccolto oltre mille progetti presentati da 802 Comuni ed Enti Locali, un patrimonio che ci ha permesso di far conoscere le esperienze eccellenti realizzate in tutta Italia per ispirare un’emulazione virtuosa. Guardando al futuro, le ragioni che hanno ispirato questo premio sono quanto mai attuali e ci motivano a proseguirlo sia perché è necessario che questo impegno diventi pervasivo e coinvolga tutti gli Enti locali italiani, sia perché abbiamo davanti a noi sfide grandi e dall’esito incerto legate alla transizione ambientale, all’impatto dei trend demografici su lavoro e welfare, ai cambiamenti generati dalla rivoluzione digitale, nonché all’ampliarsi delle disuguaglianze. Sfide che sollecitano l’impegno diffuso dei Comuni e l’incremento di partnership con le imprese private per le quali lo sviluppo del territorio è un fattore fondamentale di crescita competitiva”.